-Jem, caro!!- esclamò la madre con sguardo dolce ma allo stesso tempo severo –ieri il nostro Shad non ci ha presentato bene la signorina- disse eclissando un sorriso raggelante –vostra maestà-disse chinandosi-io sono Eglisè Strassy è un vero piacere e Onore poter conoscere lei- disse calcando l’ultima parola –perdonatemi madre ma devo accompagnare la giovane donzella da mio fratello... non vorrei indispettirlo- disse sogghignando allusivamente , prendendo a braccetto Eglisè e dirigendosi da Shad.
Li guardò arrivare rimanendo con un’ espressione neutrale ed impassibile alle parole del fratello –cavolo Shad, sazierebbe per interi anni- disse Jem leccandosi cantilenante il labbro – tieni a freno la tua bocca se vuoi ancora esistere in questo mondo- disse con tono secco –mhà... ne varrà di certo la pena- disse Jem sorridendo sornione, Eglisè si voltò a guardarlo schifata -Non sono un oggetto, cerca di contenerti schifoso maniaco pervertito- disse con nonchalance ottenendo di risposta uno sguardo strafottente e altezzoso. Shad sbuffò -cazzo- esclamò -dal tuo sguardo intuisco che lo spuntino rimarrà qui più del previsto...vero..Shaduccio??- disse Jem con fare da bambino dispettoso -idiota- sibilò fra i denti Shad –ma non lo capisci che non è una semplice umana?!?- Jeremi tornò subito serio e lo sguardo stranito di Eglisè vagava dall’uno all’altro alla ricerca di risposte, ma rimasero tutti e tre zitti a lungo...
Eglisè all’ora di pranzo non toccò cibo era troppo assorta nei suoi pensieri, così in quello stato pietoso stava anche Shad che rimuginava su come poter farla tornare indietro a quell’umana... nient’ altro che una mina vagante che girava per il suo mondo mettendolo in pericolo.
Shad povEglisè all’ora di pranzo non toccò cibo era troppo assorta nei suoi pensieri, così in quello stato pietoso stava anche Shad che rimuginava su come poter farla tornare indietro a quell’umana... nient’ altro che una mina vagante che girava per il suo mondo mettendolo in pericolo.
La fissavo come se nei suoi occhi potessi trovare la soluzione. Merda ero nei casini fino al collo. Non potevo commettere sbagli... il mio regno ci avrebbe rimesso la pelle e io ci tenevo troppo...
Quell’umana... aveva una buona parte dei Nostri poteri... e la cosa mi infastidiva abbastanza e mi faceva intuire che la situazione poteva degradare in maniera assurda, io il Principe di SpaceBlood non potevo commettere errori...tutti riponevano la loro intera fiducia in me. Mi strofinai i capelli nervoso. Non avevo per niente fame. Puntai il mio sguardo sui fastidiosi ospiti che avevamo... anzi che mia madre aveva invitato a pranzo... mi irritavano non so’ per quale motivo. Stetti a fissare per un po’ il vuoto concentrato sui miei pensieri quando la voce di mia madre mi fece riprendere –Shad figliolo, perché non inviti a pranzare con noi quella bella vampira che ci hai presentato ieri sera??- in un primo momento feci uno sguardo incredulo poi presi un’espressione glaciale –non ha fame- dissi scuotendo leggermente la testa, poi mi alzai da tavola –e neanche io, perdonatemi madre a più tardi-.