Era una sera come tutte le altre.Mi sdrai sul letto pensando.Il giorno seguente sarei dovuta andare a scuola e probabilmente,probabilmente nemmeno quell'anno avrei fatto amicizie.Mi strinsi nelle coperte e presi un diario.
Scrissi sulle prime pagine 'Caro diario..' in maniera molto svolazzante,non avevo un idea precisa di quello che dovevo fare su quelle pagine bianche,anzi a dire la verità quel diario non mi serviva.Non credo che ad una ragazza di 17 anni possa servire un diario.Alzai lo sguardo verso il muro e il mio gattino,Molly,fece un salto sopra il mio letto.Era l'unica cosa che mi era rimasta dopo quel terribile incidente.Madre drogata e adesso chissà dov'era e padre..beh ecco lui era morto vittima di una persona che aveva bevuto e ci aveva rimesso le penne.Ero sola,potevo contare solo sulle mie forze.Mi accovacciai vicino a Molly e sprofondai nel letto.Il mattino seguente sentì quella maledetta sveglia squillare.

Mi precipitai in bagno,le lezioni sarebbero iniziate alle 8.30 ed erano...erano le 8.15 bene.Mi guardai due minuti allo specchio e mi toccai quei dannati capelli neri,ricci per lo più.Li odiavo.Mi vestì e uscì di casa.Sentì una moto alle mie spalle.Mi girai di scatto.Riconobbi quegli occhi nocciola a metri di distanza.Liam James Payne.Fu il mio miglior amico all'asilo,e forse era stato l'unica persona che sarebbe rimasta nella mia vita per sempre.Si fermò accanto a me,per un attimo cessai di esistere.Mi guardò dritto negli occhi e scoppiò a ridere insieme a me.Eravamo così cresciuti che adesso quasi eravamo diventati dei divi scafati.'Signorino James,come va?'Mi guardò come se  fossi un alieno e poi rispose < credo bene,anche se non credo che stare sempre al centro dell'atte...>Un suono in lontanza mi richiamò a quella che era la cruda realtà.Il primo giorno di scuola,ovviamente in ritardo.Iniziai a correre a perdifiato,ma sapevo che oramai era troppo tardi,sentì una mano calda afferrarmi per un polso.
Payne. e con fare ''galante'' mi mise come un sacco di patate sulla sua moto.Che stupida l'avevo lasciato li...ahah va be poteva succedere.Con mille giri di parole circoscrivemmo il bidello,lo minacciammo in breve a non chiudere il cancello.
Ci dividemmo nelle classi.Ci dividemmo si fa per dire,perchè la sorte voleva che io e lui dovessimo capitare insieme in classe.Mi girai un po per l'aula finchè una prof.sulla cinquantina mi squadrò da capo a piedi.Sembrava una mucca in calore con quattro peli in testa e un neo sul naso,che mi fece scappare una risata.''Salve,lei è e appena arrivata signorina,come si chiama?'' Chinai il capo in segno di scusa< rosita.. > < rosita? >E si però mo questa pure il cognome voleva..va be.< cherry >La stessa sorte toccò a James,che per poco non la mandava a quel paese.Quell'ora passò in quel modo.Negli ultimi cinque minuti spiegò qualcosa di biologia e tentò pure di interrogarmi.Quella tipa non aveva capito nulla.Meno male che squillò la campana.Uscì dalla classe.Arrivò una specie di essere umano che era il prof.di musica..insomma passai le altre tre ore sul banco a scambiare messaggi ambigui e forse anche anormali con Liam.
13.30.Fine lezioni.Una mandria di caproni si riversa per strada,hanno ragione,la scuola uccide,la scuola porta al suicidio...si al suicidio.
Mi incamminai per la strada,tutte quelle persone che avevo visto quel giorno avevano turbato la mia quiete,odiavo quella classe,la conoscevo sin troppo bene,ne avevo distinto due bulletti,le solite fighette della situazione,quell'anno forse sarebbe stato migliore rispetto agli altri anni finchè..

Una figura riccia mi chiamò,avevo paura.Conoscevo quell'essere spregevole e l'odiavo.L'odiavo.Iniziai a correre ma inciampai in quei dannatissimi lacci,ero persa.Chiusi gli occhi.Per un attimo pregai che il mondo circostante fosse tutto buio...


Note:
Emmhh..ciao,questo è il mio primo capitolo,della mia prima fanfiction*si emoziona*spero vi piaccia e se volete recensite.Grazie mille.