Marianne aveva seni rotondi e gambe magre, in testa qualche ricciolo castano ed un vago sorriso che curvava le labbra.
Aveva avuto anche un nome, una volta, quando la casa profumava di bucato e suo fratello aveva entrambe le mani. Ora Marianne traballava sui tacchi passeggiando lungo la strada, l'odore appestante di alcool che non l'abbandonava mai e la reputazione di miglior puttana della zona che le pagava l'affitto.