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Autore: Stalwart    05/12/2012    2 recensioni
Sul serio, è preoccupante, non c'è niente di peggio che essere educati, perché non sei buono, non mi sento felice a lasciare il posto ad un vecchio rachitico
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Forse, e dico, forse dovrei smetterla di presentarmi a me stesso, capite cosa intendo? Pensare come se dentro la vostra testa ci fossero migliaia di spettatori in ascolto.
Io prendo sempre l'autobus per andare a scuola, e sono 40 minuti di viaggio all'andata e 40 di ritorno, in pratica 80 minuti, 1 ora e 20 minuti, volendo essere precisi. Quando torno, mi sento stanco, così stanco che non aspetto di essere a casa per chiudere gli occhi; lo faccio a pochi metri dall'arrivo.
E ogni volta che arrivo scendo con un gran salto, e sono così stanco che non vorrei neanche fare la strada che separa me, dalla via alla mia casa, perché... perché ogni volta che prendo l'autobus mi si deve appiccicare della gente al gomito e alle tempie, e sono soprattutto vecchi con quell'odore di caramelle per la gola e i loro berretti verdi scozzesi che mi danno il volta stomaco. Gli odio perché dovrei alzarmi per loro, e non ne ho nessuna voglia, allora , quando non mi alzo, iniziano a guardarmi male, ma io giro la testa e alzo il volume delle mie cuffie, poi, se proprio mi va male, mi si avvicinano, mi picchiano sulla spalla e dicono: << Scusa, mi lasceresti il posto? >> oppure; << Saresti così gentile da alzarti? >>, e così via, come se l'istante prima non ti avessero guardato in cagnesco. E io tutte quelle maledette volte non ho voglia di alzarmi, ma mi alzo, perché sono educato. Mi sale alla bocca l'insulto ma non viene fuori, so che non devo farlo, so che devo alzarmi e lasciare il posto a una persona più vecchia di me, con più esperienza e anni di vita, e blah, blah...
Sul serio, è preoccupante, non c'è niente di peggio che essere educati, perché non sei buono, non mi sento felice a lasciare il posto ad un vecchio rachitico.
Sono stanco che a scuola i mie compagni si mettono ad urlare, cosa c'è di peggio di una persona che urla? Una persona che urla ha paura di non farsi ascoltare. Sono stanco delle battute sceme, e dei professori che ridono alle battute sceme, dobbiamo pensare sempre a tutto; alla vita, alla morte, non possiamo pensare anche alle battute? Se pensassimo alle battute, non rideremmo.
Sono stanco dei buonisti, ecco, i veri buonisti, sono ancora più noiosi e insensati dei finti buonisti, perché ti trovi a parlare con persone che credono in quello che dicono, mentre tu sai che non è così, e quando gli fai vedere un errore nel loro discorso” venuto dal cuore “ mi ribattono: << Ma la vita non è tutta grigia e nera, ci sono anche le sfumature! >>, odio questa frase, perché di solito quando me la dicono io ho visto il nero nel rosa, e sembra che nessuno voglia vedere il nero, ma non c'è nessun male nel vederlo, e io sono solo stufo di persone che non vogliono vederlo.
E poi sono stanco dei voti, e sono stanco delle persone che dicono che i voti non contano niente, se fosse davvero così, non ci sarebbe bisogno di darli, no? Se lo scopo della scuola fosse quello di insegnare, non ci sarebbe bisogno di bocciare o promuovere o di dare voti, ma solamente, di capire se quell'alunno ha capito, ha imparato, se ha imparato non contano i voti, né nient'altro.
Sono stanco delle persone che mi dicono di non viaggiare senza biglietto dell'autobus, i controllori non ci sono mai. Io comprerò il biglietto dell'autobus il giorno in cui mi prenderò 5 multe di fila, perché a me non importa niente di pagare le multe, mi basta sapere che il controllore fa il suo lavoro, e se non lo fa io ho tutto il diritto di non comprare il biglietto dell'autobus, chi viene meno al suo dovere deve pensare a chi verrà meno di lui.
Sono stanco delle coppie, e degli innamorati che se ne vanno lungo le vie alberate, magari il ragazzo con i pantaloni abbassati fino alle ginocchia e la ragazza con il petto di fuori, niente di più romantico, sul serio, vedere questi due tizi che se ne vanno una che mastica una cicca, l'altro che fuma, tutti e due con gli occhiali da sole. Mi fanno venire voglia di non innamorarmi mai. E odio gli amici che ti raccontano le loro pene d'amore, quando a te non te ne sbatte proprio nulla delle loro pene d'amore.
Sono stanco del sole che mi arriva alla faccia e mi dà il mal di testa, sono stanco della notte, perché sono ancora più stanco, posso dormire, sì, ma ciò mi toglie il sonno e non la stanchezza, e sono stanco di farmi la doccia tutte le sere perché mi toglie lo sporco ma non la stanchezza, e sono stanco del cibo, perché mi toglie la fame ma non la stanchezza. Sono stanco di vivere. Perché ogni giorno sono stanco. Ogni mattina, tutte le maledette volte, la sveglia suona alle 7, e io tutte quelle maledette volte non ho voglia di alzarmi, ma mi alzo lo stesso, perché sono educato.

  
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