Entrare non era stato facile.
Aveva dovuto infilarsi nelle tubature immergendosi nei rifiuti fino alle ginocchia.
Per di più i cunicoli sotto il castello erano stretti e intricati, in alcuni punti era stato costretto a chinarsi fino a sfiorare l'acqu putrida con la testa.
Dopo parecchie ore, e contro ogni previsione, era riuscito finalmente a rivedere la luce del sole.
Visto dall'interno il castello sembrava meno imponente.
Era in un grazioso giardino pieno di cespugli di rose rosse, uno aveva attaccato un cartello che recitava: "NON TOCCARE! VERNICE FRESCA.''
Axel scrollò le spalle perplesso e si incamminò verso la siepe che determinava l'uscita del giardino.
Si ritrovò in un altro giardino molto più grande del primo.
C'erano ovunque dei cespugli a forma di cuore e strani personaggi stavano discutendo difianco a uno di essi.
-Chi è l'imbecille che ha potato questa pianta?!- domandò una donna con voce stridula.
Doveva essere sicuramente la regina perchè portava in testa una corona, anch'essa a forma di cuore, e emanava un'aria di terrore e di autorità.
Era circondata da quelle che sembravano carte da gioco umane con tanto di numeri e semi.
-È stato lui!- gridarono contemporaneamente tutte le carte indicando il colpevole.
La povera carta responsabile del delitto si rese piccola piccola sotto lo sguardo assassino della regina.
-Taaaagliateli la testa!- gridò la donna.
Scoppiò il caos.
La carta colpevole iniziò a correre per il cortile inseguita dalle altre carte che inciampavano e si piegavano fra di loro.
Axel pensò che quel posto sarebbe sicuramente piaciuto molto a Luxord.
Lui invece lo odiava ovviamente.
Mentre stava ancora pensando a come entrare nelle grazie della regina per portare a termine la sua missione più facilmente venne spintonato da una delle carte e rotolò addosso alla sovrana.
-COME-HAI-OSATO?!- strillò la regina.
Axel si rialzò confuso. Doveva aver preso proprio una bella botta perchè vedeva lo Stragatto volteggiare davanti a lui.
-Tagliate la testa anche a lui!- continuò a strepitare la donna.
-Ci dev'essere stato un malinteso...- provò a dire il Nessuno, ma in men che non si dica fu assaltato dalle carte.
-Porco Marluxia!- esclamò mentre si preparava allo scontro.
-Sempre nei guai.- lo apostrofò lo Stregatto, che evidentemente era reale e non frutto della sua immaginazione.
Axel non lo considerò neanche, era troppo impegnato a schivare la picca di un due di picche (ma dai!)
Ma carte rosse e nere continuavano ad arrivare da tutte le entrate del giardino così il Rosso decise di scatenare i suoi poteri.
Lingue di fuoco cominciarono a irrompere dalle sue mani e fece comparire i due Chackrams.
Peccato che avesse completamente dimenticato di trovarsi in un luogo altamente infiammabile. Immediatamente i cespugli toccati dalle fiamme presero fuoco e le carte da gioco presero a correre per il giardino prese dal panico.
La testa dello Stregatto gli rotolò di fianco.
-Attento a non perdere la testa!- gli gridò prima di sparire.
L'unica rimasta impassibile era la regina che lo guardava truce.
-Io...ehm...le devo parlare.- provò a dirle Axel.
Certamente non era il momento migliore: le aveva appena dato fuoco al giardino (che stava ancora bruciando allegramente) e lei aveva tutta l'intenzione di ucciderlo.
-Potrò parlare con la tua testa, una volta che sarà appesa nella sala sei trofei.-
Appunto.
-Vede, la mia testa potrebbe sentire mancanza del corpo.-
La regina avanzò verso di lui con una luce assassina negli occhi.
-Devo darle un messaggio!- esclamò il rosso terrorizzato. -Da parte di Xemnas.-
La regina si fermò un attimo, incerta.
-Sì, Xemnas. Alto, capelli bianchi, sguardo da Shining, simpatia degna di una donna col ciclo...-
cominciò a descrivere Axel.
-Cosa ti ha detto?-
Una carta infuocata passò urlando fra loro due.
-Forse è meglio spostarci.- propose la regina di cuori.
Axel aprì un varco fra le fiamme ed entrarono nel castello.
-Abbiamo molto di cui parlare noi due.- disse la regina con un tono che non prometteva nulla di buono e il Nessuno ringraziò di avere ancora la testa attaccata alle spalle.
PUNTO DI VISTA DI AXEL:
Non avevo mai visto un tramonto così bello.
Gli ultimi raggi del sole mi scaldavano la pelle e mi ferivano gli occhi creando un'armonia di colori mozzafiato.
Esattamente quello che mi ci voleva dopo una giornata passata in quel mondo di svitati.
Pace, relax, silenz...
-EHILÀ!- gridò qualcuno saltandomi adosso e facendomi quasi cadere dalla Torre.
Sospirai rassegnato. Addio alla pace, al relax e al sil...
-Era da un po' che non ci vedevamo!- esclamò la ragazza.
-Capisco che hai dei gravi problemi socio-psicologici, ma almeno mi lasci pensare la parola 'silenzio'?! Ti disturba tanto?!- esclamai infuriato.
La ragazza mi osservò per un po', stavo giusto sperando che si fosse spaventata e stesse per scappare quando si mise a ridere.
-Quanto sei spiritoso! Tieni il tuo ghiacciolo.- disse tirandolo fuori da una tasca e porgendomelo.
La guardai male, mentre lei aveva già iniziato a mangiare il suo.
-Guarda che si deve togliere la carta.- mi disse premuorosa.
-Lo so come si mangia un ghiacciolo!- sbottai. -Solo che non accetto dolci dagli sconosciuti.-
Era una delle prime regole dell'Organizzazione XIII: 1) raccogliere cuori per formare Kingdom Hearts 2) non accettare dolci dagli sconosciuti 3) non dare MAI la caffeina a Demyx.
-Ma l'ultima volta l'hai magiato e non ti è successo niente!- obbiettò la ragazza.
-Le mie papille gustative non hanno più funzionato per una settimana.-
-Non è neanche passata una settimana.-
-Sempre a trovare il pelo nel pagliaio, tu!-
-Veramente si dice pelo nell'uovo...-
-Ecco lo stai facendo di nuovo!- la accusai esasperato.
La ragazza mi guardò con aria di sfida.
-Se non hai il coraggio di mangiarlo puoi anche ridarmelo.-
Come se io fossi il primo idiota che passa!
-Non funziona la psicologia inversa con me.- le dissi calmo.
-Si certo. Però dammi il ghiacciolo.-
Fissai il ghiacciolo indeciso. Chi era quella bambina per dirmi cosa dovevo fare?
-No, me lo mangio.- le risposi -Ma solo perchè ho fame e perchè sono stufo di discutere con te.-
Lei sorrise impercettibilmente.
-Perchè l'altra volta mi hai attaccato e adesso sei così amichevole?- domandai improvvisamente.
Lei rabbrividì e assunse un'aria cupa.
-Ti avevo scambiato per un altro.-
-Uno che indossava il mio stesso mantello?- indagai incuriosito.
La ragazza annuì.
I membri dell'Organizzazione non hanno una bella fama e non tutti sono belli e simpatici come me, quindi non mi stupiva che la gente scapasse, però volevo sapere cosa avesse a che fare quella ragazzina con uno dei miei compagni.
Stavo giusto per andare a fond della questione quando l'orologio cominciò a suonare.
La ragazza si alzò di scatto.
-Devo andare.- sussurrò.
-Aspetta! Non mi hai neanche detto come ti chiami!-
Lei si voltò un attimo.
-Renex.-
Poi si girò di nuovo e se ne andò via correndo.
Le ragazze d'oggi! Pensano tutte d'essere Cenerentola, ma io l'ho conosciuta quella lì e non è per niente simpatica.
YO!
Avevo detto che avrei aggiornato di recente? AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAH
...
No dai scusatemmmmi! Ma il trimestre è infido e meschino D:
La prima parte del capitolo non mi convince :/ però la seconda è tenera(?) :3
Finalmente si scopre il nome della ragazza (TA-DAM!) ditemi se vi piace o vi fa schifo, così magari lo cambio.
Perchè faccio schifo a scegliere i nomi?! PERCHè???!
Fra l'altro mi sono anche dimenticata di scrivere il nome al capitolo precedente...
Boh, comunque oggi sono felice perchè domani mi balzo la scuola causa occupazione! :D
Lo so che non ve ne frega niente.
Grazie se avete sopportato il mio semisclero, se recensite o anche se leggete e basta.
Adiooooooooooooos!