Dava retta a quel cretino di suo padre Pollux Black.

Mi piacevi ma tu non mi vedevi

A me piaceva, pareva che avesse sempre la puzza sotto il naso, la postura da altezzosa, credeva di essere meglio degli altri...

Almeno per me lo eri

Volevo prendermi cura di lei, darle idee migliori, migliori sicurezze... Volevo proteggerla, da suo padre. Da quelle idee stupide e malsane.

Giravi sempre con l'aria da persona forte e potente,

pronta a insultare tutti i Mezzosangue di passaggio,

e la tua faccia furiosa e arrabbiata,

sarebbe stata perfetta da usare quando avresti potuto sgridare i nostri futuri figli.

Mi passavo sempre la lingua sulle labbra e stringevo poi convulsamente i pugni quando vedevo quelle ferite che tuo padre ti procurava quando ti picchiava, solamente per aver fatto un gesto scorretto.

Avessi potuto picchiarlo io tuo padre!

Avessi potuto accarezzare e curare con tutta la mia passione quelle ferite.

Mi passavo la lingua sulle labbra anche perchè speravo che un giorno le avresti baciate, facendo finalmente uscire tutti i sentimenti e le emozioni che trattenevi. Speravo che un giorno le avresti bramate.

Ma niente eri sovrapponibile.

Trattenevi tutte le emozioni e i sentimenti,

per mantenere il tuo impeccabile atteggiamento da Black.

Ma io sapevo che tutte quelle emozioni e i sentimenti....

potevano fare di te una persona SPECIALE.

Una persona con sentimenti e emozioni speciali.

Come i fuochi di artificio babbani.

E invece tu mi passavi davanti, non mi vedevi, ero un ombra nera. Non sapevi della mia esistenza, non sapevi che frequentavo Hogwarts anch'io.

Per te ero un essere oscuro, che faceva da bestemmia al tuo nome, alla tua casa.

Desideravo ardentemente liberare la tua anima da quelle ca#####.

Ma non ne ero in grado.

Avevi condizionato anche la mia anima pur di tenermi lontano.

Mi ero abituato a far finta di non esistere ai tuoi occhi.

…..Gli anni, poi, sono passati ti sei sposata con Orion Black, tuo cugino di secondo grado: questo era a dir poco RIDICOLO e OSCENO!!

Avevi perso definitivamente il cervello. E lo sentivo, la tua anima era stata annientata dai pregiudizi, dal potere, da quelle stupide tradizioni, gli schiaffi che tuo padre ti dava.

La tua anima non c'era più, e con la tua anche la mia.

Quando eravamo a passeggio, andavamo per versi opposti,

ti vedevo, mi vedevi (in un certo senso),

tu eri vuota, e come lo eri tu lo ero anch'io.

Di te era rimasto il niente, eri solo un mucchio di pelliccia rattoppata.

Poi la guerra mi ha finito.

Sarai rimasta viva suppongo,

tu e quelle idee da strapazzo, da soli.

Ma forse è stato meglio così,

forse è stato meglio che non abbia mai liberato la tua anima, o forse...

son io che sono diventato un cretino?

Questa è la prova che di me è rimasto solo il corpo,

la mia anima è con te.

Aah, eri tu, Walburga Black.

Vi invito a recensire perchè desidero migliorare :)

Ciao ragazzi! Ho la febbre e con per questo sono rinchiusa in casa. Ho scritto nel frattempo questa Flashfic, sperando che vi piaccia, la parte a destra è diciamo, la parte “Parlata” mentre a destra sono i pensieri. A parlare è un uomo, insomma un ragazzo che aveva l'età di Walburga, e lui era innamorato di lei.

Per quanto riguarda la Storia “Interview with the World of Harry Potter!” dovrei approfittare del momento ma non mi viene ispirazione per nessuna nuova intervista, perciò sorry, bisognerà aspettare un po'!

Comunque spero questo vi piaccia e vi saluto!

Baci MrsLyla!