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Autore: tay labellaelabestiia    08/12/2012    2 recensioni
Samantha, è una ragazza di 16 anni, che a causa del nuovo lavoro del padre, la famiglia è costretta a trasferirsi in Sicilia, e dovrà lasciare nel paese dove abitava prima tutte le amicizie.
in Sicilia dovrà rifarsi una nuova vita, e ricominciare tutto da capo, e con l'aiuto di sua cugina e delle sue amiche, conoscerà anche molti ragazzi.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-Samantha, se vedi le valigie prendile.
-Si papà. Tranquillo
Appena finiamo di prendere tutti i bagagli ci dirigiamo fuori dall’ aereo-porto, dove ad aspettarci ci sono una parte dei miei parenti
-Eccovi finalmente! Da quanto tempo!
Questa è mia zia a parlare, che appena ci vede ci corre incontro con le braccia aperte per darci un abbraccio.
Dopo che finalmente ci siamo salutati saliamo sulla macchina. Intanto invio un messaggio alla mia amica “arrivata. Già mi manchi…”
La risposta mi arriva subito “Menomale che il viaggio è andato bene. Mi manchi pure tu”
Durante il viaggio in macchina, mi addormento con le cuffie nelle orecchie, e quando mi risveglio vedo che siamo già vicini casa, mancano solo 10 minuti.
-Finalmente ti se svegliata. Hai dormito per tutto il tragitto.
-Taci.
-Eddai Sammy. Come sei antipatica.
-Grazie, molto gentile Matt.
Mi volto verso il finestrino e guardo tutto quello che scorre. E’ da un paio d’anni che non percorro queste strade, come è da un paio d’anni che non vedo i miei parenti.
Penso che non voglio ricominciare tutto da capo, non voglio andare in una nuova scuola, non voglio avere nuovi prof e compagni, non voglio farmi nuove amicizie, e credo che sarà anche difficile per me. Per fortuna che c’è mia cugina, e ho anche legato con le sue amiche…
L’unica cosa che voglio è ritornare a Como…
L’auto si ferma, ed io scendo seguita da tutti gli altri.
Prendiamo le valigie e le portiamo a casa, dopo di che salutiamo tutti mia nonna.
Mia nonna è una donna bassa e grossa, e quando ti abbraccia rischia di stringerti troppo forte. Ogni tanto può sembrare antipatica, ma in realtà non lo è.
Non credo che sia la nonna migliore del mondo, però è la migliore per me, e le voglio un gran bene!
Dopo aver salutato la nonna e gli zii, salgo nelle stanze di sopra, dove me ne vado a dormire. Sono molto stanca a causa del viaggio, nonostante io abbia dormito tutto il tempo.
Quando mi sveglio vedo che sono già le 7, controllo il cellulare per vedere se ci sono nuovi messaggi.
-Cavolo avevo dimenticato che qua non c’è campo.
Decido di scendere giù dove ci sono tutti gli altri. In teoria la nonna ha già iniziato a cucinare.
Scendo le scale e sento un profumo accarezzarmi le narici.
Vado in cucina dove trovo mia nonna ai fornelli.
- Che cucini?
- Pollo con patate, e insalata.
- Ah va bene!
Mamma e papà dove sono?
- Sono andati dall’ altra tua nonna, e Matteo è su da Giovanni. A momenti dovrebbero arrivare.
- D’accordo. Io intanto mi vado a lavare.
- Va bene. Ah, prima ha chiamato tuo padre è ha detto se stasera vuoi uscire con Maria.
- Si dai, per me non ci sono problemi. Dopo la chiamo.
Ritorno su nelle camera, dove apro la valigia in cui ci sono accappatoi, spugne e altre cose e prendo tutto l’occorrente. Mi infilo dentro il bagno, e dopo essermi tolta i vestiti mi infilo dentro la vasca sotto il getto d’acqua.
In quel momento mi arriva un messaggio
- Oh.. un po’ di campo!
Mi asciugo le mani e prendo il telefono per vedere chi è.
‘ siete già arrivati? Tuo fratello non mi risponde.
-Marco ‘
Wow… Marco che mi invia un messaggio?! Da segnare sul calendario.
Gli rispondo velocemente scrivendoli ‘Si. Se non ti ha risposto è perché avrà il telefono scarico, oppure non c’è campo dove è lui.’
Poso il telefono e continuo con la mia bella doccia.
Appena finisco esco dalla vasca e mi metto l’asciugamano addosso. In quel momento sento delle voci provenire da sotto; sicuramente sono arrivati i miei e anche gli zii.
Mi sbrigo ad asciugarmi, per poi correre velocemente in camera.
Non so che cosa mettermi, ma alla fine opto per una maglia marroncina, che ha soltanto una manica, e dei jeans.
Ai piedi mi metto invece un paio di scarpe da ginnastica: non ho voglia di avere il mal di piedi già il primo giorno che sono qua.
Mi guardo allo specchio e mi piaccio.
Ritorno in bagno dove mi inizio a truccare, e intanto attacco la piastra che così si riscalda; mi metto un po’ di cipria giusto per dare un po’ di colore alla faccia, poi passo all’ ombretto, dove mi faccio la base panna, e poi verso l’esterno sfumo un po’ di marrone. Dopo mi metto un filo di matita sopra la palpebra e dentro l’occhio, e per finire del mascara. Mi metto anche un po’ di blush sulle guance.
Appena la piastra è calda me la inizio a passare: i capelli ce li ho già lisci, solo che ogni tanto mi si formano delle onde, e quindi me la passo per farli dritti.
Appena ho finito metto tutto a posto e poi scendo giù.
- Grazie per avermi aspettata eh!
- Tu non arrivavi e quindi abbiamo iniziato a mangiare.
Mi risponde mio padre.
- A proposito, dato che prima non sei venuta dalla nonna, ci verrai domani a salutarla. Maria ha detto che passerà alle 21.
- Ma sono le 20.50!
- Tanto arriverà in ritardo di 20 minuti quindi ce l’hai il tempo.
- E va bene.
Nel frattempo mi siedo e inizio a mangiare. Il pollo è molto buono, e di solito a me non piace.
- Allora com’è andato il viaggio?
Chiede mia zia. Si chiama Angela, ed è giovane, infatti ha 35 anni. Lei non è sposata, perché non ha ancora trovato l’uomo giusto (come il fratello) e quindi vive ancora con sua madre. È una bella donna: ha occhi e capelli scuri. E’ alta anche se non troppo ed è magra. Poi è anche molto simpatica.
- Oh tutto bene. Sam ha dormito tutto il tempo.
- Oh avevo sonno..
E si mettono tutti a ridere.
Nel frattempo si sono fatte già le 21.10 e qualche minuto dopo qualcuno entra dalla porta.
- Signora Adele, sono Maria!
In quel momento vediamo tutti una ragazza bassa, magra con occhi azzurri e capelli castani. È truccata in modo eccessivo come sempre. Porta una maglietta a fascia azzurra, e alle gambe ha dei jeans, e per finire un paio di scarpe aperte con il tacco.
Ecco mia cugina.
- Ho quasi finito arrivo.
Dico.
- Siediti intanto.
- O no grazie!
Finisco subito di mangiare, bevo un bicchiere d’acqua, e dopo corro su di sopra a lavarmi i denti.
Intanto ne approfitto anche per vedere il mio aspetto. - Ok si, può andare.
Scendo di nuovo giù dove prendo la borsa e ci metto dentro il borsellino e il telefono.
- Bene io vado.
- Verso che ora hai intenzione di tornare a casa?
Mi chiede mia madre
- Eeeh.. non lo so. Verso le 23 credo. Ci vediamo dopo ciao!
- Ciao
Mi rispondono tutti in coro.
Finalmente usciamo fuori di casa.
  
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