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Autore: Renjii Abarai    07/12/2012    0 recensioni
Il sole le illuminava i capelli e il suo sguardo non poteva fare a meno di essere quello che era...dolce, puro... Sorrideva, era la prima volta.
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1) Sorry, Do I know you?

Stava camminando senza una meta lungo la via principale della città, dove i negozi erano pieni di luci, i bambini urlanti e tutto era in palpitazione. Era quasi Natale. Sentiva una bambina piangere perchè non era riuscita a parlare con Babbo Natale e un'altra mamma che cercava di rassicurare il suo bimbo che era caduto giocando a palle di neve. Erano solo pochi giorni che la neve  stava coprendo i tetti della città e tutti erano elettrizzati. Tutti...tranne lei.
Aveva  lo sguardo cupo e l'aria triste di chi non sapesse perchè stare al mondo e perchè bisognasse soffrire in quel modo. Non riusciva a comprendere tutta quella frenesia ed eccitazione per una cosa che capita ogni stramaledetto anno. Quindi continuò a camminare come se nulla fosse, come se quel coro che cantava le sdolcinate canzoni natalizie non la stesse puntando per farle fare un sorriso, per strapparle quel sorriso.
Come poteva sorridere? Come poteva in quel momento?
Lui non c'era a sorridere con lei, non era lì per abbracciarla al caldo sotto le coperte sussurrandole parole dolci o solamente per farla eccitare per poi fare l'amore accanto al caminetto.
Lui non c'era più, per sempre.
Quel maledetto 15 novembre non doveva uscire di casa, non dovevano discutere. Ma non potevano sapere cosa sarebbe accaduto di li a poco. Le aveva urlato di essere troppo perfezionista e di non capirlo quando le parlava di una cosa importante come la sua promozione. Lei ovviamente aveva risposto che non era assolutamente vero e che sapeva come ascoltare a modo suo.
Ma lui non era soddisfatto e voleva ferirla e punirla per come si era comportata; e cosi andò avanti senza pietà ad urlare come un cane rabbioso...finché lei non pianse e s andò a chiudere in camera. Sentì la porta di casa sbattere ma non uscì per fermarlo, e fu l'ultima volta che lo vide vivo.
Non si ricorda quanto pianse e quanto piangeva anche ora e non voleva ricordarlo.
Si ricompose e continuò senza esitazione a camminare, ma questa volta verso il suo appartamento. Mentre camminava andò a urtare una persona, un uomo.

"Ehi, mi scusi non l'aveva vista signorina"
"...non si preoccupi"

Fece per andarsene ma l'uomo la fermò.

"Scusi, ma ci conosciamo?"
"Non credo proprio..."
"Io l'ho già vista, ma non mi ricordo dove...accidenti..."
"Magari abita qui nei dintorni, non ne ho idea..." Ma fu li che alzò lo sguardo. Era l'uomo più attraente che avesse mai visto, capelli scuri, voce roca e sguardo intenso...lineamenti perfetti. Si accorse di arrossire.
"Mi scusi, adesso devo proprio andare"
"Scusi lei se l'ho trattenuta più del dovuto"
"Non importa, arrivederci.." Fece qualche passo ma lui parlò ancora.
"Arrivederci significa che ci vedremo ancora...perchè rimandare? Una tazza di cioccolata calda le andrebbe? Si gela brrr"
"Mmm...ehm...devo proprio andare"
"Su, venga dai"

Non capì perchè obbedì, ma lo seguì dentro la tavola calda.

  
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