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Autore: Jade kokoro    08/12/2012    2 recensioni
Dalla storia, capitolo 7:
In quel momento lo vide. Un drago, rosso come il fuoco, come il sangue versato, ed un uomo, capelli neri leggermente mossi, ed una spada al fianco. Anch'essa rossa.
Capitolo 9:
Eppure, non riusciva a dimenticare quella ragazza, quegli occhi. La sua figura stagliata contro le fiamme, vermiglie e crudeli nell'aver tolto a quell'anima la sua famiglia. La sua casa.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Murtagh, Nuovo Personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Buongiorno.
E come al solito Castigo gli dava il buongiorno, dando inizio ad una nuova giornata.
Ma Murtagh era stanco. Stanco di quella stanza, di quel palazzo, della vita di quel luogo. Un luogo malsano, pieno di dolorosi ricordi, rancori mai sanati e cattiverie gratuite. Sempre uguale, sempre tremendamente triste, dolorosa e solitaria.
Beh solitaria, ed io chi sono allora??
'Giorno Casigo.
Oh andiamo, su col morale. Visto che bel cielo limpido? Mi sa che oggi ci sarà un bel sole...
Quasi quasi un bel volo lo si può fare, tu che dici??
Borbottando qualcosa, Murtagh si alzò stiracchiandosi ed andò a farsi un bagno veloce, si sapeva mai che in giornata il re lo mandasse a sterminare qualche villaggio.
Nella vasca piena d'acqua profumata guardò il suo riflesso sull'acqua, odiandolo profondamente. Così lo mosse per scacciare quegli occhi chiari, così freddi e distaccati che faticava sempre a riconoscerli come i propri. Si ritrovò a fissare le mani bagnate. Segnate dai duri allenamenti e dalle fatiche, erano ricoperte da centinaia...
No, che dico...migliaia!!
...di linee e cicatrici vari, trofei inutili di battaglie e scontri ancora più inutili.
Si, bravo! Inizia a dare i numeri, Murt.
Sbuffando, Murtagh iniziò a chiedersi come il proprio drago potesse essere così...
Intelligente??e... Maestoso e forte anche!!
No Castigo! Sei un'idiota. Mi chiedo se magari hai preso qualche botta in testa finchè eri dentro l'uovo.
No no signorino. Sei tu che sei troppo depresso e te la prendi con me. Ma sappi che se io non fossi così, tu ti saresti già suicidato! Quindi ringrazia.
Effettivamente, se tu non fossi nato io non avrei dovuto giurare fedeltà a Galba ed avrei potuto suicidarmi, imprigionato qui com'ero.

Si posizionò di fronte all'armadio aperto, intento a scegliere cosa indossare.

Murtagh?
Mmh... Si??
Ringrazia d'essere al sicuro in camera tua, altrimenti t'avrei già staccato la testa.

E per rendere l'idea, Castigo nel suo spazio nella scuderia, fece schioccare la mandibola, spaventando un paio di cavalli e qualche soldato lì vicino.
Scusami, Castigo. Lo sai che ti voglio un mondo di bene, però non ce la faccio più. Le giornate sono tutte uguali, uffa!! Sveglia all'alba, colazione, allenamento, pranzo, biblioteca, poi quegli incontri inutili col re ed i generali per capire come riuscire a tagliare le provviste ai Varden e per catturare il caro fratellino...
Così pensando chiuse violentemente le ante dell'armadio legandosi poi Zar'roc alla cintura ed avviandosi con passo svelto per i corridoi di marmo, un marmo così bianco e lucido, simbolo di purezza, che poco s'intonava al cuore sporco ed insanguinato che il giovane cavaliere sentiva d'avere nel petto.
Ogni sera, ogni notte, il re lo mandava a minacciare, uccidere, radere al suolo interi villaggi, al fine di arruolare più gente, di mettere paura, di punire chi, coraggiosamente, teneva contatti col nemico.

Chissà, magari oggi è diverso. Pensò all'improvviso Castigo, sbuffando del fumo.
Che intendi dire?
Magari succede qualcosa di diverso oggi. Non si sa mai cosa ti combina il destino.
Amico, a forza di volare tra i fumi della battaglia, devi avere inalato troppi gas tossici.
Pensò ironicamente Murtagh.
Va bene, sfotti pure, ma se quel che dico è vero ed oggi qualcosa succede, allora puoi star sicuro che te lo rinfaccerò per molto...mooolto tempo!
Murtagh, arrivato in sala per la colazione, alzò gli occhi rivolti verso le ampie volte del soffitto, spazientito dai pensieri dell'amico e conscio che Castigo non lo potesse vedere.
Preoccupato si ritrovò a pensare che, come cavaliere col suo drago, avrebbero vissuto a lungo...
Esatto!! Mooolto a lungo! Proruppe impetuosa la coscienza del drago.
Oh Castigo, ora basta! E così pensando, isolò la propria mente.





Angolo dell'autrice___

Ehilà :)
Prima storia che scrivo, dopo mesi passati nell'ombra a leggere le fiction più varie, nascoste nei meandri di questo sito.......
Beh, che dire?? Questo è il primo capitolo, certo, nulla di che ma da qualche parte si deve pur partire xD ho già altri capitoli pronti.
Capitoli che pubblicherò non appena ci sarà qualcuno così gentile da dirmi: ehi, dai non è malaccio, se ne posti ancora ci butto un'occhio.
Quindi, nella speranza di non aver fatto star male qualcuno (per lo schifo di storia, del capitolo o per l'idea di Murtagh nella vasca.....ooohhh O_O),
attendo recensioni, commenti (niente insulti, vi prego. A quelli ci penso da me u.u).....e accetto anche gli auguri per la pronta guarigione del mio cervello malato.....
Un saluto a tutti/e!!


PS____ Se riesco, domani pomeriggio (tradi credo) posto il secondo capitolo x le dolci donzelle che hanno recensito e x gli altri 5 o più misteriosi visitatori..che probabilmente non sono iscritti ma che spero gradiscano :) saluti!!
[ eeeee si, sono una ragazza;) ]

Jade
  
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