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Autore: Lerax    21/06/2007    4 recensioni
Harry Potter ha appena combattuto la sua ultima battaglia contro Voldemort. Si risveglia ferito e vede il corpo inaminato di Ron. Vorrebbe aiutarlo, ma non può far altro che attendere la morte. Una vecchia conoscenza torna però e svela una grande e shockante verità a Harry.

- I maghi ordinari si accontentano di allevare rospi, coltivare gerani zannuti, distillare pozioni contro il mal di schiena o fare due tiri a Quiddicth..ma io, io Harry? Come poteva bastarmi ciò? Volevo fare grandi cose, meravigliose o orribili che fossero. Bastava fossero grandi abbastanza da plasmare un' epoca. Giocai a fare l'eroe, a salvare il mondo per un po ma presto mi annoiai. Del resto come potevo farlo se non c'era nessuno da cui difenderlo? Così scelsi un bambino piuttosto dotato , gli indicai la strada, lo istruì indirettamente tramite gli altri insegnati, lo plasmai e lo stregai. Lo resi succube a me donandogli un piccolo frammento della mia anima e lo costrinsi a fare altrettanto. Io creai Lord Voldemort e lo resi anche un mio Horcurx.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Sorpresa
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Dove si trovava? Non era più nella sala buia in cui aveva combattuto. Era... morto?
Poi sì ricordò. Era lì, in quella stanza dalle parenti chiare prima che Voldemort lo trasportasse in quell'antro buio e freddo.
Voldemort...che fine aveva fatto? C'era stata un lampo di luce verde scaturire dalla sua bacchetta e un grido, forse il suo.

-Mi pare troppo affollato qui – erano state le parole di Vodemort prima di colpire Ron e Hermione e trasportare lontano Harry.
I suoi amici dovevano essere rimasti in quella stanza.
Tentò di alzarsi, ma scoprì di non averne la forza, di non aver più controllo sul proprio corpo.
A fatica si costrinse la girare la testa di lato finchè la massa inconfondibile dei capelli rossi di Ron entrò nel suo campo visivo.
Rivide Ron come in una visione, pallido e sofferente dopo esser stato morso da Nagini che credevano un Horcrux. Non poteva sopportare l'idea che Ron si trovasse di nuovo in quelle condizione per colpa sua.
Doveva alzarsi, aiutarlo, ma non ci riusciva. Non poteva far altro che rimase disteso sul freddo pavimento a fissare il cadavere...no, il corpo dell'amico mentre un nodo gli saliva alla gola e il mondo cominciava a girargli vorticosamente intorno.
Ronald Weasley non poteva essere morto così, per un semplice colpo di bacchetta. Era assurdo.
E Hermione, doveva essere nelle vicinanze. Era nelle stesse condizioni di Ron?
Non riusciva a vederla.
Tentò di nuovo di alzarsi, doveva farlo. Ron e Hermione avevano creduto in lui, erano stati al suo fianco. Loro si erano sempre rialzati per Harry, lui doveva fare lo stesso ma non ci riusciva.
Il silenzio era assoluto, non c'era più nemmeno il dolce canto di Fanny che l'aveva accompagnato durante lo scontro contro Voldemort, che gli aveva dato il coraggio di continuare a sperare e di lottare.
Un ombralo sovrastò. Possibile che fosse...?
-Harry.
Distolse lo sguardo da Ron e vide la figura alta e carismatica di Silente. Una fitta alla cicatrice lo colse.
-Professore...lei è morto.
È venuto per portarmi via? Finalmente raggiungerò i miei genitori e Sirius..e forse anche Ron e Hermione. Staremo insieme finalmente.
Era solo un allucinazione. Sembrava così vero, reale e Harry desiderò che lo fosse, ma Silente era morto.
-Solo in teoria Harry, solo in teoria. Lui è morto?
Si riferiva a Voldemort .
Harry annaspò e trasse un profondo respiro, temendo di non aver più fiato.
-Credo di sì. Ha detto che sono un horcr... - parlava con lentezza, quasi come in un sussurro. Soffriva, perchè Silente non lo aiutava?
-Non che non lo sei.
Era una strana affermazione. Voldemort stesso glielo aveva confermato, ne era certo.
Avrebbe voluto chiedere spiegazioni a Silente o al suo fantasma, ma la sua bocca si rifiutava di obbedire agli impulsi del cervello. Cosa stava succedendo?
-Tu non sei un Horcrux Harry. Non puoi esserlo perchè Voldemort ha nascosto la sua anima in sette posti differenti: l'anello, il diario, il medaglione, i cimieri di Corvonero e Tassorosso, Voldemort stesso...e me.
Harry sentì l'impulso di ridere. Il suo ultimo ricordo di vita sarebbe stata l'allucinazione di Silente che diceva cose semplicemente assurde?
- I maghi ordinari si accontentano di allevare rospi, coltivare gerani zannuti, distillare pozioni contro il mal di schiena o fare due tiri a Quiddicth..ma io, io Harry? Come poteva bastarmi ciò?
Volevo fare grandi cose, meravigliose o orribili che fossero. Bastava fossero grandi abbastanza da plasmare un' epoca.
Giocai a fare l'eroe, a salvare il mondo per un po ma presto mi annoiai. Del resto come potevo farlo se non c'era nessuno da cui difenderlo? Così scelsi un bambino piuttosto dotato , gli indicai la strada, lo istruì indirettamente tramite gli altri insegnati, lo plasmai e lo stregai. Lo resi succube a me donandogli un piccolo frammento della mia anima e lo costrinsi a fare altrettanto. Io creai Lord Voldemort e lo resi anche un mio Horcurx.
Dopo un paio anni però le cose presero a annoiarmi e quando ormai stavo per distruggere definitivamente la mia creatura, ecco che arrivasti tu a rimescolare le carte in gioco.
Sibilla Cooman ha profetizzato il tuo avvenire, ma di fatto sono stato a renderlo realtà. Io ho creato anche te! Sei diventato esattamente ciò che volevo, il peggior nemico di Voldemort!
La voce di Silente era andata aumentando e aveva preso una nota folle.
- Per un po ho pensato di aver aver sbagliato a interpretare la profezia...chissà, magari il tuo compito era solo quello di rendere mortale Voldemort ma scopro di non essermi sbagliato. Del resto, non l'ho mai fatto.
Harry era rimasto senza fiato, possibile che fosse un sogno così reale?
Silente, lo stesso Silente che aveva conosciuto come il saggio Preside della scuola di Magia e Streogneria di Hogwarts, lo stesso Silente che lo aveva protetto dalla morte dei suoi genitori, non era altro che un fanatico pazzo?
-Perchè? - sussurrò a fatica.
-Perchè, mi chiedi? Il tuo destino si è compito Harry! Hai sconfitto il Signore Oscuro!
Harry tossì sputacchiando il sangue che rischiava di soffocarlo.
Possibile che il vero nemico non fosse Voldemort ma Silente? Ma era assurdo.
- "Non esistono il male e il bene, solo il potere e chi è troppo debole per ottenerlo" non è ciò che ti disse Voldemort al tuo primo anno di Hogwarts? Ti sei già dimenticato di quelle parole?
Harry sentì la nausea salirgli.
-Se lei è un Horcr...Voldemort può ancora tornare vivo.
-Arguta osservazione, ma succede una cosa strana quando un Horcurx si insedia in un corpo già dominato da un'anima incompleta., una cosa che sinceramente non mi aspettavo. Le due si fondono, creando qualcosa di simile a un'anima integra. È quasi come se fossi io stesso un po Voldemort, due esseri in uno, non è buffo? Uccidendo Voldemort è come se avessi ucciso due epersone.
Silente alzò la bacchettà e la puntò verso Harry che continua a sentirsi sempre più debole.
-Sono fiero di te, Harry. Ti sei meritato una bella fine, da eroe. Se ti lasciassi qui, moriresti entro poco, soffocato dal tuo stesso sangue forse. Non è proprio poetico, no? Molto meglio il grande eroe che muore insieme al suo oscuro nemico. Quindi...
Venne interrotto da un grido.
-Silente! Questa volta ti ucciderò sul serio!
-Oh, Piton. Sarà molto interessante. Addio Harry.
Con un sonoro Pluff il preside si smaterializzò senza lasciar traccia.
Harry sentì vibrare il pavimento vibrare sotto i passi di Piton che si avvicinava.
-Non morire Potter, non morire. Te lo proibisco.
Piton guardò il corpo del ragazzo. Aveva perso molto sangue, era pallido e già gli occhi gli si facevano più vitrei. Dubitava avesse speranze, ma doveva almeno provare a salvarlo.
Gli sorresse la testa per evitare che soffocasse.
Harry si sentiva sempre più debole, il mondo diventava sfocato, buio, assumeva strani colori, le parole di Piton perdevano ogni senso...
-Cant...
-Cosa? Non ti capisco Potter. Stai zitto, parlare ti ucciderà più in fretta.
Con le sue ultime energie, Harry si sforzò di parlare, anche se le sue parole risultarono un sussurro incomprensibile alle orecchie dell'insegnante di pozioni.
Desiderava ancora una cosa prima di morire.
-Canta per me, Fanny
Il canto della Fenice si levò melodioso, accompagnandolo verso l'oblio.

Senti la Fenice, Harry? Essa è immortale. La sua melodia ha accompagnato la nascita del mondo e ne accompagnerà la fine.
Senti la Fenice, Harry? Piange la tua morte, ma celebra la tua vittoria.
Senti la Fenice, Harry? Canta per te eroe decaduto e per tutti coloro che verranno dopo.
Per tanti altri ancora intonerà il suo canto.
Senti la Fenice?



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Ok, adesso potete linciarmi. So che Silente è un personaggio molto amato (anche da me del resto) e indubbiamente dalla parte dei buoni, ci saranno decine di incongruenze logiche in questa fiction (tra cui..perchè Silente ha perso l'uso di un braccio tentando di distruggere un Horcrux se era lui a controllare Voldemort?).
Inizialmente la storia doveva comporsi di due capitoli, il primo sarebbe stato lo scontro contro Voldemort(dove interviene Fanny a incoraggiare Harry e Voldemort lo schermisce chiedendogli se sente la Fenice che già painge la sua morte)..ma non sono stata in grado di ricostruire le emozioni della battaglia, sarebbe venuta una schifezza (forse peggiore di questa XD)
Ah, e chi sarà il prossimo per cui canterà Fanny? Piton ovviamente!!XD
  
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