Jacob
-Jake, Jake, Jake…Jacob!-, mi sta chiamando la mia piccola Nessi, eravamo usciti perché come tutti gli anni aveva nevicato e lei voleva giocare, -Jake, ci sei?-, -Si mostriciattolo, dimmi che vuoi?-, -Perché la neve è bianca?-, -Ottima domanda, si vede che sei la figlia di Edward.-, dunque vediamo, cosa protei risponderle: è bianca perché è bianca? No troppo banale, è bianca perché è un bel colore? No troppo infantile, trovato!
-Nessi, la neve è bianca perché è formata dai sogni puri e candidi dei bambini.-, -Anche dai miei?-, che dolce pensava che essendo una mezza vampira non possa avere dei sogni bellissimi, -Certo mostriciattolo, anche dai tuoi, sei una bambina giusto? Quindi è ovvio.-, sorrideva felice come una pasqua, me l’ero cavata con una risposta veloce, ma a quanto pare efficace.
-Ma quindi ci sono anche i tuoi! Sei anche tu un bambinone.-, piccola peste che non è altro, come osa offendermi così?, -Corri Nessi te lo consiglio, il lupo cattivo ti vuole acchiappare.- con finto sguardo spaventato iniziò ha correre e ha ridere, piccola e dolce con quei suoi movimenti impacciati perché mezza vampira.
-Jacob! Mi hai sporcato il vestitino, zia Alice si arrabbierà moltissimo.- che colpa ne ho io se lei è scoordinata e ruzzola per terra? Le leccai la faccia per farle passare l’arrabbiatura, lei per tutta risposta mi fece la linguaccia e mi spinse rincominciando a correre.
Che peste di bambina.