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Autore: nobodyishopeless    07/12/2012    5 recensioni
Rose è una ragazza di 16 anni abusata da 7 dallo zio Heron, a scuola è la sfigata perchè non parla con nessuno e i 5 ragazzi più fighi della scuola la sfottono, secondo lei non sono questi i problemi della vita e invidia quei ragazzi che come preoccupazioni hanno solo la scuola e la vita sociale. Ce la farà il ragazzo dagli occhi blu a capire i suoi demoni e tirarla fuori dalla fossa?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Sopravvivere a me stessa.

Ci gettammo sul divano, Zayn mise il Dvd nel lettore :-E’ un horror?- domandai io –Sì ma se hai paura sono felice di stringerti tra le mie braccia..- disse Harry facendomi l’occhiolino. Era dolce. Vidi Louis irrigidirsi e stringere a sé Heather. Che sensazione insopportabile. Il film cominciò, alla prima scena spaventosa, cioè due che picchiavano due ragazze, vidi Heather chiudere gli occhi, Norah stringersi a Zayn, a me vennero in mente le ultime botte ricevute da Heron, ma non avevo paura, sapevo che sarebbe potuta andare anche peggio ad una ragazza. Poi le portarono nel bosco e pugnalarono una delle due, fu una scena atroce ma non mi toccò affatto :- Che merda!- commentò schifata Norah –Non voglio guardare!- esclamò Heather abbracciando Louis. Harry mi guardò storto:- Non hai paura?- negai con la testa senza emettere un suono. Poi ci fu una scena che mi smosse, mi fece piangere, mi fece prendere coraggio. Era una scena di stupro, il tipo davanti agli altri delinquenti, la mise a pancia in giù, le strappò i vestiti e la violentò, avevo la nausea troppi ricordi troppi e tutti insieme affollavano la mia mente, immagini di torture, immagine orrende, immagini spaventose. Mi riportò i ricordi che il principio di rimozione aveva cancellato, i ricordi più tremendi. Una lacrima mi bagnò la guancia, una mano me l’asciugò: Louis. Mi scostai e mi strinsi ad Harry che mi accolse a braccia aperte. Quando la scena terminò, non ressi e scappai via prendendo la bottiglia di vodka lime sul tavolo. Corsi sul tetto dell’hotel e bevendo feci un bilancio della mia vita. Perché a me? Cosa avevo fatto di male per meritare una vita del genere? Perché le mie preghiere non erano ascoltate? Ogni domanda un sorso. Cosa avevo da perdere? Niente. Bevvi finchè la testa non cominciò a girare. Se è questo che si prova ad ubriacarsi non ne capisco l’utilità. Ah no.. un attimo, mi sento invincibile, ho coraggio, chissà la faccia di Heron al mio funerale! Scoppiai a ridere salendo sul cornicione.. non mi salva nessuno!-Sono una puttana!- urlai in punta di piedi, guardai giù, vedevo doppio.. era una figata! –Adesso addio mondo… vita di merda!- mormorai, poi mi sentii sollevare da dietro, mi dimenai tremando dalla rabbia, trovai Louis. Rabbia. Mai provato questa rabbia, questo odio! Solo al pensiero che stavano per finire le mie sofferenze, non avrei più sofferto, ma Louis aveva rovinato tutto. Mi lasciai cadere a terra singhiozzando di disperazione. Per una volta che avevo trovato il coraggio, stavo per farlo,non è giusto! –Ma sei fuori? Non provarci di nuovo! Tu sei matta!- sbraitava Louis –Ti odio!- urlai arrabbiata, mi guardò in faccia e capì che lo odiavo sul serio. Eccome che lo odiavo, non aveva idea del coraggio che avevo avuto e che non so se avrei ritrovato. –Per una volta avevo trovato il coraggio tu hai rovinato tutto! Quanto devi odiarmi per farmi questo? Per farmi continuare a sopravvivere a me stessa e al mostro!- gli gridai, lui mi guardò incredulo – Louis se tu conoscessi un po’ la mia vita, i miei demoni, capiresti le ragioni del mio atteggiamento! Ma tu non sai niente ma credi di capirmi!- continuai a parlare, era come se la lingua non volesse fermarsi –E allora parla! Dimmi com’è la tua vita!- esplose lui rosso in viso, non ero così ubriaca –Non posso dirtelo!- dissi voltandogli le spalle
-Vedi! Non è che non puoi! Tu non vuoi! È semplice!- disse lui –No, io non posso! Se lui lo scopre mi uccide!- dissi piano, lasciandomi sfuggire troppo –Ho provato a confidarlo a qualcuno, ma lui è tornato a sorpresa e lo ha capito! Mi farà ancora male.- dissi sempre con voce bassa, un sussurro appena accennato –Chi è?- mi chiese Louis con tono deciso –Non posso!- mormorai tra le labbra impastate di pianto, Louis mi alzò il viso e cercò di baciarmi. Mi scostai e gli voltai le spalle, con grande sforzo con una lotta contro il mio cuore che non aveva ancora ammesso la verità
-Louis sul serio stavolta! Siamo appartenenti a due mondi diversi, che non entreranno mai in contatto. Sebbene devo rinnegare certe emozioni che mi fai provare è impossibile che tra me e te ci sia qualche contatto!- dissi a malincuore –Ma noi abbiamo già qualche contatto!- replicò lui, lo sentii sospirare –Mi capitano cose che non dovrebbero capitare con te. Sento cose che non dovrei sentire quando sono con te.- mi confessò, avvampai –Cosa vuol dire?- chiesi –Non lo so Rose! So solo quello che sento e che non ho mai sentito per nessuno!- disse con voce tremante –Rose io ti..- cominciò –NO! Io e te siamo diversi Louis, il tuo mondo è così perfetto, l’ho capito in questi giorni! È fantastico starci. Ma quando torneremo a Londra sarà tutto come prima, so che lo sai! Dimentichiamo tutto. È meglio!- dissi smettendo di piangere, lui mi abbracciò da dietro, tremai e mi morsi il labbro inferiore nervosa, mise la testa sulla mia spalla , sentivo il suo respiro sul mio orecchio, poi cominciò ad accarezzarmi il collo con le labbra, rovesciai la testa all’indietro con un gemito incontrollato. Le mie forze vengono a mancare, se mi avesse baciato di nuovo ci sarei stata. Ma a quest’ultimo pensiero mi reffai. Mi sciolsi dall’abbraccio :-Forse dovresti tornare da Heather sarà preoccupata!- dissi con lo sguardo basso, Louis mi tirò su il mento con le dita costringendomi a guardare gli occhi blu che mi facevano fremere –A me non mi importa di lei a me importa di te!- esclamò. La mia testa cominciò a girare vorticosamente, sentii un fiotto di succhi gastrici risalirmi l’esofago e corsi a sboccare lontano da Louis, ma lui mi raggiunse mi tenne la fronte e i capelli. Che stronzata che avevo fatto ad ubriacarmi. –Va meglio?- chiese porgendomi un fazzoletto, mi pulii la bocca e annuii, mi alzai ma fui colta da un capogiro, le mie gambe non ressero ma Louis prontamente e con mia grande sorpresa mi prese in braccio e mi portò nella mia camera, mi distese sul letto, ma volevo lavarmi i denti per far sparire quel saporaccio di vodka, quindi barcollai fino al bagno sotto l’occhio vigile di Louis , mi lavai i denti in fretta e prima di tornare a letto osservai la mia immagine riflessa sullo specchio, misi una ciocca di capelli dietro l’orecchio e poi guardai i lividi che erano quasi spariti del tutto avevo solo lo zigomo un po’ livido. Uscii da bagno e mi buttai a peso morto sul letto accanto a Louis che mi strinse e così ci addormentammo beatamente.

Il giorno dopo mi svegliò qualcuno accanto a me, lo sentii muoversi , aprii gli occhi e un raggio di sole che filtrava attraverso uno spiraglio della tenda mi trafisse gli occhi come una pugnalata –Aaah!!- gemetti coprendomi gli occhi, poi girai la testa sempre con gli occhi serrati e sentii un dolore lancinante al cranio e al collo, aprii gli occhi e trovai due lapislazzuli a scrutarmi.. che belli! Sorrisi istintivamente, poi realizzai l’immagine di Louis e il mio sorriso si spense :-Rose.. come và la testa?- urlò, mi coprii le orecchie –Ah! Male se urli in questo modo!- risposi –MA io non sto urlando!- gridò ancora –Oh forse è per la sbronza di ieri..- constatò a voce più bassa –Già..- mi morsi le labbra, Louis mi abbracciò, mi divincolai:-Louis cosa è successo stanotte?- domandai colta da un dubbio improvviso –Oh no.. non abbiamo fatto sesso.. tranquilla!- disse, lasciai sfuggire un respiro di sollievo. Louis mi riportò alla mente alcune immagini della sera precedente: “Mi capitano cose che non dovrebbero capitare con te.” Ricordai quelle esatte parole pronunciate dalla voce calda di Louis, presi un’aspirina dalla mia borsa e buttai giù con un bicchiere d’acqua.
-Senti dimentica le parole di ieri!- disse Louis
-Solo se tu fai lo stesso con le mie!- replicai io, lui annuì e insieme scendemmo a fare colazione.
Passammo la giornata a visitare la Tour Eiffel e l’ Arque de Trionfè. Al pomeriggio shopping, inizialmente eravamo solo io, Heather e Norah ma poi si accodarono anche Louis, Harry, Zayn seguiti a loro volta da Niall e Liam accompagnati dalle ochette Clair, Megan e Jill. Clair cominciò a provarci con Louis, cercai di non guardare ma era più forte di me.

LOUIS.

Stavamo accompagnando le ragazze all’Abercrombie Parigina, ma poi arrivarono anche Clair e le altre oche. Cercai di ignorarla il più possibile, ma Clair ci provava spudoratamente con me e io volevo diventare amico della Thooren con cui però stavo perdendo parecchi punti di stima acausa di Clair. Parlai con i ragazzi della band. Già avevamo una band i “One Direction” eravamo piuttosto bravetti, facevamo numerosi concerti a scuola e ad alcune feste, facevamo parecchie cover e avevamo composto anche qualche canzone. Io suonavo il piano e Niall la chitarra, anche Liam sapeva suonare un po’ la chitarra ma in genere cantava e basta insieme a Harry e a Zayn. –Dunque alla fine del mese c’è il concerto per racimolare soldi per la scuola!- dissi entusiasta –sarete fantastici!- squittì Clair,Rose alzò gli occhi al cielo –Ci verrai Rose?- le chiese Harry con un sorriso smagliante –Non lo so.. forse ma non credo..- disse lei guardando a terra –Perché no?- chiese Harry con voce dispiaciuta –Perché forse sarò via..- disse lei –Con chi?- chiesi curioso –Nessuno che conosciate!- esclamò lei misteriosa –Ci credo noi conosciamo solo fighi!- esclamò fuori luogo Clair.
Dentro il negozio vidi le ragazze andare in estasi per gonne di pizzo, magliette firmate e.. i commessi. Uno dei quali faceva gli occhi dolci a Rose, che nervoso! Mentre stava impacchettando la maglia le chiese Twitter, Facebook, Skype.. non so voleva anche il codice fiscale?? –Lei è impegnata..- dissi io posandole un braccio sulle spalle, lei mi fucilò con lo sguardo –Oh non sapevo avesse un ragazzo..- disse il commesso deluso –Non ce l’ho. C’è solo uno che si diverte a rompere i coglioni.-disse lei perdendo la pazienza e uscendo a passo deciso. La seguii, si era seduta su una panchina di fronte ad una fontana, mi sedetti accanto a lei che mi ignorò completamente :-Scusa è che i ragazzi francesi sono dei gatti morti!- mi giustificai, lei stette seria, ignorandomi ma poi scoppiò in una fragorosa risata. Risi anch’io com’era bella la sua risata! -Gatti morti?- mi chiese, io annuii .-Davvero scusa non so perché l’ho fatto..- le mentii tranquillamente, lei sospirò e si alzò, sempre guardando la fontana –Andiamo non vorrai passare troppo tempo con una sfigata!- disse –Non sei più una sfigata da quando sei andata a letto con Harry!- la informai rabbrividendo, raggiungemmo gli altri in una pasticceria –I prof ci hanno dato l’autorizzazione per la discoteca ma il coprifuoco è all’ 1 perché domani mattina si riparte!- ci avvisò Norah –Sarà divertente!- dissi guardando Rose che alzò le spalle indifferente. Quella sera con la band ci trovammo in camera nostra, Liam aveva fatto la scaletta con i pezzi principali per il concerto, noi approvammo tutti i pezzi e poi ci preparammo per la serata in discoteca.

Rieccomi vi chiedo scusa per avervi fatto attendere ma ora eccomi con un capitolo un po’ più leggero di quelli precedenti. Volevo ringraziarvi per le vostre recensioni e per seguire,ricordare e preferire la mia storia per me significa molto davvero!Cosa accadrà in discoteca oh nel prossimo capitolo ne vedrete delle belle ora però mi interessano le vostre opinioni che ne pensate?
Qui sta nevicando.. che palle mi andrà a puttane il weekend… Lal più presto aggiornerò <3 bacioni mar.

  
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