Una merenda speciale.

LONDRA

11/07/14

Siamo appena scese dall'aereo. Il profumo dell'aria londinese allieta le nostre narici. Ogni cosa sembra più bella, perfino un uccellino in volo sembra un aquila reale.

Aspettavamo questo momento da ormai troppo tempo, il nostro primo viaggio all'estero sole solette, sperando di fare incontri memorabili. L'energia, la carica, l'entusiasmo che avevamo rendeva l'arrivo assolutamente perfetto! Con un'inaspettata sicurezza prendemmo la metro e ci avviamo al nostro Bed and Breakfast. Ci sentivamo delle vere londinesi anche se sapevamo tutte e tre che si capiva che non lo eravamo perché ogni cosa che vedevamo era un “OOOH”. Scendemmo dalla metro a una fermata che sperammo fosse quella gusta. Lo era. Lo vedemmo da lontano. Il nostro piccolo Hotel. Era una struttura tipicamente irlandese in un quartiere tipicamente inglese ma nonostante questo era perfettamente abbinata con l'ambiente che lo circondava.

Entrammo. Venne ad accoglierci la proprietaria. Si presentò.

-piacere Maura

-piacere Elena

-Sara

-Silvia.

Era molto carina, non tanto alta, bionda, occhi azzurri e abbastanza magra, aveva una simpatica pronuncia irlandese; ci mostrò la nostra camera e ci tratto come delle principesse. Iniziavo già a volerle bene!

Ci riposammo per qualche ora distrutte non tanto per il viaggio ma per le notti passate sveglie troppo cariche per partire e per riuscire a dormire bene.

Era pomeriggio, decidemmo di andare ad esplorare la zona, ci preparammo un po' di trucco un abitino semplice e via di corsa!

Chiedemmo informazioni a Maura; rimanemmo stupite quando ci disse:

Maura: Fatevi trovare alle 5.15 pm qui in reception, voglio mostrarvi una cosa.

Uscimmo che erano già le 4.45 pm, decidemmo quindi di andare a fare una passeggiata restando però nel quartiere per poi tornare in hotel all'orario stabilito.

Non sapevamo cosa pensare a quell'ora gli inglesi bevono il thè, pensammo che ci volesse offrire la merenda tipicamente all'inglese con thè e biscottini. MMMM..

Io (ELENA) trattenni la fame, dopo essere stata convinta dalle altre per aspettare la possibile merenda, camminammo x mezz'oretta e gia ci innamorammo di quel piccolo quartiere. Era molto semplice, con molti alberi ai lati della strada.

Erano ormai le 5.15 pm decidemmo quindi di tornare all'Hotel. Mentre tornavamo fummo quasi investite da un enorme macchina nera, con i vetri oscurati; quello stronzo al volante se fregò minimamente di noi, anzi suonò il clacson ma non rallentò per niente! Pensammo fosse il classico riccone del quartiere, lo stronzo menefreghista che pur di apparire FIGO investe le povere ragazze mentre attraversano la strada.

Arrivate all'Hotel vedemmo la stessa macchina parcheggiata proprio lì davanti. Entrando chiedemmo a Maura chi fosse il proprietario dell'auto convinte di voler parlare con lui perché pretendevamo delle scuse; la sua faccia cambiò espressione capimmo che conosceva il proprietario ma non volle dirci nulla e cambiò subito argomento.

Ci condusse in una saletta; le nostre deduzioni erano giuste, la stra merenda ci aspettava

*GNAM GNAM GNAM pensammo :)*.

Nella stanza c'erano 5 bei ragazzi, avranno avuto qualche anno in più di noi; i nostri occhi si puntarono su di loro, i nostri volti arrossirono x la vergogna quando con un colpo rapido ci lanciarono un occhiata.

Nella stanza c'era solo un tavolo con 8 sedie loro ne occupavano 5 le altre erano riservate a noi.

La proprietaria, Maura, rideva sotto i baffi osservando le nostre espressioni e la nostra indecisione decise di sciogliere il ghiaccio presentandoci suo figlio. Uno sei 5 ragazzi si alzò era un ragazzo biondo di media altezza e dai vestiti riuscivamo a capire che il fisico....non gli mancava.

Si girò. I nostri occhi si spalancarono, la Silvia smise di respirare x quasi un intero minuto; eravamo paralizzare, capivamo ma non capivamo;

Maura: Questo è mio figlio Niall Horan e questi sono i suoi amici, suonano in una band, sono molto famosi. Li conoscete?

Non riuscivamo a parlare, i nostri muscoli non rispondevano, i nostri cuori battevano all'impazzata, alla fine la Sara ci salvò da questa imbarazzante situazione, prese un respiro profondo e disse:

Sara: Si li conosciamo, sono molto popolari in Italia!

Non volevamo essere le solite fan quindi decidemmo di contenerci anche se la cosa fu alquanto complicata, il biondino si avvicinò e senza troppe presentazioni ci invitò a sederci con loro x prendere il thè.

I ragazzi, in particolare il ricciolino, si scusarono x averci quasi investito qualche minuto prima, ma stavano facendo gli stupidi in macchina e non stavano guardando la strada.

Con questo la tensione se ne andò e pian piano anche l'imbarazzo.

Quella fù la merenda più bella e lunga della nostra vita. <3