04/12/2012
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Prologo
14 settembre 1309 d.C.
Ore 23:15 (Luna di Sangue)
Volterra (Italia)
<<“è un’umana, dobbiamo ucciderla!” >>diceva Marcus. Sapevo che aveva ragione, ma quella ragazza aveva qualcosa che mi attraeva. Quello stesso qualcosa che mi aveva spinto a salvarla dalla carneficina che Aro aveva ordito nel piccolo borgo sottostante Volterra, perché gli abitanti avevano capito cosa eravamo.
<<“No! Non possiamo ucciderla! Forse ha qualche potere nascosto! Se la uccidiamo non lo sapremo mai!”>> mi battevo contro il mio stesso fratello per lei. E lei era un’umana, un’umana qualsiasi.
Però era bella. Con tristezza notai che, ai miei occhi, Athenodora non era mai stata così bella.
I suoi capelli erano lunghi fino alla vita e scendevano in precisissimi boccoli, la pelle del viso era luminosa, il naso piccolo e regolare, le labbra rosse e carnose. Anche da svenuta sembrava irradiare tranquillità.
Più la guardavo e più sentivo crescere qualcosa in me, ma non sapevo dare un nome a quella strana sensazione.
<<“Aro, rimettiamo a te la decisione”>> disse Marcus.
Mio “fratello” si avvicinò al corpo incosciente della ragazza. La guardò mentre era distesa sul triclinio, posto al centro del grande salone. <<“Marcus”>>, si pronunciò Aro, <<“Caius ha ragione. Non sappiamo quali poteri potrebbe avere questa magnifica creatura”>>
Marcus parve adirarsi. Era raro che sul suo volto passasse qualsiasi altra emozione che non fosse la noia. Da quando era morta Didyme non era più stato lo stesso. <<“Se la lasciamo vivere dobbiamo farlo per le giuste ragioni: per scoprire se ha un talento, non perché Caius si è infatuato!”>>
Mi sentii in dovere di rispondere.<< “Io ho una moglie che amo più della mia stessa esistenza e non sarà una stupida, piccola, insignificante mortale a farmi cambiare idea!”>> alzai la voce.
<<“Quello che dici potrebbe anche essere veritiero, ma non ti eri mai curato del destino di un’umana. In genere è Aro quello che fa progetti sulla vita delle vittime che hanno la sventura di entrare in questa sala.”>> adesso, nel suo sguardo, c’era la sfida.
<<“Silenzio, sta per svegliarsi.”>> disse Aro, con una luce curiosa negli occhi.
Io mi avvicinai e, quando le sue palpebre si aprirono, fui incantato dalle sue iridi viola.
Spazio a NOI!!
Ebbene sì, siamo in due a scrivere questa FF. Mi presento: sono Myriam, ho 14 (e mezzo) anni e frequento con l'altra autrice il liceo classico. Di dove non lo possiamo dire. (la privacy....)
Comunque, io personalmente mi occuperò dei Cullen (le rimasuglie XD), l'altra autrice (si presenterà lei appena avrà l'occasione) si occuperà dei Volturi. Speriamo che questa prima introduzione vi piaccia, se ho tempo dopo vi pubblico l'altra introduzione, e se volete saremo molto felici di leggere qualche recensione...
CriMy98
<3