PROLOGO
-Ehi!! sai di quella cosa di cui ti ho parlato un po’ di tempo fa???-
-quale?? Quella che ti era venuta in mente a proposito dell’organizzazione?-
-si si…ho fatto delle ricerche e…-
-…e???-
-…beh ecco…credo che sia tutto vero…testavano il siero K125DX su i bambini…-
-oh santo cielo!!!-
-…e la cosa più interessante è che i bambini su cui è stato testato, erano tutti orfanelli…e gli orfanotrofi a cui appartenevano, appartengono tutti ad una sola persona…il sign. Oshiro Mikaido…sicuramente è un corrotto dell’Organizzazione!!-
-…si si…per forza…e i bambini???-
-…sono tutti o uomini o donne…oppure sono morti…-
-…quindi l’antidoto esiste!!!-
-…a quanto pare si…ma siamo ancora ben lontani dal capire dove essi lo nascondano, Conan…-
-…non ne sarei tanto sicuro, Ai…prova a pensarci…sicuramente saranno nascosti nei luoghi in cui vengono fatti gli esperimenti…-
-…cioè…negli orfanotrofi??? E perché!-
-…beh…per il semplice motivo, che con cose simili e con la polizia ovunque, certo non potevano spostare ne i bambini, ne gli esperimenti…quindi…-
-…quindi, in altre parole, l’Organizzazione fa gli esperimenti all’interno di questi orfanotrofi…si…può andare come ragionamento…-
-…finalmente…ora basta solo aspettare il momento giusto!!!-
-ehi Conan!! Non dire nulla in giro…-
-…no…non preoccuparti Ai…non ho nessuna intenzione di mettere a repentaglio la vita altrui…piuttosto dobbiamo stare attenti…siamo venuti a sapere fin troppe cose sull’Organizzazione…dobbiamo stare molto attenti!!!!-
-…ok…-
Piccole scariche elettromagnetiche disturbavano quella conversazione alla radio…
-accidenti!!!!- urlò un omone seduto alla destra del guidatore
-…non preoccuparti…- sogghignò l’altro -…ora sappiamo che dobbiamo agire…-
-…e noi sappiamo come!- esclamò il primo con lo stesso pazzo ghigno
-…spedisci quella lettere al nostro amico Goro…è giunta l’ora del divertimento!!!- il suo sguardo s’illuminò per un istante di una luce sinistra…spinse il piede sull’acceleratore e la macchina partì velocissima…frecciò per la città senza nemmeno badare ai semafori o ai pedoni o alla sua velocità, e lasciò scivolare la lettera sotto la porta dell’ufficio di Goro.