WEWE!
Rieccomi dopo tanto tempo a pubblicare un
altro capitolo
Buona lettura come al
solito!
E
ricordate:
chi non
recensisce è un ****** XDXDXXD
Capitolo 5 - Colui che assorbe i guerrieri
Freezer si rialzò
di nuovo dal suo luogo di comando, con l’unica differenza che questa volta era
solo, non accompagnato dalla sua famigliola. Con estrema lentezza, come tutti
d’altronde avevano fatto, si alzò. Volando appena dieci centimetri sul terreno
si avvicinò a Cell, e si lasciò cascare a
terra.
<< Oh Cell
>>, esclamò l’essere << Rimembri ancora quel tempo della nostra vita
mortale, quando la cattiveria brillava dai nostri occhi?
>>
Cell si mostrò
allibito.
“Il troppo
riflettere gli ha dato alla testa.” pensò.
<< Patti
chiari >>, affermò Cell << Amicizia lunga. Parla tricolore.
>>
<< Va bene,
va bene >>, disse Freezer
<< Non ti scaldare. >>
<< Dici ciò
che hai da illustrare >>, continuò Cell << Dichiara ciò che vuoi
svelare. >>
<< Non solo
sulla Terra, ma anche in altre due occasioni quel Saiyan ha osato metterci il
bastone fra e ruote. >>
<< Ora
capisco ciò che intendi dire >>, borbottò Cell << Ti riferisci a ciò
che successe poco dopo la mia morte?
>>
<< Hai
perfettamente capito. Stavamo così bene a rivoltarci spensieratamente, quando
arrivò quell’individuo con un tizio verde…
>>
“Questo non sono
io.” pensò il protettore della giustizia
nascosto.
<< Ci è
mancato poco che ci eliminasse per la seconda volta! Queste cose non si
dimenticano. >>
<< Non mi
pare >>, lo interruppe Cell << Infatti ti è uscito di mente quando
Goku in versione bambino venne rinchiuso qui nell’inferno.
>>
<< Se tu mi
facessi parlare… Sai che è sgarbataggine interrompere la gente mentre si sta
esprimendo? >>
<< Peccato,
caro Freezer, che qui non conti la cortesia, ma la forza.
>>
<<
Ritornando al nostro discorso, quel folle azzardò affrontarci insieme, e con un
ignobile trucco ci immobilizzò solidificandoci con la macchinario infernale
della vecchia. >>
<< Ricordo
quei tristi momenti. >>
<< Adesso
le nostre storie sono terminate. Passiamo oltre.
>>
Dalla folla
inferocita si levarono delle urla di clamore: tutti erano eccitati per le storie
emozionanti dei defunti combattenti, e l’ansia di vendicarsi cresceva sempre
più.
<< Ora chi
si fa avanti per deliziarci con i suoi discorsi? >>, esclamò come al
solito Cell.
C’era un piccolo
esserino rosa che voleva in qualche modo esprimersi, ma non era capace di
emanare suoni in una lingua comprensibile.
Sentendosi
escluso dalla massa e non potendo cercare di comunicare se stesso, di esprimere
le sue angosce verso i guerrieri che si trovavano sulla Terra, si avvicinò alla
prima essenza che individuò e gli toccò con l’indice l’avambraccio per farsi
notare. Intanto due parti del suo corpo scivolarono via. Quest’ultimo era
un alieno identico ad un essere umano, tranne per la pelle rossa e i capelli
bianchi. Si trovava vicino ad un altro extraterrestre con la pelle blu e
vagamente simile ad un pesce: era molto alto. Entrambi indossavano un’armatura
tipica della razza Saiyan. Il primo lo guardò senza
attenzione, e al tizio rosa si allargò celermente un sorriso sulle labbra, se
così si potevano chiamare.
<< Che vuoi
nanerottolo? >>, esclamò.
<< Diamogli
una lezione, Jeeth! >>, disse il blu.
I due brandelli,
che si erano staccati rinchiusero i due personaggi prima che se ne potessero
accorgere, saltarono sul piccolo nano.
Una luce, un’onda
d’urto, una mutazione, una trasformazione. L’essere basso divenne più alto di
due metri, enorme, con un lungo codino rosso ed un’armatura leggera. Il
pantalone bianco rimase identico, e i lombi erano cinti dalla medesima cinghia
con la M intarsiata al centro.
<<
Finalmente >>, annunciò una voce profonda << Ora tocca a me.
>>
<<
Modestamente >>, parlò Majin Bu riferendosi a Cell << La mia storia
è più avvincente e lunga della tua. >>
Si fermò un
attimo per ridere, poi continuò.
<< E poiché
sono anche più forte di te >>, affermò << Merito anche più rispetto.
Compresi? >>
Cell non azzardò
dire una parola. Si sedette, ascoltando il nuovo
personaggio.
Il pubblico
attonito non si permise di muovere un solo
passo.
<< Venni creato dal potente mago Bibidy: comandato da lui, iniziai a distruggere ogni cosa, ma ero troppo potente per essere controllato dal mio padrone. Arrivato sul pianeta dei Kaioshin, le autorità superiori ai quattro Re Kaio e al Re Kaio superiore, uccisi due dei cinque Kaioshin, e ne assorbì altri due, compreso il Kaiohshin supremo. Mutai così di aspetto e diventai più bonario. Grave errore: persi ancor di più la ragione diventando grasso, buffo e ghiottone di dolci. Infine venni rinchiuso in una sfera poiché Bibidi temeva la mia potenza.
<< Essa venne nascosta sulla Terra, e in seguito Bibidy viene ucciso dal Kaioshin dell’est, l'unico rimasto, così purtroppo rimasi dimenticato per lunghissimo tempo. >>
Dopo una breve pausa, continuò.
<< Ma questa è un'altra storia. >>
Grazie a
Michy90, a wolvie91 e a
Dragon89,
che continuano imperterriti a leggere la mia
storia!
Continuate
così!!!
A presto!!!