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Autore: ziamslovah    06/12/2012    2 recensioni
Immagina.
Il Madison Square Garden, una serata indimenticabile sia per te che per loro.
Genere: Drammatico, Fantasy, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Immagina.
Hai saputo da poco di una competizione che permetterà ad una sola persona di ogni nazione di vincere un concerto. Il loro concerto. Concerto gratis. Viaggio gratis. Una giornata solo con loro, per abbracciarli, toccarli, scattare foto, farti fare autografi, dirgli quanto li ami, quanto sei fiera di ciò che sono diventati. 
3 magnifici giorni che ti faranno realizzare che i tuoi idoli sono persone reali. 
Non li vedrai più attraverso un pc, non li vedrai più attaccati alle pareti della tua stanza, non li sentirai più con le cuffie dell’ipod, non piangerai più di notte sul tuo cuscino perché hai paura di non poterli mai vedere. 
Capirai che sono veri, in carne ed ossa, vivi, e saranno lì per te.
Una competizione che ti darà la possibilità di vederli in concerto nell’arena più importante del mondo. 
Il Madison Square Garden.
Il concerto probabilmente più grande di tutta la loro carriera, il concerto più bello mai visto prima.
Una serata indimenticabile sia per te che per loro.
E sei lì, con gli occhi lucidi, a leggere i moduli per partecipare al concorso. Scorri la pagina, cerchi maggiori informazioni, non ti dai pace finché non leggi che potrai portare con te ben 2 persone.
Immediatamente chiami la tua amica, la tua migliore amica, la tua directioner, e con le lacrime agli occhi e la voce che trema, digiti i numeri sul telefono e aspetti che risponda.
Lei ti risponderà e tu tutto d’un fiato le dirai della competizione per vincere il sogno di una vita.
Lei inizierà a piangere felice per l’opportunità che i vostri idoli vi hanno concesso di avere.
L’unica cosa che vi rende preoccupate e tristi è la scarsa probabilità che il biglietto vincente capiti proprio a una di voi. 
Tutta Italia parteciperà, e voi sarete solo 2 su migliaia di directioners che proveranno a vincere.
Passano giorni, settimane, e finalmente si avvicina il giorno in cui si potrà partecipare al concorso.
Tu sei lì, nella tua camera, aspetti che la tua amica arrivi a casa tua per poi essere accompagnate insieme dai tuoi genitori in uno dei punti vendita GameStop più vicini alla tua città.
Durante il viaggio in macchina senti le mani sudare, gli occhi arrossirsi, le gambe tremare e la gola seccarsi.
Sei nervosa, hai paura. Paura di sprecare quell’opportunità, paura di non poterli vedere neanche stavolta.
Nella tua mente passano mille pensieri, mille preoccupazioni fin quando la tua mano viene sfiorata da quella della tua amica che ti tranquillizza e ti dice un semplice “ce la faremo”.
Ti senti più forte con lei, ti senti più sicura. Potete e dovete farcela, insieme.
Finalmente la macchina si ferma, i tuoi genitori non fanno in tempo a dirvi che siete arrivate al negozio che siete giù fuori dalla macchina dirette verso l’entrata.
Abbassi lo sguardo e noti un’enorme freccia rossa sul pavimento con scritto Bring Me To 1D.
Ti innervosisci, prendi per mano la tua amica e vi dirigete insieme verso la cassa. Hai paura.
Dici alla commessa di voler ordinare il nuovo album dei tuoi idoli e lei ti darà uno scontrino con su scritto un codice. Il possibile codice che ti farà vincere. Da quello scontrino dipende la tua felicità.
Esci dal negozio seguita dalla tua amica. Rientrate in macchina e iniziate a girare e rigirare quel pezzetto di carta tra le mani. Chissà se ce la farete, chissà se i vostri sogni si realizzeranno.
Passano settimane. Il periodo per partecipare al concorso termina velocemente.
Il fatidico giorno in cui annunceranno alla radio la vincitrice è arrivato.
Hai fatto venire la tua amica a casa. Avete la radio sintonizzata sulla frequenza in cui diranno il nome.
Siete nervose. Agitate. Impaurite. Avete i brividi. Avete i telefoni tra le mani perché qualcuno vi chiamerà per dirvi che avete vinto. Sperate con tutte voi stesse che verrete chiamate. Pregate.
La trasmissione radiofonica inizia.
Senti la voce di quelli alla radio che stanno digitando i tasti del loro telefono. Quel numero che stanno facendo potrebbe essere il tuo. Potrebbe essere quello della tua amica.
Il loro telefono sta chiamando. Abbassi la testa, chiudi gli occhi e preghi che il tuo telefono squilli.
Non ci speri, non ce la farai mai, pensi negativo, sei pessimista. Migliaia di persone, perché proprio tu?
Apri gli occhi di colpo. 
Il tuo telefono sta squillando. Corri a rispondere. Non riesci a crederci.
È tua madre. Vuole avvertirti che non tornerà prima delle 18:00. Metti giù delusa e torni a sedere.
Il telefono della tua amica squilla. Aspettava la chiamata del padre. Neanche stavolta ce l’avete fatta.
Risponde.
Alla radio qualcuno dice “congratulazioni, hai vinto il golden ticket”. E tu ti senti morire perché quel tuo sogno è stato realizzato da qualcun altro.
Quello alla radio prega la ragazza di dire qualcosa. Nessuno risponde. Sei con le lacrime. Provi invidia.
Ti giri verso la tua amica e quello che vedi ti fa rimanere sconvolta.
La tua amica sta piangendo, inizia ad urlare e tu senti le sue urla alla radio. Solo lì capisci che ce l’ha fatta. Ha vinto. Ha realizzato il suo sogno. E sai che se ha vinto lei, hai vinto anche tu, perché lei ti porterà con sé.
Inizi a piangere, non riesci a crederci. Guardi i poster, le lacrime scendono. 
Prendi il telefono e parli con il dj. Lui ti da le congratulazioni, tu non fai altro che piangere e ridere allo stesso tempo. Ti chiede di sfogarti, di urlare per la gioia. Lo fai. Urli, ti liberi, hai vinto. Avete vinto.
Attacchi il telefono. Abbracci la tua amica, la tua futura compagna di viaggio, colei che condividerà con te il tuo sogno. Volerete insieme, a New York, li vedrete in concerto tra le prime file, li abbraccerai, li toccherai, potrai dire loro quanto li ami e quanto sei orgogliosa, potrai realizzare il tuo sogno.
Passa una settimana. Vi dirigete insieme in un luogo dove ti daranno il biglietto d’oro.
Sei lì, davanti a quello scrigno. La chiave è di lato. La tua amica la prende, la infila nella serratura, la gira. 
Apre. Un biglietto d’oro. Il Golden Ticket è vostro.
Passano 2 mesi.

Il 3 dicembre 2012 sarai al Madison Square Garden. 

Arriva il 2 dicembre. Prepari la valigia. Non riesci ancora a crederci, ti sembra impossibile.
Esci di casa, vai a casa della tua amica e insieme vi dirigete all’aeroporto.
Aspettate il volo. Eccolo, è pronto per portarvi dritto a New York. Dritto da loro. 
Durante il volo non ti dai pace, non riesci a stare ferma, giri per l’aereo, scatti foto, piangi, tremi. Piangi ancora. E ancora. Stai andando dai tuoi idoli.
L’aereo atterra a New York. Scendete, tu, la tua amica e suo padre.
Senti un profumo di libertà, di vittoria, di soddisfazione, di realtà. Aaaah l’America.
Andate in albergo. Quell’albergo a 4 stelle prepagato solo per voi 3.
Entrate nella stanza, bella, grande, americana. Esci fuori il balcone, la vista è perfetta.
Grattacieli ovunque, Central Park, strade trafficate,negozi affollati. America.
Arriva la sera. Non riesci a dormire. L’indomani andrai nell’arena, li vedrai cantare davanti a te, sarai felice per la prima volta nella tua vita. Non entri su twitter da tempo, non sai le novità, non sai i pettegolezzi, non sai cosa le altre pensano che accadrà. Non sai niente. Pensi solo all’indomani, nient’altro.
Il 3 dicembre finalmente arriva.
Andate all’entrata del MSG. C’è una folla infinita. Sono tutte lì per loro.
Iniziano a far entrare le vincitrici della competizione. Tu sei tra quelle e ancora non ci credi.
Tutti e 3 entrate, mischiati con le altre provenienti da tutto il mondo.
L’arena è enorme. Migliaia di posti a sedere. Il palco è magnifico. Presto tutto questo sarà riempito da migliaia e migliaia di ragazze urlanti e, soprattutto, quel palco sarà varcato da loro 5.
Ti siedi al tuo posto, fila 4. Così vicina al palco. Una lacrima scende sul tuo viso. Non riesci a non piangere.
Vedi le altre vincitrici, tutte straniere. Sorridi, loro ti sorridono. Cerchi di fare amicizia, parlate tutte in inglese, fate capire a voi stesse quanto siete felici di essere lì, quanto ve lo meritate.
Manca poco ormai. L’arena si riempie a vista d’occhio. E’ tutto sold-out da mesi.
Le porte si chiudono, non entra più nessuno, l’arena è piena. Ti guardi intorno, directioners ovunque, è il paradiso per te. 
Senti della musica. Parte un video che li presenta. Il tuo cuore inizia a battere forte.
Tutte urlano intorno a te, tutte piangono. E tu fai altrettanto. 
Ecco il conto alla rovescia. Urli finchè puoi e conti con le altre. 10. 9. 8. 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. 
1D.
Prendi la tua amica per mano, urlate felici.
Eccoli.
Spuntano da sotto il palco i tuoi 5 idoli. La musica di Up All Night comincia a suonare e senti le loro voci iniziare a cantare. Piangi, urli, tremi, piangi. Non ci credi. Loro sono lì, vivi, in carne ed ossa. Davanti a te.
Twitter non immagina cosa sta accadendo. Twitter vede il concerto in streaming, tu invece sei lì dal vivo. Twitter non sa cosa stai provando, lo immagina solo. Twitter sa cose che tu non sai.
Il concerto va avanti. Tutta la tua vita sarà segnata da questo evento. Sarai felice per tutta la vita.
I tuoi occhi si bagnano sempre di più, i tuoi idoli sono lì su quel palco, non hai aspettato altro per troppo tempo. Ce l’avete fatta. State vivendo il più grande sogno della vostra esistenza. 
Ballate, cantate con loro. Ridete, scherzate, piangete.
Arriva Little Things. 
L’arena si zittisce. Tutte insieme prendete i telefoni e li illuminate in aria. Fate luce, create un’atmosfera unica. Li senti cantare, piangi nel sentire quelle parole dal vivo.
Vedi all’improvviso Ed Sheeran uscire dal backstage e salire sul palco. La folla è in delirio.
Canta con loro. Tutti e 6. E’ una cosa indescrivibile. 
La canzone finisce. 
Le persone che ami, che rispetti, per cui daresti la vita, sono proprio lì, che scherzano tra di loro, che cantano, che parlano, che si muovono, che vivono! Sono vivi, sono reali. Non riesci a realizzare.
Ecco l’ultima canzone del concerto. Inizi ad avere lo stress post- concerto, è già finito. Ma pensi che domani li abbraccerai, e non ci sarà cosa migliore al mondo.
What Makes You Beautiful.
La canzone che ti ha fatto innamorare di loro, la loro prima canzone che li ha portati al successo.
Ti commuovi nel momento in cui vedi i ragazzi fermarsi e prepararsi per l’assolo di Harry.
Il riccio inizia a cantare, la musica si ferma e aspetta che lui finisca.
Le file dietro di te iniziano ad urlare, pensi che sia per la felicità.
Ti giri per vedere cosa succede. 
Vedi qualcuno in piedi tra la folla, con un oggetto tra le mani. 
Una pistola che punta dritta verso il palco. Sbarri gli occhi fin quando non senti partire il colpo. Chiudi gli occhi e preghi in tutte le lingue del mondo che non sia successo quello che pensi. 
Tieni stretta gli occhi, ma quello che senti intorno non ti tranquillizza.
Senti urla, pianti,urla di dolore, di panico. Ti giri verso il palco e la scena che vedi rimarrà impressa nella tua mente per il resto dei tuoi giorni. Il riccio, sdraiato a terra, avvolto nel sangue, un colpo alla testa. Gli altri 4 sono intorno a lui, piangono, si disperano, vedi Sheeran salire sul palco e correre verso il ferito. La polizia entra all’improvviso e arresta l’uomo che ha sparato. Ma tu sei lì, immobile, con gli occhi sbarrati. Tutto quello per cui hai pianto, hai sperato, hai desiderato, hai amato, tutto si è spento. 
Senti delle ragazze dietro di te urlare “Mr. X” ma non capisci a cosa si riferiscono. 
Non muovi un muscolo. Senti solo delle lacrime scendere sul tuo viso, senti il tuo cuore fermarsi, accompagnato da quello del ragazzo a terra. Vedi Niall abbracciare Liam. Vedi Zayn inginocchiato a terra. Vedi Louis con le mani sul viso che si copre gli occhi. Non vedi più Harry però, è circondato dai medici che cercano di rianimarlo. Tutto inutile. 
Senti solo urla intorno a te. Senti la madre del ragazzo urlare il suo nome, ma il riccio non le risponderà, non le risponderà mai più, non l’abbraccerà mai più, non le dirà mai più “ti voglio bene”. Non sarà più tra noi.
Il tuo mondo si ferma. 
Il tuo mondo sono loro 5, è lui. Lui è lì disteso a terra e tu ti senti morire.
Porti le mani alla bocca e piangi istericamente, rumorosamente, singhiozzi. Harry non c’è più.
Non potrai mai dirgli quanto lo ami, non potrai mai fargli sapere che sei fiera di lui, non potrai mai più sentirlo cantare. Non sentirai mai più niente.
Vedi i ragazzi intorno a lui, piangono, urlano come non hanno mai fatto nella loro vita.
Vedi Liam che sorregge la sua testa, non vuole lasciarlo. Ma i suoi occhi sono chiusi, stretti,sbarrati. 
Non si apriranno più, non mostreranno più il loro verde smeraldo.
L’arena viene fatta liberare, tutti escono, e tra le urla e i pianti sei costretta ad uscire anche tu.
Sono tutti affollati in strada, c’è la polizia, l’ambulanza, migliaia di directioners che piangono e urlano.
In preda al panico, abbracci la tua amica, piangi con lei, non riesci a crederci. 
Il sogno si è trasformato in un incubo. “Harry” le sussurri con la tua voce straziata.
Lei ti stringerà forte e continuerà a piangere. Non sai che fare, ti senti inutile.
Passano minuti, ore.
Sei in albergo, distesa sul letto, fissi il soffitto. Piangi, ti disperi.
Accendi la tv e vedi il telegiornale americano. 
Riesci a capire quello che dice, ti conferma quello che già sai, il ragazzo non ce l’ha fatta.
Ti inginocchi a terra, davanti la tv, inizi a piangere. Senti la tua amica urlare dal dolore.
Il tuo idolo non c’è più, è stato strappato via da questo mondo, gli hanno privato di continuare a vivere il suo sogno. Spegni la tv, esci fuori il balcone. La tua amica continua ad urlare e a piangere, il padre non riesce a calmarla. Ti siedi sulla sedia fuori, appoggi la testa sulle mani. Piangi. Singhiozzi.
Il tuo sogno è andato in frantumi. La tua vita e quella di tante altre directioners è stata rovinata.
Non riesci a capire chi possa aver fatto una cosa del genere, non ci arrivi. 
E’lì che ti ritorna in mente quello che aveva detto una ragazza dietro di te al momento della sparatoria.
“Mr. X” 
Ti colleghi su Twitter e il primo tweet che vedi ti spezza il cuore.
“Mr. X aveva ragione, ha fatto quello che aveva detto avrebbe fatto, nessuno di noi gli ha creduto, il nostro idolo è morto”.
Ti senti cedere, non riesci a rispondere delle tue azioni. Vedi tutto scurirsi, diventa tutto nero intorno a te. Vedi solo il grattacielo di fronte l’albergo rimpicciolirsi sempre di più. Buio pesto. 
Sei svenuta.
  
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