Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Needless Emotion    04/12/2012    9 recensioni
Cosa succede quando tutti i vostri sogni e desideri, improvvisamente, si realizzano?
Ispirata da un sogno che ho fatto l'altro giorno.
Sogno che, sfortunatamente, non diventerà mai realtà.
Forse.
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Russia/Ivan Braginski, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Se ti avvicinerai mai ad un umano
e al comportamento umano
tieniti pronto a confonderti
senza alcun dubbio non c'è logica
nel comportamento umano

Bjork - Human Behaviour

 

Non lo so.
Non so come, sono ancora qui, e sono addirittura arrivata al capitolo…QUATTRO!
Cioè, quattro, gente, avete capito?
Chissà se questa sarà finalmente la mia seconda storia che superi i 4 capitoli o che non sia incompleta.
Dopo Dreams (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=858903&i=1ossia questa), la mia prima fan fiction sui Beatles, non sono più riuscita a scrivere nulla di decente, serio o perlomeno sensato e coerente.
Iniziavo storie su storie, continuamente,ma tutte venivano cestinate quasi subito perché non mi piacevano.
Non ne ero convinta.
Non impazzivo per la trama.
Non mi piaceva la caratterizzazione dei personaggi.
E quindi,dopo tanto tempo…eccomi qui.
Ciao a chi mi conosceva già da tempo, e chi mi ha conosciuto da poco.
Anche se questa storia avrà pochissime recensioni, anche se non piacerà a nessuno, anche se sarà criticata, a me non importa.
Non mi abbatterà più nulla.
Perché io voglio tornare seriamente a scrivere, e per farlo devo continuare questa storia, senza interromperla come ho fatto con tutte le altre.
Devo vedere la scritta –completa- alla fine.
Mi sono rotta con tutti quei –in corso-.
Detto ciò, non vi assicuro nulla della lunghezza/durata di questa fan fiction.
Potrebbe finire domani, tra qualche giorno,tra un mese, come potrebbe finire tra un anno.
Io non penso mentre scrivo.
Non ho pensieri razionali che mi guidano.
Non doso le parole.
Semplicemente, lascio scorrere tutto come un fiume impetuoso, lasciandolo riversare così, senza un ordine ben preciso.
Esattamente come sono io.
Beh, si è sempre detto, no?
Che ciò che uno scrive rispecchia il carattere che uno ha.
(E anche gli occhi, ma non c’entra nulla questo)
Bene…io starei qui a parlarvi della mia vita e dei miei pensieri per lunghissimi anni, ma temo di avervi già infastidito abbastanza.
Grazie a chi legge, a chi recensisce, a chi ha messo questa storia tra le preferite/seguite/da ricordare.
Adesso vi lascio definitivamente alla storia.
Un ringraziamento speciale a shiny_chan, Letitbee, Noemiao, Xyndra76 e Congegnoc per le loro recensioni, love u much. <3
 

Allora, riguardo all’apparizione del fantomatico personaggio…
Ecco a voi i voti (?):
Congegnoc: Feliciano.
Noemiao: Svizzera.
Letitbee: Germania.
Shiny_Chan: Bielorussia.
Bene, in questo capitolo ci sarà…Ludwig! :D

 
 
 

Capitolo 4 – Un sentimento bruciante.

 
Mi sembra di aver dormito solo dieci minuti.
O forse non ho proprio chiuso occhio.
Non ci sto capendo più nulla.
E’ stato solo un sogno? Oppure è accaduto davvero?

Mi prendo la testa tra le mani, sospirando.
Aspetta.
C’è un silenzio opprimente.

Apro gli occhi, temendo il peggio, da grande amante dei gialli e degli horror.
-Oh caz…- sussurro a bassa voce.
Non c’è nessuno.
Le valigie sono disfatte, i vestiti sparsi ovunque.
Un foglietto appoggiato sul tavolino accanto al letto attira la mia attenzione.
Lo afferro con un gesto fulmineo.
E’ piegato in due, e nella parte esteriore ci sono due semplici, terribili, inquietanti, preoccupanti parole: “Per Diana.”
Oddio…e se fosse del killer, che ha rapito Giulia ed Eugenia e ora vuole che gli paghi qualcosa?
E se sono già morte?
E se adesso vuole me?!

Con mani tremanti, la apro.
 
“Ciao Diana! ^-^ Sono Eu!
Vedi che io e Giulia siamo andate a fare colazione
con Lovino e Antonio! Appena ti svegli, raggiungici!”

 
La butto via, imprecando.
Dannati film horror che mi fanno sempre pensare il peggio.
Dannata la mia paranoia.

Scuoto la testa, sospirando.
Esco di corsa, chiudendo la porta a chiave e allacciandomi la giacca velocemente.
Guardo la mappa della scuola che avevo tra le mani.
Allora…la mia camera è qui…se cammino dritta c’è l’aula di musica, mentre se vado a destra c’è l’aula dove si svolgono le nostre lezioni…poi continuo e vado a sinistra dove c’è-
Sbatto contro il muro, completamente distratta.

-Ahia…- mormoro, massaggiandomi la testa.
Sento una risatina provenire dall’alto.
Alzo la testa, incrociando i miei occhi con quelli…di Ivan.
E chi poteva essere?
No aspetta.
Non ho sbattuto contro il muro.
Allora…quelli erano gli addominali di Ivan?
Cazzo.
Devo dire che si allena il ragazzo…

A un certo punto però noto che anche lui ha la mappa della scuola in mano e anche lui, come me, ha l’aria completamente spaesata.
-Ehm…stai cercando anche tu la sala da pranzo? (che poi funge anche da colazione e cena, ma dettagli)
Lui annuisce, sorridendo.
-Però ho l’impressione di essermi perso…- ammette, ridacchiando.
Oddio.
Quella risatina.
QUELLA risatina.
A metà tra l’allegro e lo psicopatico.
L’ho sempre adorata.

Mi guarda, titubante, senza però smettere di sorridere
-Tutto bene?
Tutto bene?
Mi chiedi se va tutto bene?
OVVIO CHE NO!
Tu sei Ivan!
I V A N !

Io rispondo con un lieve cenno affermativo della testa.
Cazzo Ivaaaaaaaaaaaaan!
Impongo a me stessa di stare calma.
Se sto così male solo per una semplice risata, cosa farei se…
Tante immagini che è meglio non dire  si affacciano nella mia malata e perversa mente, obbligandomi ad appoggiarmi al muro per non cadere.
Il sorriso di Ivan vacilla un attimo.
-Sicura di stare bene? Ti accompagno in segreteria se vuoi…
Io sorrido.
-E dove cazzo è? Trovala prima di poterlo dire!- ribatto, sarcastica.
Lui scoppia a ridere.
-Beh, in effetti.
Aaaaaaaah, la sua risata è così-
Calma, Diana.
Ho detto calma.

-Comunque il motivo è perché ho fame.- dico, marcando le due ultime parole. –quindi muoviamoci a trovare questa stanza che probabilmente neanche esiste.
Lui ride di nuovo.
Cavolo, deve per forza ridere ad ogni cosa che dico?
Non mi sembra di essere così divertente, eh.
Anzi, la mia ironia ha sempre dato fastidio alle persone.
Che di solito neanche capivano che fosse ironia, ma dettagli.

Una voce profonda interrompe i miei inutili filosofici pensieri.
-Eeeeehi! Feliciaaaaaaaaaaaano! Dove sei finito, dannazione?!
Eh, ci mancava solo questa.
Chissà chi è.

Ludwig svolta l’angolo, guardandosi intorno.
Me lo dovevo aspettare, vero?
Lui sembra notarci e si avvicina.
-Scusate…avete per caso visto passare un ragazzino con i capelli castano chiaro, gli occhi chiusi e che gridava “pastaaaaaaaaaa!”, per caso?- ci chiede, titubante.
Io e Ivan ci guardiamo in faccia, cercando entrambi di non scoppiare a ridere, e torniamo a guardare il biondo, accennando un no con la testa.
Ma poi, che razza di descrizione è?
Occhi chiusi? Cosa diavolo intende?

-Ok…grazie mille lo stesso….- si gira, ricominciando a correre. –Feliciaaaaaaaano, dannazione dove ti sei cacciato?!
Solo dopo che anche la sua voce finisce di rimbombare per i corridoi, mi viene in mente una cosa.
-Cacchio! Potevamo chiedergli dov’era la sala pranzo!- dico, sbuffando e maledicendomi per la mia stupidità.
Dopo aver camminato per circa mezz’ora, ormai quasi completamente abbattuti, svoltiamo per l’ennesima volta a destra e ci troviamo davanti alla…
-Sala da pranzoooooooo!- urlo, come se avessi appena visto un miraggio. (oppure Arthur che cavalca un unicorno, che è la stessa cosa.)
Subito dopo il mio grido estasiato una signora esce dalla stanza delle meraviglie (what?)  e chiude a chiave la porta dietro di sé.
-C-c-c-c-che cos…- balbetto, con gli occhi spalancati.
Con la coda dell’occhio vedo Ivan guardarmi divertito.
Mi giro verso di lui, scoccandogli un’occhiataccia.
Si sta divertendo?!
Beh, io no!
Io HO FAME!

Nel frattempo la signora era sparita.
Mi guardo intorno, frenetica.
Non c’è!
Non c’è, dannazione!
E’ sparita? Come diavolo ha fatto?
Ha il mantello dell’invisibilità?
E’un fantasma?
E’ Harry Potter?

Sento una mano poggiarsi sulla mia spalla.
Alzo lo sguardo e vedo Ivan sorridermi.
-Se vuoi io ho qualcosa da mangiare in camera…
-Cosa? E perché non me l’hai detto prima? Ma soprattutto, perché sei venuto con me a fare colazione, se già potevi mangiare tranquillamente in camera tua?- gli chiedo, esasperata.
-Perché? Beh…volevo stare un po’ con te.- risponde, sempre sorridendo, con una sincerità disarmante.
Sono sicura di essere completamente rossa in viso, perché lo sento ridere.
Oh, bene.
Benissimo.
Perfetto.
Iniziamo splendidamente, davvero….

 
 

 
 
Angolo Autrice:

Non chiedetemi il perché, questo capitolo è diventato comico.
Così, automaticamente, contro il mio volere.
Le parole praticamente si scrivevano da sole.
Non volevo, giuro.
Vabbè, qualche risata non guasta mai!
“Risata? Ma qui c’è solo da piangere, di quanto è squallido!” *butta fuori Arthur a calci* “Nessuno ha chiesto il tuo inutile commento, idiota.”
O forse ha ragione lui…
Va bene, basta, ciao.
 

 
 
 
  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Needless Emotion