Perchè è così?
Perché è così difficile vivere?
Si domanda Amanda premendo la lametta lucida contro la tenera pelle del polso. Quando l’odore metallico le arriva alle narici si lascia fuggire un mugolio e chiude le palpebre, nascondendo alla mente quella ceramica chiazzata di rosso vivo.
Lui l’ha lasciata, abbandonata
per un’altra ragazza;
Amanda singhiozza nei suoi sogni profumati
e vive il suo incubo costante,
scandito da quei sospiri
e quel suono.
Quel suono così inquietante e freddo. Il verso sibilante di un coltello affondato in qualcosa, e quel qualcosa che viene tagliato, reciso.
Oh, non vuole più sopportare
Ogni cosa è diventata troppo pesante
Troppo dolorosa.
Quei graffi pizzicano gli occhi e i polsi
Ma la fanno respirare.
Ormai è diventata quasi una routine vuota: tornare a casa, gettare i libri sul tavolo, chiudersi in bagno, prendere la lametta e respirare. Lo fa una, due, tre volte. Continua perché è diventata quasi un’abitudine.
Storcete il naso, voi?
Ma povera Amanda! E’ stata lasciata dal suo ragazzo. Ha il cuore spezzato, non vedete? Evidentemente non può fare altro.
Perché vivere è così difficile?
Si chiede Amanda.
*
Perché morire è così facile?
Si domanda Joan stringendo al petto la cornice dorata.
Il suo Billy non è tornato a casa quella sera; una festa a casa di un amico. Aveva promesso di non bere nemmeno un drink e così aveva fatto, ma non è stata colpa sua, un’altra macchina, un altro ubriaco. E le lamiere non hanno lasciato scampo.
Billy era un ragazzo normale, con una fidanzata, dei sogni e tanta voglia di vivere. Desiderio che si è disciolto nell’aria pungente di gennaio.
Perché vivere è così difficile?
Perché morire è così facile?
Carpe diem.
*