A volte, Rose Weasley sparisce, ma nessuno ci fa caso.

Infondo, lei è la scontrosa: non parla mai e se lo fa è per insultare o per rispondere male a chi si è permesso di disturbarla, pensa, picchia e vede la vita con pessimismo, in nero, il suo colore preferito.

Lei è alta, ha i capelli rosso acceso, sempre impicciati, gli occhi azzurri leggermente a mandorla e le mani dalle dita lunghe, di quelle che vengono definite “da pianista”, molto ben curate nonostante tutti i pugni che ci ha dato.

A volte, Molly Weasley sparisce, ma nessuno ci fa caso.

Infondo, lei è la pazza: dice tutto quello che le passa per la testa, e la maggioranza delle volte sono sono scemenze secondo molti, gioca, saltella e vede la vita con ottimismo, in rosa, il suo colore preferito.

Lei è piuttosto bassa, ha i capelli neri, indomabili (non che lei abbia mai provato a renderli normali), gli occhi azzurri enormi più chiari di quelli della cugina e le mani corte, rovinate e piene di calli, con le unghie mangiucchiate.

A volte, Rose Weasley e Molly Weasley spariscono negli stessi pomeriggi, ma nessuno ci fa caso.

Infondo, è impossibile che la scontrosa e la pazza si incontrino, secondo tutti i familiari, perché, comunque, cosa potrebbero fare insieme due persone così diverse? Niente, ecco cosa.

Ma invece si sbagliano: non essendo ma andati sotto le apparenze, cosa sanno su due ragazze così particolari? Niente.

E infatti Rose e Molly si incontrano e fanno sempre la stessa cosa.

Molly di stende a pancia in giù e aspetta Rose (è sempre la prima ad arrivare) mentre pensa alla storia da raccontare, perché lei racconta sempre una storia: le serve a liberare la fantasia con qualcuno che la apprezzi, senza essere criticata, per una volta.

E Rose arriva quando Molly ha già elaborato la storia di quella volta: lei che è una persona così seria ha bisogno di aiuto per liberarsi dai problemi e le storie della cugina sono la cosa migliore, ne ha bisogno come se fossero una medicina.

Ogni volta si siede accanto alla bruna e, quando questa inizia a parlare, inizia a pettinarle i cappelli con le dita e a farci tante piccole trecce o codine: è così che si rilassa.

E anche questa volta, con le ragazze ormai diciassettenni, si sta ripetendo la stessa scena.

Si trovano in un prato pieno di margherite caldo e soleggiato, visto che, ormai, era luglio.

Rose, sotto richiesta di Molly, indossava un vestito bianco senza maniche che le arrivava fin poco sopra le ginocchia e cercava di fare un'elaborata acconciatura che aveva visto su una rivista di loro cugina Dominique, anche con successo.

Intanto Molly raccontava.

“C'era una volta un abilissima e intelligentissima strega di nome Molly, che, però, visto che non era apprezzata essendo troppo avanti rispetto agli altri, un giorno scappò. Si ritrovò a piangere in riva al lago e, straziata dal dolore e dal disprezzo, decise di vendicarsi di chi l'aveva fatta soffrire e divenne un strega malvagia. Ma a quel punto arrivò Rose che le fece capire che non tutti erano cattivi e quindi...”

Rose smette di giocare con i capelli di Molly e le si mette di fronte, sollevandole il viso.

“Basta, Molly. Dobbiamo parlare di cose più serie. Quanto credi di poter andare avanti così?”

Molly guarda la rossa con espressione concentrata.

“Quanto basta, Rosie, quanto basta”

La Rose guarda la cugina con una confusa.

“E cioè?”

“Cioè fino alla fine dell'anno, Rosie. Poi possiamo andare via e finire questo strazio.”

Rose annuisce sorridendo e poi torna ad acconciare i capelli della mora, non prima di lasciarle un veloce bacio sulle labbra.

L'altra, dopo aver fatto una faccia soddisfatta, riprende felice la storia.

“Almeno loro ce l'hanno fatta.” dice Tessriel sbucando alle spalle di Arianne.

“Si” risponde Arianne dando le spalle alla scena. “Forse le nostre bis-bis-bis-bis-nipoti riusciranno a lottare abbastanza per il loro amore, al contrario di noi.”

Arianne spalanca le ampie ali argentee e spicca il volo mentre Tess si addentra nel bosco.

“Le senti anche tu queste voci?” chiede Rose girandosi verso il gli alberi dietro la sua schiena.

Molly ride.

“E menomale che sono io a volare di fantasia, Rosie! Abbiamo messo tutti gli incantesimi di protezione che ti ha insegnato tua madre, no? Più di così!”