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Autore: Cardy    08/12/2012    1 recensioni
Piccola raccolta ScoziaXNordIrlanda Dedicata alla mia David-Ast, derivata da un momento di pazzia e dall'ispirazione che mi dà la role che ho con lei in cui compaiono questi due dolcissimi bambini, anche se in versione ragazzi normali!
Genere: Dark, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altri
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Role's Fic'
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Note dell'autrice; Io non cambio il raiting, anche se forse dovreiO.O Ma il mio cervello è troppo ovattato quindi lo lasciò cosìXD Ringrazio tutti quelli che leggono e vogliono recensire^o^

Twin Flames

C'era sangue, quella sera. C'era sangue e c'erano lacrime che gli solcavano il viso, c'era anche la voglia di urlare, di gridare, di odiare. Ma la stanchezza era fin troppo evidente sul suo viso, vedere la sua gente morire era come strapparsi piano piano ogni organo vitale.
E c'era la voglia di buttarsi in ginocchio e piangere fino a che non ci fosse stata più la forza di fare nemmeno quello. Il bisogno più forte però era quello di avere qualcuno accanto, qualsiasi persona, qualsiasi. Suo fratello lo aveva fissato con gelida rabbia, quasi accusandolo della propria debolezza, gli aveva voltato le spalle mentre invece nella mente gli risuonava la risata di Inghilterra, sarebbe rimasta il suo incubo fisso per tutta la vita. Era debole, non riusciva nemmeno a proteggere la sua stessa patria, la gente che credeva in lui e tutto per quieto vivere.
Le lacrime tornarono ad inondargli gli occhi, le sentiva premere per uscire, per essere liberate ma non poteva farlo.
E poi aveva sentito le sue braccia avvolgerlo, spingerselo contro al petto robusto. Non si era mai accorto di quanto David fosse caldo, di quanto gli piacesse il suo odore forte, sapeva di sangue e di libertà, sapeva di David e questo bastava. E si era sentito ancora più debole, quando si era stretto maggiormente a lui ed aveva lasciato uscire gocce di dolore dagli occhi, perchè se lui gli faceva quell'effetto allora significava che avrebbe dovuto allontanarlo, perchè aveva riconosciuto quello che provava nei suoi confronti. Provarlo in quel momento era ancora più terrificante.
-"una tua sola parola, Col."-
Aveva scosse la testa. Aveva capito che cosa intendeva. Una sola parola ed Alba si sarebbe armato di nuovo contro Inghilterra, ma questa volta lo avrebbe fatto per lui, per Colin. E l'amore rende deboli. Ti fà sentire forte ma in realtà sei più debole, l'altra persona diventa il tuo punto debole, sei pronto a combattere battaglie che non ti appartengono. David doveva rimanere come era sempre stato, non doveva macchiarsi per lui. Per questo si era staccato appena da quell'abbraccio e gli aveva posato le mani sul volto, intrappolando nuove parole totalmente inutili, perchè David parlava sempre troppo e sempre a sproposito. Le aveva bloccate con la propria lingua, lo aveva sentito irrigidirsi per un secondo prima che la lingua si intrecciasse con la sua e le braccia lo strigessero maggiormente, tirandoselo contro, come se avesse avuto paura che potesse scappare di nuovo. Ma non lo avrebbe fatto, non quella volta, quella volta voleva solamente sentirlo. Si era lasciato spingere in camera, sentiva il bisogno crescere in entrambi, perchè ne aveva bisogno anche lui, un bisogno disperato, aveva bisogno di non pensare, di non sentirsi ancora debole od inutile. David invece aveva bisogno di lui, voleva divorarselo, e lui si faceva assaggiare poco alla volta, negandogli le labbra proprio quando l'altro cercava maggior contatto, sfiorandogli il petto lentamente, tastando i muscoli sodi, sentendoli tendersi e cercavano lui, nessun altro, quasi quanto lui cercava David ed ogni cosa in lui. I vestiti erano presto finiti sul pavimento della stanza, c'era il bisogno di sentire la pelle accarezzare altra pelle. E bruciava, scottava quasi, era come se lo avessero messo al rogo e lui non si stava ribellando. Aveva sempre pensato ad Alba come un dominatore, un guerriero ed in quanto tale qualcuno che non si sprecava in stupidi preliminari, prendeva quello che voleva, ma aveva sbagliato. David aveva lusingato ogni millimetro del suo corpo, con la lingua, le mani, lo sguardo. Lo aveva trattato come se fosse stato la cosa più preziosa presente sul pianeta, fragile cristallo che poteva rompersi al minimo soffio di vento. E lui lo aveva ripagato con la voce, facendosi scappare gemiti ogni qual volta il tocco diventava più audace, ogni qual volta le fiamme aumentavano di intensità, lambendogli l'anima. Era un amante premuroso, che si occupava più del piacere di Colin che del proprio, lo aveva preparato accuratamente, facendo crescere in lui il bisogno, la fame. Lo voleva, voleva che lo prendesse. Ed ancora si accorse che non si sarebbe mai concesso in quel modo a nessun altro, perchè era solo David che aveva il potere di farlo sentire in quella maniera, certezza che era cresciuta ad ogni spinta, ad ogni centimetro guadagnato nel suo corpo, con ogni ansimo o parola che usciva dalle labbra del rosso. Gli aveva graffiato la schiena, si era spinto maggiormente contro quel corpo teso, gli aveva chiesto di più ed era stato accontentato, fino al limite in cui era esploso, inarcandosi talmente tanto contro quel corpo che aveva creduto la propria spina dorsale si sarebbe spezzata. Aveva riassaggiato le sue labbra, passato le mani fra i fili morbidi e rossissimi dei capelli, ma non aveva saputo rispondere a due semplici parole.
-"Ti amo."-
Lo aveva semplicemente ribaciato, intrappolando ancora la voce.
Aveva aspettato che si fosse addormentato e si era ripreso vestiti e dignità, che secondo lui giaceva per terra insieme agli altri, andandosene da quella stanza. Dopo si era mantenuto alla distanza di sicurezza, ricostruendo, mattone per mattone, la propria facciata da gelido bastardo. Aveva osservato la sua gente unirsi ai terroristi, alzando le spalle quando Arthur lo aveva accusato di non fare niente per impedirlo. Vero, l'unica cosa che aveva fatto era stato bruciarsi grazie a David. E si sentiva i suoi occhi da gatto addosso, però era logico che si comportasse in quella maniera. Dopo le fiamme rimaneva la cenere. Si, sarebbe stato bello che fosse così, però doveva riconoscere una cosa. Sotto la cenere rimanevano le breci ancora ardenti, non si erano mai spente, aspettavano che lui decidesse solamente di fare scatenare altre fiamme.
  
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