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Autore: hiccup    06/12/2012    1 recensioni
A volte vivere può essere semplice e altre volte difficile.
A volte morire è difficile e altre volte anche troppo semplice.
Perchè vivere?
Perchè morire?
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Perché è così difficile vivere? 
Si domanda Amanda premendo la lametta lucida contro la tenera pelle del polso. Quando l’odore metallico le arriva alle narici si lascia fuggire un mugolio e chiude le palpebre, nascondendo alla mente quella ceramica chiazzata di rosso vivo.
Lui l’ha lasciata, abbandonata 
per un’altra ragazza;
Amanda singhiozza nei suoi sogni profumati
e vive il suo incubo costante,
scandito da quei sospiri 
e quel suono.
Quel suono così inquietante e freddo. Il verso sibilante di un coltello affondato in qualcosa, e quel qualcosa che viene tagliato, reciso.
Oh, non vuole più sopportare
Ogni cosa è diventata troppo pesante
Troppo dolorosa.
Quei graffi pizzicano gli occhi e i polsi
Ma la fanno respirare.
Ormai è diventata quasi una routine vuota: tornare a casa, gettare i libri sul tavolo, chiudersi in bagno, prendere la lametta e respirare. Lo fa una, due, tre volte. Continua perché è diventata un’abitudine.
Storcete il naso, voi? 
Ma povera Amanda! E’ stata lasciata dal suo ragazzo. Ha il cuore spezzato, non vedete? Evidentemente non può fare altro. 
Perché vivere è così difficile? 
Si chiede Amanda.
Perché morire è così facile? 
Si domanda Joan stringendo al petto la cornice dorata. 
Il suo Billy non è tornato a casa quella sera; una festa a casa di un amico. Aveva promesso di non bere nemmeno un drink e così aveva fatto, ma non è stata colpa sua, un’altra macchina, un altro ubriaco. E le lamiere non hanno lasciato scampo.
Billy era un ragazzo normale, con una fidanzata, dei sogni e tanta voglia di vivere. Desiderio che si è disciolto nell’aria pungente di gennaio.
Perché vivere è così difficile?
Perché morire è così facile?

 

Perchè è così?

 

 

 



Perché è così difficile vivere?

Si domanda Amanda premendo la lametta lucida contro la tenera pelle del polso. Quando l’odore metallico le arriva alle narici si lascia fuggire un mugolio e chiude le palpebre, nascondendo alla mente quella ceramica chiazzata di rosso vivo.

 

Lui l’ha lasciata, abbandonata

per un’altra ragazza;

Amanda singhiozza nei suoi sogni profumati

e vive il suo incubo costante,

scandito da quei sospiri

e quel suono.

 

Quel suono così inquietante e freddo. Il verso sibilante di un coltello affondato in qualcosa, e quel qualcosa che viene tagliato, reciso.

 

Oh, non vuole più sopportare

Ogni cosa è diventata troppo pesante

Troppo dolorosa.

Quei graffi pizzicano gli occhi e i polsi

Ma la fanno respirare.

 

Ormai è diventata quasi una routine vuota: tornare a casa, gettare i libri sul tavolo, chiudersi in bagno, prendere la lametta e respirare. Lo fa una, due, tre volte. Continua perché è diventata quasi un’abitudine.

 

Storcete il naso, voi?

Ma povera Amanda! E’ stata lasciata dal suo ragazzo. Ha il cuore spezzato, non vedete? Evidentemente non può fare altro.

 

Perché vivere è così difficile?

Si chiede Amanda.

 


*

 

 

Perché morire è così facile?

Si domanda Joan stringendo al petto la cornice dorata.

Il suo Billy non è tornato a casa quella sera; una festa a casa di un amico. Aveva promesso di non bere nemmeno un drink e così aveva fatto, ma non è stata colpa sua, un’altra macchina, un altro ubriaco. E le lamiere non hanno lasciato scampo.

Billy era un ragazzo normale, con una fidanzata, dei sogni e tanta voglia di vivere. Desiderio che si è disciolto nell’aria pungente di gennaio.

 

 

 

Perché vivere è così difficile?

Perché morire è così facile?

 

 

 

 

Carpe diem.

 

 

 

*

 

  
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