Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: Sage_    23/06/2007    12 recensioni
Severus prese uno, anzi, due respiri profondi, prima di piegare la maniglia, scostare il battente dal muro e, infine, aprire la porta. Nemmeno una vita passata a fare la spia a destra e a manca, a stretto contatto con lord Voldemort e i suoi seguaci poteva prepararlo all’orrore che si celava al di là dello stipite dischiuso. Il professore sbarrò gli occhi, atterrito.
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Harry, Lucius/Severus, Remus/Sirius
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Avvertimenti: Questa storia ha lo scopo di produrre una vasta gamma di smielevoli dolcezze (come da titolo) per uso e consumo della splendida Nadeshiko, che oggi festeggia il suo compleanno. *Tanti auguri mia cara!!!* La fanciulla in questione è amante delle coppie Draco/Harry e Remus/Sirius ed io, sfidando impervi tormenti, ho deciso di accontentarla...dall'alto della sua magnificenza, mi ha permesso di introdurre anche il mio amato Severus.



Dolcezze

di Sage




- Adesso… basta.
Il professor Severus Piton posò cautamente la piuma intinta d’inchiostro, incurante della macchia che andava spandendosi sulla pergamena, vanificando il suo lavoro.
- Quando è troppo è troppo. Del resto, anche un uomo dalla inesauribile pazienza come il sottoscritto ha il suo limite.

Non bastava che il suo acerrimo nemico Sirius Black fosse improvvisamente e miracolosamente risorto dallo stato di morte apparente a cui il Velo l’aveva costretto negli ultimi anni (e che gli aveva garantito di passare indenne la battaglia finale contro Lord Voldemort mentre c’era chi  rischiava il linciaggio condito da una morte piuttosto dolorosa)…no, quello era nulla in confronto a ciò che doveva subire adesso.
Un preoccupante cinguettio lo distolse dai suoi nefasti pensieri.
Molto lentamente si alzò e andò verso la porta, ignorando lo sguardo dell’uomo seduto davanti al camino, che contemplava abbattuto la sua figura.
Severus prese uno, anzi, due respiri profondi, prima di piegare la maniglia, scostare il battente dal muro e, infine, aprire la porta.
Nemmeno una vita passata a fare la spia a destra e a manca, a stretto contatto con lord Voldemort e i suoi seguaci poteva prepararlo all’orrore che si celava al di là dello stipite dischiuso.
Il professore sbarrò gli occhi, atterrito.





- Non riesci a dormire?
La voce assonnata di Harry striscia fuori dal silenzio, trafiggendolo in un eco senza ritorno.
Raggiunge lieve la figura di Draco, raggomitolata sulla pelle bianca del divano del salone.
Draco alza le spalle, impercettibilmente, nascondendo il sollievo che gli procura la mano fresca del compagno, che gli scosta una ciocca di capelli dalla fronte.
- Neanche tu, vedo.
- Eh, già. Sono un po’ teso per domani.
- Sei sempre il solito babbano, Potter.
Harry ridacchia sedendosi accanto a lui, lasciando correre.
Ha imparato a conoscere i tempi di Draco, i suoi stati d’animo e quella piccola nota tremante dischiusa in fondo alla sua gola, che vibra dolcemente quando è preoccupato.
Adesso sa che dietro la maschera di ragazzino viziato c’è altro, ben altro.
Così appoggia la testa contro la sua, stringendogli la mano.
E Draco capisce e si rilassa contro lo schienale del divano, lasciandosi sfiorare la guancia con la bocca.
La pelle di Draco sa di vaniglia, si schiude cedevole al tocco delle sue labbra che ne carpiscono il profumo, che percorrono la linea delicata della mascella e poi più giù, fino alla gola candida che emerge dalla camicia sbottonata.
Draco gli afferra le braccia, attirandolo dolcemente verso quel vibrante calore.
- Harry....- sussurra,la voce rotta dall'urgenza- non possiamo....
- No?
- Di là c'è mio padre. - dice ora, con più convinzione, frapponendo uno spazio adeguato tra i loro corpi.
Harry si lascia allontanare malvolentieri.
- Tu...tuo padre.
- Si. E' già tanto che non mi abbia ucciso quando gli ho detto di noi.
- Anche io sono rimasto stupito quando tuo padre ha preso abbastanza bene la notizia. - ribatte Harry sfiorandogli il braccio sotto la manica della camicia.
- Harry.
- Si?
- Mio padre è stato ricoverato due mesi al San Mungo per esaurimento nervoso. Questo ti sembra prendere bene la notizia?
- Ah…beh…io ho detto “abbastanza” bene.
- Harry, non scherzare. - la voce è più ferma, adesso- Lo sai in che guaio ti stai cacciando, vero? Vivere con me sarà un inferno.
- Me lo garantisci?
Draco sbuffa, fingendosi spazientito.
Il tono rosato che assumono le sue guance è deliziosamente invitante, considera Harry.
- Non fare sempre lo scemo. Sto dicendo sul serio! Passeremo tutto il tempo a battibeccare e, ovviamente, avrò io la meglio.
Harry butta fuori l'aria in un sospiro esagerato.
-Beh...a dir la verità non riesco ad immaginare altro modo per passare la vecchiaia.
Harry vede la sfumatura cremisi farsi più accesa sulle guance e sorride.
- Vieni qui. - sussurra, come buio gentile che colora gli spigoli perchè possano riposare.
Domani questo calore sarà diventato una luce accecante.
Draco gli appoggia la testa sul petto, vicino, più vicino, abbandonandosi, accettando con malcelata gratitudine le carezze del compagno sulla schiena che lo invitano a rilassarsi.
Alla fine chiude gli occhi, con un sospiro.
Il tremolio di quelle pozze infinite rimane impresso nella mente di Harry per molto, molto tempo.
Poi, dopo un tempo sospeso che pare infinito, cede anche lui al sonno.





Remus soffia, osservando il cerchio appannato che va formandosi sul vetro.
Ancora un poco e poi disegna con l'indice una faccina buffa, con baffi e papillon.
- Sparisce subito. - mormora, più a se stesso che al compagno, che sonnecchia con la testa sulla sua spalla.
In risposta si vede piazzare a pochi centimetri dal naso una tavoletta di cioccolato al triplo caramello.
- Vuoi?- biascica Sirius.
Remus fa un gesto stizzito.
- Insomma, Sirius! Siamo qui per i ragazzi! Potresti darti un tono, per piacere?
- Lasciali stare Rem, è normale che siano agitati: domani è il gran giorno!
- Sirius.
Il tono di Remus induce Sirius a sollevare la testa per guardarlo assonnato, le labbra atteggiate in un morbido broncio dall'aria innocente.
- Non ti va la cioccolata, Rem?
- No, non mi va! Vieni, aiutami a scegliere questi segnaposto. Sono meglio verdi o gialli?
Sirius annuisce, fingendo di pensarci, come se da quella decisione dipendesse la sorte dell'intero mondo magico.
- Allora?
- Beh...ecco...io li metterei tutti e due! Sempre che gli ospiti non si mettano a litigare per il colore...
- Sirius! Possibile che tu non riesca ad essere serio?
- Assolutamente no. Tu lo sei abbastanza per tutti e due.
Sollevando le spalle con una finta aria seccata, Remus conviene segretamente con quell'affermazione.
Ma riavere il compagno è stato un dono talmente insperato che deve trovarsi continuamente qualcosa da fare, per non pensare.
Così flette la mano, ruotando la bacchetta, e la coccarda segnaposto diventa di un intenso rosso corallo.
- Vedi? Non credi che il rosso sia...
Le ultime parole rimangono sospese, ingoiate dalla bocca di Sirius che le strappa via.
Domani quel rosso così intenso spiccherà come una rosa sulla tovaglia candida, è il pensiero disarticolato di Remus mentre si lascia spingere sul pavimento davanti alla finestra.
- I ragazzi...
- Ssshh. C'è la tenda.
Mani e labbra febbrili guadagnano centimetri della pelle intirizzita dal freddo delle mattonelle.
Si, decisamente il rosso è il colore più adatto.



Severus chiude la porta dietro di sè con uno scatto secco.
- Che cosa succede là fuori, Severus? No, ti prego, non dirmelo...non credo di riuscire a sopportare tanto!
Il professore avanza nella stanza, avvicinandosi con sguardo predatorio e la sua voce fuoriesce come un sibilo, trafiggendo l'uomo che lo fissa sgomento.
- Dimmelo ancora una volta, Lucius, come è possibile che io mi sia lasciato convincere a venire qui?
Lucius Malfoy emette un gemito implorante, prima di rispondere.
- Per favore, Severus, non ricominciare! Volevi lasciarmi tutto solo ad affrontare il matrimonio di mio figlio con quella specie di catastrofe ambulante amico dei babbani?
- Avrei dovuto. Così non solo mi sarei risparmiato le loro sdolcinate smancerie, ma soprattutto le deplorevoli attività che quei due deficienti di Black e compare stanno facendo nel tuo salone!
- Come? Cosa...oddio Severus...ma come facevo ad evitare di invitarli? Sono i padrini di quel Potter! Oh Merlino...ho di nuovo bisogno di un antiemetico!
- Si sono nascosti dietro una tenda...trasparente! Ho sempre sospettato che Black soffrisse di "malinconia da Velo"! Lucius, perchè diavolo le tende di casa tua sono trasparenti?
- Ti prego, Severus, basta adesso! Quante volte devo ripeterti che le tende velate sono IN e quelle pesanti sono OUT?
- Almeno finchè non mi sarò abituato a quanto siete assurdi voi riccastri.
Sfinito dagli accadimenti che ha visto succedersi davanti ai suoi occhi esterrefatti, il professore si siede davanti al camino, accettando il bicchiere di whisky che Lucius gli porge tremando.
- Ad ogni modo, per nostra fortuna, domani a quest'ora sarà tutto concluso...e noi ci saremo tolti dai piedi quegli esseri insopportabili e le loro smielevoli dolcezze!
- Ehm...
- Così potremmo avere finalmente un po' di privacy. Abbiamo un conto in sospeso, noi due!
- Severus...
- Ricordi quella finestra e il costume da Capitan Uncino...si?
- A dir la verità i ragazzi vorrebbero restare qui finchè non avranno trovato una casa solo per loro...
- ...
- ...
- Credo che l'Australia sia magnifica in questo periodo.

I due annuiscono.


  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Sage_