Andammo di sopra, mi poggiò sul letto e mi levò quei maledetti tacchi. Piano piano si adagiò su di me, mi lamentai. Mi faceva male, e avevo paura. Ci fu un bacio. Un bacio strano, ma lo adoravo. Era un bacio perfetto. Senza preoccupazioni. Era un bacio. Un bacio che sapeva di menta e fragola. Non ci fu altro. Solo quel bacio strano, che mi scaldò il cuore.
Se ne andò nell' altra stanza e io mi addormentai.
Mi svegliai la mattina. Era presto. Credo sia stato mezzogiorno. Mio fratello non era tornato. Strano. Probabilmente ha fatto più tardi di me quella notte. Andai di là. Non c'era nemmeno Daniel. Panico. Ero in preda al panico. Corsi di sotto. nessuno. Avevo paura. Poi sentì la porta che, lentamente, si apriva. Panico. Ero soppressa dal panico. Entrò Daniel. Non ero mai stato così felice di vederlo. Si avvicinò a me. Mi diede un bacio nella fronte. " Dormito bene? " Mi chiese. " Si, ho solo mal di testa!"
" Per quello che è successo ieri.." Iniziò.. " Tranquillo non dirò niente a mio fratello." Sbottai irritata. " MI è piaciuto."
" Che cosa?"
" Baciarti. E mi piacerebbe farlo di nuovo."
" Allora perchè non lo fai? " Chiesi seria.
Mi baciò. Un semplice bacio a stampo. " Hai fame piccola? " Mi chiese.
Lo guardai a lungo. PICCOLA. Mi aveva davvero chiamato piccola? Wow. Questo ragazzo mi stupiva ogni giorno sempre di più. Cercavo, invana, di stare tranquilla e non farmi troppi viaggi mentali.