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Autore: Mojito86    25/06/2007    4 recensioni
Questa storia è un'alternativa alla fic "Together climbed" di julietta, ho ripreso più o meno la storia, ovviamente col suo permesso, e ho modificato il finale e mote altre parti, l'ho praticamente rielaborata. Draco, spia tra i Mangiamorte per conto dell'Ordine, viene scoperto e ucciso da suo padre, che successivamente cattura Herm, incinta di Draco, e le da la notizia. In seguito a una violenta lite tra lei e Lucius, perde il bambino che portava in grembo, e decide così di porre fine alla sua vita. Leggete e ditemi che ne pensate!
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Lucius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chiedo scusa, ma ho dovuto cancellare la storia a causa di alcuni errori di ortografia e grammatica, spero che adesso non ce ne siano più ^^’’’

Lavoro a questa ficcy da parecchi mesi ormai, è una Draco/Herm, e avverto subito che è una rielaborazione della fic "Together climbed" di julietta, che ringrazio immensamente per avermi permesso di prendere spunto dalla sua ficcy. Andate a leggerla, ve la consiglio! Mi dispiace di aver postato la storia dopo tutti questi mesi da quando ti ho chiesto il permesso, ma proprio non riuscivo a scriverla >.< alcune parti le ho riprese dalla tua ficcy, scusami se la cosa ti disturba e in caso dimmelo che le modifico! L'ultima parte della ficcy è liberamente ispirata al manga "Fruits Basket", ho cioè preso alcune parti e le ho modificate un po'. Spero di aver detto tutto ^^ leggete e ditemi che ne pensate

Bacioni, Pam

 

 

WITHOUT YOU LIFE HAS NO SENSE

Mi trovo al S. Mungo, non so come ci sono arrivata né chi mi ci abbia portata, ma so perché mi trovo qui. Vorrei che ci fosse qualcuno a dirmi che è soltanto un brutto sogno, che non è successo realmente. Purtroppo so che non è così.

Se penso che ieri mattina a quest’ora mi trovavo nel mio letto, tra le sue braccia, mi sento male. Difatti un conato di vomito mi assale e mi trascino in bagno, iniziando a vomitare. È strano, è da ieri che non tocco cibo, ma la nausea non mi abbandona. Le infermiere mi danno una qualche medicina, riportandomi a letto.

Bussano leggermente alla porta. È Harry.

"Come va?" mi chiede. Che domanda del cazzo.

"Come pensi che vada? Di merda, mi sembra ovvio." gli rispondo secca.

"Non dire così…"

"Cosa dovrei dire, che nonostante abbia perso tutto sono felice e contenta?" dico ironica e frustrata.

"Scusami, Herm. Hai ragione. Ti va di raccontarmi quello che è successo?"

Acconsento, ma sono terrorizzata da quello che sto per raccontare, ho paura che i ricordi mi possano sopraffare.

****

Aprì lentamente gli occhi, posandoli immediatamente sulla figura al suo fianco. Adorava guardarla dormire, i boccoli castani le coprivano a tratti il dolce viso, le palpebre abbassate a nascondere i begli occhi dorati. Pochi istanti dopo quegli occhi lo stavano osservando.

"Ben svegliata, dormigliona…" le disse sorridendo dolcemente, un sorriso che riservava unicamente a lei.

"Sai benissimo che devo riposare. Nel caso te ne fossi dimenticato sono incinta."

"Me lo ricordo benissimo, nonostante tu sia ancora in splendida forma per essere al quinto mese di gravidanza. Ancora quattro mesi e finalmente vedremo il nostro bellissimo bambino. Anche se spero sia una femmina…"

"Non vorresti avere un erede? Sarebbe meglio avere un maschio, per la femmina c’è tempo…"

"Beh, quando nascerà si vedrà! Adesso occupiamoci della mamma!" e si chinò a baciarla appassionatamente, ma con dolcezza.

Pochi minuti dopo si separarono. "Devo andare alla riunione, altrimenti si insospettiranno."

Si morse leggermente il labbro inferiore, incerta. "Non mi sento tranquilla. Sei sicuro che non sospettino nulla?"

"Te l’ho già detto milioni di volte, mi credono ancora un Mangiamorte. Uno dei più fedeli, per giunta. Non sospetterebbero mai che collaboro con lo Sfregiato."

"Lo so, ma non posso fare a meno di preoccuparmi. Fa’ attenzione, ti prego."

La guardò intensamente, pensando a quanto potesse essere sensuale ogni suo gesto, anche il mordersi irrequieta il labbro. Le si avvicinò e, prima di baciarla appassionatamente, le sussurrò: "Voglio fare l’amore con te."

A quelle parole lei arrossì, ma non lo bloccò quando iniziò a spogliarla della vestaglia che si era infilata poco prima.

Adorava vederla arrossire come una ragazzina, le donava un qualcosa di innocente che contrastava fortemente con la passione che li univa ogni notte. Come un angelo che, anche dopo essere entrato in contatto con le tenebre, rimaneva sempre e comunque puro.

Erano stesi sul letto, abbracciati, dopo che ebbero finito di fare l’amore. Lui le diede un leggero bacio sulla guancia, prima di alzarsi e rivestirsi. Lei lo osservava ansiosa.

"Non guardarmi così, ti prometto che tornerò anche oggi. Non devi preoccuparti."

Lei sembrò sollevata dalle sue parole. "Ricordati che hai promesso."

"Certo. Ora riposa."

"Ok. E… Draco?"

"Sì?"

"Ti amo"

Lui sorrise. "Anch’io ti amo, Hermione."

****

Sorrido tristemente, ripensando che quella è stata l’ultima volta che gliel’ho detto. Harry mi guarda interrogativamente, come a chiedermi di proseguire il mio racconto. Sospiro prima di ricominciare a parlare. E a ricordare.

****

Si trovava in cucina a preparare il pranzo, quando i Mangiamorte irruppero in casa. Avendo lasciato la bacchetta in camera sua non aveva difese, la schiantarono e la portarono via.

Quando si risvegliò si trovava in una stanza buia, incatenata ad una parete. Un Mangiamorte le si avvicinò e si abbassò il cappuccio. Lucius Malfoy.

"Ti starai chiedendo perché ti abbiamo portata qui invece di ucciderti immediatamente, non è vero Mezzosangue? La risposta è molto semplice. Prima di morire dovrai soffrire, voglio vedere il tuo stupido cuore spezzarsi, frantumarsi sotto il peso delle parole che ti sto per dire. Sappi che a questo mondo esistono le persone desiderate e quelle che non lo sono. Tu appartieni alla seconda categoria, perciò preparati a morire."

Aveva iniziato a tremare. Scrutò i Mangiamorte intorno a lei, ma non riconobbe in nessuno di loro Draco. Aveva paura.

"Stai cercando mio figlio, per caso?"

Quella domanda la spiazzò. Come poteva sapere?

"Non lo troverai tra quei Mangiamorte. Anzi, non lo troverai da nessuna parte. E vuoi sapere perché?" le si avvicinò e le sussurrò all’orecchio "Perché l’ho ucciso io, con le mie stesse mani…"

Si allontanò e la fissò ghignando. Con lo stesso identico ghigno che aveva più volte visto comparire sulle labbra che tanto amava baciare.

La notizia della morte di Draco la paralizzò. Non si accorse che intanto Lucius la stava liberando, portandola in mezzo ai Mangiamorte. Aveva iniziato ad accarezzarle il viso, ma quando portò la mano all’altezza della sua bocca, lei scattò e morse con quanta più forza aveva quella mano che aveva ucciso l’uomo che amava.

La schiaffeggiò, gridandole "Puttana!". E iniziò a colpirla, non con incantesimi, ma picchiandola furiosamente. Cadde a terra e mentre tentava di rialzarsi, le tirò un forte calcio al ventre. Si accasciò a terra svenuta, e non si accorse degli Auror intervenuti per salvarla.

Prima di perdere conoscenza le sfuggì una lacrima, dovuta alla consapevolezza di aver perso il bambino che portava in grembo.

****

Appena finisco di raccontare sento una nuova ondata di nausea travolgermi. Mi trascino ancora una volta in bagno, mentre Harry va a chiamare le infermiere. Sono senza fiato a forza di vomitare. Mi rialzo e mi appoggio al muro, respirando a fatica. Gli occhi, già lucidi per lo sforzo di vomitare, si inumidiscono ancora di più. Non ce la faccio. Scoppio a piangere disperatamente.

Ho sempre desiderato avere un bambino e finalmente il mio sogno si stava realizzando, ma nel giro di poche ore ho perso sia il bambino che Draco. Una strana apatia mi coglie, le lacrime continuano a solcare il mio viso pallido, ma non emetto più alcun singhiozzo. I miei occhi si sono offuscati, non splendono più come quando guardavo Draco. Mi trascino nuovamente in camera e mi getto sul letto. Piango disperata. Mi sento terribilmente piccola e fragile. Non lo sono mai stata. Ma ora che lui mi ha lasciato, credo che lo sarò per sempre.

Harry è tornato e con lui ci sono le infermiere. Mi danno altre medicine, sia per farmi passare la nausea che per calmarmi.

Devo essermi addormentata a causa di quelle medicine, perché quando riapro gli occhi è notte fonda, manca poco al mattino. Mi guardo attorno e noto che Harry è ancora qui, addormentato su una sedia accanto al mio letto. Continuo a ripensare a ieri e le lacrime tornano ad offuscarmi la vista. Non posso andare avanti così, ormai non vivo più, sopravvivo. Draco, sento ancora il tuo sapore sul mio, ma so che con il passare dei giorni andrà affievolendosi, e quando non lo avvertirò più morirò, perché senza di te io non sono niente. A dir la verità credo di essere già morta. È rimasto solo il corpo. Non vale la pena lottare contro questo dolore opprimente per un involucro ormai vuoto, non vale la pena vivere se l’anima è già morta. Sì, proprio così, non ho più un anima, se n’è andata insieme a te, amore mio. E so che non tornerà indietro, così come non tornerai tu.

Ancora la nausea, è insopportabile, perché so che non è dovuta alla gravidanza.

Mi ritornano in mente le parole di Lucius. " Sappi che a questo mondo esistono le persone desiderate e quelle che non lo sono." Non è vero, al mondo nessuno è indispensabile. Non cambia niente se le persone muoiono, il mondo resta indifferente. Come sempre giungerà la notte, a cui seguirà il mattino. Il mondo non ha bisogno di nessuno. Però… tutto questo è triste, fa in modo che la solitudine ti opprima… Per questo motivo le persone si cercano a vicenda, ne sono certa. Loro, come me d’altronde, desiderano avere bisogno di qualcuno e che qualcuno abbia bisogno di loro. Dalla nostra nascita sentiamo il bisogno di incontrare una persona così. Io l’ho incontrata questa persona, sei tu Draco, sei colui di cui ho bisogno, senza il quale non riesco a vivere. Ma ormai… è tutto finito. Quando tornerò a casa tu non sarai lì ad accogliermi, non sarai tu a consolarmi per la perdita del bambino… Ed io non voglio che qualcuno mi dica ciò che avrei voluto sentirmi dire da te, che siano parole di consolazione o altro… Perché nessuno sarà mai te, qualunque cosa faccia.

Sento le lacrime rigarmi per l’ennesima volta le guance e la mente mi si offusca ancor di più. È l’effetto della tua assenza, inizio già a risentirne. Il sole sta sorgendo, illuminando con la sua lieve luce il mio volto pallido. Mi volto a guardare l’alba dalla finestra, ripensando a tutte le volte in cui l’abbiamo guardata insieme. Altre lacrime scendono lentamente fino ad arrivare alle mie labbra. Mi alzo dal letto e mi dirigo verso la finestra. La apro e l’aria mattutina mi accarezza dolcemente, facendomi avvertire il freddo dopo tanto tempo, abituata come sono al calore del tuo corpo. Guardo il cielo. Vorrei vederti, amore, vorrei stare con te per sempre. Mi sembra di sentire la tua voce chiamarmi. Se fossi la solita Hermione mi direi che è solo un’illusione creata dalla mia mente. Ma quell’Hermione razionale è morta, perciò io continuo ad ascoltare la tua voce che mi chiama. Dove sei, dove posso trovarti? Voglio raggiungerti. Salgo sul davanzale della finestra, senza staccare gli occhi dal cielo. Mi volto un attimo a guardare Harry, penso a quanto soffriranno lui, i miei genitori e tutti i miei amici, ma non riesco a dispiacermene più di tanto. Scusatemi tutti quanti, ma non posso andare avanti senza la mia ragione di vita, senza Draco. Ritorno con lo sguardo fuori dalla finestra e sento nuovamente la tua voce chiamarmi. Muovo un passo in avanti, raggiungendo il bordo. Faccio un altro passo, lasciandomi cadere. Chiudendo gli occhi, vedo il tuo viso. Mi sorridi e io non posso impedire ad un sorriso stremato dalla sofferenza, ma allo stesso tempo felice di dipingersi sulle mie labbra. Aspettami amore, sto arrivando da te, saremo di nuovo insieme.

E stavolta sarà per sempre.

 

 

Note dell'autrice:

ecco qua, che ne pensate? L'ultima parte non mi convince molto, ma proprio non sapevo come metterla. Dentro avevo i sentimenti, le sensazioni, ma le parole.. zero. Magari il gesto di Hermione vi sembrerà esagerato, ma io ho provato a mettermi nei panni di una ragazza, anzi donna, che oltre ad aver perso l’amore della sua vita, ha perso anche il figlio che le aveva donato proprio quella persona, e penso che a quel punto non le rimarrebbe più niente per cui varrebbe la pena vivere. Per me sarebbe così, se perdessi l’uomo che amo e in più mio figlio, la mia vita non avrebbe più senso. Da qui il titolo.

Ancora grazie mille a julietta per avermi permesso di utilizzare la sua storia ^O^ grazie, spero ti sia piaciuta (se la leggerai ^^''). Lasciate una recensione, che sia per farmi i complimenti (magari XD), per criticare (in modo costruttivo s’intende) o semplicemente per dire la vostra.

Alla prossima, bacioni

Pam

  
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