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Autore: Icy    08/12/2012    2 recensioni
Lui è un mago, carismatico, focoso, simpatico e allegro.
Lei è una strega, chiusa, timida e rifiuta la sua natura.
Il destino li ha fatti conoscere, e non solo, ma.. cosa succederà?
C'è sempre qualcuno pronto a mettere i bastoni tra le ruote, soprattutto se si parla di un amore proibito.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Capitolo 6 -
 


Quel giorno Magix era piena di ragazzi e ragazze di tutte le età, tornati in quella magica città per un semplice motivo che accomunava tutti, infatti quel giorno avrebbero aperto le porte ai propri allievi, vecchi e nuovi, i tre college più famosi dell'intera Dimensione Magica: Alfea, il college delle fate, Fonterossa, il college degli Specialisti e Torrenuvola, il college delle streghe.
L'attesa e l'ansia, soprattutto dei primini, era palpabile nell'aria, non era certo un'esperienza di tutti i giorni quella di iniziare un college tanto prestigioso!
Blaze non stava più nella pelle, mentre vagava senza meta ammirando l'ampio giardino che circondava la scuola di Fonterossa.
C'erano tantissimi ragazzi, della sua età o anche più grandi, alcuni soli come Blaze, altri in gruppo a chiacchierare amichevolmente su come avevano passato l'estate, si salutavano con vigorose pacche sulle spalle.
Le chiacchiere di questi ultimi coprivano i suoni che a condizioni normali sarebbero stati al centro della scena, suoni delicati come il canto degli uccellini che avevano casa nei maestosi alberi che ornavano il giardino del college, o lo scroscio dell'acqua che terminava in un'immensa e profonda cascata senza fine, o il fruscio del vento che muoveva leggero le fronde, creando una piacevole brezza.
La tranquillità però in quel momento non regnava affatto in quell'ambiente così pieno di movimento e agitazione.
Blaze scrutava curioso tutti i ragazzi che si trovavano in quel giardino, chiedendosi con chi avrebbe dovuto affrontare il lungo e tortuoso percorso scolastico.
Dopo un paio di minuti si mise a sedere all'ombra di un albero, chiuse gli occhi e i pensieri lo inondarono come un fiume in piena, finché uno tra tutti si fece strada per diventare vivido nella mente del ragazzo.
Prima si soffermò sui dei lunghi e lisci capelli dello stesso colore dell'oro, sulla pelle morbida e setosa come una pesca, sul corpo slanciato e apparentemente atletico, sulla bocca rosa e carnosa, sul sorriso bianco, perfetto e splendente, e poi sugli occhi, profondi e circondati da lunghe ciglia nere. Occhi azzurri, talmente chiari da sembrare fatti di ghiaccio. Bellissimi.
Blaze sorrise involontariamente, sapendo che quella ragazza non poteva che essere Glace.
"Che brutto però, sapere che i nostri geitori sono nemici giurati" pensò distrattamente, mentre riapriva gli occhi abbandonando la sua immaginazione per tornare alla realtà.
«Chissà se la Griffin ti ha preso nella sua scuola, alla fine» disse tra sé e sé Blaze, portandosi le mani dietro la testa, ancora appoggiato all'albero, cercando una posizione più comoda.
«Non avrei dovuto andarmene, forse... Sono stato codardo» disse Blaze, con una nota d'amarezza ripensando alla sera prima, mordendosi il labbro.
I suoi pensieri vennero troncati definitivamente da una voce maschile, che lo riportò del tutto alla realtà.
«I ragazzi del primo anno mi seguano!» disse un  uomo dalle spalle larghe, col fisico palestrato nonostante l'età avanzata. Indossava una canottiera aderente azzurra bordata di blu, pantaloni bianchi e ginocchiete e stivali dello stesso colore della canottiera. Aveva i capelli corti, marroni e portava anche le basette. L'aspetto era strano, ma mostrava una certa autorità.
Si diresse verso l'entrata della scuola, seguito da una moltitudine di ragazzi, compreso Blaze, che si alzò in tutta fretta per non perdersi neanche un secondo della presentazione della sua nuova scuola. Si mise a correre e riuscì ad arrivare tra i primi ragazzi ad entrare, fremeva dall'eccitazione.
Arrivarono in una piccola piazzola che sembrava il centro di un'arena. Girò quanto più poteva e, in effetti, vide che la piazzola era circondata da tribune. Probabilmente quello era il luogo dove si svolgevano i saggi dei ragazzi, Blaze ne aveva sentito parlare a volte dai suoi genitori.
Quando distolse lo sguardo dalle tribune vide un uomo molto anziano con dei lunghi capelli brizzolati e una specie di toga bianca. Aveva in mano un bastone d'oro dalla parvenza di un serpente con in bocca un'ametista. Blaze lo riconobbe subito come Saladin, il preside di Fonterossa.
L'uomo palestrato si mise accanto al preside, con le braccia incrociate.
«Salve ragazzi» disse Saladin con una tonalità di voce tanto forte e chiara da non sembrare possibile appartenere ad un signore tanto anziano.
«e benvenuti nel college per Specialisti di Fonterossa. Visto che siete nuovi è giusto che vi faccia presente alcune regole della scuola, ma cercherò di non essere troppo prolisso, di modo che possiate gironzolare tranquilli per la scuola e imparare a conoscerla, visto che sarà la vostra casa per i prossimi mesi. Inizierei con l'alloggio, ad ogni ragazzo verrà assegnato un appartamento diviso in tre camere, quindi in un appartamento ci sarà un gruppo formato da tre ragazzi. Si prega di essere cortesi e amichevoli verso il prossimo, per una questione prettamente esistenziale, visto che chiunque qui potrebbe diventare un vostro coinquilino.»
I ragazzi iniziarono a guardarsi tra di loro, anche Blaze li imitò. La domanda che si ponevano era la stessa: Chi toccherà a chi?
«Come ogni college che si rispetti abbiamo anche, e aggiungo un ahimé per voi, un coprifuoco, che parte alle ore dieci di sera. Siete tutti pregati di non uscire o trovarvi fuori dalla scuola dopo quell'ora. Direi che è tutto, potete andare, troverete i vostri nomi sulla porta della vostra camera.» disse Saladin, e con un gesto della mano congedò i ragazzi.
«Aspettate un momento, quasi dimenticavo!» urlò il preside, riacquistando l'attenzione dei ragazzi che avevano appena fatto qualche passo, prima di girarsi sbigottiti.
«Come tutti gli anni domani alla scuola per fate di Alfea ci sarà una festa in onore dell'inizio della scuola, siete tutti invitate. Inoltre quest'anno, per evitare incomprensioni e rancori, verranno invitate anche le streghe di Torrenuvola, quindi ragazzi prudenza, ma divertitevi. Le lezioni cominceranno dopodomani alle ore otto, mi raccomando, siate puntuali.» disse Saladin, congedando di nuovo i ragazzi.
Blaze si avvicinò all'ascensore che portava ai dormitori insieme ad altri ragazzi. C'erano più ascensori, ma i ragazzi erano molti, di conseguenza si crearono alcune file. Blaze si mise dietro alcuni ragazzi, aspettando pazientemente il proprio turno.
I ragazzi chiacchieravano spensierati e curiosi, ma questo non era il caso del giovane mago, infatti lui aspettava il suo turno, ma intanto nasceva una nuova speranza nel suo cuore: probabilmente il giorno seguente avrebbe rivisto Glace.


E dopo taaanto tempo finalmente rieccomi! Purtroppo in questo periodo non ho molte idee e questi capitoli di "transizione" (o meglio, in cui i protagonisti sono separati) sono davvero uno "strazio", soprattutto per un essere privo di fantasia come me xD Spero di riuscirlo ad aggiustare quanto prima possibile, magari aggiungendo qualche particolare, o non saprei.. Vi avviso però, purtroppo il prossimo capitolo non sarà tanto diverso, a meno che non mi venga la vena d'autore, cosa in questo periodo alquanto improbabile.
Aspetto qualche recensione e, magari, qualche idea, sono sempre bene apprezzate! Baci,
Icy
  
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