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Autore: Girl_in_Love    04/12/2012    3 recensioni
In un secondo, Rimasi intrappolata dal suo sguardo, per non parlare del sorriso.. Era tutto nuovo per me!
Più i giorni e i mesi passavano, più io mi innamoravo di un qualcosa di suo.
INNAMORAVO... ma io, sono mai stata innamorata di qualcuno? e soprattutto, non era strano che mi fossi innamorata di una RAGAZZA?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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E’ la notte prima della commedia, prima dell’esordio di tutti noi, su un vero palcoscenico.

Chissà come andrà...

“Ragazzi l’importante è divertirsi, il resto è tutto un di più”

Ci dicevano le prof. durante le prove.

Beh certo, bisogna divertirsi principalmente, ma bisogna anche riuscire a fare bella figura. u.u 

Mancava un giorno esatto, 21 ore e tutto sarebbe finito.

Per scaramanzia decidemmo che questa notte, tutti gli attori l’avrebbero trascorsa

 su facebook, per tranquillizzarsi a vicenda.

MESSAGGIO MANU

“Hey Miry, allora? Tesa per domani?”

MESSAGGIO MIRY

“Un pochetto si, però andrà bene, me lo sento! Tu, come ti senti?

 Scommetto che sei super ansiosa eh?”

MESSAGGIO MANU

“In realtà me la sto facendo addosso xD. Però anche io credo andrà bene. Sai una cosa?”

MESSAGGIO MIRY

“No, dimmi pure”

MESSAGGIO MANU

“Ti credevo diversa”

All’arrivo di quella frase, il mio cuore iniziò a battere più velocemente e, 

sinceramente, non so il perché.

MESSAGGIO MIRY

“Beh, mai fermarsi all’apparenza. Ma diversa in che senso?”

MESSAGGIO MANU

“Diciamo che all’inizio credevo fossi antipatica, altezzosa e un po’ convinta di te”

Ehm... Okay mi aveva uccisa in poche parole...

MESSAGGIO MIRY

Ah Ah Ah... qualche altra cosa no? Diciamo che ti eri fatta un’idea del tutto sbagliata, giusto?

 Perché adesso credi sia l’opposto, ho ragione?”

Le chiesi con la paura di una sua risposta negativa.

MESSAGGIO MANU

“Giustissimo. Sei tutt’altro che antipatica. Ora scusa ma credo andrò a mettermi 

nel mio adorato letto. Ci vediamo domani. Notte”

MESSAGGIO MIRY

“Si, certo. Buona notte anche a te”

Spensi il computer e mi misi nel letto.

Non credevo le fossi antipatica, in realtà ci rimasi un po’ male dopo queste sue dichiarazioni. 

E’ vero che discutevamo sempre, ma addirittura “Convinta” beh, quello no; 

mi addormentai subito, ero stanca.


Eccoci, il giorno tanto atteso era arrivato.

Eravamo tutti tesissimi: c’era chi cantava, chi stava immobile, chi continuava imperterrito

 a leggere il copione e chi come me, osservava la gente.

La commedia durò ben due ore e mezza. 

Andammo alla grande, beh a parte qualche inceppo iniziale, il resto andò veramente bene. 

Ci abbracciammo tutti alla fine; ci sentivamo come liberi in quel momento.

Sembrava fossimo diventati davvero un bel gruppo, ma tutti sapevamo che appena finita la scuola, 

questo bellissimo gruppo, si sarebbe sciolto.

“Io avrei un’idea” 

Disse Sabry, facendo nascere in noi una tremenda curiosità.

“Perché dopo non andiamo a festeggiare?”

Ecco, questa fu la brillante idea di Sabry.

“Per me non ci sono problemi”

“Dai si, sarà divertente”

Fu così che rispose la maggior parte di noi.

E così, decidemmo di andare a mangiarci una pizza tutti insieme, comprese le prof.

Ci divertimmo davvero tanto. Io stetti la maggior parte del tempo con Sabry, Max e Guido.

“Sai che sei proprio carina stasera? Hai una strana luce negli occhi”

Esclamò Guido, accarezzandomi sul viso.

“Ehm... Grazie mille, ma credo di essere sempre la stessa”

Risposi io in maniera timida.

#RIFLESSIONE#

[Guido era un bellissimo ragazzo. Biondo, occhi azzurri e un bellissimo sorriso. 

Fisicamente era proprio il mio tipo. Non era altissimo e neanche magrissimo,

 ma adoravo il suo modo di fare]

Era un paio di settimane che mi faceva complimenti, lanciandomi frecciatine, 

ma io non ci avevo mai fatto caso, fino a questo momento.

“Che dite, ci andiamo a fumare una sigaretta fuori?”

Propose lui ai ragazzi e alle ragazze che fumavano.

Così, si diressero quasi tutti, fuori la pizzeria.

Dentro rimanemmo io, Sabry, Giovy, Gabry e Manu.

“Miry, ma tu non fumavi una volta?” 

“Hai detto bene Sabry, una volta... Ho smesso due anni fa”

“Fumavi? Bleeeah, che schifo”

Affermò Manu, con una faccia buffissima che mi fece sorridere.

“Tranquilla Manu, ha detto che fumava, quindi ora puoi baciarla” 

Ecco la solita Gabry che rovina sempre tutto e, soprattutto, mette tutte in imbarazzo.

A sciogliere questo imbarazzo fu Max, per fortuna.

“Allora ragazzuole, mi sa che dobbiamo stringerci un pò in macchina.

Abbiamo 2 macchine e siamo solo 15 persone”

“Ah bene, dobbiamo proprio stringerci tanto, mi sa”

Affermai io, guardando Manu e sorridendo.

“Su forza, dividiamoci. Allora in macchina mia vengono Sabry, Antonio, Viky, Rosa e Manu”

Affermò Claudio, uno dei pochi maggiorenni del gruppo.

“Io e Giusy andiamo via con il motorino, state tranquilli”

Disse Guido salutando tutti.

“Bene allora quanti il resto, può venire con me”

Esclamò Matteo con aria dubbiosa.

“No, aspettate. Forse è meglio se con loro vado io, che sono più magra, 

e con voi viene Max, visto che né siete di meno”

Disse Manu, avvicinandosi a me.

“Okay dai. Allora Max vai con Claudio e Manu vieni con noi”

Entrammo in macchina che eravamo 7.

Io mi misi avanti e Manu decise di mettersi in braccio a me.

“Se peso o ti do’ fastidio basta che me lo dici”

Mi disse, sedendosi sulle mie gambe.

In realtà non riuscivo a comprendere il perché di questo suo improvviso cambiamento nei miei confronti.

Anche in pizzeria, non faceva altro che osservarmi, ma perché?

Matteo accese lo stereo e ci mettemmo tutte a cantare e, nel frattempo, 

Manu mi prese la mano e me la tenne per tutto il tempo.

Ad ogni frase di ogni canzone, lei si girava e mi sorrideva; ed io, ad ogni suo sorriso, morivo. 

Stava accadendo tutto ciò che volevo accadesse in quest’anno di scuola. Già, ma in una sola serata.

Arrivammo sotto casa sua e sembrava che lei, non volesse scendere da sopra le mie gambe e, 

che soprattutto, non volesse lasciarmi la mano. Salutò con un occhiolino

 Gabry e Giovy che si trovavano dietro e salutò Matteo con la mano.

Scese dalla macchina, lasciandomi la mano e si avvicinò per salutarmi. 

Le mie labbra sfiorarono le sue e le sue le mie. 

“Allora ci sentiamo” Disse lei, sorridendomi.

Non risposi. Rimasi immobile, impassibile. Mi aveva salutata baciandomi a stampo. 

Non potevo crederci. Rimasi tutta la notte sveglia.

“Forse avrà sbagliato, non voleva fare ciò che ha fatto”

“Forse ero stata io a spostare la faccia e a ritrovarmi, così, le sue labbra sulle mie”

Non sapevo cosa pensare; fatto sta, è che adoravo le sue labbra.

Erano perfette: morbide, delicate e, soprattutto, stasera erano diventate mie.
  
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