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Autore: Beckham    02/12/2012    0 recensioni
Questa è la mia storia, o meglio, è come vorrei fosse la mia storia. Beh, ho sempre sognato di diventare famoso, di vivere in America, di essere un attore che tutti conosco, ho immaginato come sarei arrivato a questo traguardo e come sarebbe stata la mia vita dopo averlo raggiunto, racconto tutto in questa storia, una storia di me, che esiste solo nella mia fantasia.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Questa è la mia storia, di come sono arrivato fin qui, non avrei mai immaginato di raccontarla così apertamente.

Prima di dirvi come sono riuscito ad essere quello che sono, voglio raccontarvi della mia vita prima della mia partenza in America, ops, forse ho detto troppo, vabbé fa niente. Ero un normale 13enne, vivevo in 

un bellissimo appartamento nel centro della mia città, Ancona, una piccola città da 100.000 abitanti, molto bella comunque.

Frequentavo il terzo anno alla scuola media Donatello, avevo tanti amici, e stavo per iscrivermi al liceo delle scienze umane della mia città, tutto andava liscio come l'olio. Scusate, devo essere egocentrico, non ho parlato della mia famiglia,

beh, io vivevo con mia madre e le mie due sorelle, cioè in realtà solo con Lucia, Marta, la più grande, aveva 21 anni e frequentava l'Università di Matematica a Perugia e viveva lì con una sua amica, Lucia, aveva 19 anni e invece frequentava l'università di Ostetricia in Ancona, quindi viveva con mia madre e me. I miei erano separati e mio padre viveva in una piccola frazione di Ancona chiamata Offagna, un piccolo borgo medievale. Nella mia famiglia non posso dimenticarmi di Dino e dei miei nonni, Dino era un prete che non so perché abitava con i genitori di mia madre Giorgio e Lucia. Dopo di questi ci sarebbero altri 20 parenti che non vi sto qui a raccontare, ma partiamo da un punto preciso. Era il 20 Gennaio 2013, faceva un freddo cane, io ero in giro con Giacomo per corso Garibaldi, un corso del centro molto frequentato, io e Giacomo, come aspetto fisico, eravamo completamente diversi,

lui era biondo, capelli corti con la cresta, occhi chiari, naso a patata, occhiali. Era basso e un po' "robusto" ma non era grasso, io invece ero abbastanza alto, non ero grasso, ero un po' magro, ma non esageratamente, avevo degli strani capelli neri arruffati e occhi marroni scuri quasi neri, labbra rosse carnose e naso grosso e storto, non eccessivamente, ovvio. Mi sto dilungando troppo vero? Scusate, comunque, io e Giacomo stavamo discutendo su come organizzare la festa per il mio 14esimo compleanno, che sarebbe stato il 1° Febbraio,  i nostri coetanei organizzavano feste fantastiche, dove la gente andava in tiro, si divertivano, c'erano 50 persone e nessun adulto,mettevano 2000 foto su facebook e si divertivano un sacco, ecco, io volevo organizzare una festa così.

«Hey, perché non la facciamo in quella saletta su, dove avevi fatto la festa in quinta elementare?» Disse Giacomo con un espressione convintissima. «Beh, sì, è una buona idea». Volevo una festa come quelle dei ragazzi popolari, vedere la sera dopo la festa 2000 foto con tutti i miei invitati. Tornai a casa, mia madre stava leggendo il giornale, a Dicembre aveva chiuso il suo negozio di roba orientale, e quindi stava a casa. «Mamma senti, sai quando parlavamo di come sarebbe stata la mia festa per i miei 14 anni? Beh, io vorrei una festa dove poter invitare almeno 50 persone, in quella saletta dove feci la mia festa in quinta elementare ricordi?» Mia madre mi guardo, fece un sorriso e mi disse di sì. I giorni seguenti li passai con Giacomo a preparare il tutto, lo stereo, le canzoni da mettere, il cibo, le bevande. Una sera venne a cena a casa mia, ci mettemmo davanti al computer e creammo l'evento su facebook, invitammo tutti i nostri amici, più tutti i nostri coetanei "popolari", dopo 3 giorni la bacheca dell'evento era piena di gente che avrebbe partecipato e che non vedeva l'ora. Ero al settimo cielo. Arrivò il 1° Febbario, e così dovetti andare un po' prima con Giacomo e altri due miei amici a preparare le cose per la festa, i miei due amici erano Marco e Giovanni, Marco era un simpatico ragazzo, magro, alto, capelli marroni corti, faceva un casino a scuola e aveva due strani occhi color ghiaccio, Giovanni era il tipico intellettuale, alto 1.87 m, con una voce bassa e roca, aveva anche lui capelli rasati, neri come  i miei. La festa iniziava alle 18.00, noi ci recammo sul posto alle 16.30, preparammo tutto quanto, i tavoli, la pizza, la musica. Arrivate le sei arrivarono tutti gli invitati tutti d'un botto, venti persone tutte insieme, e i ragazzi continuavano ad arrivare, c'era gente che aveva 2000 amici su facebook e erano venuti addirittura ragazzi un anno più grandi di me, andava tutto secondo i piani.

   
 
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