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Autore: MorganWilde    24/06/2007    2 recensioni
Questa è l’ennesima notte ad azkaban, una notte di terrore, come le altre del resto, in un luogo sperduto, dove regna la morte e la desolazione, ma soprattutto l’agonia.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è l’ennesima notte ad azkaban, una notte di terrore, come le altre del resto, in un luogo sperduto, dove regna la morte

Questa è l’ennesima notte ad azkaban, una notte di terrore, come le altre del resto, in un luogo sperduto, dove regna la morte e la desolazione, ma soprattutto l’agonia.

Si per me è un’agonia che giorno dopo giorno mi avvolge e mi opprime. Passerò il resto dei miei giorni a perdere i miei ricordi più belli, passerò il resto dei miei giorni da innocente qui, in un posto che di certo non si addice a me. Io, che me ne sono andato di casa per combattere tutta questa feccia, per combattere ciò di più brutto c’è al mondo, per combattere i mangiamorte, vengo trattato come uno di essi, in cella, qui, dove non posso nemmeno difendermi. Eppure… la cosa che rende più fastidiosa la mia permanenza qui è il fatto che il vero assassino di James e Lily è in libertà.

Oh James, amico mio, che cosa ti hanno fatto?

Mentre sono qui a marcire per un crimine che non ho commesso, Peter si nasconde, come solo lui potrebbe fare. Viscido e meschino, e dire che ero riuscito quasi ad apprezzarlo. E poi?

Che cosa avrà spinto Peter, a vendere James e Lily a Voldemort? La paura, di certo. Peter non è mai stato un esempio di coraggio e virtù, nonostante sia stato anche lui un Griffondoro, si è sempre dimostrato l’ombra di James. Anche quando eravamo ancora ad Hogwarts, pensavamo comunque che niente ci poteva mai separare. Mi sbagliavo, qualcosa già stava cambiando, me ne sono reso conto al mio settimo anno che qualcosa non andava, ma di certo non sarei andato a credere che Peter…la rabbia che porto in corpo forse non è ancora abbastanza. Per troppo tempo l’ho considerato uno dei miei amici, James più di tutti lo apprezzava, e io, che ho sempre nutrito delle piccole riserve, alla fine mi sono dimostrato dalla parte della ragione. Peccato che questa mia ragione non serva a riportare in vita i miei migliori amici, ne tantomeno di conseguenza a liberarmi.

Mia madre sarebbe stata orgogliosa se fossi stato io, come dicono tutti, a sterminare quei babbani e a tradire i miei amici. Lei, patita della purezza, la purezza che contraddistingue noi Black. Peccato che questa purezza sia destinata a morire. Bellatrix è stata catturata assieme a suo marito, Andromeda ha rotto la purezza sposando Tonks, un babbano, io sono qui, imprigionato e Regulus…chissà che fine ha fatto. Rimane solo Narcissa, che fa il cagnolino di suo marito Lucius… direi che i Black non potevano andare più in basso. Il seguire gli ideali di un pazzo, non è servito a molto. Mia mamma decantava tanto la sua bella famiglia, secolare, un onore essere un Black, un onore seguire Voldemort. Si, che onore! Peccato che sia solo Narcissa a portare avanti la famiglia. Con il cognome Malfoy.

Non è ancora tutto. Io mi immagino Remus, all’oscuro di tutto, cosa stia pensando di me. Sono passati ormai dodici anni dalla mia cattura e in tutti questi anni non ho fatto altro che rimuginare su me stesso, senza cercare di trovare una soluzione alcuna.

Non lo posso biasimare se pensasse che sono un assassino, alla fine me ne sto quasi convincendo anche io.

Avrei di certo potuto far qualcosa, avrei potuto cercare di aiutare i miei amici, avrei dato la vita per loro e per Harry, ma non mi è stato di nessun aiuto tutti i miei studi. Non sono riuscito a salvare i miei amici, e nemmeno tutti i miei bei ricordi con loro. Ogni giorno che passa mi sembra di vivere in un inferno dal quale non riesco a uscire, non riesco a sopportare di essere qui con le mani in mano ad aspettare la fine dei miei giorni, non riesco a pensare che Harry sia immerso in un mare di pericoli. Qui in isolamento non posso sapere cosa succede al di fuori di qui.

Chissà come sarà Harry adesso? Di certo avrà lo stesso carattere di James, con una punta di buon senso di Lily, gli occhiali e gli occhi verdi.

Chissà come sarà la sua vita? Se sarà entrato anche lui in Griffondoro? È una delle poche cose che ancora mi tengono attaccato alla vita. La voglia di vedere Harry, la voglia di stringerlo, di proteggerlo e di amarlo come un figlio. Del resto lo avevo promesso a James che se gli fosse capitato qualcosa di male mi sarei preso cura io di lui e di Lily, ma purtroppo sono qui, e la mia promessa non è stata compiuta.

Chissà cosa penserà lui di me? Di certo mi odierà. Tutti sono convinti che sia stato io a tradire i Potter, quella notte, nessuno sa la verità di tutto, e non so nemmeno che fare.

Io non sono riuscito nemmeno a rivelare a Remus i miei sentimenti. Oltre a essere stato fermo nel momento del bisogno, oltre a non aver fatto nulla per cambiare il destino dei miei amici, non ho rivelato a Remus che lo amo.

Pensare all’amore in un posto del genere non semplice. Eppure, lui, harry, sono la ragione per cui sono ancora vivo e non mi sono lasciato morire dai dissennatori.

Remus… io lo amo così tanto e il sapere che lui mi odia così tanto mi uccide. Devo trovare il modo per fargli sapere la verità, almeno come ultimo desiderio da condannato, alla fine un ultimo desiderio non si nega nemmeno al peggiore degli assassini. Bhe, alla fine tutti pensano che sia il peggiore della feccia di questo mondo, quindi…

Io sono convinto che un modo ci sia, un modo per tornare da loro, per proteggerli, visto che in questi anni non ci sono mai riuscito, non ho mai potuto nemmeno sapere di loro.

Voglio uscire di qui.

Voglio tornare nel mondo mago, al mio posto.

Solo…

Solo che non è semplice. Chi mi dice che al mio ritorno Harry non mi voglia morto?

Chi mi dice che al mio ritorno Remus non mi voglia morto?

Nessuno.

Però… rischiare è sempre stato il mio motto, il mio stile di vita, e in questi anni ho maturato una scorza non indifferente, peccato che qui non serva a nulla.

Non voglio star qui a piangermi addosso, alla fin, sono un Black.

E i Black non si lasciano vincere.

Devo fuggire, devo tornare dalle persone che amo, al più presto.

  
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