Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: onederland    05/12/2012    1 recensioni
“E tutti i piani che avevamo fatto insieme per Oxford? E la nostra storia,stiamo così bene quando siamo insieme, vuoi davvero farla finita, vuoi davvero scappare da me solo perché hai paura di non riuscire a sopportare il nostro distacco?” le sussurrò lui sempre più vicino prendendole saldamente le mani; a quel tocco s’irrigidì subito, alzò gli occhi facendo scontrare i suoi color ghiaccio con quelli del riccio.
Genere: Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Choices.







Rebecca è una ragazza ormai diciannovenne,i capelli lunghi e ramati che le sfiorano le spalle sono raccolti in un’ alta coda e gli occhi color ghiaccio osservano assenti il cielo grigio di Plymouth che quel giorno era più cupo del solito. Rebs, così la chiamano gli amici, ha sempre avuto una vita tranquilla anche se insolita; spedita direttamente dalle calde coste delle Canarie  nel sud dell’ Inghilterra all’età di 10 anni per  studiare in un perfetto college inglese, lontana dalla sua famiglia e come unica compagnia in casa una zia fin troppo esigente, ma dolce e un gatto nero, che aveva chiamato Milù, perché le ricordava tanto la protagonista dei suoi cartoni preferiti di quando era bambina. Rebecca era una ragazza solare e disinvolta, forte e decisa, ma soprattutto estremamente intelligente e astuta; era sempre circondata da amici e la sua vita era sempre stata tranquilla ed allegra, la classica adolescente che sapeva divertirsi senza eccedere. Ma ora, sotto questa coltre di nuvole grigie, la testa di Rebs era affollata da una miriade di pensieri che vorticavano incessantemente senza darle tregua, l’unica cosa che detestava era trovarsi davanti ad una decisione, ancora di più se quella era importante, e in questo caso lo era, eccome se lo era, si trovava a dover affrontare una scelta che avrebbe sconvolto il suo futuro. Davanti a lei si aprivano due strade, entrambe fantastiche, ma una nella vicina Oxford University mentre l’altra in un’università oltreoceano, Yale. Se fosse rimasta in Inghilterra sarebbe stata con i suoi amici, sarebbe rimasta con il suo ragazzo, Harry, quel ragazzo che  aveva due pozze verdi al posto degli occhi, che l’aveva resa una ragazza migliore, più allegra e sicuramente meno noiosa, perché Harry era così, estremamente divertente e semplice. Sapeva che se avesse scelto la via più sicura, Oxford, non avrebbe perso nulla, anzi, sarebbe rimasta vicino agli amici, avrebbe mandato avanti la sua relazione con Harry imparando ad amarlo ed apprezzarlo ogni giorno di più. Ma sapeva anche che se fosse partita si sarebbe lasciata tutto alle spalle e avrebbe incominciato una specie di vita nuova: nuova vita, nuove abitudini, nuovi amici, forse anche un nuovo Harry, perché era sicura che anche se stavano bene insieme, la lontananza li avrebbe distrutti come una piramide di carte da gioco spazzate via dal vento, ma erano troppo orgogliosi per ammetterlo.                                                                Rebs aveva riflettuto molto negli ultimi tre mesi, da quando aveva appreso la notizia della borsa di studio che entrambe le scuole offrivano e il giorno seguente avrebbe dovuto firmare e così una volta per tutte prendere una decisione. Aveva cambiato idea così tante volte ormai che non ne poteva più, inizialmente non aveva preso neanche in considerazione la possibilità di Yale, poi però aveva iniziato a pensarci seriamente e si era convinta che quella fosse la scuola adatta a lei, il giorno seguente ne aveva parlato con Harry, che senza neanche lasciarla parlare, aveva iniziato a fare progetti sul loro futuro insieme all’ università facendola sentire tremendamente in colpa per aver anche solo pensato di poter andar via e di lasciarlo lì, solo e senza sogni. Questa lotta interiore era durata per tre interi mesi e Rebs, se non fosse stato per la sua migliore amica Rachel, era sicura che non ne sarebbe uscita viva. Si era lasciata convincere troppe volte, si era lasciata condizionare da tutti e ogni persona le aveva dato un’opinione diversa confondendola ancora di più se possibile, ma ora mancava poco meno di un giorno alla firma della borsa di studio e lei era ancora terribilmente indecisa. Rebecca imboccò il vialetto di casa, si era ormai fatta sera da un pezzo così decise di rientrare per poi dopo cena infilarsi sotto le calde coperte del suo letto.                                     La mattina arrivò in fretta, troppo in fretta, ma Rebecca la sua decisione ormai l’aveva presa. Si recò puntuale alle nove del mattino nell’ufficio del preside per porre fine alla faccenda; l’uomo dall’altra parte della scrivania le fece un sorriso cordiale e appoggiò sul tavolo i due fogli contenenti le due proposte di studio. Rebecca prese in mano la penna, le mani le tremavano e le gambe non riuscivano a stare ferme, ma alla fine presa da un impeto di coraggio prese la sua decisione e firmò. Ormai aveva fatto la sua scelta, aveva deciso di lasciarsi alle spalle Jessica, Francesca gli altri, aveva deciso di lasciarsi indietro persino Rachel e Harry ,anche se non era sicura che quest’ultimo avrebbe capito ma ormai era irremovibile, dopo tante insicurezze  aveva deciso di intraprendere un nuovo inizio : il suo nuovo inizio a Yale.
Le valigie erano pronte, tutto era stato imballato negli scatoloni e la camera di  Rebecca appariva estremamente vuota e spoglia: niente più poster e foto alle pareti, niente più mensole ricoperte da cd e libri ormai terminati e niente più post-it appesi dappertutto, niente, solo il vuoto e la solitudine più totale. Rebs prese un respiro, e lasciando un ultimo sguardo alla sua stanza uscì dirigendosi verso le scale per poi scenderle lentamente e trovarsi davanti a sua zia Mary che la guardava con occhi colmi di lacrime, Rebecca mollò le valigie e gettò le braccia al collo della zia stringendola forte come non volerla lasciare andare via, quando invece era lei stessa che stava partendo. Appena sciolto l’abbraccio qualche lacrima le rigò il volto e dopo gli ultimi saluti e raccomandazioni varcò l’uscio di casa con le valigie al seguito ed entrò dentro al taxi che la aspettava davanti al giardinetto curato di casa sua.  Aveva avvertito solo Rachel della sua imminente partenza, sapeva di potersi fidare di lei, era la sua migliore amica da quando era arrivata lì, ed era l’unica che l’aveva capita fino in fondo, oltre ad Harry, naturalmente. Harry, la cosa più bella che aveva mai avuto, ora era il suo problema più grande, non sapeva come muoversi con lui, ed era estremamente convinta della sua decisione anche se, sapeva che le sarebbe costata parecchie notti insonni e una cicatrice che non si sarebbe mai rimarginata tanto facilmente: doveva lasciarlo, per il bene di entrambi, ma soprattutto per il bene del suo riccio, lo avrebbe lasciato andare,gli avrebbe permesso di costruirsi una nuova relazione con qualcun’altra ragazza del posto, perché sapeva che per quanto Harry fosse testardo e innamorato di lei tutti quei chilometri di distanza sarebbero stati più che sufficienti ad incrinare il loro rapporto fino a distruggerlo completamente. Prese un respiro, e si mise a guardare fuori dal finestrino il cielo cupo e le macchine nell’altra corsia correre veloci. Quando arrivarono all’ aeroporto pagò in tutta fretta il taxista e poi si diresse con passo spedito verso il check-in del suo volo, destinazione Connecticut. Era al gate, ad aspettare che l’imbarco per il volo aprisse,che dalla sua sedia vide un ragazzo con  un cappello di lana verde militare e degli occhi quasi dello stesso colore, ma molto più brillanti, avvicinarsi quasi correndo a lei, guardandolo distrattamente e notando il cappello ricordò subito che quel berretto di lana era identico a quello che aveva regalato ad Harry il Natale scorso, non ci fece caso più di tanto, infondo tantissimi altri cappelli uguali a quello potevano esistere, cosi abbassò il capo e continuò a leggere la sua rivista, ma quando notò un paio di converse bianche davanti a lei, alzò lo sguardo intimorita e si ritrovò davanti a lei gli occhi duri e impenetrabili di Harry. Lui non le asciò neanche il tempo di metabolizzare la cosa che subito sbraitò: “Cosa credevi di fare,andartene e sparire dalla mia vita come se niente fosse? Perché non mi hai avvisato, credevi che io ti avrei lasciato andare via così ,senza una spiegazione valida?”. Nel frattempo Rebecca si era alzata in piedi e molto lentamente iniziò a rispondergli accurandosi di mantenere sempre gli occhi bassi per paura di incontrare i suoi, così verdi e di una sincerità disarmante “Io sto partendo per andare a Yale, mi hanno offerto una borsa di studio ed io ho accettato, mi dispiace avertelo detto con una lettera… ma a voce non ce la facevo, ecco tutto”. “E tutti i piani che avevamo fatto insieme per Oxford? E la nostra storia,stiamo così bene quando siamo insieme, vuoi davvero farla finita, vuoi davvero scappare da me solo perché hai  paura di non riuscire a sopportare il nostro distacco?” le sussurrò lui sempre più vicino prendendole saldamente le mani; a quel tocco s’irrigidì subito, alzò gli occhi facendo scontrare i suoi color ghiaccio con quelli del riccio poi si decise a parlare: “Ofxord ormai è saltato, ho cambiato i miei piani… Mi dispiace Harry” a quelle parole il ragazzo ebbe un fremito e poi con voce più dura iniziò “Vuoi cambiare i tuoi piani ? Va bene, ma almeno non abbandonarmi”. A quelle parole gli occhi di Rebs si riempirono di lacrime che iniziarono a scendere senza sosta, lui le asciugò con il dorso della sua mano calda e morbida e poi lasciò che lei fosse libera di rispondere :” Harry, lo sai meglio di me che non possiamo durare un giorno se io parto e vado in America, ti prego non rendere tutto più difficile che non ne ho bisogno, lo sai che ti amo”. A quelle parole gli occhi di Harry si illuminarono “Allora perché rinunciare a tutto così?! Proviamoci, proviamo a far funzionare la nostra storia anche con l’oceano di mezzo .”. Un sorriso amaro increspò le sottili labbra di Rebecca che riuscì solo a dire “Mi dispiace Harry…” e poi si voltò verso l’entrata dell’imbarco, iniziando a camminare con le lacrime che rischiavano di uscire da un momento all’altro, quando una mano forte la prese per il polso, voltandola e tirandola a se con un solo movimento fluido, Harry posso le sue labbra morbide su quelle della bionda che rimase immobile a godersi il loro primo ultimo bacio prima di accarezzargli una guancia e mormorare un lieve “Addio Harry”, lasciandosi alle spalle il riccio che rimaneva lì, in piedi ed immobile come una statua senza muovere un muscolo, Rebs si voltò un’ultima volta per stamparsi la sua immagine nella mente, ma l’unica cosa che fece fu perdersi ancora in quel mare color smeraldo, un ultimo sguardo che le trasmise tutte le parole che Harry non era riuscito a dirle, un ultimo sguardo per poi voltarsi verso l’ignoto, verso un futuro pieno di vita ma al contempo così spento e morto perché senza Harry.






Spazio Autrice

Ciao a tutte! Partendo dal presupposto che questa è la mia prima one-shot e fanfiction in generale vorrei tanto sapere cosa ne pensate visto che secondo me non è il massimo,ma vusto che adoro scrivere non potevo non provarci :)
Comunque sarei felicissima se volete esprimere una vostra opinione, consiglio o critica in una piccola recensione, cosicchè anche io so dove devo lavorare di più per rendere il mio lavoro migliore, non esitate :D
Grazie a tutte per l'attenzione,
Olly. <3
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: onederland