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Autore: Helen Lance    23/06/2007    19 recensioni
Sul comodino c'erano tre oggetti.
[Ed era quella giornata, che lei avrebbe voluto per tutti loro, che si ripetesse ancora e ancora, per tutta la vita.]
Per sempre.
~[Oneshot]~[Drammatico, Angst a tratti]~
Genere: Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~Our Ashes [These Were Us]~


Sul comodino c’erano tre oggetti.
Il primo, era il coprifronte della Foglia.
Era sempre stato lì, e non riusciva a ricordarsi una vita che ne fosse stata priva.
Non c’era stato davvero niente, prima di quel coprifronte.
Persino in quel momento, su quel comodino anonimo, aveva un’aria così importante da rassicurarla e spaventarla insieme, come aveva sempre fatto.

Sul comodino c’erano tre oggetti.
Il primo, era il coprifronte della Foglia.
Il secondo, era una foto incorniciata.
Era di fianco al coprifronte, lo toccava quasi, quella cornice.
Era impolverata, vecchia, persino sbiadita, forse. Non avrebbe saputo dirlo.
Sì, era probabilmente sbiadita. Aveva come l’impressione di ricordarsela più [felice] brillante.
Ma forse era solo un’impressione. D’altronde, era passato così tanto tempo.

Sul comodino c’erano tre oggetti.
Il primo, era il coprifronte della Foglia.
Il secondo, era una foto incorniciata.
Il terzo, era un album fotografico.
Chiuso da anni, tanti anni.
C’era polvere di anni, tanti anni. Meno di quelli della foto incorniciata, comunque.
La copertina era di cuoio scuro, e sembrava un quaderno dall’aria un po’ pomposa, più che un vecchio album.

La prima pagina era vuota.
L’aveva lasciata vuota apposta, nella sua lenta raccolta.
Era destinata alla foto nella cornice.
Quando lei non sarebbe più riuscita a guardarla, l’avrebbe messa lì, chiusa insieme alla altre.
Temeva il giorno in cui non sarebbe più riuscita a guardarla.

<< Kakashi-sensei! Dobbiamo rifare! >>
<< Perché, Sakura? >>
<< Quell’idiota di Naruto ha provocato Sasuke-kun! Non sorride! >>
[Ma comunque, Sasuke non sorrideva mai.]
E quella foto non era stata rifatta.

La seconda pagina era di quella vita prima del coprifronte.
Quella vita che lei non si ricordava più.
[La foto c’era per quello, no? ]
E c’erano i fiori, e c’era il sole.
Sapeva di buono, quella foto, nella sua mente, aveva un sapore dolce.
Sorridevano entrambe, in quella foto, lei e Ino.
Erano piccole, e Sakura se lo ricordava ancora, quel prato.
[Anche se era di una vita che non esisteva più.]
Ino.

<< Sa…kura… >>
<< Stai zitta, stai zitta… Cazzo Chouji, vieni qui! >>
<< Sakura non riesco ad alzarmi! >>
No No No No No No No No
<< Sakura… >>
E lei continuava a pompare chakra dentro il suo corpo, e al parlarle, e
[a piangere]
a chiamarla, chiamarla.
Lei però non la chiamava più.
[Non te ne sei accorta, Sakura?]
Dov’erano i fiori, e il sole?
[Che è troppo tardi?]

La terza pagina apparteneva all’ombra di un ricordo.
La terza pagina apparteneva a un’ombra, non all’album.
Shikamaru guardava l’obbiettivo, annoiato come sempre, ma senza sorridere.
[Non sorrideva più.]
Chouji rideva.
[Riflesso. Uno stupido riflesso.]
E lei, quella foto inutile, l’aveva scattata lo stesso.
Anche se non era per lei.

<< Io avrei… avrei potuto… io… ci ho provato… ma non ci sono riu- >>
Lui non la guardava. Non parlava.
<< Te lo giuro, io ci ho provato, io… >>
Lui non la [non riusciva] guardava.
Piangeva, Sakura.
[Non sembrava saper fare altro.]
Piangeva, Shikamaru?
No, che pensiero stupido. I ninja vivono così.
[Non ce l’ho fatta, a salvarla.]
Il fumo della sua sigaretta saliva piano.

La quarta pagina era felice.
La quarta pagina era calore, era risate.
Delle foto dell’album, era quella che faceva insieme più e meno male.
L’aveva scattata Shino, se lo ricordava.
In mezzo alla foto c’era Naruto, di fianco Lee abbracciato a Tenten.
Lei era a fianco di Naruto, sorrideva, rideva, e di quella giornata si ricordava solo calore.
Più indietro, sotto un albero, c’erano Neji, Hinata, Kiba, Kakashi e Gai, con un’enorme cestino da pic-nic.
Hinata apparecchiava, Neji e Kiba discutevano, Kakashi e Gai giocavano a carte.
Ed era quella giornata, che lei avrebbe voluto per tutti loro, che si ripetesse sempre, per tutta la vita.
[Per sempre. ]

<< Kakashi-sensei? >>
<< Sì, Sakura? >>
<< Continuerà ad essere così, vero? >>
[Perché non rispondeva? Perché Kakashi-sensei non rispondeva?]


La quinta pagina apparteneva ad una vita che non era mai stata perfetta.
Nella quinta pagina c’era il sole, ed era un sole brillante, perfetto.
C’era un giardino, ed era bellissimo, perfetto.
Era una foto che lei aveva fatto a tradimento, sapendo che, avesse provato a chiederla, non avrebbe ottenuto risultati.
Era stata scattata ai margini del giardino di villa Hyuuga, di fianco ai cancelli della tenuta.
Sulla sinistra, su uno dei vialetti di ghiaia bianca, camminavano Neji e Hinata, con le mani intrecciate fra loro.
Sakura aveva sorriso, e aveva scattato.
Neji, ovviamente, si era voltato immediatamente, ma oramai lei, in quella foto, aveva la luce dei loro occhi.
Hinata la guardò, guardò Neji, e rise.
E Sakura pensò che [Dio] era così che [era] doveva [così] andare, per tutti loro [bello].
[Avrei voluto che fosse stato così, per me. ]

Il fiore di sangue si allargava piano sul vestito.
Lei si vestiva sempre di bianco.
E Sakura vide quella macchia, sul vestito bianco, ed ebbe voglia di vomitare.
Perché, prima, era tutto così perfetto.
E non era giusto.
[Che quella luce, non ci sarebbe stata mai più.]

La sesta pagina apparteneva alla cenere.
[Di quello che era rimasto. ]
Era la foto di un allenamento, ed erano Naruto e Neji contro Kiba e Shino.
Ma Naruto era l’unico, che sorrideva.
E lei lo sapeva, il perché, lo conosceva, quel sorriso.
[È tutto come prima. ]
Gli occhi di Neji erano gelidi.

<< Neji! >>
Naruto gli aveva strappato via il kunai dal ventre.
E l’aveva visto, quel dannato simbolo sul kunai.
E quindi l’aveva preso per le spalle, e aveva iniziato a urlare, gli aveva tirato un pugno.
<< Cosa cazzo hai fatto?! Cosa cazzo hai fatto!?! >>
La pozza di sangue si allargava sulla maglietta di Neji.
[Buffo. Era vestito di bianco anche lui.]
<< Togliti Naruto! Devo fermare l’emorragia! Togliti, ho detto! >>
E Neji l’aveva guardata con i suoi occhi bianchi [gelidi, gelidi, dio] e aveva sorriso.
<< Troppo tardi, Sakura. >>
Naruto aveva sbarrato gli occhi,
[sempre più pieni di ombre]
E aveva continuato a urlare.
Il sangue di Neji continuava a scorrere, a scorrere, a scorrere…
<< No no no no… >>
Neji aveva chiuso gli occhi.
Sul kunai, c’era il simbolo di Konoha.

La settima pagina era la pagina del buio.
La settima pagina apparteneva al buio, di buio era fatta, al buio, in qualche modo, consacrata.
Erano Kakashi e Naruto, all’Ichiraku.
Ed erano così sbagliati, gli occhi di Naruto.

<< Naruto! Kakashi-sensei! >>
<< Yo, Sakura. >>
<< Oy, Sakura-chan! Vieni a mangiare con noi? >>
<< Aspettate un attimo. Ho qui la macchina fotografica. >>
<< Ma non l’avevi prestata a Hin- >>
Si bloccò, e sorrise.
[Come sempre.]
Sakura distolse lo sguardo, e scattò la foto.
Solo dopo, seguì i due compagni al memoriale.
Là, incontrarono Hanabi Hyuuga.
[Non si sarebbe mai più vestita di bianco per il resto della sua vita]
Kakashi teneva scoperto la Sharingan.
Naruto piangeva.
[Perché? Doveva essere ancora tutto come prima.]
La verità era che [
loro] quella era la [avevano] vita di [perso] un ninja [tutto].

Dalla settima pagina in poi, l’album era vuoto.
Una volta, Sakura lo ricordava con un sorriso [una lacrima] il suo progetto era stato di riempirlo tutto.

Sul comodino c’erano tre oggetti.
Il primo, era il coprifronte della Foglia.
Giaceva lì, intoccato.
Il secondo, era una foto incorniciata.
La sfilò.
Il terzo, era un album fotografico.
Tornò alla prima pagina, e ci infilò la foto della cornice.
Piangeva, Sakura.
E, continuando a piangere, buttò l’album nel camino.
Le fiamme guizzavano.

<< Sakura, mi dispiace, davvero. >>
[Dov’era Naruto?]
<< Perché? Cosa è successo? >>
[Dov’era il suo sorriso?]
<< Naruto non è tornato con noi, Sakura. >>
[No.]
<< Dov’è? DOV’È? >>
[Dio, no.]
<< Ha trovato Sasuke, Sakura. >>
[Dio, ti prego, no, no.]
<< L’ha riportato a casa? Dove sono, Naruto e Sas’ke-kun? Dove? >>
[Buio.]
<< Sono morti, Sakura.>>






È estate, c’è bel tempo, e io guarda cosa mi metto a scrivere, diamine.
Un po’ confusionaria (soprattutto la parte di Neji), ma ce l’avevo in mente da un po’.

See ya!
Helen




  
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