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Autore: niallswings    08/12/2012    3 recensioni
'La fiducia è una cosa seria, che si da alle cose serie'.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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“Quindi..insomma..state insieme, vi amate?” chiese Maura, ancora sorpresa.
 “si.” risposero insieme i ragazzi, ridendo per la situazione.
“Bene..se siete felici voi, a me farà strano vedervi appiccicati dopo tutti i vostri litigi, ma me ne farò  una ragione” disse Bobby, ridendo e dando una pacca sulla spalla del figlio.
Niall e Karen sorrisero, erano felici, l’avevano presa meglio di quanto si aspettassero.
 
 
Il compleanno di Karen si stava avvicinando e i preparativi da parte dei ragazzi, a insaputa della mora, cominciarono.
Le avrebbero organizzato una festa a sorpresa, avrebbero voluto creare l’atmosfera dei film; la ragazza entra in casa, è buio, accende la luce e tutti escono da sotto il tavolo urlando ‘buon compleanno!’. L’avrebbero fatta sentire amata, l’avrebbero fatta sentire a casa. Avrebbero invitato anche i loro parenti e si sarebbe divertita, non si sarebbe sentita sola. Le avrebbero fatto passare uno dei giorni più belli della sua vita.

Il compito di Niall era quello di distrarre Karen, di farla stare il meno possibile con il resto dei ragazzi, di modo che non si sarebbe accorta del loro comportamento strano, per evitare che le dicessero sempre ‘scusa, devo andare’..’magari la prossima volta’ quando sarebbero dovuti andare in giro per negozi a comprare palloncini, piatti, bicchieri e tanti altri addobbi per feste.
Ma infondo, non era proprio un ‘compito’, lui ne approfittava e, mentre gli altri sistemavano tutto per l’evento, la vecchia casa di Karen, cucinavano ecc, lui si godeva la sua ragazza.
“Dove stiamo andando? A che ci serve questa coperta?” gli chiese lei una sera, mentre lui tenendola per mano, la incitava a camminare.
“Eccoci arrivati.” disse Niall, sdraiandosi per terra sull’erba.
L’aveva portata in un vasto parco, completamente verde, e qualche albero, ma davvero pochi.
“Che ci facciamo qui? Non c’è niente.” disse lei.
“Guarda su.” le disse il biondo, indicando il cielo stellato.
Karen rimase sbalordita da quel cielo pieno di tanti piccoli puntini illuminati.
“Guarda, se unisci quelle stelle in questo modo” disse il biondo, muovendo il dito in aria in direzione delle stelle “viene fuori una scimmia.”
“Invece se le unisci cosi, vedi un fiore appassito.” disse ancora.
“E cosi..un cetriolo.”
“Un cetriolo?” disse Karen ridendo.
Rise altrettanto il biondo e annuì.
“Se le unisci cosi invece, viene fuori la scritta ‘ti amo’” disse la ragazza voltandosi verso Niall.
Si girò anche quest’ultimo e la baciò.
“I tuoi occhi sono più splendenti di queste stelle.” gli disse la mora.
“Nah, i tuoi.” controbatté Niall.
“Visto che li abbiamo entrambi azzurri, sia i miei che i tuoi sono più splendenti delle stelle, ok?” disse ridendo Karen.
“Ok, ma sono sempre più splendenti i tuoi.” disse il biondo velocemente, azzittendola con un bacio.
“Cosi non vale.” si lamentò la ragazza, tenendo gli occhi chiusi e continuando a farsi trasportare dal sapore delle labbra del suo ragazzo.
Karen si avvicinò di più a Niall e si attaccò al suo petto come un piccolo koala in cerca di affetto e incrociò le loro gambe. Cominciò a baciarlo dappertutto, sulle guance, sul naso, sulla fronte e sul collo, che faceva rabbrividire il ragazzo, causandogli solletico. Il ragazzo la prese per i fianchi e la mise sopra di lui, facendo toccare il suo bacino alla pancia della ragazza.
Niall si morse il labbro e Karen rise beffardamente.
La ragazza cominciò a giocare; si sistemava meglio su di lui, di proposito, strusciando ogni qualvolta tutto il suo corpo al bacino del ragazzo.
“Smettila.” disse Niall.
La ragazza rise e continuò, mordendosi il labbro e guardandolo in modo provocatorio.
“Ma che vuoi farlo qui?” le chiese il biondo.
“Perché no?” disse Karen, leccandogli l’orecchio.
“Tu sei pazza.” le disse Niall.
“Non c’è nessuno, è buio, chi vuoi che ci scopra.”
“Dai amore, non si può qua, senza..niente.”
“Vaffanculo.” gli disse lei sospirando, nel suo orecchio, e continuando a baciarlo e alzandogli le estremità della maglietta.
“Oh, vaffanculo a te.” le rispose lui prendendole il viso e cominciandola a baciare con foga, posizionandola meglio sopra di sé toccandole il sedere.
La ragazza rise soddisfatta e lo baciò anche lei con altrettanta foga, facendo incontrare le loro lingue. Niall mise le sue mani fredde sotto la maglia della ragazza, percorrendole la schiena. Karen incurvò leggermente la schiena per i brividi.
“Dormiamo qui?” chiese il biondo alla ragazza, mentre quest’ultima non gli dava la possibilità di parlare con i suoi baci.
La ragazza annuì. “Ma dopo.” disse poi.
Niall la prese dietro la nuca e la baciò, quasi senza prendere fiato, accarezzandole il viso.
“No dai ora, ho sonno.” le disse poi, facendola scendere e sdraiandola al suo fianco.
“Che cazzo stai facendo? Scherzi?” gli chiese furiosa Karen.
Niall non riusciva a smettere di ridere.
Gli era piaciuto provocarla per gioco.
“Ma che cazzo ti ridi? Vaffanculo sul serio.” gli disse lei, prendendosi tutta la coperta e girandosi dall’altro lato, chiudendo gli occhi.
“E dai!” le disse Niall, avvicinandosi a lei e baciandole il collo.
La ragazza lo scansò.
Il biondo rise ancora. “Mi dai almeno un pezzo di coperta?” le chiese poi.
Karen disse un secco ‘no’.
“Ma dai, ho freddo!” si lamentò Niall, divertito ancora per la reazione della ragazza.
“Vaffanculo, ancora.” gli disse lei, lasciandogli la possibilità di avvicinarsi a lei e sentirsi caldo sotto la coperta.

La mattina seguente Niall si svegliò prima della ragazza, che dormiva beatamente.
Quando lei si svegliò, trovò di fronte a sé una grande macchia rosa; erano tanti fiori di pesco che Niall aveva sparso li davanti.
Karen ne rimase affascinata.
“Cosi mi perdoni?” disse il biondo, inginocchiandosi dietro di lei, scostandole i capelli e baciandola al lato delle labbra.
“Vaffanculo, e quattro. Certo che ti perdono cosi.” gli disse, appoggiandogli una mano sulla guancia e avvicinandolo alla sua.
“Ma dove li hai trovati?”
“Mi sono girato un po’ il parco e li infondo” le disse indicandogli un punto lontano del grande giardino “ci sono delle aiuole con questi fiori.” le disse sorridendole.
“Ma non è vietato?” gli chiese la ragazza ridendo e prendendo uno di quei fiori e annusandolo.
“Si, ma..noi ora scappiamo e non lo saprà nessuno.” le rispose il biondo prendendola per mano e facendola alzare. La ragazza lo abbracciò forte.
“Sei fantastico.” gli disse.
“Ti amo.” le rispose lui.
Mano nella mano tornarono a casa. Mano nella mano camminavano felici per le stradine di Londra, abbracciandoci e baciandosi.
“Ho il naso gelato.” disse la ragazza portandosi le mani su esso.
“Aw, sei un amore.” le disse Niall, portando il viso della ragazza sotto il suo braccio in modo da riscaldarle il naso.
Karen era felice.
Immaginava che Niall si sarebbe dimenticato del suo compleanno, anche i ragazzi, o anzi che non sapessero proprio che da lì a pochi giorni avrebbe compiuto diciotto anni, sarebbe diventata maggiorenne, ma non le importava, finalmente stava bene con sé stessa, era di nuovo felice e serena dopo tanto tempo e tutto questo grazie ai suoi sei amici, ma soprattutto al biondo, il primo che ha conquistato la sua fiducia e l’unico che sapeva la sua storia.
Entrarono in casa e la ragazza si gettò subito sul divano, ma Niall voleva tornare solo per posare la coperta, magari lì a casa c’era uno dei ragazzi o i loro genitori che si volevano mettere d’accordo con Maura e Bobby.
“Ci vediamo un film?” gli chiese Karen, facendo zapping con il telecomando della tv.
“Perché non lo andiamo a vedere al cinema?” le propose Niall.
“Mh, si, bella idea.” disse, alzandosi e indossando nuovamente il cappotto che si era tolta entrando in casa. “Che film danno?”
“The Avengers?” propose il biondo.
“Nah, non è il genere di film che mi piace, è noioso.” disse in disaccordo la ragazza.
“E chi dice che dobbiamo vedere il film?” disse Niall avvicinandosi in modo provocatorio alla ragazza.
“Se dobbiamo pomiciare, possiamo benissimo farlo qui a casa o da un’altra parte, senza spendere soldi per un biglietto.” ribatté Karen ridendo e respingendolo.
“ ‘Pomiciare’ come sei volgare, io immaginavo una cosa più romantica, però ok, allora andiamo a vedere..paranormal activity 4?”
“Si, dai! Cosi se ho paura, ci sei tu ad abbracciarmi. Ecco, questo è romantico, va bene?” disse Karen prendendolo in giro.
“Quanto sei stronza. Perfetto, allora andiamo.” disse, intrecciando la sua mano a quella della ragazza.
Presero un bigliettino e scrissero a Maura e Bobby che avevano passato la notte fuori, stavano bene e li avvertirono che stavano uscendo nuovamente.
Arrivarono leggermente in ritardo al cinema, infatti il film era iniziato già da cinque minuti. Presero velocemente un pacco di pop-corn e si precipitarono dentro la sala, la quale era piena di gente che urlava e si copriva gli occhi per la paura.
Anche Karen era nella stessa situazione e Niall aveva avvicinato al petto le gambe e il viso su quest’ultime, di modo che se c’era una scena spaventosa, sprofondava in esse. Karen si girò e rise di gusto vedendolo.
“Io ero venuta con l’intento che, se avessi avuto paura, ci saresti stato tu ad abbracciarmi, ma a quanto vedo…sei più femminuccia di me.”
“Eh? Che? No ma io lo sto facendo apposta, a me non fa paura niente.” disse, assumendo la corporatura da ragazzo ‘figo’, facendo scendere le gambe dal sedile e osservando il film di fronte a lui.
“Si certo.” rise Karen.
“Ho paura.” disse poi, avvicinandosi al biondo e aspettando che quest’ultimo la accogliesse tra le sue braccia.
“Ma ora non sta succedendo niente.” rispose lui.
“Sei proprio un tonto, abbracciami e basta!”
L’espressione di Niall fu del tipo ‘oh, hai ragione, che scemo che sono’ e l’abbracciò immediatamente.
La ragazza sprofondò nell’incavo tra il collo e la spalla del biondo e assaporò tutto quel profumo che ogni volta metteva Niall e che faceva impazzire la mora. Tornò poi a guardare il film, ma proprio nel momento in cui girò lo sguardo verso lo schermo, ci fu una scena alquanto schifosa e si coprì immediatamente lo sguardo appoggiandosi sul petto di Niall. Quest’ultimo la guardò e rise e accarezzandole i capelli la tranquillizzò.
“Basta, non vedrò mai più un film horror, ti potrò abbracciare anche vedendo un film comico o romantico, e sarà anche meglio.” disse la ragazza uscendo dal cinema.
“Sono d’accordo, non voglio vederti spaventata.”
“Mh, o non vuoi vedere te stesso, spaventato?”
“Spiritosa!” disse offendendosi, per scherzo, il ragazzo.
Karen rise e lo baciò sulla guancia, per poi dargli la mano.
Prima di tornare a casa, fecero un giro per il centro, dove incontrarono degli artisti di strada, come un disegnatore che fece loro un ritratto mentre si baciavano, senza che loro se ne accorgessero. Glielo regalò poi e i ragazzi, divertiti, lo ringraziarono.
“Mi ha fatto il naso grosso.” si lamentò la ragazza.
“Sei sempre bellissima.” le disse il biondo.

Il giorno del compleanno di Karen era finalmente arrivato.
Ormai era tutto pronto.
I ragazzi erano pronti, i loro parenti anche, gli addobbi, la musica, il cibo, le bevande erano in casa.
Niall, nonostante aveva passato giorni interi con Karen, era rimasto in contatto con tutti, pianificando ogni cosa.
“Ah amore, una cosa che volevo già dirti da tempo ma di cui tra una cosa e l’altra mi sono dimenticato…quando sono venuto con te nella tua…vecchia casa, avevo gli occhiali da sole e li ho lasciati li, te la senti ti accompagnarmi, cosi li riprendo?” le chiese Niall. Ovviamente il ragazzo non si era dimenticato di nessun occhiale da sole, faceva tutto parte del piano ‘festa a sorpresa per Karen’.
“Si, certo, è sempre un piacere per me tornerà in quella casa, nonostante..” disse la mora, abbassando lo sguardo.
“Dai, dai, andiamo.” le disse Niall, passandole la sua mano calda dietro la schiena e prendendola per mano, per poi uscire.
Il ragazzo non vedeva l’ora di arrivare in quella a casa e farle trovare l’accoglienza di tutti, aveva paura che Karen ce l’avesse con lui perché non le aveva fatto gli auguri, che pensava che si fosse dimenticato del suo compleanno e quindi lei era alquanto dispiaciuta. Si sentiva un po’ in colpa, ma sapeva che infondo ne valeva la pena.
“Eccoci arrivati.” disse il biondo urlando, di modo che tutti dentro l’avrebbero sentito.
Infilò le chiavi nella serratura e lentamente aprì.
Entrò per prima Karen e… ‘TANTI AUGURI A TE, TANTI AUGURI A TE, TANTI AUGURI A KAREN, TANTI AUGURI A TE!’ rimase sulla soglia della porta emozionata, felice, in lacrime, senza parole, con il cuore pieno di gioia.
“Sorpresa.” le disse Niall da dietro.
La ragazza si girò e lo abbracciò forte.
“Grazie.” gli disse.
“E grazie a tutti voi, non avrei mai immaginato che avreste organizzato tutto questo per me…grazie, grazie, grazie.” disse, correndo tra le braccia di tutti i presenti.
“E ecco perché mi hai tenuta lontana dai ragazzi in questi giorni e mi hai chiesto sempre di uscire, mica perché volevi stare davvero con me!” disse scherzando Karen, rivolgendosi a Niall.
“No no aspetta, non la mettere su questo piano..” cercò di giustificarsi il biondo.
“Scherzo amore.” gli disse la ragazza scompigliandogli i capelli.
Harry chiamo un attimo in disparte Karen e Niall. “Ragazzi, ehm…sentite, voglio chiedervi scusa per tutto quello che è successo. A te Niall per averti risposto male quel giorno in discoteca, e a te Karen per averti baciata, quel giorno in discoteca. Non dovevo approfittarmene, eri ubriaca.”
“Hey amico, tranquillo. Ho sbagliato io a reagire cosi, allora non era ancora la mia ragazza, in fondo potevi fare quello che volevi.” gli disse Niall, dandogli una pacca sulla spalla e abbracciandolo.
“Si, è vero, non c’è problema, io non ce l’ho mai avuta con te.” gli disse Karen, sorridendogli sinceramente. “E poi…è stato bello.” disse, fingendosi seria per un istante. Niall la guardò molto male. “Scherzo, scherzo, non mi ricordo niente di quel giorno.” disse poi, ridendo per la reazione del biondo.
“Bene, allora auguri.” finì Harry abbracciandola. “E diamo via alle danze!” disse poi, prendendole la mano e facendola roteare su se stessa. La ragazza rise e si gettò al centro del salone, dove gli altri chiacchieravano, mangiavano e bevevano.
La giornata stava andando alla grande. Karen aveva avuto l’occasione di conoscere meglio le famiglie dei ragazzi e si accorse di avere una certa sintonia con Gemma, la sorella maggiore di Harry. Aveva ricevuto diversi regali; maglie, maglioni, leggins, cappellini di lana, cd musicali e tante altre cose utili. Aveva ballato e scherzato, giocato e bevuto, ma senza esagerare.
Era una festa di compleanno fantastica, la migliore che aveva mai avuto. Voleva che quella giornata non finisse mai.
Era arrivato il momento della torta e del regalo di Niall.
Karen era seduta intorno al tavolo a giocare con Zayn, Liam e Louis a ‘salti in mente’, un gioco di società, quando venne chiamata per spegnere le candeline.
Quando notò la foto che era sulla torta, non poté non piangere.
Quella foto raffigurava i suoi genitori, la foto con la quale ogni sera lei parlava.
Spensero poi tutte le luci e le uniche cose che illuminavano un po’ la stanza, erano le diciotto candeline.
Uscì dunque Niall dalla cucina, con la su amata chitarra in mano.
“Questa è una canzone che ho scritto io e…questo è il mio regalo per te.” disse, sedendosi su uno sgabello di fronte la ragazza.
Your hand fits in mine like it’s made just for me, but bear this in mind, it was meant to be,
and I’m joining up the dots with the freckles on your cheeks and it all makes sense to me.
I know you’ve never loved the crinckles by your eyes when you smile,
you’ve never loved your stomach or your thighs,
the dimples in your back at the bottom of your spine,
but I’ll love them endlessly.
I won’t let these little things, slip out of my mouth, but if I do
it’s you, oh it’s you, they add up to,
I’m in love with you, and all these little things.
You can’t go to bed without a cup of tea and maybe that’s the reason
that you talk in your sleep
and all those conversations are the secret that I keep, though it makes no sense to me..”

La ragazza non perse neanche un minuto e corse ad abbracciare il biondo e a baciarlo.
“Cosa ho fatto per meritarmi te?” gli disse in lacrime.
“Grazie amore mio, questa canzone è splendida, tu sei splendido, ti amo cazzo, ti amo.” gli disse ancora, abbracciandolo forte quasi fino a non farlo respirare e prendendogli il viso e baciandolo con passione e amore.
Niall le asciugò le lacrime e ricambiò con altrettanta passione il bacio, per poi lasciarle tanti piccoli baci sulle guance, sulle spalle, sulle mani, provocando un sorriso alla ragazza.
La stanza fu invasa da applausi, accompagnati da qualche stupido ‘uuuhuh’ di Louis e Zayn.
Harry sorrise, sinceramente. Forse era meglio che le cose andassero cosi, forse lui non sarebbe riuscito a renderla felice quanto Niall.
“E’ ora di spegnere le candeline ed esprimere un desiderio!” disse Jay, la mamma di Louis.
Karen tornò dietro al tavolo e guardò un attimo quella torta e quelle candeline sorridendo, poi alzò lo sguardo verso tutti e disse: “Io non ho nessun desiderio da esprimere, tutto ciò che volevo e che ho, è qui oggi. Tutto ciò che voglio dire è ringraziarvi, sinceramente, con tutto il cuore. Dei semplici ‘grazie’ non bastano per tutto ciò che avete fatto oggi e che avete fatto ogni giorno e tutto ciò che spero farete ancora, perché ho bisogno di voi. Sono felice, dico seriamente convinta.
Quindi grazie a te Jay, Anne, Karen, Gemma e gli altri che non posso nominare tutti perché siete troppi” rise, provocando anche la loro risata “grazie a te Maura e a te Bobby, che mi avete accolta proprio come una figlia e mi avete fatto sentire amata, nonostante i primi tempi non ve l’ho dimostrato, ma ve lo dico ora, siete stati dei perfetti genitori. Grazie a te Louis, Zayn, Liam e Harry, perché siete stati gli amici che non ho mai avuto, dei secondi fratelli, siete entrati nella mia vita improvvisamente e non oso pensare cosa farei se ora ve ne andaste. E per finire, grazie a te Niall. Se adesso sono qui a parlarvi, se oggigiorno sono la ragazza più contenta del mondo, se la mia vita è cambiata decisamente in meglio, è tutto merito tuo. Sei stato il primo che dopo tanto tempo ha riconquistato la mia fiducia, l’unico che è riuscito a farmi liberare dalle mie paure e insicurezze, che è riuscito a farmi rivivere emozioni e sentimenti che mi erano ormai sconosciuti, l’unico che sa tutta la mia storia, filo e per segno, e per il quale mi è stato vicino e mi ha aiutata. E ti ringrazio perché quel dolore che durava da diciassette anni si è fermato a ieri, a diciassette anni fa.”





 

Spazio autrice:
Ed eccomi con l'ultimo capitolo! cwc
Posso essere sincera? Sono soddisfatta di questa mia fan fiction. Mi sono accorta di essere migliorata, e mi sono accorta di ciò grazie alle vostre 78 recensioni.
Per qualcuno possono essere poche, ma per me sono tante e significano molto, quindi un sincero GRAZIE non va solo a Louis, Zayn, Harry ecc lol ma anche a VOI.
E mi dispiace finirla qua, ma forse è meglio cosi, la scuola non mi permette di aggiornare In modo regolare. 
Spero di non avervi deluso con questo capitolo, che è la fine di tutto, e spero di non avervi mai deluso.
Che ne dite di salutarmi (madò sembra che sto morendo, poi magari in seguito scriverò altre ff AHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHHAHAHA) con tante altre belle recensioni, eeeh? su uu
E grazie anche a chi legge senza recensire, chi ha messo questa ff tra le preferite, tra le ricordate o le seguite <3
Un bacio, Claudia :*

  
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