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Autore: thankyoujustin    06/12/2012    0 recensioni
"I ragazzi fanno soffrire. Loro possono rovinarti la vita,sono in grado di farti male Alex....."
Ma cosa succede quando questo ragazzo arriva,ti ruba il cuore e non te lo vuole più ridare?
Ciao sono Alex,ho 17 anni e sono vittima di bullismo.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Capitolo 3.


“Alex,è arrivato Juuuuuuuustin.” Urlò zia dal piano di sotto.
Ma che problemi aveva? Perché doveva sempre urlare? HAHAHA
“Si arrivo.”
Mi cambiai subito la maglietta e me ne andai giù.
“Alex,questo è Justin.” Mi disse zia guardandomi.
“Justin,questa è Alex.” Gli disse girandosi a lui.
Per essere un ragazzo non era niente male.
Ma cosa stai dicendo Alex! Lui è un ragazzo,di sicuro il suo unico interesse è scopare.
“Piacere” gli dissi porgendogli la mia mano.
La guardò quasi incantato. La stavo per toglierla,ma non feci in tempo che ricambiò e mi disse “Piacere mio.” E mi sorrise.
“Okay,Alex,accompagna Justin nella sua stanza.”
“Okay.”
Feci segno a Justin di andare e salimmo.
“Ecco.”
“Mh…” si sdraiò nel suo letto,fece un respiro profondo e disse. “Odore di casa…”
“…. Finalmente,odore di casa.”
Gli sorrisi.
Voglio pure io ritornare a New York e ritrovare mia madre a casa a cucinare. Vorrei risentire il profumo di casa…..
Ma non posso.
“Okay adesso vado…” feci per andarmene ma,mi prese il braccio.
Mi aveva preso nel punto dove avevo i tagli. Cazzo,faceva male.
“No aspetta…..resta con me. Visto che dobbiamo vivere insieme,possiamo…bhè,si….possiamo conoscerci meglio.”
Non me lo aspettavo. Ero tipo are you fucking kidding me?
“Ehm..si..okay.”
Ero molto timida. Soprattutto con i ragazzi. Io li odio.
Fanno i finti gentili e poi alla fine ti aggrediscono,quindi mi misi a sedere nel divano,mentre lui si mise a sedere nel letto.
“Bhè,da quanti anni stai qui? E perché ti sei trasferita?” mi chiese con una voce molto timida.
“Mh…” un minuto di silenzio.
“Mia madre……si….mia madre è morta. Sei anni fa,per il cancro…..mh..”
In quel momento mi sentii come se tutti i ricordi mi esplosero in faccia e sentii un brivido alla schiena.
“Oh…mi disp…” non lo feci finire di parlare.
“No,non ti preoccupare. E’ passato,adesso sto bene.” Finsi un sorriso.
“No,tu non stai bene. Io lo so. So come ti senti. Quel sentimento non andrà mai via,fidati. Una volta che hai perso la mamma,non te la scorderai più .So come ti senti. So che è difficile.” Abbassai la testa.
Come faceva a capirmi se zia Ce era ancora li con lui?
Stavo per chiederglielo ma poi mi prese il mento mi disse, “hey,hey. Non essere triste. Sorridi.”
In quel momento incrociai i suoi occhi color nocciola e vidi quanta sincerità c’era nei suoi occhi.
Mi allontanai un po e gli dissi “Grazie mille.” Sorrisi. Poi continuai “E te? Raccontami un po’,su,”
“Ero solo un bambino di dieci anni,quando me ne andai da questa casa. Da quando mio padre fece quell’incidente mia madre mi portò a Los Angeles,dai miei zii. Crebbi con loro e gli voglio molto bene. Non avevo più notizie dai miei genitori. Non capivo. Dicevano che mi volevano bene,ma perché se ne erano andati?” silenzio.
Poi riprese. “vabbè,andiamo al dunque….a Los Angeles ho tanti amici,esco quasi tutti i sabato sera e..” si fermò.
“….e ho una ragazza.” Mi disse con gli occhi lucidi e con un sorriso che gli arrivavano alle orecchie.
Mi sentivo strana.
“ah,bene…e come si chiama?” gli chiesi.
“Jade.”
“Bel nome…” silenzio.
“Tesooori,la merenda è pronta,venite.”
“si arriviamo mamma!” Urlò Justin.
Okay,adesso ho paura di arrivare a fine mese senza udito.
 
 
 
 “Alex…tesoro,svegliati o farai tardi.E’ lunedì.”
Mi alzai di fretta,andai in bagno,mi lavai i denti e mi vestii.
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I miei tagli. Oddio,spero che nessuno li veda.
“Zia,io vado.”
“No aspetta Justin.Sta per arrivare.”
Come? Justin andrà nella mia stessa scuola? Farà la mia stessa strada?
“Eccomi.” Disse Justin mentre scese le scale.
“Hey,ciao Alex.” Sorrise.
“Ciao.”
“Mamma noi andiamo.”
“okay,ciao amore. Ciao Alex.” Chiuse la porta e iniziammo a camminare.
Ero agitata. Non riuscivo a guardarlo negli occhi.
Nessuno parlava. Si vedeva che era imbarazzato.
“Ehm,allora? Come stai?”
“mh,bene.”
Passai il resto del tragitto in silenzio,mentre Justin parlava con la sua cosiddetta ragazza.
 
 
Arrivammo davanti alla scuola. Tremavo.
Eccoli.
Li vedevo. Si stavano avvicinando a noi.
 
 
 
Justin.
Oggi è il mio primo giorno di scuola.
Non sono per niente agitato,non so perché.
“Come ti sembra Alex?” disse mia madre mentre sorseggiavo il mio caffè.
“Si, sembra simpatica …..”
“…ed è pure una bella ragazza.”
 
 
Mi recai a scuola e insieme ad Alex.
Volevo parlargli. Ma di cosa?
Così mi uscì dalla bocca la prima cazzata che mi venne in mente.
“Come stai?”
“Mh,bene.” mi rispose. Sembrava molto agitata, chissà perché.
In quel preciso momento qualcuno mi chiamò.
Chi era?
*schermo.*
Nome: Jade.
Oh cazzo.
Me ne ero scordato. Dovevo chiamarla ieri.
 
 
Parlammo per tutto il tragitto e Alex mi sembrava un po’ irritata.
 
 
Arrivammo.
Si agitò e iniziò a balbettare. C’era qualcosa che non andava,me lo sentivo.




Holaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.
HAHAHHAHAHA,come state?
Nonsochescriverequindifiniscoqui,ciau.
 
Twitter: @pacsavedme
  
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