Entrai nella camera del lusso. Aveva un grosso pianoforte nero, lucido, limpido, con i tasti perfettamente lucidati con nemmeno un granello di polvere. Mi accomodai sul grosso sgabello nero in pelle che scricchiolò... respirai profondamente e cominciai a suonare un'opera di successo con un'esecuzione piuttosto complessa... cominciai a capire che senza musica non avrei vissuto e continuai per molto tempo fin quando non mi stancai. Le mani erano rosse con le dita che non si piegavano. Mi alzai e guardai dalla finestra:vi era un sole splendido in un cielo sereno, terso, che copriva una vasta porzione di terra. Non ebbi nemmeno il tempo di assaporare il paesaggio che sentii qualcuno arrivare alla porta e lì cominciarvi a bussare.