-Che
bella giornata di merda che mi aspetta!!- Guardò
l’orologio… Le 6… Bulma si decise finalmente ad alzarsi dal letto… Le 6.30…
Andò in bagno, si guardò allo specchio: -Accidenti, sembro un cadavere, devo
prendere un po’ di sole…- Si pettinò e legò velocemente i capelli in uno
chignon approssimativo, quel po’ che bastava per non farli bagnare, si spogliò
e si infilò sotto la doccia. Per quei brevi minuti dimenticò tutte le sue
preoccupazioni e le sembrò di essere tornata ad avere 20 anni… Quando era felice…
Felice con lui… Felice come non lo era da tanto tempo… Troppo tempo… Quante
volte avevano fatto la doccia insieme, in quello stesso bagno! –Cosa devo fare
io? Non ce la faccio più a vivere così!!- Uscì dalla doccia, si vestì
svogliatamente: non aveva proprio voglia, quel giorno, di lavorare, di vedere
le facce di quei grigi commercialisti che volevano dirle come spendere i suoi
soldi, di passare ore in laboratorio tra esperimenti da fare e stupidissime
macchine da riparare. –Non posso semplicemente starmene a letto?- Purtroppo non
poteva. Scese in cucina, preparò la macchinetta da due caffé, perché non si sa
mai, prese il latte e mise a scaldare tutti e due. Quando fu tutto pronto
dovette combattere contro il sonno per riuscire a non far frantumare i biscotti
nel suo cappuccino. Un rumore improvviso la fece sobbalzare, la porta della
cucina sbattè violentemente e Vegeta fece la sua entrata trionfale… Non lo
sopportava… Il suo atteggiamento di superiorità nei confronti di tutto e tutti,
ma soprattutto… Lei non sopportava il fatto che in
fondo un po’ le piacesse… le piaceva quel suo modo scorbutico di fare e… le
piaceva da morire quel suo fisico perfetto e scolpito, segnate da molte
battaglie e così virile… ma non lo avrebbe mai ammesso apertamente!! Lui si diresse
verso i fornelli e si versò in una tazzina quel poco caffé che era rimasto, non
mise zucchero, cominciò a bere: -Questo caffé è freddo donna!!- -Allora, prima
di tutto io un nome ce l’ho ed è anche un bel nome, se ancora non lo avessi
imparato è Bulma: B-U-L-M-A!! Secondo poi… Quel caffé era per me, preparato per
me, da me e che dovevo bere io insieme al latte!! Alla tua colazione da oggi ci
pensi tu perché io mi sono stufata di accudire un bambino troppo cresciuto!!-
Detto questo, la donna finì in fretta di fare colazione e se ne andò, lasciando
Vegeta un po’ contraddetto: -COME SI USA QUESTO AGGEGGIO PER IL CAFFE’?-
-ARRANGIATI!!- -Questa terrestre proprio non la capisco!! …Come faccio a
metterci il caffé qui dentro?-
Prima
di pranzo, Bulma aveva già partecipato a una noiosissima riunione, riparato un
televisore rotto, “Perché scomodarmi per un televisore? Esistono i tecnici
apposta!!” (Aveva pensato appena finito il lavoretto)
E, come se non fosse abbastanza, le aveva telefonato Yamco dicendole –Tesoro,
per oggi, ti dispiace se non ci vediamo? Sai ho un sacco di lavoro da fare e
non mi sento neanche troppo bene…- -Ok, non c’è problema… A domani!!- Aveva
messo giù senza neanche aspettare la sua reazione, tanto lei lo sapeva, tutte
scuse!! Così dopo pranzo si rituffò a capofitto nel lavoro, non avendo
nient’altro da fare. E come se non bastasse tutto lo schifo che si sentiva
addosso, Vegeta ci aveva messo il carico sopra: -Tu e questa tua stupida
Gravity Room!! Prima o poi
accanno tutto e vado in vacanza senza dire niente a nessuno!!- Gli aveva quasi
urlato cacciandolo dal laboratorio.
Non
aveva voglia di cenare… Disse alla madre di non preparare niente per lei perché
sarebbe andata a dormire non appena finito di lavorare. E
così fece. O almeno… Ci provò. Perché nei 3 quarti
d’ora che erano passati da quando era salita in camera
sua, non era riuscita a prendere sonno. Stava guardando fuori
dalla finestra; era così assorta nei suoi pensieri che non sentì neanche
la porta aprirsi. Due mani forti le si posarono sulle
spalle, a quel lieve tocco lei sussultò… -Te la prendi troppo per quello
stupido umano!!- -Cosa vuoi saperne tu, Vegeta? Lasciami in pace e vattene!!- I due si guardarono negli occhi per pochi istanti, che
sembrarono infiniti… -Come vuoi, donna!! Volevo solo darti un consiglio!!- -Ah, sì? Allora dai, spara… Qual è questo tuo
fantasmagorico consiglio?- -Ho colto un po’ di ironia
nelle tue parole…- -Nelle mie parole? Oh, no!! Come
hai potuto pensare una cosa del genere?- -Non scherzare con il fuoco, donna!!- -Ti ho già detto decine di volte che
io-mi-chiamo-BULMA!!- Vegeta alzò il braccio con fare minaccioso, ma quando
vide che la donna non stava muovendo neanche un muscolo lo abbassò –Non c’è
gusto a picchiare una donna che non può difendersi!!- Bulma osservò il
sorrisetto cinico e sfacciato dell’uomo e non potè fare a meno di pensare
quanto fosse assurdamente attraente e a quanto avrebbe voluto… Scacciò quei
pensieri e disse, con fare deciso: -So difendermi molto bene, non hai idea di
quello…- Non riuscì a finire la frase, che Vegeta la prese in braccio e
l’appoggiò contro il muro: -Di cosa sei capace donna? Dimostramelo!- Cominciò a
baciarla con foga sul collo –Che diavolo stai facendo?
Lasciami stare!!- -Non dirmi che non lo vuoi anche
tu!!- “Perché l’ho detto? Che
cosa ti sta prendendo Vegeta? Avevi in mente solo di sco***tela, non di giocare
con lei!!” -No, non lo voglio!! Vattene e
lasciami stare- “Ma cosa sto
dicendo? Sì che lo voglio, non aspettavo altro!!”.
A quelle ultime parole, Vegeta reagì come mai Bulma avrebbe pensato!! Continuò a baciarla ancora più intensamente. Lei cercava
di liberarsi, ma in fondo non è che ci mettesse poi
tutta questa voglia. Quei baci dappertutto cominciavano a piacerle, si scoprì a
pensare a come avrebbe potuto essere stare con lui, averlo tutte le notti,
condividere momenti di passione e dolcezza, momenti come quello… E la cosa le
piacque… Molto… Lui aveva completamente disintegrato le sue barriere!! Ma in fondo… Perché, per una volta, non avrebbe dovuto
fare quello che VOLEVA fare?! Cercò di allontanarlo
un’ultima volta, se lui non se ne fosse andato, tanto meglio… -Lasciami stare!! Mettimi giù!!- -D’accordo come
vuoi!!- “Che cosa? No!!”. Ma lui non fece quello che lei
credeva. Infatti, sempre tenendola stretta a sé, la buttò sul letto, dove si
mise sopra di lei e cominciò a spogliarla; la giovane donna
decise che anche lei avrebbe dovuto divertirsi, così lo spogliò –Non
credere che mi lascerò prendere da te tanto facilmente!!- -Cosa fai, reagisci?-
-Certo, perché non dovrei?!- -Sono io che comando!!- -Non credo proprio!! Non
mi sono mai fatta mettere sotto da nessuno!! Tu non
sarai certo il primo!!- E detto questo si portò sopra
di lui… -Vuoi sfidarmi?- disse lui riportandosi facilmente sopra –Io adoro le
sfide!!- rispose lei sprezzante. Cominciò così il gioco: i due si stuzzicavano
a vicenda, si provocavano, godevano l’uno dell’altra…
Questo gioco andò avanti per molte ore… Quando
Vegeta si svegliò era notte inoltrata. Bulma stava dormendo, completamente
nuda, a pancia in giù, vicino a lui, probabilmente sfinita da quella notte
d’amore, anche se non poteva definirsi proprio così. Il Principe si sorprese a
guardare quella incantevole creatura intensamente e a
pensare a quanto fosse straordinariamente bella, soprattutto così, senza niente
addosso, con i lunghi capelli azzurri liberi sulle spalle e il respiro calmo.
Era rimasto impressionato dalla grinta che era riuscita a tirare fuori e così
aveva deciso che avrebbe potuto divertirsi un po’ con lei; che male c’era, in
fondo, se ogni tanto anche l’orgoglioso Principe dei Sayan si prendeva una
pausa? E che pausa si era preso!! Non era mai rimasto
così soddisfatto le volte in cui, tra una conquista e un’altra, aveva deciso di
approfittare della poveretta di turno. Forse dipendeva
dal fatto che Bulma non aveva ceduto, era riuscita a tenergli testa e infine aveva
deciso di fargli l’onore di poterla avere… Ma cosa
diavolo stava pensando? Lui era il Principe dei Sayan: se voleva una donna se
la prendeva e basta! E lei non era diversa, se l’era presa e basta!! Quale onore? Ma che cosa gli era
passato per la testa?
Raccolse i suoi vestiti, se li mise addosso di fretta e uscì da
quella stanza.
Si girò solo per un istante a guardare… Certo però… Che era davvero bella…