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Autore: SeleneLightwood    06/12/2012    8 recensioni
C’è un’orribile nuvola nera che gira per il McKinley da quando si è trasferito, un anno fa, e Blaine Anderson è perennemente sotto di essa, senza ombrello, aggrappato ad un parafulmini.
E quella nuvola nera è nient'altro che Kurt Hummel, lo skank più sfuggente - e pericoloso - dell'intera scuola.
*
[dal capitolo 1]
“Ragazze, non posso. Andiamo, mi avete visto? Sono il peggior sfigato dell’intero McKinley, un caso disperato, l’obiettivo preferito della squadra di football. Non mi ha mai notato in un anno, non lo farà di certo adesso. No, lasciamo perdere, ok? Va bene così”.
Santana inarca un sopracciglio.
“Va bene così come, esattamente? Continuerai a guardarlo da lontano senza avere le palle di chiedergli di uscire? Gli muori dietro! Stupido Anderson, è per questo che vogliamo…darti una sistemata, ecco. Cos’hai da perdere? Facciamo un tentativo! Sono stufa di vederti ogni giorno vagare per i corridoi come un’anima in pena nella speranza di andargli a sbattere addosso o cose del genere, dios. Ti fa sembrare più patetico di quanto tu non sia già. E tu parli tramite citazioni del Signore delle Mosche”.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nota: Rating arancione acceso per questo capitolo (non per smut, non per smut

Nota: Rating arancione acceso per questo capitolo (non per smut, non per smut!). Scusate in anticipo per l’intensità dei pensieri di Santana e Sebastian che non sono affatto censurati, ma dubito che uno dei due tenda a inzuccherare ciò che pensa nella propria testa, quindi. Sono molto...diretti? Oh beh. 


 

Capitolo 5
"Liar, scared, fighter"



Kurt sa di aver avuto un numero considerevole di pessime idee nell'ultimo anno e mezzo e nello specifico una marea di davvero pessime idee solo nelle ultime due settimane. Tanto per citarne qualcuna, il farsi sconvolgere l'esistenza da un paio di occhi color miele, oppure iniziare a pensare che forse è arrivato il momento di smettere di nascondersi, perchè vale davvero la pena far finta di non essere se stessi? 

Un'altra pessima trovata da aggiungere alla lista è quella di - beh, proprio adesso, visto che il cervello bacato di Kurt ha inserito il pilota automatico e dopo scuola ha seguito Blaine Anderson, sopraccitato occhi color miele, supremo nerd del Liceo McKinley, fino al Lima Bean.

Inoltre, invece che rinsavire e andarsene, oh dio, Kurt è rimasto a bighellonare nel parcheggio abbastanza a lungo da trasformarsi in un ghiacciolo estremamente patetico esposto alla fredda aria di novembre. 
Sotto forma di ghiacciolo, quindi, ha avuto l'occasione di notare che Blaine non è propriamente solo, no. C'è una sorta di belloccio impomatato in una patetica divisa da scuola privata - blu, rosso e grigio, sul serio? - seduto proprio davanti a lui. 
Il suo ragazzo?
Ora, Kurt sa perfettamente che Blaine è gay: se anche non ci fossero stati gli omofobici studenti del McKinley a dare il tormento a Blaine, la cosa sarebbe stata fin troppo ovvia a causa dei papillon, delle bretelle e beh, di tutto Blaine in generale.

Inoltre ha sentito dire che è single.
E poi il suo gay-radar è abbastanza efficiente. Di sicuro è migliorato da tutta la faccenda dell'anno scorso. 
Sì, l'argomento tabù, ciò di cui nessuno parla.

Tu sei pazzo, gli suggerisce la sua coscienza. Cosa ci fai ancora qui a fare lo stalker quando nell'ultimo anno non hai praticamente rivolto la parola a nessuno? Stai forse pensando di buttare il piano sopravviviamo al liceo nel cesso? Così, senza motivo?

Kurt calcia via una lattina vuota con stizza. Il motivo c'è eccome: si è bevuto il cervello e vuole capire perchè improvvisamente ha voglia di parlare con Blaine Anderson. 

Viene strappato ai suoi pensieri e riportato sul pianeta terra dal campanello all'entrata del Lima Bean: tizio impomatato con blazer è appena uscito dal locale con l'aria di uno che sta andando piuttosto di fretta, incespicando elegantemente lungo il parcheggio verso una grossa auto, nera e dall'aria costosa. 
Kurt rimane particolarmente stupito quando il ragazzo in divisa lo nota e gli lancia una lunga, gelida occhiata calcolatrice, ma poi pensa ciuffo rosa, piercing, aria non esattamente amichevole. 
Mr Scuola Privata dev’essere stato praticamente educato a guardare quelli con il suo aspetto con freddezza: probabilmente ha seguito delle lezioni per farlo al meglio.

Anche se…

Quello sguardo gelido si protrae più a lungo del necessario, quasi fosse personale, come se l'altro volesse intimidirlo. È un'occhiata che Kurt conosce bene, visto che di solito la riserva lui stesso a tutti quelli che si avvicinano troppo. 
Eccetto Blaine. 

Sostiene lo sguardo di Mr Divisa, rifiutandosi di abbassare gli occhi: guardare da un'altra parte, addirittura a terra, è un segno di debolezza che non può permettersi. Kurt non è debole. 
O, almeno, non quando si tratta di damerini impomatati provenienti dalla Dalton Academy. 
Il primo a distogliere lo sguardo e ritirarsi da quella silenziosa battaglia è proprio l'altro ragazzo. Kurt lo osserva attraversare il parcheggio fino alla sua auto, estrarre le chiavi ed il cellulare e salire dal lato del guidatore. 

Ora o mai più.

Il suo cervello deve aver ripreso la modalità pilota automatico, perchè quasi senza volerlo Kurt si ritrova a spingere la porta del Lima Bean fino ad aprirla e rabbrividire al calore improvviso. 
Fingere di fare la fila per il caffè sembra la prima buona idea della giornata. Che sta facendo, è impazzito, perchè è entrato, magari Blaine non lo vede, sta guardando il cellulare, magari - 
Blaine alza gli occhi, leggermente sgranati, che si posano immediatamente su di lui neanche avesse un radar per individuarlo.

La battaglia interiore che sta avendo luogo nella sua testa, sotto la notevole massa di ricci, è talmente evidente che ce l'ha scritta in faccia. Blaine rimane a fissarlo da lontano per un altro lungo momento, poi sembra come svegliarsi da uno stato di trance e scuote la testa, riponendo il cellulare e raggiungendolo con due ampie falcate. 

"Ehi" lo saluta allegramente, affiancandosi a lui lungo la fila. Kurt combatte ferocemente con l'istinto di allontanarsi di un passo. Blaine non è troppo vicino, ma è comunque più vicino di quanto ci sia stato chiunque altro, esclusa la sua famiglia, negli ultimi tempi, ed allontanarsi è una reazione involontaria. 
Ma non lo fa: si passa una mano sul viso, sopra al piercing al sopracciglio, vecchia abitudine dura a morire, e rimane immobile dov'è, accompagnando il suo 'ehi' con un cenno della testa. 

Blaine ha un sorriso stupendo e questo Kurt l'aveva già notato la prima volta 
che l'aveva visto, ma ora sembra un po' diverso. Gli illumina gli occhi. 


Non essere scortese, per l'amor del cielo, lo supplica la sua testa. Puoi abbandonare cinismo e stronzaggine e dire qualcosa di carino così da non rendere questo pomeriggio da stalker seriale completamente inutile? 

Kurt osserva la fila e commenta: "Sei qui per un caffè extra large post lezione di storia?" 
Blaine scrolla le spalle quasi timidamente. "Non proprio" ridacchia, forse un po' a disagio. "E poi a me storia - beh, piace, ecco".
Complimenti, Hummel, davvero. Magari è anche la sua materia preferita. 


Blaine non è a disagio perchè sta parlando con Kurt. Blaine è a disagio perchè pensa che Kurt lo consideri un secchione? Ma se anche Kurt non ha un voto più basso di A! 


Ma questo Blaine non lo sa. 
"È la tua materia preferita?" chiede, cercando di non farla suonare come un'accusa.

Blaine arriccia il naso in un modo tanto sexy quanto adorabile e Kurt rinuncia a fare chiarezza nel suo stesso cervello. Ci penserà più tardi, ora vuole solo godersi una delle poche conversazioni tranquille che ha avuto negli ultimi tempi. 

"Non esageriamo" gli risponde Blaine passandosi una mano tra i capelli, di nuovo senza gel, selvaggiamente ricci. Kurt sente l'improvviso bisogno di metterglieli a posto e poi scompigliarlo di nuovo e si morde nervosamente un labbro al pensiero. "Preferisco chimica, fisica, cose così". 

Deve ammettere che senza gel, occhiali, papillon e bretelle Blaine attira lo stesso l'attenzione su di sé. No, che diavolo sta dicendo, Blaine attira ancora di più l'attenzione su di sé. Gli aveva dato l'impressione di essere un ragazzo timido e gentile, ma ad osservarlo più da vicino Kurt riesce quasi a vedere dei guizzi di malizia, ed una sicurezza che prima non c'era. Di sicuro non è l'innocente nerd che sembra.

"E tu? Come mai da queste parti?" chiede Blaine con genuina curiosità, come se parlassero delle loro giornate facendo la fila al Lima Bean tutti i giorni. Come se fosse un'abitudine. Kurt può quasi sentire il proprio cuore espandersi dolorosamente all'idea e - perchè diavolo ha continuato ad infliggersi una forzata solitudine se ora tutto è peggiorato, amplificato, e si ritrova a pendere dalle labbra di Blaine, aggrappandosi ad ogni parola? Perchè passare un anno e mezzo a schermarsi da tutti in tutti i modi possibili e poi farsi divorare dal desiderio bruciante di farsi conoscere da Blaine?

 
La risposta gli viene in mente d'improvviso e finalmente è il primo pezzo del puzzle che va al posto giusto. Per qualche stupido, irrazionale motivo Kurt non vuole che Blaine veda in lui Kurt Hummel, lo skank, quello strano, la versione intoccabile di se stesso che ha creato e dietro alla quale si nasconde. (Vigliacco). 
Kurt vuole che Blaine veda - beh, solo Kurt. 
Ora, che risposta dare a Blaine? Ti sto stalkerando da questo pomeriggio senza apparente motivo solo perchè, dopo non averti aiutato l'altro giorno, ero talmente arrabbiato da riprendere in mano gli shuriken dopo un anno e vorrei spezzare le ossa, una ad una, ad Azimio, solo per vederti sorridere. 


"Caffè extra large post lezione di storia" risponde invece, e Blaine scoppia a ridere di gusto. È un suono talmente spensierato e coinvolgente che l'angolo della bocca di Kurt scatta verso l'alto quasi automaticamente e dio, aveva dimenticato quanto amasse far ridere qualcuno con le sue battutine ciniche. 
Non che stia sorridendo, sia chiaro. È solo l'angolo della sua bocca piegato verso l'alto. 
...sta sorridendo?


Blaine si passa l'indice sul naso, probabilmente un gesto abitudinario, lasciandosi sfuggire un piccolo sospiro. È sconcertante come riesca ad entrare ed uscire dalla modalità nerd imbarazzato a piacimento. 


"Ascolta, per l'altro giorno..." esordisce Blaine, spostando ostinatamente lo sguardo sulla fila di persone davanti a loro. "Mi - mi dispiace per quello che è successo".
Kurt solleva entrambe le sopracciglia, pensa ma di che diavolo stai parlando?


Forse si riferisce alla loro conversazione nel bagno. Anche fosse, perchè si sta scusando? 


"Ma - cosa?" mormora cercando di incrociare lo sguardo dell'altro ragazzo. Blaine sposta il peso da una gamba all'altra. 
"Beh, non dev'essere stato un bello spettacolo vedermi uscire da un cassonetto" borbotta avvampando. Kurt sgrana gli occhi perchè seriamente?

Ti hanno gettato in un cassonetto e io non ho fatto nulla per fermarli e tu ti scusi perchè ti ho visto con una buccia di banana in testa?


"Non è la prima volta che succede" dice Kurt irrigidendo impercettibilmente la mascella. Dovrebbe essere una domanda ma sarebbe inutile visto che entrambi sanno già che è così. No, non è la prima volta. Kurt l'ha visto succedere tutto il maledettissimo anno, li ha sentiti parlare di Anderson, quella checca, e non ha mai mosso un dito per evitare a Blaine quell'ingiustizia. 
"No, è già successo" conferma infatti il ragazzo di fronte a lui, abbassando gli occhi per fissarsi intensamente i lacci delle Converse. "Ma non è - voglio dire, in un certo senso me la sono cercata".
"Oh?" commenta Kurt, sentendo il familiare guizzo di rabbia nel petto. Come sarebbe a dire, se l'è cercata? Non crederà veramente di aver fatto qualcosa che giustificasse essere gettato in un cassonetto!
"Sono andato negli spogliatoi dei ragazzi a cercare Puckerman per una - cosa del Glee, e al momento non stavo ragionando, è chiaro che non stavo ragionando, ma..." 
Blaine scrolla le spalle, alzando finalmente lo sguardo da terra. "È un po' una dichiarazione di guerra, no? Il ragazzo gay che passeggia per gli spogliatoi. Evita, Sebastian me lo dice tutte le volte, quanto odio dargli ragione" Alza gli occhi al cielo. "Insomma, se avessi evitato di entrare lì probabilmente mi avrebbero lasciato in pace".


Probabilmente avrebbero trovato un'altra scusa per tormentarti perchè non hai idea di quanto sia eccitante lo sguardo spaventato di qualcuno a cui stai per fare del male, pensa Kurt, improvvisamente nauseato. Lui lo sa, l'ha provato sulla propria pelle. 


È ufficialmente senza parole. Non riesce davvero a capire come può Blaine pensare di esserselo anche solo lontanamente meritato. 
Sta per infrangere la regola numero due - niente contatto fisico, nessuno entra nel tuo spazio personale - per prendere Blaine per le spalle, scuoterlo e ficcargli in testa che non è colpa sua, che ci vuole una dose spropositata di idiozia, incoscienza e coraggio per non scappare a gambe levate dall'altra parte del paese, che lo ammira così tanto, che in realtà chi si meriterebbe quel trattamento è Kurt, che è un vigliacco. 
Kurt vorrebbe fare tutte queste cose e ha già aperto la bocca per dire qualcosa, quando il respiro gli si blocca in gola e le parole non escono perchè lui non riesce a muoversi.

Non riesce a fare nulla perché alle spalle di Blaine c'è David Karofsky, mano nella mano con una ragazza bionda dall'aria tranquilla, e lo sta guardando dritto negli occhi. 


Il primo istinto è quello di scappare via e mettere tra sé e Karofsky quanti più chilometri possibile. 


(Chissà se anche a lui sono rimaste le cicatrici, visibili e non, chissà se sono le stesse, chissà se lo sono mai state. Se David ha mai capito fino a fondo, se bruciano allo stesso modo. Kurt ne ha anche troppe e per quanto cerchi di camuffarle non può nasconderle a se stesso. Kurt si sente spezzato.)


Il secondo istinto, comunque, è quello di fare un passo avanti e mettersi tra Karofsky e Blaine. 
Non che pensi che Blaine sia debole; semplicemente sa di cosa è capace Karofsky e sa di cosa è capace lui stesso, e Blaine è l'ultima persona che dovrebbe finire in mezzo a quel tipo di battaglia. 


Quella volta, un anno e mezzo fa, non è stata solo fisica: Kurt non si è limitato a fargli quanto più male possibile. È stata verbale e non è affatto sicuro di averla vinta. 
Nonostante il bisogno inspiegabile di proteggere Blaine sia forte, quello di scappare lo è ancora di più. 
Codardo, pensa mentre borbotta un frettoloso 'scusa, devo andare, ci vediamo' a Blaine, che ha l'aria smarrita e gli occhi spalancati. Si volta di scatto e praticamente corre fuori dal Lima Bean, sei un debole senza un minimo di spina dorsale, e due paia di occhi lo seguono fino a che non scompare nel parcheggio. 

Può ancora sentire la parola 'vigliacco' bruciargli addosso come se glie l'avessero incisa con un coltello sulla pelle candida della schiena. 

* 

Santana non ha la più pallida idea di come consolare qualcuno, dios, e Blaine lo sa benissimo, quindi come gli è venuto in mente di correre da lei e non da Brittany? 
Brit è molto più brava con questo genere di cose. Insomma, lei è la metà dolce e tenera, mentre Santana...beh, se la chiamano Sauron ci sarà un motivo, no?


Eppure Blaine è seduto sul suo letto con la testa riccioluta tra le mani e grazie a dio Santana ha visto abbastanza film strappalacrime da avere almeno una vaga idea di cosa fare. 
Perciò dieci minuti dopo il ragazzo si ritrova con una tazza di tè bollente in una mano, una vaschetta di gelato nell'altra e una ciotola di marshmellow in grembo.


Santana sospira, piuttosto soddisfatta del suo operato nonostante l'aria profondamente depressa di Blaine. 
"Escucha, Anderson" esordisce con quello che nella sua testa è un tono paziente. "Se non mi dici qual è il problema non posso urlarti contro e buttarti fuori di casa. Voglio dire, uhm, aiutarti. Perciò habla, e fallo ahora".


Blaine alza gli occhi da cucciolo bastonato abbandonato sull'autostrada, con il cucchiaino di gelato che ancora gli pende dalle labbra e Santana pensa, evviva, sono fottuta. 

Nessuno resiste agli occhi dolci di Blaine Anderson. Nemmeno Sauron. 

"Prima di tutto" esordisce Blaine togliendosi il cucchiaino dalla bocca. "Come ti viene in mente di complottare con Sebastian? Tu non hai idea di cosa-"


Santana lo interrompe lanciandogli un peluche a caso e Sebastian esclama, con quell'aria da aristocratico consumato profondamente offeso: "Ehi, io sono qui! "

Ah, già, si era quasi dimenticata di aver chiamato al cellulare Sebastian quando Blaine si era presentato alla sua porta bagnato fradicio per via dell'acquazzone che c'era fuori, e che il Warbler aveva fatto retromarcia e guidato di nuovo fino a Lima senza battere ciglio.

Spesso il suo lato buon- va beh, meno malvagio si stupiva dell'amicizia che legava Sebastian e Blaine. Poi il suo lato più malvagio aggiungeva che sarebbero stati degli ottimi scopamici, se solo fossero stati minimamente attratti l'uno dall'altro. 

"Traditore" sibila Santana in direzione di Sebastian, seduto sulla poltrona all'angolo della stanza, con la divisa della Dalton slacciata e la cravatta perennemente allentata. "Non starmi tra i piedi o te ranco la cabeza con mi manos!"


"Punto primo, mi hai chiamato tu" le fa notare Sebastian stizzito. "Punto secondo...puoi per favore comunicare con noi in una lingua a tua scelta tra inglese, francese ed elfico? Sono le uniche che capiamo, lo spagnolo è da sobborgo". 

Blaine borbotta qualcosa di sospettosamente somigliante a "ma io parlo il Serpentese" ed entrambi gli lanciano un'occhiata schifata.

 "Ho detto che pretenderò il tuo scalpo, se non la smetti di incasinargli il cervello. Già è loco di suo, non puoi mettertici anche tu!"
Sebastian alza gli occhi al cielo. "Mi scusi, vostra maestà, per non essere sempre d'accordo con le cazzate che escono dalla vostra regale bocca!" sibila di rimando. "E per aver espresso la mia modestissima, inutile opinione al riguardo! Non succederà un'altra volta, mi taglierò la lingua!" 

Santana gli sta letteralmente ringhiando contro. "Te l'ho lasciato dieci minuti e guarda come ne è uscito! È regredito allo stadio di Nerderson! "

Blaine sbuffa sonoramente, troncando la colorita risposta di Sebastian sul nascere.

"Finitela di urlarvi contro, mamme" li rimprovera, sollevando le sopracciglia triangolari che Santana ha cercato con tanto impegno di estirpare. "Sebastian è liberissimo di esprimere la sua opinione, ma voi due tendete a dimenticarvi che posso decidere con la mia testa, quindi no, Santana, Sebastian non mi ha fatto il lavaggio del cervello".

Santana sembra seriamente intenzionata ad assassinarli entrambi. 
"E allora che cosa diavolo è successo?"

Sebastian sta guardando Blaine, ora, con lo stesso sguardo inquisitorio della ragazza, e lui si vede costretto a confessare. 
"Ho incontrato Kurt al Lima Bean" mormora con scarsa convinzione. "E stavamo parlando normalmente fino a che lui non si è bloccato all'improvviso, è diventato pallido come un cencio ed è scappato a gambe levate - di nuovo". 


La cheerleader alza le spalle con noncuranza. "È sempre così sfuggente, è fatto così. E poi questo nuovo look, applausi per zia Santana, ti sta una meraviglia. Probabilmente gli hai fatto venire un'erezione solo parlandoci ed era troppo timido per chiederti di risolvere il problema".
La mascella di Blaine ciondola da quarte parte all'altezza delle sue ginocchia, ormai. 
È inutile che fa tanto l'innocente, Santana sa benissimo che non vede l'ora di entrare nei pantaloni di Kurt Hummel. 
Sebastian fa un verso piuttosto stizzito. "E che l'hanno inventata a fare la masturbazione?" 
Blaine scuote la testa con aria melodrammatica prima di lanciare un'occhiata obliqua a Sebastian. "C'è dell'altro".


Santana alza le braccia al cielo. "Que pasa, adesso, tu e la cornacchia qui avete deciso di farvi suore?"
Il leader degli Warblers sembra sinceramente inorridito. 

"Santana, non traumatizzare la cornacch- Sebastian".
La cheerleader sbuffa. E allora che gusto c'è?

"Sono tutt'orecchi, chico".

Blaine esita, si morde il labbro e aggrotta le sopracciglia e sarebbe anche adorabile se non fosse snervante per prima cosa. 

"Beh, tu sapevi che gli skank - Kurt, lui - insomma, ho scoperto che sono il tipo di persone che - lui -"


Santana assesta una giornalata in testa a Sebastian con enfasi, sbottando: "Non gli hai fatto il lavaggio del cervello un cazzo, Smythe!"

Si volta verso Blaine, ignora i lamenti del Warbler e prosegue. "Gli skank tendono ad andare a letto con un tipo diverso ogni sera, sì". 


Sebastian esplode come una bomba ad orologeria. "Sei pazza? Speravo che almeno tu non lo sapessi! Blaine, dimmi che il tuo cervello idiota non ha davvero preso in considerazione l'idea di farti scopare dal primo che trovi! Perchè anche se ti dico di farlo almeno una volta al giorno, dannazione, sai che non dico sul serio! Vuoi davvero buttare nel cesso la tua prima volta per qualcuno che si ricorderà a malapena il tuo nome, il giorno dopo?"

"Da quando sono cazzi tuoi, esattamente?” gli grida contro Blaine. “Cosa ti fa credere di potermi fare la morale? E perchè diavolo vi sto permettendo di impicciarvi nella mia vita sentimentale?"
Blaine è paonazzo in volto, Sebastian ha il fiatone e Santana pensa wow, fermi tutti, cosa? 

"Ok, calmiamoci. Sebastian, per l'amor di dio, fammi finire. Mi hai mai sentito dire che Kurt è così, Blaine? Perchè non so se l'hai notato, ma è strano persino per essere uno skank. Sì, ha i piercing, i capelli assurdi e l'aria di uno che ti spezzerebbe tutte le ossa se potesse e, fidati, può, ma l'hai guardato davvero? So che hai notato come si comporta! Perchè non permette a nessuno di avvicinarsi o toccarlo, nemmeno a Quinn Fabrey, quindi dubito che si lasci scopare da uno sconosciuto diverso a sera. Non fare l'idiota, non hai mai messo le etichette alle persone. Non vorrai cominciare ora".


Brittany la ucciderà, forse ha detto troppo, ma per una volta sente di aver fatto la cosa giusta.

"Non ti sto spingendo verso Kurt perchè voglio divertirmi a guardare mentre ti spezza il cuore". Lo sto facendo perchè Brittany è convinta che non lo farà e che potrete salvarvi a vicenda, ed io mi fido di Brittany. 
Sebastian lancia una gelida occhiata a entrambi prima di raccogliere le sue cose e dirigersi verso la porta a passo deciso. Si volta verso Blaine, scuotendo la testa. "Ti conosco meglio di te stesso, non infilarti in un casino del genere se non hai l'assoluta certezza che quel tipo sia diverso." Ma chi è che ha una certezza assoluta al riguardo, Bas? "Se dovessi fare qualche puttanata non so se rimarrò abbastanza a lungo da raccogliere i pezzi, Blaine. Faceva abbastanza pena su me stesso".


Sebastian lancia un'ultima occhiata cinica a Santana e si chiude la porta alle spalle con un tonfo.
Lei e Blaine rimangono in silenzio fino a che non sentono sbattere anche la porta d'ingresso. Quando il rumore dell'auto del Warbler non è altro che un eco la cheerleader è la prima a parlare.

"Ma che diavolo gli prende?"

Perchè Smythe si porta a letto un ragazzo diverso ogni volta che mette piede allo Scandal e Blaine si lamenta giornalmente del fatto che il warbler gli suggerisca di fare un po' di sano sesso - e Santana si è sempre detta ferocemente d'accordo. Quindi perchè improvvisamente Sebastian ha deciso di professarsi paladino della castità quando probabilmente sta ancora digerendo l'ultimo pompino che ha fatto? 

Blaine la sta guardando come se avesse captato i suoi pensieri - Santana deve davvero accertarsi che non legga nella mente - e il ragazzo posa da parte la vaschetta di gelato e lancia un'occhiata preoccupata in direzione della porta.

"Gli prende che, anche se non sembra, l'argomento prima volta gli sta molto a cuore. E sai come è fatto Sebastian, detesta che gli altri vedano che tiene a qualcosa o qualcuno."


Santana assume un'aria pensierosa. "Non è che la cornacchia ha una cotta per te?" domanda scrutando il viso di Blaine in cerca di chissà quale segno. 
Blaine stavolta le scoppia letteralmente a ridere in faccia e si offenderebbe, se non fosse per il fatto che Blaine sembra un po' più tranquillo. 
"Se Sebastian ha una cotta per me io sono Lady Gaga" esala tra una risata e l'altra. "San, siamo troppo amici, sarebbe - ugh, strano!" 

Entrambi ridacchiano perchè guardatelo, Blaine Anderson che fa smorfie talmente ridicole che potrebbero essere usate come cura contro la depressione. 
Blaine smette d singhiozzare e alza su di lei lo sguardo da cerbiatto illuminato dai fanali di un'automobile.

"Quindi tu pensi che Kurt non - voglia solo portarmi a letto o cose così?" 


Santana ha imparato a conoscere Blaine molto bene nell'ultimo anno, per quanto non gli piaccia affatto ammetterlo, e sa che il ragazzo tende a saltare parecchi passaggi fondamentali, perchè a quanto pare nella tua testa è tutto o niente, Nerderson, e 
dopotutto lui e Kurt non hanno intrattenuto più di un paio di conversazioni e una lunga serie di occhiate nelle quali praticamente si spogliavano a vicenda. 


Normalmente non sarebbe abbastanza per decretare che ehi, Anderson, a quanto pare Hummel ti muore dietro, ma Santana conosceva Kurt e vedere nel suo sguardo quel breve lampo del vecchio Kurt è abbastanza per decretare che la cosa può funzionare e Brittany ha maledettamente ragione.

Se il folle, sorprendente piano di Brittany funziona non solo la biondina sarà felice come una pasqua, e quindi lo sarà anche Santana, ma - e soprattutto - finalmente Anderson avrà qualcuno con cui sfogare la frustrazione sessuale.

E saranno tutti contenti. Dio, non è abituata a far felici tutti. Sente il bisogno di sfogarsi con qualche cattiveria. 


"Allora, hobbit" esordisce, sventolando nella direzione di Blaine una custodia di plastica. "Mentre processi l'incredibile fatto che Hummel non è solo interessato al tuo lato da Usignolo - ah ah - che ne dici di farti fare il culo a strisce dalla sottoscritta a Call of Duty?" 


Un guizzo di malvagità attraversa lo sguardo ambrato di Blaine. "Fatti sotto, Sauron".


*


Sebastian è un cazzo di irresponsabile, dannazione, e non dovrebbe guidare quando è così arrabbiato.

Ecco perchè la lancetta del contachilometri tocca i centotrenta e poi i centoquarantacinque. Sebastian è un cazzo di irresponsabile menefreghista. 

La strada sfreccia velocemente oltre il finestrino, il parabrezza e Sebastian pensa non mi frega niente, sono cazzi suoi se quella sottospecie di ragazzino pieno di ferraglia gli spezza il cuore. Santana non capisce e Brittany ha dimostrato di essere oh così affidabile, certo!
La lancetta segna i centocinquanta ma chissenefrega, Blaine è un idiota. 

Sebastian scuote la testa con decisione anche se non c'è nessuno a guardarlo.

Nessuno dovrebbe azzardarsi a pensare che lui è così com'è per via di chissà quale schifosissima esperienza passata e oh, compatite tutti il povero Sebastian, ora è cinico, crudele e stronzo perchè qualcuno gli ha spezzato il cuore! 


Stronzate. Lui si è semplicemente svegliato una mattina dopo una festa a Montmaitre - Parigi, sempre Parigi - nudo nel letto di un ragazzo che conosceva a malapena. Non era di certo innamorato di questo tipo, né voleva intraprendere una relazione in nessun modo o altre cose smielate del genere. Non è mica Blaine.

Questo non significa che Sebastian è un idiota senza cervello. 
Sebastian è egoista e narcisista, si rifiuta di essere compatito e non ricorda un cazzo della sua prima volta perchè era ubriaco fradicio e probabilmente metà dei drink erano drogati e deve aver fatto un male cane, perchè aveva ferite ovunque e si era sentito aperto a metà e - chi cazzo l'ha deciso che sarebbe stato il passivo?

E non ricorda nemmeno se ha usato un preservativo, e se Jacob fosse stato sieropositivo? 

Quindi no, Sebadtian Smythe non ha avuto il cuore fatto in mille pezzi da un ragazzo che amava.

Sebastian ha avuto la dignità in mille pezzi, se stesso, qualcosa che non tornerà mai indietro perchè semplicemente è andata, e Jacob se n'è tornato in Inghilterra la mattina dopo senza una cazzo di spiegazione e lui ha dovuto raccogliere i pezzi e convivere con la consapevolezza di aver gettato via qualcosa di importante per se stesso. 

Perciò no, non rimarrà a guardare mentre Blaine si fa scopare da uno così simile a Jacob, che gli riderà in faccia la mattina dopo e che diventerà la peggior cosa che Blaine abbia mai fatto a se stesso. 
La lancetta tocca i centosessanta e la rabbia scivola via nel vortice di velocità. 


* 


Kurt è nel parcheggio della scuola quando le sente: risate di scherno, un gemito strozzato, altre risate, il tonfo di un corpo gettato in un cassonetto, un altro gemito. Passi che si allontanano, silenzio. 
Neanche un singhiozzo. 
Allora Kurt pensa Fanculo, smettila di scappare, e corre verso i cassonetti. 




Note
 

Devo dire solo due cose: uno, scusate per il ritardo. Due...Sebastian e Blaine sono solo migliori amici. nulla di più, ma neanche nulla di meno. Voi non vorreste evitare al vostro migliore amico una cosa del genere? Also, Sebastian si sbaglia su Kurt. :-)  
A mercoledì prossimo! 

   
 
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