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Autore: fedenow    21/06/2007    9 recensioni
Il mio personale spoiler su come potrebbero svolgersi (a grandissime linee) le nozze fra Bill e Fleur, ovviamente con attenzione puntata sulla good ship! Pairing Ron/Hermione, UN PO' TUTTI.
Genere: Romantico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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matrimonio
UNO SGUARDO AL FUTURO


CAPITOLO PRIMO
PREPARATIVI



Giorno del matrimonio di Bill e Fleur  – ore 10.30 - La Tana


“Dov’è la mia colascione? Dov’è? I scereali?? Mollì! Mollì! Dove sont i scereali??”

Da quando si era alzata, Fleur Delacoure non aveva fatto altro che urlare domande e istruzioni per il suo matrimonio da una parte all’altra della casa, ormai in piena attività.

Un matrimonio, si sa, oltre a gettare nel panico i futuri coniugi, crea anche parecchi problemi logistici agli organizzatori. E dato che la cerimonia si sarebbe svolta nel giardino della Tana, la confusione era pressoché totale.

“I bouquets! Dove sont i bouquets delle damijelle? Non possono portare all’altare gli arbusti del jarden!!”

Fleur continuava imperterrita a gridare, nonostante nessuno le prestasse seriamente attenzione.

“I bouquets!! E ho fame! Posso avere la colascione?? Ahhhhrrrg!!”, e con questo urlo si mise le mani nei capelli, spettinandosi completamente.

Molly, vedendo che la situazione precipitava, smise assai controvoglia di addobbare i muri delle stanze a pianterreno e prese Fleur sottobraccio, conducendola a sedere al tavolo della cucina Weasley.

“Fleur cara, ti spiacerebbe mantenere la calma anche solo per qualche minuto?”

Fleur, sedendosi, strabuzzò gli occhi.
“La colma?? La colma?? Come posso mantenere la colma se nionte va come dovrebbe??”

Molly rispose come se stesse parlando a una bambina.
 “Ma non è vero, tesoro! Va tutto bene, a meraviglia!”

Fleur iniziò ad adirarsi.
 “Non è vero! Va tout bien? E allora dove sont i bouquets, le damijelle, il fiorista, le fedi?? Io non ho veduto
nionte di tutto sciò!”

Molly cercò di nuovo di essere comprensiva.
 “È tutto ancora in preparazione, ma ce la faremo, vedrai! Sarà tutto pronto per l’ora del matrimonio, sta’ tranquilla!”

Fleur si agitò ancor di più.
“L’ora del matrimonio è tra meno di un’ora, Mollì!!”
Fissò il pavimento disperata.
“Ah, Mollì! Io lo so che vi state impegnondo tutti, non sce lò con voi! È solo che è il jorno più importonte della mia vita, e sono così nervosa, Mollì…”
Ora era sull’orlo del pianto.

Molly sorrise e si sedette accanto a lei per abbracciarla.
“Ah…non preoccuparti…è normale! Il  giorno del mio matrimonio con Arthur  -avresti dovuto vedermi!- ero bianca come un cadavere! Giravo per casa senza meta e continuavo a piangere!! Poi, devi sapere, la questione lì era davvero seria, perché il fiorista, siccome la moglie…”

“Ehm ehm…”

Le due donne si voltarono simultaneamente verso la fonte di quell’interruzione.

Ron era appena entrato in cucina e stava fissando con espressione discretamente terrorizzata le due signore.
“Non vorrei interrompere questi fantastici racconti della preistoria..”

“Ronald Weasley!”
Sua madre era abbastanza suscettibile quando si parlava della sua età, anche se era chiaramente divertita dall’affermazione del figlio.

Ron riprese cedendo sempre più al panico. “…Ma sono arrivati i genitori di Fleur e…”

“Mamà!”
 Fleur si alzò pronta per andare ad accogliere i suoi parenti, ma, arrivata alla porta, Ron non le lasciò il passo.

“No! Ecco  vedi…il fatto è che stavamo incantando la torta gelato per non farla sciogliere fino a dopo il pranzo e…proprio come volevi tu, no? E…”
Alzò lo sguardo in direzione della sposa, per ritardare il momento della tremenda rivelazione, ma quello che vide lo sconcertò ancora di più: Fleur aveva occhi e bocca spalancati. Teneva davvero molto a quel dolce. L’aveva ordinato da una gelateria babbana  di Londra, dopo averlo scelto personalmente.

“E…no, era venuta benissimo, davvero. C’erano le fragoline-”

Fleur si riprese dal suo stato di morte apparente sgranando ancora di più gli occhi.
 “Era? Perché era?? Non scè più? La mia bellissima torta è stata rubata? Lo trovo io quel delinquonte che mi vuole rovinare la festa!! Gli farò…”

Molly osservava la scena muta, un’espressione fra l’inorridito e il basito.

Anche le altre persone che si stavano affaccendando nella cucina avevano smesso di lavorare per ascoltare meglio la dichiarazione di Ron.
Calò un silenzio assoluto, il che rese ancora più diffide il compito di Ron.
Si ritrovò a parlare mentre tutti lo fissavano.

“No no no no!! Stai tranquilla! Non ha rubato nessuno la torta! È solo che tuo padre, quando è arrivato, l’ha vista e si è avvicinato…e…bè, ecco…ha notato che era fredda e ha pensato di farti un favore scaldandola…”
Ron era visibilmente a disagio.

Fleur riprese l’espressione attonita che aveva assunto in precedenza
“Cosa?”, sussurrò mentre gli occhi le si riempivano di lacrime.
 “Cos’ha fatto?”, biascicò.

Ron avrebbe voluto essere in punizione con Gazza piuttosto che stare lì.
“Ma non l’ha fatto apposta, no! È solo che ha detto “Ah, ma come è fredda questa torta! Così non si può certo mangiarla!”, e le ha fatto un incantesimo riscaldante o roba del genere… Quindi la torta, essendo di gelato, si è…ecco…sciolta.”

Fleur si afflosciò su una sedia, lo sguardo fisso sul pavimento.
Poi scoppiò a piangere all’improvviso.

“Ah! Lo sapevo! Qualcuno cospira contro il mio matrimonio!! Non è destino che sci sposiamo!!!”

Molly di nuovo le si fece vicina.
 “No, cara!! Non dire queste cose neanche per scherzo! Vedrai che la sistemiamo, eh?”
Le rivolse un sorriso incoraggiante, ma Fleur non si tranquillizzò.

La signora Weasley si rivolse allora a Ron.
 “Hai provato a sistemarla con qualche incantesimo? O magari Hermione? Lei è così brava con gli incantesimi…Poi i suoi genitori sono babbani; magari può…”

“Tranquilla mà!”, si intromise Gorge, “è roba di fattura babbana. Del tutto incomprensibile per noi maghi. Giusto Fred?”

“Sicuro Gorge! È assolutamente certo che nessuno riuscirebbe a sistemare quel dolce, neanche la Granger!”

“Hermione!” A Ron la parola uscì prima che riuscisse a fermarla.

I gemelli si guardarono divertiti prima di dire in coro con voci sognanti “Hermiooone!”

Fred prese di nuovo la parola “Sentito George? Non “Granger”, ma “Hermione”, altrimenti il nostro fratellino ci fattura tutti quanti, e allora bisogna preoccuparsi davvero!”

Ridacchiarono tutti i presenti, tranne Molly, Fleur –che continuava a singhiozzare per la perdita della torta babbana- e ovviamente Ron, che divenne paonazzo.

 “Brutti imbecilli deficienti…”, esordì estraendo la bacchetta.

“Ragaaaazzi!”

L’urlo imperioso della signora Weasley riportò la quiete.

“Non comportatevi da bambocci, anche se penso seriamente che lo siate! Abbiamo dei seri problemi per il matrimonio e voi vi insultate come dei bambini!”

George  si finse offeso “Ma mamma, non potremmo mai! Bisogna solo tenere presente che fra poco potrebbe esserci un altro matrimonio!”

“Già, un’unione vitalizia Weasley-Granger!”

Ron si avventò sul fratello, ma sua madre di nuovo lo bloccò.

“Basta! Fred, George, prendetevi una scorta di Auror e andate a Diagon Alley a prendere un dolce per il matrimonio” Si voltò verso Fleur ancora singhiozzante.
 “Sei d’accordo, cara?”

Fleur annuì tamponandosi gli occhi con un fazzoletto.
“Oui… Però va anche la mia sorelina Gabrielle e mia mamà e mio papà…”

Molly la abbracciò.
 “Va bene, cara…”
Si voltò verso i gemelli. “Avete sentito? Via! Sparite dalla mia vista prima che trovi un compito più faticoso per voi due scansafatiche!!”

Fred e George si volatilizzarono in un batter d’occhio.

Molly si rivolse a Ron. “Quanto a te, vedi di sistemare i fiori sulle panche in giardino, e fai in fretta! Il matrimonio è fra mezz’ora!”

Ron sollevò lo sguardo dalle sue scarpe, shockato.
 “Io?!? Ma non sarebbe meglio se lo facesse una donna?!?”

“E allora chiedi a Hermione, visto che siete così amici!”

“Mamma! Non vorrai mica credere a quei due-”

 “Muoviti, Ronald Weasley! Sparisci da qui!”

Ron uscì dalla cucina contrariato e visibilmente imbarazzato.
Perché tutti pensavano che gli piacesse Hermione? In fondo loro erano-

I pensieri smisero di affluire nitidi al suo cervello quando finì di salire le scale che portavano al primo piano.


[[[[[[-]]]]]]


Hermione era ferma davanti allo specchio ormai da un quarto d’ora.
Fissava la sua immagine riflessa nello specchio: quel vestito le donava davvero, non c’era che dire.
Era davvero bello.
Era molto leggero. Sul davanti aveva una scollatura a V non eccessivamente profonda.
Le maniche erano molto corte e arricciate.
In vita presentava una fascia dello stesso materiale leggero, da cui si diramava una gonna fatta di più veli sovrapposti, sottili e quasi impalpabili.
Tutto il vestito era dello stesso colore: un giallo tenue con sfumature arancioni.

I capelli le erano stati abilmente raccolti da Ginny, e il risultato era una pettinatura pressoché uguale a quella del Ballo del Ceppo al quarto anno.

Eppure qualcosa non la convinceva pienamente: continuava a specchiarsi cercando un’imperfezione che non esisteva, tentando in ogni modo di ritardare la discesa ai piani inferiori della Tana.

L’avrebbero fissata tutti: i Weasley, i Delacoure, Ginny, Harry….Ron…

Ginny fece prepotentemente incursione nella stanza.
“Ehi, Hermione, puoi…ancora lì davanti???”

Hermione si voltò di scatto e si allontanò in fretta dallo specchio.
“Ehmm no, cioè..sì!! No, perché c’è qualcosa che non mi convince…”, disse la ragazza imbarazzata, fingendo di analizzare la gonna.

Ginny assunse un’aria da esperta consumata dall’esperienza.
“Sì, certo, come no! Non sei mai stata civetta in vita tua e ora…all’improvviso…mm?”

Guardò la riccia con fare interrogativo.
Hermione non capì.
 “Cosa significa “mm”?”, chiese stizzita.

Ginny sorrise. “Significa che stai solo cercando un modo per non scendere di sotto, perché magari…chissà chi c’è a vederti…”, concluse allargando il sorriso, che coinvolse anche Hermione, suo malgrado.

“Ginny, non dire quello che stai per dire!”, disse trattenendosi dal ridere sfacciatamente.

Ginny finse di non capire.
 “Io? Stavo solo dicendo che magari sei…ehm….preoccupata all’idea che a qualcuno possa non piacere il tuo vestito...vediamo….per esempio…Ron???”, chiese ridacchiando.

“Cosa centra Ron? No no no!! È solo che..non so..queste pieghe qui…”, rispose Hermione di getto, arrossendo lievemente.

Ginny la interruppe spingendola verso la porta.
 “Sì, certo, sicuro! Come no! Vai, giovane damijella innamorata: Fleur è giù che aspetta. E pure il tuo spasimante, detto fra parentesi…!”

E così la spinse fuori dalla porta verso le scale, mentre lei entrava in un’altra stanza.

Hermione stava pensando a come avrebbe potuto vendicarsi dell’amica, quando si bloccò di colpo sulle scale che portavano al piano inferiore, avendo percorso solo pochi gradini.

TO BE CONTINUED...

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Ciao a tutti voi lettori!!
Innanzitutto GRAZIEEEEEEEE a tutti coloro che hanno recensito "The duck...". Alcuni di voi l'hanno addirittura inserita nei preferiti...Un grazie sconfinato anche a voi: è una soddisfazione immensa per me!!
Come avrete notato, per questa storia ho utilizzato uno stile molto diverso dal mio classico: ho cercato di non focalizzare eccessivamente su un personaggio, restando il più possibile super partes (nonostante il mio cuore mi spingesse a dedicarmi a Ron e Herm :P)
Tutto ciò per dare veridicità al racconto, proprio come se fossero pagine di Harry Potter and the Deathly Hallows. Sia chiaro: non ho cercato di emulare JK (fortunatamente nessuno può farlo!), ma ho voluto mettere per iscritto le mie speranze riguardo Ron e Hermione nel settimo libro, come vedrete meglio nel capitolo successivo e conclusivo!
Come avete trovato la storia? Ripondete con un bel commentino!!!!

   
 
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