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Autore: violetsugarplum    05/12/2012    5 recensioni
[Future!Fic] Blaine ha sessantotto anni quando decide di non voler più essere un peso per la famiglia e vede in Villa Liberty il luogo adatto in cui trascorrere gli ultimi momenti della sua esistenza. Non sa ancora che questa sua scelta cambierà la vita di molte persone, soprattutto quella di una sua vecchia conoscenza.
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Nuovo personaggio, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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10.
Chiaro come la luce del sole


Disorientamento spazio-temporale combinato ad amnesia anterograda.

"Questa diagnosi deve essere nuova, credo. Non penso di aver mai sentito così tante parole insieme e non averne capita nemmeno una", sospirò Blaine sistemandosi meglio il capo sul cuscino.

Rose gli passò una mano tra i capelli radi e gli sorrise dolcemente.

"C'è sempre qualcosa di nuovo, pulcino. Per fortuna è durato un breve istante ed eri al chiuso, altrimenti...", la donna rabbrividì al pensiero. "Ora devi solo riposare il più possibile e stare tranquillo. Mark farà il turno di notte e rimarrà in camera per vedere se tutto va bene, d'accordo?"

Blaine annuì chiudendo lentamente gli occhi. "Mi dispiace di dare così tanto fastidio e mi dispiace di aver fatto preoccupare tutti. Sapevo che prima o poi mi sarebbe successo di nuovo..."

"Ehi, guarda che è tutto ok. Ci siamo noi, siamo una sorta di super squadra di supereroi in grado di agire in ogni momento! Non voglio che tu stia lì a preoccuparti, Blaine, davvero. Tutti noi siamo qui per te."

Blaine riaprì piano le palpebre e si ritrovò a fissare il volto roseo dell'infermiera che continuava a sorridergli.

"Il primo dottore che mi ha parlato della mia...", Blaine si fermò per un secondo per poi riprendere. "...condizione mi ha detto che non sarei più riuscito a fare cose semplici, come anche solo preparare il caffè... E mi ha detto che avrei iniziato a dimenticare le cose e questo lo so, mi succedeva spesso nei mesi scorsi. Ma..."

Rose si sedette su una sedia accanto al letto. "È frequente che il paziente dimentichi le cose più recenti..."

"Lo so. E lui... Lui come sta?"

Da quando aveva riacquistato la memoria dopo quel breve black out, Blaine aveva cercato con tutto se stesso di non pensare a come avesse potuto sentirsi Sebastian. L'infermiera gli aveva spiegato che l'uomo aveva prima provato a calmarlo e poi a condurlo di nuovo nello studio della dottoressa Goodman, ma non era riuscito a fare nient'altro che trascinarlo per quasi un metro a causa dei violenti tremori del suo corpo e, a quel punto, si era dovuto rassegnare a urlare affinché qualcuno arrivasse in loro soccorso. Successivamente aveva chiesto informazioni sul suo stato di salute e, una volta assicurato che Blaine stesse meglio, si era richiuso in camera, rifiutando il pranzo e ogni minimo contatto con gli altri ospiti e il personale medico.

Blaine non riusciva a capacitarsene. Non era riuscito a riconoscerlo dopo tutte quelle settimane insieme quando gli era bastato solo un'occhiata per ricordarsi di lui dopo cinquant'anni. Si sentiva male solo al pensiero di Sebastian che cercava di aiutarlo, forse preso dal panico quanto lui, che provava a sollevarlo mentre lui era niente di più che un peso morto tra le sue braccia. Blaine poteva solo immaginare cosa volesse dire per Sebastian tentare di non farlo cadere rovinosamente a terra cercando una sorta di appoggio senza riuscire a vederlo. Ma ciò che più lo feriva era il fatto di non essere riuscito a riconoscerlo, soprattutto dopo gli eventi del giorno precedente, di cui ricordava ancora tutto distintamente.

"Gli abbiamo consigliato un altro colloquio con la psicologa, ma ha detto di no. Continua a chiedere di te e basta, si rifiuta categoricamente di fare ogni cosa. Però è contento di sapere che ora stai meglio," le labbra di Rose si curvarono in un piccolo sorriso. "Più tardi, se te la senti, posso farlo venire qui... Così potreste parlare un po'."

"L'ha richiesto lui?"

"Non l'ha detto esplicitamente, ma è chiaro come la luce del sole che vorrebbe starti vicino..."

Blaine fece un sospiro e si addormentò prima che la donna potesse aggiungere altro.




Stava fissando il soffitto illuminato fiocamente dai raggi di sole che penetravano dalle ante quando sentì bussare e vide la porta aprirsi lentamente.

Un tono di voce poco più alto di un sussurro lo chiamò. "Posso... Posso entrare? Sono Sebastian Smythe... Sono..."

"Sì, Sebastian, vieni", disse Blaine cercando di sollevare la schiena dal materasso per mettersi seduto mentre Sebastian entrò nella stanza facendosi spazio con il bastone. "C'è una sedia di fianco al mio letto, mettiti qui."

Sebastian si sedette con cautela, appoggiando l'asta in equilibrio precario contro il bordo del letto. "Se sei stanco e vuoi riposare, posso tornare domani..."

"No",  Blaine lo interruppe. "Ho già dormito troppo per oggi."

Sebastian annuì, anche se sembrava poco convinto. "Io..."

Blaine non lo lasciò parlare. "Mi dispiace per ieri. Non volevo che conoscessi il mio lato oscuro, quello che dimentica tutto e tutti... Non volevo spaventarti." Vide Sebastian scuotere brevemente la testa, ma continuò. "È quello che mi succedeva quando ero in casa o quando uscivo per andare al parco a vedere le anatre nuotare nel laghetto... È come se ogni cosa si cancellasse dalla mia mente e dai miei ricordi. Adesso ce le ho, sono qui...", disse portandosi l'indice su una tempia, sapendo che era un gesto che Sebastian non poteva cogliere. "...ma scivolano via. E poi ritornano, come se niente fosse."

"Una magia non tanto bella."

"Anche Annie sarebbe d'accordo con quest'opinione", Blaine sorrise amaro.

Sebastian si mosse nervoso sulla sedia e arricciò le dita stringendo forte un lembo del lenzuolo che copriva le gambe doloranti di Blaine. "Avrei solo voluto avere tutta la forza di questo mondo per riuscire a sorreggerti piuttosto che farti cadere a terra come un sacco di patate..."

Blaine rise stancamente. "Sei stato bravo, mi hai tenuto stretto nonostante i miei movimenti agitati e il mio peso."

"In effetti ti facevo più leggero. Hai messo su qualche chilo?"

"Ehi!", sbuffò Blaine fingendo di assumere un tono arrabbiato. Entrambi ridacchiarono e poi tacquero, ascoltando l'uno il respiro tranquillo e regolare dell'altro.

Blaine lasciò trascorrere qualche minuto prima di riprendere. "Grazie, Sebastian. Non so cosa sarebbe potuto succedere senza di te... e grazie anche per ieri pomeriggio, mi è piaciuto tanto parlare sotto il gazebo."

"Potrei dire altrettanto."

La frase di Sebastian si riferiva ad un discorso ben più ampio e, ormai, Blaine ne era completamente cosciente. Lo guardò con quegli occhi chiari colmi d'affetto e gratitudine e, quasi senza rendersene conto, accarezzò la sua guancia incavata con la mano sinistra, con un movimento delicato e deciso al tempo stesso. Sebastian non si mosse e non disse nulla ma Blaine, in cuor suo, sapeva che aveva notato la mancanza di qualcosa, quella piccola differenza che poteva e, sicuramente, avrebbe cambiato tutto.






Buongiorno!

Innanzitutto grazie per essere arrivati fin qui senza farmi del male per colpa dell'ultimo capitolo LOL 

Ora una cosa seria: l'ultima perdita di memoria di Blaine non era diversa dalle altre volte. Mi sono documentata (li ho perfino studiati al liceo!) ed è una cosa che può accadere nella realtà. Sono brevi black-out dove la persona dimentica principalmente gli eventi del presente, talvolta anche quelli del passato, e riacquista tutto l'attimo successivo. Non è una roba tirata per i capelli, è proprio così. Ci tenevo a specificare perché so che può sembrare assurdo :)

Vi ringrazio per seguirmi ancora e mi fa davvero piacere leggere complimenti, insulti, e tutto quello che mi scrivete. Grazie. ♥

Ah, per chi volesse, ho deciso di utilizzare la pagina su Facebook che avevo creato mesi fa e che avevo lasciato al suo destino. Al momento è vuota proprio come l'avevo mollata, ma inizierò a riempirla di cosine, da spoiler a cose che mi ispirano al momento... Insomma, la renderò un po' più personale, quindi sentitevi liberi di scrivermi lì ogni cosa. Accetto anche prompt! :)

Un abbraccione caloroso e appuntamento, se la beta vuole, a lunedì! <3

-violetsugarplum
  
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