Osservo il paesaggio oltre la mia finestra.
Nevica.
Manca poco a Natale e sta nevicando.
Un contesto allegro, tutto sommato.
Già.
Ma io non mi sento poi così allegra...
 
 



I fiocchi vorticano leggeri, piegati alla volontà di un vento gelido.
Cristalli di ghiaccio che muovono alcuni passi di una danza soave.
Perfetta e bellissima come la neve. Fredda.
Scuoto il capo, tornando all’interno della stanza.
Mi nascondo sotto le coltri calde. Una fortezza impenetrabile fatta di coperte ammassate.
Mi ripiego su me stessa, cercando di farmi il più piccola possibile.
Non mi piace, la neve.
Da un anno a questa parte, non mi piace più.
È quando la neve si è macchiata di rosso che ho perso tutto.
 



 
La neve è melliflua. È ingannevole.
Preferisco la pioggia.
La pioggia lava, la pioggia rilassa.
Rigenera questa terra secca e screpolata, profuma l’aria di pulito.
La pioggia riporta a galla i ricordi, spande un po’ di malinconia.
Mi piace perdermi nel suono delle gocce che cadono.
La pioggia simboleggia il dolore e la tristezza. Ma anche la commozione e la gioia.
La neve no.
La neve non è niente, la neve non ha sentimenti.
La neve simboleggia la totale assenza di emozioni.
Così dicono.
Per me la neve è cattiva.
Ricopre tutto, rende il paesaggio surreale e illusorio.
I fiocchi sembrano puri e innocenti. Ma non lo sono.
Amavo la neve. Ora non più.
È quando la neve si è macchiata di rosso che ho perso tutto.
 
 



Chiudo le tende, rimanendo nel buio.
Sono sola.
Sola con il ghiaccio e la neve che bussano alla finestra.
Dai miei occhi cade la pioggia.
Il mio cuore è solitamente un fiocco di neve. Freddo.
Solo la neve che cade dal cielo riesce a far sciogliere il ghiaccio che ho dentro.
Quei danzatori bianchi riportano alla mente ricordi troppo dolorosi..
 
 
 









 
Angolo del Corvo:
 
Salve a tutti, scusatemi per questa bomba di depressione.
È che fuori sta nevicando e questo mi ricorda che, l’ultima volta che il cielo ha vomitato dei cristalli di ghiaccio, io ho perso una persona a me molto cara.
E non sono più stata la stessa.
Scusatemi ancora.
Raven.