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Autore: AriiiC_    03/12/2012    10 recensioni
Finnick Odair aveva quattordici anni, un bel visetto e tanta paura.
Voleva solo tornare nel suo Distretto Quattro sano e salvo.
Non uccidere.
Finnick avrebbe voluto solo un altro giorno per giocare con Tess nella grande villa sul mare degli Odair. Avrebbe speso un po' del tempo per un'ultima nuotata o una notte sulla spiaggia. Avrebbe costruito una rete e portato a casa la cena come faceva di solito. Avrebbe solo voluto che uno di quegli armadi in prima fila gridasse "Mi offro volontario!", come ogni anno. Ma nessuno lo fece, e Finnick rimase in piedi su quel palco, calcolando quante probabilità avesse di tornare.
Poi, Finnick pianse.
Perchè Finnick era solo un bambino che aveva paura.
[Dal secondo capitolo]
Finnick non aveva scampo, non più.
Finnick aveva voglia di scappare, di correre.
Finnick aveva voglia di urlare al mondo che tutto ciò era ingiusto.
Finnick li voleva condannare.
Finnick voleva essere a casa; voleva morire per tornare vicino al mare in una cassa di legno sporca.
Ma Finnick non si mosse: semplicemente, tacque.
Assaporò ogni respiro preparandosi a quella che sarebbe potuta diventare la fine.
E che gli Hunger Games abbiano inizio, caro Finnick Odair.
Genere: Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finnick Odair
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter five:
What are you living for?




 A Coral,
 perchè "c'è una ragazza che si chiama Coral
 che ama i capitoli dedicati a lei." 




 
 La mattina fu annunciata da un urlo isterico di Alliyah.
 Finnick si alzò di scatto, dimenticandosi della testa di Kae sul suo petto, e si guardò intorno: alberi. Salici e ontani. Gli strateghi avevano fatto in modo di farli addormentare tutti, così che potessero cambiare aspetto alla palude. Adesso c'erano migliaia di possibili nascondigli, foglie disposte ad offrire riparo a tributi indifesi.
 - Che diamine significa questo? - gridò storcendo il naso Marylin, fregandosene di chi ancora non s'era del tutto svegliato. 
 Junior le sbadigliò in faccia: - Qualcuno deve avere degli sponsor molto influenti... -
 - In che senso? -
 chiede ingenuamente il Figlio del Mare, prima che la ragazza dai capelli chiari inizi a svegliarsi piano. - Buongiorno. - e le stampò un piccolo e sfuggente bacio sulla fronte. Tutti gli occhi dei favoriti furono, in un attimo, puntati su di loro.
 - Sono io, o hai fatto colpo? - chiese la compagna a Finn.
 - Come siete teneri! - disse la ragazza del 2.
 - Odair. Allontanati da lei. - sibilò il Rosso con gli occhi ridotti a fessure. Il quattordicenne sostenne lo sguardo, imperterrito. Sapeva che l'avrebbe potuto uccidere in un secondo, ma non capiva la sua gelosia nei confronti della sedicenne. In fondo, era in grado di scegliere cosa era giusto e cosa no. Non aveva bisogno di lui. Le iridi azzurre, quasi vitree, della ragazza si puntarono sul diciottenne, obbligandolo a tacere. A Finnick piaceva, questa sua sorta di autorità in grado di far stare zitto chiunque dovesse. Le sue labbra toccarono la guancia del biondo, che rispose con un sorriso semplice e spontaneo, di quelli che non accadono spesso. Il ragazzo del Primo Distretto aveva le orecchie paonazze di rabbia, ma si obbligò a non reagire. In fondo, il ragazzino gli serviva ancora: se la menava, certo, ma era l'unico in grado di attirare dei doni in quel gruppetto. - Prima o poi, arriverà anche la sua ora. - pensò. - E mi impegnerò perchè non sia indolore... - Nessuno doveva osare avvicinarsi a Kae. Nessuno. Soprattutto in quel posto. Era stata l'unica in grado di riportare luce nella sua vita dopo la morte di Sam, e da quel momento tutto aveva ripreso senso per Junior. Leggevano insieme, amavano dipingere, facevano ogni cosa che due ragazzi normali fanno. La sera prima, però, nessuno s'era ricordato dell'offerta del Favorito. Non avevano fatto caso alla mietitura, o semplicemente gli era passata di mente. Non erano innamorati, certo, ma era un po' la reincarnazione di sua sorella. E ora aveva l'occasione per salvarla. Per salvarsi. Per fare in modo che la sua anima non bruciasse all'inferno - nonostante sapesse che sarebbe accaduto comunque.
 - Il cibo sta finendo. - annunciò, infine, senza aggiungere altro.
 Ognuno capì che quella sarebbe stata una giornata di caccia. Presero un'arma a testa, e si avviarono in quello che ora era diventato una specie di bosco. Ai ragazzi dell'1, un arco e un paio di stiletti. Alla lei del 2, una spada. Ai ragazzi del 4, una fiocina e una lancia. Tutti una borraccia. Non ci fu discussione neppure per la scelta dei gruppi: maschi con maschi e femmine con femmine. In realtà, nessuno dei due moriva dalla voglia di stare con l'altro. L'aria tra loro era tesa, si poteva tagliare con un gesto della mano troppo rapido. Attraversarono a nuoto il canale e s'incamminarono rapidi. Dopo ogni passo sembrava che tutto si aggiustasse almeno un po'. Si ritrovarono tra le fronde dei salici piangenti a colpire scoiattoli, facendo a gara a chi lo prendeva prima. Non fu troppo difficile trovare un rigagnolo, con giusto un filo d'acqua. Poteva tranquillamente non essere potabile, ma all'accampamento avevano della tintura di iodio per purificarla. Si misero seduti, mentre tutto sembrava tacere, aspettando che fossero loro a parlare. Si guardarono, prima di iniziare a lanciare coltelli ai pesci, provando ad ucciderli. In realtà, lo scopo era puramente ricreativo. Meglio se, invece di scannarsi a vicenda, scannassero degli animali che potevano anche tornare utili. Ma nessuno dei due era in grado di rimanere seduto e fermo troppo a lungo, così finì che si alzarono e iniziarono a far rimbalzare dei sassi sull'acqua. Di certo, Junior non era bravo come Finn, che aveva anni di esperienza alle spalle, ma se la cavava. Il quattordicenne dai capelli chiari gli si avvicinò, spiegandogli piano qual era la giusta posizione da tenere e come muovere le mani.
 Tre colpi.
 Non male.
 Riprovò.
 Quattro colpi.
 Sembrava che la calma progredisse insieme al numero di volte che la pietruzza si alzava dall'acqua.
  - Junior, tu l'hai amata subito Kae?¹ - il coraggio che dimostrò il bambino, domandando ciò al gigante, per un attimo spiazzò entrambi. Era una domanda più che lecita, ma nessuno si sarebbe aspettato che arrivasse a domandarlo. Si piegò un po', mosse agilmente il polso e il sassolino partì.
 Sei colpi.
 - In realtà, io non amo Kae. - prima di essere interrotto, continuò: - Diciamo solo che non voglio che si affezioni a qualcuno che potrebbe ucciderla. Ecco. - la preoccupazione nella sua voce era smorzata, ma trapelava. C'erano cose che il Rosso, per quanto fosse impenetrabile, non riusciva proprio a nascondere. A volte, risultava proprio trasparente. Un libro aperto, ecco cos'era. Un libro di cui devi ancora esplorare le pagine ma che già conosci. Se non tutto, per metà. Se non per metà, un quarto. E se non un quarto, conosci la copertina. Sai cosa significa, ma non cosa ti aspetta a metà del racconto.
 - Sai che non sarò io ad ammazzarla. - sussurrò, un po' a lui e un po' a sè.
 Jun si piegò di nuovo: gambe divaricate, schiena non eretta, braccio pronto al tiro.
 Affondo. Nessun rimbalzo.
 Un colpo di cannone.
 - Sappiamo tutti e due che nessuno la ucciderà, se non lo farà uno di noi. - dice in fine, con una punta d'odio nella voce piatta. - Penso sia ora di andare. -ma, prima di muoversi, aggiunge: - Per cosa stai vivendo, Odair? -
 Non ribattè, forse intelligentemente, forse stupidamente. Ora i suoi istinti erano pacati, certo, ma ogni parola avrebbe peggiorato la sua situazione. Camminarono per un paio di kilometri, rapidamente, senza rivolgersi più la parola. Avevano cinque scoiattoli, tre uccelli e due pesci. Un paio di radici e due borracce d'acqua. Le ragazze li raggiungono non troppo lontano dallo spiazzo con la Cornucopia e il lago. Il Rosso era in testa, e la vide subito: la piccola albina aveva le guance rosse e le mani sporche di sangue. Quando li notò, una luce le illuminò gli occhi e tutto parve chiaro: corse rapida verso di loro. Il suo compagno aprì le braccia, pronto ad accoglierla, ma lei si precipitò addosso a Finnick. Dopo un attimo di indecisione, le sue mani si avvolgono intorno alla vita della ragazza, in un gesto che potrebbe essere fraterno come no. Il diciottenne bestemmiò, mentre le compagne lo seguivano attonite verso il corno d'oro, provando a calmare la sua ira.
 - Che problemi ha? - ride Kae pericoloramente vicina.
 - Semplicemente penso che tu gli piaccia. - dice Finn sorridente.
 - Oh, ma a me lui non piace! - esclama.
 - Ah, sì? E chi ti piace? - la malizia nella sua voce è inconfondibile. Gli occhi azzurri di lei lo guardano come se la risposta fosse la più ovvia del mondo. In effetti, lo è. Il Figlio del Mare sente una strana sensazione salirgli per le gambe, per le braccia, arrivare fino alla bocca dello stomaco e soffocare in gola. Non sapeva come si trovò ad avvicinarsi a lei ancora di più, mentre in quella foresta sembrò non esistere nessun altro al di fuori di loro. In un attimo fu come se tutto diventasse rosa, e i petali dei fiori iniziassero a volare. Nei film, di solito, si alzava anche una musica di violini come se tutti non aspettassero altro che un minimo contatto.
 Le sue iridi chiare, in effetti, richiedevano silenziosamente una leggera velocità. Velocità che lui non voleva acquisire, assaporando il momento dall'inizio alla fine: le passo un dito sulla punta del naso, portandola a ridere. Le scostò una ciocca di capelli bianchi - che, stranamente, erano legati a coda anziché a mo' di codini - dalla fronte, e le sue guance divennero rosse. Il rosso che aveva odiato in Annie, lo stava facendo impazzire in lei. Le prese il viso dagli zigomi con entrambe le mani. Ora nessuno dei due capiva ciò che succedeva e nessun tributo avrebbe osato interromperli.
 Le labbra si sfiorarono.
 Prima che il fuoco divampasse alle loro spalle.















 ¹= Frase riadattata: "Finnick, tu l'hai amata subito Annie?"





 
My (little) spacee:
 Questo capitolo fa cagare ed è scritto di getto. Ma è di una Kinnosità (?) assurda!
 Bene, sperando che non mi truciderete per il fatto che la mia storia non è ancora Fannie, vi ringrazio di cuore per le recensioni (diamine, sono tra le multicapitolo brevi più popolari e scommetto mi farete arrivare anche tra le più popolari e basta! :3)
 Biennn :3
 Ringrazio ancora di più Clovely per il fantastico nuovo banner *-*
 Sciiiaoooo chicos! 
 Hasta luego!♥
 Ariii, Jared, Shannon, Tomo e Marshall♥

  
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