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Autore: Sprezia    22/06/2007    0 recensioni
harry è preoccupato perchè i suoi amici da quando la scuola è chiusa per le vacanz enonsi sono fatti sentire e non capisce il perche innervosendosi e preoccupandosi... la notte nel letto fa strani sogni...
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Il trio protagonista, Sirius Black
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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“L’aria si potrebbe tagliare con un coltello per l’afa che c’è oggi

NON SARò MAI Più SOLO

 

“L’aria si potrebbe tagliare con un coltello per l’afa che c’è oggi...”. I pensieri che passavano nella mente di Harry erano tutt’altro che allegri in quella giornata di luglio. Era scappato da casa dei suoi zii anche col tutto il caldo che c’era,nauseato di sentire sua zia Petunia viziare suo cugino Dudley,che ogni giorno che passava assomigliava sempre di più ad un grosso e robusto maiale. “Daddyno vuoi un’altra fetta di torta? Ma che belle guanciotte che hai,mi vien voleva di mangiarle tanto che sembrano dolci!vuoi andare in vacanza con gli amici?certo Duddy della mamma!” queste ed altre frasi doveva subirsi ogni volta che era nelle strette vicinanze della famiglia Dursley. E quel giorno non aveva retto più ed era uscito fuori di casa sotto quel sole cocente inseguito dai richiami di zio Vernon. E non aveva neanche toccato cibo dannazione. Non che i suoi pasti fossero sufficienti a soddisfare i bisogni di un adolescente in crescita come lui. Già, lì in quella gabbia di matti non era come alla Tana,la casa del suo migliore amico,Ron Weasley. Dette un calcio ad una lattina mandandola sotto un’auto mentre pensava a quella casa che si reggeva in piedi per magia, le abbuffate a quella tavola che gli costringevano ad allargare la cinta ai pantaloni(roba straordinaria,se si pensa che la maggior parte dei suoi vestiti era roba smessa del cugino). In quella casa ha tra i più bei ricordi della sua vita,assieme ai suoi due amici,il suo fedele Ron, un ragazzo alto dai capelli rosso cresimi e dalle lentiggini sul viso non lo abbandonava mai ed era sempre dalla sua parte, e Hermione, una ragazza senza peli sulla lingua e di un’intelligenza straordinaria che l’hanno aiutato sempre a tirarsi fuori dei guai e con un sorriso dolce e pieno d’affetto che gli faceva capire come tenesse a lui;assieme a Ron sono state le prime persone cui ha voluto davvero bene e con le quali ne ha passate davvero di tutti i colori. Il loro terzetto era una calamita per i guai e forse era per via dell’infanzia di Harry,ma non l’avevano mai abbandonato, tutt’altro. E allora come mai da quando erano scesi dal treno non si erano fatti più sentire? Se le ricordava ancora le loro parole,la loro promessa di rimanere in contatto, tutte balle. Ormai il suo compleanno era l’indomani e loro non si erano fatti minimamente vivi. Non che si aspettasse un regalo, non aveva mai chiesto questo, ma si era aspettato quello scambio di notizie. Anche se lui alla fine viveva in casa dei suoi zii una vita monotona e noiosa quando invece loro erano sempre pieni di novità, ma non credeva che questo glielo avrebbe fatto divenire noioso,in fondo sapevano della sua situazione. Inizialmente si era preoccupato, quando la sua candida Edvige tornava dai suoi viaggi alle loro case senza una risposta,credeva che gli fosse successo qualcosa,ma poi aveva abbandonato questa ipotesi sapendo che l’amico fosse sempre pieno di maghi attorno e che l’amica se la sapesse cavare benissimamente. Quindi ora ostentava sul viso un broncio che lo rendeva più tenero,pensando che gli amici si sentissero e che magari si vedessero escludendo lui. Questo pensiero era un tarlo nella sua mente tanto che non riusciva a pensare ad altro...

Andò a sedersi sull’altalena del piccolo e perfettamente pulito parco giochi del quartiere dimenticatosi del caldo che gli aveva fatto incollare la maglia al petto e si perse nei suoi pensieri e tra i ricordi quando verso sera,col fresco iniziarono a uscire le prime coppie per la strada,si rese conto di dover tornare in casa.

 

Entrando dalla porta vide sempre la solita scena: suo cugino stravaccato sulla sedia appoggiava i gomiti sul tavolo, mentre mangiava con gusto l’ennesima fetta di dolce con la panna che sua zia preparava ogni sera,zio Vernon beveva il suo the freddo intento a guardare la tv e a commentare il notiziario come se lui solo sapesse come il mondo dovrebbe andare e con zia Petunia seduta accanto a lui che sorseggiava anche lei del the. Con un sospiro profondo entrò nella stanza. La zia senza neanche alzare lo sguardo gli proferì: “La tua cena è in cucina,ormai si è fatta fredda,ma per te solo quello c’è”, Harry rassegnato all’ennesima giornata di digiuno totale prese il piatto e andò vicino al cestino per buttare il suo contenuto. Stette due minuti lì in cucina ad osservare il luccichio del lavello appena pulito quando poi decise a salire in camera sua per buttarsi sul letto. Guardò il suo orologio, erano le 10 passate e fra poco avrebbe avuto 17 anni. Fissava il soffitto, mentre si ricordava del suo undicesimo compleanno, quando la sua vita ebbe una svolta cambiando completamente, ricordò, quando andò a comprare la sua civetta, il viaggio in treno nello stesso scompartimento di Ron... non doveva pensare a lui. Si alzò e si mise a pulire la gabbia di Edvige priva della sua padrona che era a caccia. Non aveva altro da fare ormai. Si rimise a letto ancora vestito deciso a dormire, anche se i brontolii dello stomaco glielo rendeva molto difficile. Si era appisolato, quando sentì dei rumori vicino alla finestra, aprì gli occhi speranzoso, ma trovo Edvige con un topino nel becco e nient’altro che lo fissava ricambiata dal suo sguardo malinconico. Affondò la testa nel cuscino e così prese a dormire e a sognare. Lui e i suoi amici erano in pericolo, sentiva le urla di Hermione che lo chiamavano, Ron che gridava dal dolore lui che si manteneva la testa per il bruciore alla cicatrice,quando sentì una risata che metteva i brividi, piena di soddisfazione e di cattiveria...

“HOUCH! Cazzo che male...!”. Era caduto dal letto sbattendo la testa a terra. Si alzò liberandosi dal groviglio delle lenzuola e si accorse di aver sudato freddo, meno male che era solo un sogno...

Andò in bagno a sciacquarsi il viso per poi tornare a dormire ma ormai era completamente sveglio. Pensava a quella risata che gli metteva i brividi. Tanto era un sogno no? La cicatrice non gli faceva neanche male e i suoi amici erano a divertirsi per cazzi loro e magari insieme... se ci pensava gli venivano ancora i nervi. Si rigirava nel letto per il caldo e si riuscì dopo molto tempo ad appisolarsi di nuovo...e a ricominciare a sognare. In una stanza in penombra si intravedevano grandi specchi e solo in uno riusciva a scorgere la sua immagine riflessa negli altri due vi erano forme strane,era bianco in volto e ansimava...quando quella risata ricominciò terrorizzandolo talmente che comincio a tremare.....

“Harry cazzo svegliati!ma sei un koala che dormi senza che ti si può svegliare? Muoviti prima che ci trovino Harry!”.

La risata si faceva sempre più fioca...”Harry! non credevo fosse così difficile cacciarti dal letto! Amico sveglia hai 17 anni!”. Aprì gli occhi appena per vedere due figure su di lui e sentire quelle strane voci,strane ma familiari.

“Chi sei?”chiese ancora insonnolito. “Come chi sono! Non riconosci più il tuo migliore amico?”. Migliore amico?possibile che era Ron? “Ron?sei davvero tu? Che ci fai qui?”. Ora si mise a sedere completamente sveglio cercando di riconoscere la fisionomia dell’amico. Era davvero lui,non riusciva a crederci! “Certo che sono io! È un’ora che ti chiamo assieme ad Hermione per svegliarti ma tu niente non ti smuovevi!cosa prendi per dormire pozioni soporifere?”

Hermione?anche li? Si girò verso l’altra figura e scorse il suo dolce sorriso che gli faceva tornare sempre il buon umore. I suoi amici li di notte!ma che ci erano venuti a fare?

“Ciao ragazzi,scusate...ultimamente ho il sonno agitato. Ma mi spiegate che ci fate qui?”. Questa volta fu la sua amica a parlare.

“Siamo venuti per portarti via da qui!oggi è il tuo 17esimo compleanno! A  proposito auguri! Comunque oggi come sai poi maghi diveniamo maggiorenni e quindi abbiamo deciso di portarti via da casa dei tuoi zii,sappiamo come ti trovi male qui...Io e Ron ci siamo messi d’accordo che ci siamo messi d’accordo che passeremo la fine delle vacanze per il nostro ultimo anno a Hogwarts alla Tana...” non riusciva a credere a quello che stava sentendo “... Molly è felicissima di averci ancora una volta li e anche gli altri non hanno fatto storie,ci aspettano entro domani mattina tarda”.

 Li guardava stranito da questa faccenda,ma piano piano guardando le loro espressioni sorridenti si mise a sorridere contento anche lui,poi si ricordò.

“Come mai non vi siete fatti proprio sentire in tutto questo tempo? Eppure vi ho inviato Edvige in cerca di una lettera...

“Volevamo che fosse una sorpresa! Se non ci fossimo fatti sentire per tutto il tempo sicuramente ti saresti preoccupato e non saresti mai andato a pensare che stavamo organizzando un’impresa simile!”

Infatti non ci aveva minimamente pensato ad una cosa del genere. Allora i suoi amici non si erano dimenticati di lui,anzi si erano impregnati per passare queste ultime vacanze ancora assieme...erano stati fantastici.

“Grazie ragazzi, non mi sarei mai aspettato una cosa simile...siete pazzi”. Si guardarono tutti sorridenti per un po’. “beh ora è meglio che fai le valige Edvige è gia nella gabbia, oh usa la magia!sei maggiorenne ora! Il biglietto per i tuoi zii lo scrivo non preoccuparti, Ron dagli una mano! Dobbiamo fare in fretta fra meno di due ore farà giorno e non possiamo farci vedere dai babbani svolazzare in cielo non credi?  E non fate troppo rumore!”.

La civetta del ragazzo leggendario li guardava attenta nei loro movimenti silenziosi e frettolosi mentre Harry e Ron misero apposto con un bagaglius!  Tranquillamente nel baule di Harry mentre Hermione finì di scrivere il biglietto agli zii pur essendo anche lei convinta che i parenti del suo amico avrebbero festeggiato per esserselo tolto davanti prima del previsto,pazienza!

“Ragazzi avete fatto?Harry prendi la tua scopa e andiamo!” il baule era legato per magia alla scopa di Harry mentre il ragazzo al settimo cielo guardava i suoi amici,Hermione che non ha mai amato volare si era fatto un viaggio dalla Tana a li su di una scopa assieme al suo fedele Ron, quei due erano fuori di testa ed era contento che fossero così!

Mentre seguiva la scia delle loro scope ricordava tutte le avventure che avevano passato in quei sei anni assieme e quante ne avrebbero passate ancora, no, sicuramente non era solo come aveva pensato. Ora si sentiva uno stupido ad aver dubitato di loro, erano un gruppo inossidabile niente li avrebbe potuti separare. D’improvviso la sua mente si direzionò improvvisamente sulla risata gelida che sentì quella notte per ben due volte nei sogni e decise di parlarne con loro,

“Ragazzi come avete notato ci ho messo molto a svegliarmi...

“Molto? Cazzo Harry ero da venti minuti a chiamarti!possibile che entri in letargo? Eppure è luglio!”

“ Non è questo.. è che non dormo bene in questi giorni,per esempio sta notte ho fatto due sogni...il primo voi due urlavate dalla paura e dal dolore e io mi mantenevo la testa per il bruciore alla cicatrice,poi mi sono svegliato cadendo dal letto e sbattendo vicino al comodino. Quando mi sono riaddormentato dopo molto tempo ho sognato di nuovo, questa volta ero da solo, ero terrorizzato. Mi trovavo in un grande salone semi vuoto con solo tre grandi specchi. Non vedevo bene ma avevo una cazzo di fifa. In quello di centro vedevo appena il mio volto sbiancato dal terrore e tremante mentre negli altri due c’erano delle forme,ma per i troppo buio non sono riuscito a capire cosa fossero. Poi ho iniziato a sentire una risata gelida. La stessa risata che si mescolava alle nostre urla di dolore del mio primo sogno...poi ho sentito la tua voce Ron e mi sono svegliato”.

I due amici lo guardarono straniti. “forse erano solo dei sogni Harry...tutti in fondo sognano” gli dissero anch’essi  poco convinti di quelle parole.

“E la cicatrice? Ti ha fatto male la cicatrice?” chiese Hermione ansiosa.

Non ci aveva pensato. Era talmente in tensione che non aveva sentito nessun dolore. Mise una mano sul marchio a forma di saetta sulla fronte e senti qualcosa di ruvido intorno alla cicatrice. Croste di sangue. “Beh ha sanguinato senza che neanche me n’accorgessi cazzo”. Si guardarono tutti e tre preoccupati ma Hermione se ne uscì: “ forse non è nulla Harry, non ingigantiamo una bolla d’aria in un tornado, forse erano solamente incubi per una volta tanto... ma se dovessero ricapitare tu informaci ok? Non aspettare niente. Se questi sogni dovessero ripresentarsi andremo subito da Silente a parlarne,lui certamente saprà cosa fare,per ora godiamoci il tuo compleanno va bene?”.

L’espressione di Hermione era così stanca. Lo guardava dispiaciuta e ansiosa.

“Per la barba di Merlino! Vero Harry mi ero dimenticato! Eccoti il nostro regalo!”

E dalla sua borsa cacciò un pacchetto lungo e sottile che dovette prendere con entrambi le mani per non farselo sfuggire. Dopo vari tentativi riuscì a scartarlo senza cadere dalla sua firebolt, un regalo di una persona a lui molto cara, o meglio dire che gli era molto cara...

Aprì il cofanetto e vi trovò un braccialetto nero di pelle senza chiusura con uno strato di argento con delle scritte sopra : Ron a destra.Hermione a sinistra. Alzò gli occhi suoi suoi amici che lo guardavano divertiti. “ti piace Harry?io e Ronald siamo andati qualche giorno fa da un artigiano magico suggeritoci di Arthur e ci siamo fatti fare questi tre bracciali... basta che lo metti al polso e non si toglie più, la cosa curiosa è che ti avvisa dove sono le persone che sono scritte li portandoti da loro e se sono in pericolo la scritta diventa rossa e il bracciale caldo, geniale vero? Abbiamo sul tuo il mio e di Ron e sul mio il suo e il tuo e su quello di Ron i nostri. Che te ne pare?”

“È fantastico ragazzi! Non dovevate!” e lo pensava davvero. Questa era una dimostrazione che loro amicizia non era fittizia ma concreta.

“E non è finita qui! Eccoti un  altro pacchetto anche questo da parte nostra! Buon compleanno Harry!”. Questa volta Hermione gli lanciò un pacco sottile ma più largo del primo lo aprì e vi trovò un libro di fotografie,quasi vuoto. Sfoglio le prime pagine e si sorprese di vedere i personaggi che lo salutavano tutti felici, c’erano sempre loro tre, il mitico terzetto come lo chiamavano alcuni. Alcune foto dei primi anni quando erano solo dei ragazzini e andando avanti foto del quarto anno al ballo per il torneo tre maghi, Hermione in vestito da sera era stupenda e lui e Ron sembravano due damerini. Altre foto fatte in momenti divertenti o anche imbarazzanti lo fecero un po’ ridere. Della rabbia di quei giorni non era rimasto nulla.

“Grazie ragazzi! Dove avete trovate queste foto? Alcune non le avevo mai viste!”

“Secondo te dove le abbiamo trovate? Quel pestifero di Colin e la sua macchina fotografica ha scattato più foto di quante ce ne immaginavamo,almeno sono risultate utili! Ti piace? Oh  meno male! Io personalmente credevo che lo trovassi una cosa un po’ ridicola ma Herm  invece era tutta convinta,beh aveva ragione anche questa volta! Il resto delle pagine tocca riempirtelo da solo però eh? Ovviamente non escluderci!”

“Che stronzi che siete, non vi siete fatti sentire per un mese, vi ho maledetto in tutti i modi sapete? Ed ora mi sento un’idiota,grazie tante!”. Mise un finto broncio che li fece scoppiare a ridere mentre i primi raggi del sole mattutino serpeggiavano in quel cielo  ancora invaso dalla notte dormiente.

Finalmente di nuovo di buon umore e non più solo. Non pensava ad altro, tutto gli passò di mente in quelle ore di volo. Anche quei sogni che li avevano allarmati. Cazzo aveva 17 anni era il momento di godersela no? Andava a passare l’ultima parte delle vacanze in un luogo che amava con gente che amava! Era  l’ora di divertirsi come si deve! E lui certamente non si sarebbe tirato indietro!

  
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