Capitolo
2: Un anno dopo
-Aspetta!- mi bloccò Ian.
Io mi voltai, supplicandolo con gli
occhi di lasciarmi andare.
-Come faccio a ritrovarti?-
Sospirai.
Ma quando mi sarebbe ricapitata
un'occasione del genere? Non sarei mai più stata faccia a faccia con Ian Somerhalder, perciò feci la cosa più azzardata della mia
vita.
Corsi verso di lui e, specchiandomi
nell'infinità dei suoi occhi azzurri, gli diedi un leggero bacio a stampo.
Mi alzai a sedere di scatto sul letto, con la fronte
imperlata di sudore. Mi portai le mani tra i capelli, smuovendo quella folta
massa nera, imprecando contro me stessa.
L'avevo sognato, di nuovo. Quei due spicchi di cielo e
quelle labbra calde e accoglienti non volevo lasciare i miei sogni, nonostante
fosse passato un anno da quell'incontro, che definire magico significava
minimizzarlo.
Se ci ripensavo, quella sera mi sembra ancora
incredibile.
Ritornai a letto, quel letto sgangherato e scomodo. In
effetti, ripensandoci, anche la ragazza di quella sera mi sembrava incredibile:
non ero io. Era migliore, ma forse solo perchè tutti, a quella festa, non mi
vedevano per quella che realmente ero: un'orfana, che riusciva ad andare ad una
prestigiosa scuola privata solo perchè aveva la fortuna di avere una migliore
amica ricca.
Proprio per quello, torturarmi a scuola era diventato
quasi uno sport: la poveraccia che veniva aiutata dall'amica ricca. Non c'era
niente di meglio per le male lingue borghesi di quella odiosa scuola.
Ma, odiosa o no, quella scuola aveva il più famoso e
importante corso di recitazione di mezzo paese e quella che mi aveva offerto Koral era davvero un'occasione unica.
Erano anni che insistevo per ripagarla, ma lei si
arrabbiava e diceva che queste cose non esistevano tra amiche. Così mi ero
trovata mille lavoretti, per ripagarla in qualche modo, ma anche per
sopravvivere visto che Gary, il gentilissimo essere umano che si era preso la
briga di accogliermi nella sua vita, mi lasciava fuori "casa" la
maggior parte delle volte.
Era solo un verme viscido, che mi aveva
"prelevato" da un posto altrettanto viscido. A lui interessava solo
incassare il mensile dallo Stato, per il resto, come vivevo e cosa facevo, non
era poi affar suo.
In compenso, però, mi faceva generosamente lavorare
nel suo orribile bar. Carino da parte sua, vero?
Sospirai. Chi sa Ian cosa stava facendo in questo
momento.
Probabilmente aveva già dimenticato
"cenerentola". In fondo era fidanzato con quella bellezza di Nina,
non c'era neanche una possibilità che lui si ricordasse di me.
...E invece io, come un'idiota, non riuscivo a
cancellare i suoi occhi dalla mia mente.
Com'era possibile che ricordassi ancora le sue mani
strette sui miei fianchi?
Sbuffai. Perdermi in quei ricordi non mi avrebbe
aiutato. Dovevo dormire, continuare la mia vita e smetterla di rovinarmi le
giornate a guardare quel maledetto telefilm.
Da che conoscevo appena il titolo, ero passata ad
esserne una fan sfegatata. Avevo fatto di tutto pur di guardare ancora quegli
occhi, quelle labbra, quei mezzi sorrisi.
Mi ridistesi sul letto, cercando di riaddormentarmi,
ovviamente con scarsi risultati.
Pov Paul
-L'amore...fa schifo!- si lamentò Ian, mentre io, il
mal capitato Paul Weasley, cercavo di sorreggerlo per le braccia.
-Ian, per favore! Sono le quattro del mattino!- feci
io, stanco.
Avevamo girato per locali tutta la notte e tenere
"buono" Ian era un'impresa alquanto impossibile.
-Vi siete solo lasciati, le cose si sistemeranno.-
cercai di consolarlo, mentre provavo a farlo sedere su una benedetta panchina.
Dopo vari tentativi, Ian riuscì a sedersi, per poi
scoppiare a ridere.
-Solo? Ho il cuore a pezzi, fratello.- disse, puntandomi
contro un instabile dito.
-Sei ubriaco, Som, dai, torniamocene a casa.- tentai
io, ma, ovviamente, fu tutto inutile.
Ian non dava segni di volersene tornare a casa e
riposare tranquillo, anzi, sembrava sempre più pieno di energie ad ogni minuto
che passava.
-Mi ha lasciato...- ripetè.
-Nina mi ha lasciato dopo due anni. Cazzo, Paul, due anni. Pensavo davvero
fosse quella giusta.-
Sospirai, sedendomi accanto a lui.
Odiavo vedere il mio migliore amico così. Non avevo
mai avuto una particolare simpatia per Nina, ma dirgli "te l'avevo
detto" in quel momento, non mi sembrava il caso.
-Ian, in fondo te n'eri accorto anche tu che le cose
non andavano ed è stato meglio lasciarvi adesso invece di continuare: avreste
distrutto voi e la serenità sul set.- gli feci notare io.
-No, Paul. Io l'amavo e l'amo ancora.- disse,
calcandosi la testa tra le mani.
-Ma se mi hai confessato tu stesso di pensare spesso a
"Cenerentola".-
Storsi il naso. Non ne potevo più di quella storia.
Mi aveva riempito la testa con quella fantomatica
ragazza, sui suoi straordinari occhi e le labbra da sogno.
-Che c'entra. Cenerentola è un mistero.-
-Ma se l'hai raccontato anche a Torrey!-
protestai io, mentre lui scoppiava a ridere, inspiegabilmente.
-Ma che razza di nome è Torrey!-
-Stai davvero prendendo in giro Torrey?!-
mi alzai dalla panchina, guardandolo infuriato.
Lui sembrò pensarci su un attimo. -No.- sentenziò
sicuro. -Io adoro Torrey.-
-Ecco.- mi sedetti di nuovo accanto a lui.
Eravamo comici, veramente comici. O pietosi. Dipendeva
dai punti di vista.
-Cos'è quella, Paul?- chiese Ian.
-Quella è una scuola. Ha anche un importantissimo
corso di recitazione se non sbaglio.-
I suoi occhi si illuminarono e io sentii un brivido
corrermi lungo la schiena.
Quello era lo sguardo delle cazzate.
Si alzò e cominciò a correre, senza nemmeno darmi il
tempo di fermarlo.
Arrivò davanti alla scuola, cominciando a toccare
porte e finestre.
-Ma cosa diavolo fai?!-
-Voglio seguire una lezione di recitazione!- mi
rispose lui serio, continuando a cercare un modo per entrare.
-Sai.- feci io, con tutta la pazienza possibile. -Non
credo ci siano corsi alle quattro del mattino.-
-Tu credi?-
-Credo. Ma forse è solo un mio pensiero, eh!-
Ian fece spallucce, poi, prima che potessi fermarlo,
ruppe una finestra ed entrò dentro la scuola.
-Ian!- urlai, seguendolo all'interno dell'edificio.
Ma vedi che mi dovevo trovare a violare una scuola per
inseguire quel deficiente del mio migliore amico!
Ma dove cazzo era finito?!
Non feci nemmeno in tempo a raggiungerlo, che suonò
l'allarme.
Rabbrividii, mentre il sangue mi si gelava nelle vene.
Eravamo davvero nella merda.
-Ian!- urlai e fortunatamente lui mi raggiunse subito.
-Ma che hai fatto?!-
Non fece nemmeno in tempo a rispondermi, che subito
una luce ci colpì in pieno viso.
Oh, cazzo, il custode...
E fu così che...venimmo arrestati...
Un suono fastidioso mi svegliò. Ancora assonnata mi
alzai dal letto, anche se di mala voglia e con il morale a terra.
Quel giorno non avevo proprio voglia di andare a
scuola. Avevo uno strano presentimento.
Distrattamente
andai all'armadio, tirando fuori un jeans chiaro e una maglia rossa con lo
scollo a v.
Mi chiusi nel
bagno, aprendo il rubinetto della vasca e lasciando che il rumore dell'acqua
attutisse quello dei miei pensieri.
Cominciai a
spogliarmi e quando la vasca fu piena, mi immersi, lasciando che l'acqua
lavasse via tutte le mie preoccupazioni.
La doccia durò
un abbondante mezz'ora e alle sette uscii dal bagno, con un accappatoio verde
alquanto imbarazzante.
Mi vestii piano,
ben sapendo che Koral avrebbe fatto di sicuro tardi.
Andai verso un
piccolo mobiletto e presi il cofanetto con i pochi trucchi.
Misi solo il
fard e la matita.
Poi andai di
nuovo in bagno e mi pettinai quella massa di capelli lisci neri con poca
voglia.
Ero stanchissima
e quel giorno mi aspettava anche l'interrogazione di letteratura! Ed era solo
il primo mese di scuola!
Guardai l'ora:
erano le sette e mezza.
-Io vado!-
urlai, prendendo lo zaino e andando alla porta.
Scesi
velocemente le scale e aprii il portone del palazzo e mi ritrovai subito una
sorridente Koral sul suo motorino nero.
-Buon giorno!-
le scoccai un bacio sulla guancia, che lei ricambiò gioviale come sempre.
-Ho portato i
cornetti!- mi disse, esibendo un sacchetto un po' sporco di nutella.
-Mhm...cosa ti devi far perdonare?-
Lei si morse il
labbro. Ormai la conoscevo come le mie tasche e per portarmi i cornetti fino a
casa, era qualcosa di grosso!
-Bhe...vedi...ti prego non mi uccidere!- la sua voce era
davvero implorante, cosa che mi preoccupò non poco.
-Allora?- a me
scappava da ridere, era troppo comica quando doveva confessare qualcosa!
-Vedi...io ho
preso il biglietto per la convention di The vampire diaries...o
meglio, i biglietti-
Inarcai le
sopracciglia, con un brutto sospetto in testa. -Quindi?-
-ti prego!
Accompagnami! Ti prego, ti prego, ti prego!-
Se avesse
potuto, la mia mascella sarebbe arrivata a terra.
IO a una
convention su the vampire diaries?!
Ma nemmeno sotto
tortura!
Come poteva
chiedermi una cosa del genere dopo quello che era successo un anno prima?!
-Puoi
scordartelo- io non ci sarei andata mai. Non ci sarebbe stato niente che mi
avrebbe convinto ad andare tra quella massa urlante di ragazzine allupate a
vedere quella maledetta convention, dove c'era quel maledetto attore con la sua
maledetta ragazza!
-Dai! Altrimenti
non ci posso andare nemmeno io!...sei la mia migliore amica, mi devi aiutare
nel momento del bisogno!-
-Sono
irremovibile!-
-Non ti
costringerò mai più ad andare a una loro convention! Solo questa volta!-
La guardai.
Aveva quegli occhi enormi pieni di finte lacrime alla cartoni animati e le mani
congiunte.
Era vero che non
mi piacevano, ma lei era sempre la mia migliore amica e quello che era
importante per lei, lo era per me.
-Mi dovrai più
di un misero cornetto!- mi arresi, salendo sul motorino.
-Davvero?!
OLEE!- quasi ci fece cadere quel suo scatto di felicità.
Era davvero
contenta e io lo ero ancora di più visto che avevo potuto contribuire.
In fondo era
solo una convention. Non aveva mai fatto male a nessuno andare ad una
convention.
Ma quella
mattina non sapevo ancora che non avremmo più avuto bisogno di andare a quella
convention, perchè...
Salveeeee! Come va?
Ed ecco il
secondo capitolo di una storia su cui ho ancora molti punti interrogativi xD
Questo capitolo
non ha niente di particolare, serviva solo a me e a voi per addentrarci meglio
nella storia e per conoscere meglio i personaggi xD
Spero che almeno
un po’ vi piaccia e che magari alla fine della lettura (sempre se leggerete!)
non vomiterete xD
Inutile dire che
mi piacerebbe sapere le vostre opinioni, perché si sa che quando una persona
mette su carta ciò che sente, spera sempre di poter leggere tante recensioni,
ovviamente belle o brutte che siano…!
Detto questo, la
smetto con questo papiro e vi lascio!
Baciiiii
Al prossimo
capitolo! …Sempre se vi va!