Era una tipica giornata invernale e il paesaggio dei monti Paoz era coperto dal manto bianco della neve. Pan aveva 3 anni e appena si svegliò nel vedere dalla finestra le sue amate montagne e il suo giardino coperto dalla neve le si illuminarono gli occhi; le piacque così tanto che Videl non ebbe neanche il tempo di preparare la colazione che la piccola era già pronta con il cappottino, il cappellino, la sciarpa e i guanti per andare a giocare fuori.
<< Eh no signorina! Puoi uscire solo con papà! >> la bloccò la giovane. Quella bambina era capace di andare chissà dove da sola se non era controllata; infatti una volta non avvisò i genitori che si stava allontanando verso il bosco e, arrivata l’ora di cena, la bambina non si trovava quindi Gohan andò a cercarla e la trovò addormentata dentro un cespuglio insieme al suo coniglietto di peluche.
La bambina ovviamente mise il broncio e, impaziente di andare a giocare e vedendo che il padre non scendeva, si tolse cappotto, sciarpa e guanti e andò dritta nella loro camera da letto e, dopo aver tastato il lettone, scorse i piedi del padre e  si preparò per buttarsi addosso al giovane dalla parte opposta alla sua che si stava beando del calore delle coperte ma che , essendosi accorto in quel dormiveglia dell’aura della figlia, le tese una trappola. Pan si preparò al salto quando fu presa e coperta dalle mani del padre che la “attaccò” con il solletico iniziando a ridere e ad urlare.
Videl, sentendo dalla cucina quelle risa, iniziò a ridacchiare pure lei e si diresse verso la stanza dove si stava tendendo la lotta per avvisarli che la colazione era pronta. A sentire quelle parole si ritrovarono neanche mezzo secondo dopo già a tavola a ingozzarsi di biscotti con una buona tazza di latte caldo.
<< Paaaaapàààààà –disse ad un certo punto la piccola che era impaziente di uscire attirando l’attenzione del padre mentre la madre che lavava le stoviglie già rideva per la richiesta che la figlia stava per fare al marito- quando usciamo?! >>
<< Perché dovremmo uscire? >> chiese facendo finta di non essersi accorto che aveva nevicato.
<< Perché dobbiamo! >> rispose di tutto punto la bambina.
<< Io non ne vedo il motivo! >> si limitò a rispondere Gohan cercando di non ridere.
Allora Pan, non avendo capito la recita , iniziò la sua vendetta: si attaccò alle costole del padre e iniziò la sua lunga cantilena di papà, cosa che solo Gohan riusciva a sopportare dato che lo faceva da quando aveva incominciato a parlare e che neanche suo padre, il grande eroe della terra Son Goku, riusciva a far smettere.
Incitato dalla figlia, o meglio, costretto dalla figlia a muoversi, la lasciò in soggiorno e andò a prepararsi e insieme varcarono la soglia di casa cinque minuti dopo.
Gohan non aveva visto lo sguardo della figlia così illuminato da quando l’avevano portata lui, suo padre e suo fratello nella radura del melo a pochi mesi.
Si risvegliò dai suoi pensieri da una palla di neve sul collo che lo fece cadere di faccia nella neve e, quando vide chi era il colpevole, gli andò incontrò per chiedere una spiegazione.
<< Goten! Papà! Siete dei traditori! Ora la pagherete! >> esclamò vedendo il padre e il fratello con la figlioletta sulle proprie spalle.
<< Solo una regola: non ci sono regole! >> esclamò Goten, ormai 18enne di corpo ma bambino di mente, con un ghigno malefico sulla faccia rivolto al fratello maggiore.
Si iniziò così una guerra senza precedenti di colpi piuttosto freddi contro tutti. L’unica eccezione fu che Pan si unì con il nonno perché un solo colpo mandatole da uno dei due Saiyan le avrebbe fatto male data la velocità e la potenza con cui venivano lanciati. Le palle volavano da tutte le parti e visto che Pan voleva partecipare pure lei allo scontro contro i propri parenti più di quanto stesse facendo in quel momento scese dalle spalle di Goku e preparando una grossa sfera di neve la lanciò verso il padre ad una velocità e potenza che non potevano essere di una bambina di 3 anni.
Gohan la guardò sorpreso ma divertito: sua figlia era coperta di quella meraviglia fredda fino al collo per colpa dei colpi degli altri due Saiyan che stavano ancora ingaggiando e che poi si spostò contro la bambina.
<< Non è giusto! - disse facendo la faccia da cucciolo bastonato – voi siete – si fermò a contarli indicandoli – tre e io una e siete contro di me! >> questo provocò la resa da parte dei tre Saiyan che furono presi da una valanga di palle di neve dalla piccola a tradimento con un ghigno spaventoso sulla sua dolce faccina. Questo trucco riusciva sempre… aveva avuto delle buone insegnanti in quei primi 3 anni di vita che le avevano detto i trucchi per batterli quei tre scimmioni.
Dopo Goku uscì uno slittino rosso con una cordicella bianca da dietro un albero e disse alla nipotina: << Piccola tieni questo e vai sopra la collina >>. La piccola corse verso la cima prendendo la cordicella per trascinarselo dietro.
<< Papà! Quello è mio! >> esclamò egoisticamente Goten ricevendo come risposta dal Saiyan: << Perché? Lo usi? >>.
La piccola Saiyan capì subito che era un regalo per via di un bigliettino su cui era disegnato con malagrazia un pacco regalo, segnale dal nonno sia perché non voleva farsi scoprire dal figlio minore sia perché la piccola non sapeva ancora leggere bene se non la scrittura del suo libro anziché quella sua che era tutt’altro che leggibile. Allora scese la collina a grande velocità verso i tre per poi interrompere la propria corsa andando contro un albero e facendo cadere la neve dal ramo con lo scontro. Tutti scoppiarono a ridere, anche la bambina che un attimo dopo starnutì e Gohan, da bravo padre che era, prese sia lei che lo slittino donatole e la portò a casa dopo averli salutati. Ormai si era fatta sera e Videl non li vedeva tornare quindi era andata da Chichi per chiedere spiegazione e vedendo che nemmeno gli altri due c’erano intuì qualcosa.
Quando tornarono Videl li andò a salutare e prese in braccio la bambina che iniziò a starnutire a macchinetta.
<< Bhe…che cosa sono questi starnuti? >> chiese sorpresa la giovane visto che poche ore prima stava una meraviglia, anzi stava meglio lei che Gohan.
<< Abbiamo giocato con la neve e poi nonnino mi ha regalato lo slittino e io ho fatto tanti e tanti giri >> disse mimando con le mani cosa aveva fatto. Era davvero buffa quando faceva così.
<< Bene principessina della neve che ne dice se ora si va a mettere il pigiamino nuovo e va a bere la sua cioccolata? >> chiese alla sua piccola portandola al piano superiore.
<< Con tante cose di zucchero? E poi vediamo il cartone di Bambi? >> chiese alla madre felice.
<< Certamente! Però dopo a nanna! Intesi? >> rispose la donna sorridendo.
Dopo che la piccola andò a dormire Gohan e Videl andarono nella loro stanza e si misero nel letto. La giovane esclamò prima di addormentarsi tra le braccia del marito: << Grazie per avermi dato una famiglia bellissima come questa e grazie soprattutto per avermi dato Pan. >>
<> le rispose infine dandole un bacio sui capelli per poi addormentarsi insieme a lei sorridendo e pensando alla sua splendida famiglia.
 
 Dewa mata :D Come sate? Che si dice di bello? Qui freddo... tanto freddo :( comunque  questa è una paiccola one-short nata dopo una scena di un cartone animato per bambini di cinque anni chiamato "curioso come goerge" o almeno credo si scrova così... lo conoscete? bhe ho fatto zapping e per caso ho visto sta scena e l'ho riportata versione Saiyan e con un pizico di Gohan e Videl che sono tanto tanto dolci *.* mi scuso per eventuali errori grammaticali e ripetizioni ed espressioni della lingua parlata quindi leggete e commentate ;) Dedico questo capitolo alla mia cucciola! Ti voglio bene piccola :* Sayonaraaa 

PS se vi va passate a leggere questa Gohan/Videl tanto fluffosa e romantica ;) (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1385781&i=1 ) UN BALLO MOLTO SPECIALE vi aspetto :)