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Autore: acrosstheoceanx    08/12/2012    2 recensioni
'Perchè te ne sei Andato, Tayler? Perchè mi hai abbandonata?'.
Chiesi, con la voce rotta dal pianto.
'Chiedevano di me in un altro posto'. Mi sussurrò all'orecchio, con la sua voce calda.
Mi si contrasse lo stomaco, lo strinsi a me, ancora una volta.
Non potevo permettere che se ne andasse di nuovo.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Locked out of heaven.


'Avril'.Cosa? Ma questa è la voce di Tyler. Le gambe iniziarono a tremare.
Gli occhi mi si riempirono di lacrime.
No, non può essere lui. Non può essere.
Mi girai lentamente, fissando il pavimento. Non riuscivo ad aprire gli occhi...o forse non volevo?
'Avril, sono Tyler'. La sua voce, mi riscaldò il cuore. I ricordi mi invaserò la mente, impedendomi di pensare lucidamente.
Ricominciai silenziosamente a piangere, le lacrime solcavano il mio viso, le mani tremavano.
'Non piangere, Avril'. Disse, con aria preoccupata.
'Tu non sei Tayler'. balbettai, coprendomi il viso con le mani.
'Avril credimi. Sono proprio il, il tuo Tyler. Apri gli occhi'. Mi disse dolcemente.
Che situazione era quella?
Tutto intorno a me si confondeva, tanto che mi parve di perdere l'equilibrio.
Riuscivo solo ad avvertire una presenza, vicino a me.
Il calore di un corpo a me troppo familiare.
Un calore di cui ero stata privata, troppo presto.
Sentì due braccia muscolose, circondarmi la vita. Il suo respiro sul collo.
Mi era mancato così tanto...
Aprì gli occhi, lentamente, incapace di aspettare ancora un secondo di più.
I suoi capelli castani, perennemente scompigliati. I suoi occhioni verdi, nei quali così tante volte ero annegata.
Le sue labbra rosee.
Scoppiai a piangere, poggiando il capo sul suo petto. Lo strinsi a me, inspirando il suo odore, impregnandomi della sua essensa.
'Perchè te ne sei Andato, Tayler? Perchè mi hai abbandonata?'.
Chiesi, con la voce rotta dal pianto.
'Chiedevano di me in un altro posto'. Mi sussurrò all'orecchio, con la sua voce calda.
Mi si contrasse lo stomaco, lo strinsi a me, ancora una volta.
Non potevo permettere che se ne andasse di nuovo.
Si staccò da me, guardandomi negli occhi. Sentì il mio cuore riscaldarsi, la mia vita ritrovare un senso.
Prese la mia mano sinistra, portandosela fino alle labbra. La baciò delicatamente. La girò e prese a fissare il mio polso.
Mi irrigidì immediatamente, spostando lo sguardo.
'Perchè l'hai fatto ancora?'. Chiese dolcemente, carezzandomi il polso, soffermandosi sulle mie cicatrici e accarezzandole, come se quelle bastarde avessero bisogno di amore.
'Perchè tu non c'eri'. Risposi freddamente, strizzando ripetutamente gli occhi per impedire che le lacrime solcassero nuovamente il mio viso.
'Io sono sempre stato nel tuo cuore'. Rispose, chinandosi su di me e posandomi un bacio nell'incavo del collo.
Erano passati due anni, ma avrei potuto riconoscere ovunque il tocco delle sue labbra.
Fremmetti sotto il suo tocco.
'Ma non bastava. Tu non c'eri ed io ero in balia di me stessa. Niente aveva più senso senza di te. Due anni, due fottutissimi anni, in cui non ci sei stato. Due anni passati in apnea, in attesa della mia morte.' Senza accorgermene avevo iniziato a gridare, piangevo a dirotto, le mani e le gambe tremavano, mi ero allontanata da lui, dal suo calore.
Mi ero nuovamente allontanata dalla vita.
'Dimmelo Tayler, se hai intenzione di andartene di nuovo'. Lo guardai, con gli occhi pieni di lacrime, la voce improvvisamente rauca.
Stavo in guardia, come se qualcuno avesse dovuto colpirmi di lì a poco, come se la realtà dei fatti mi avesse dovuto investire a momenti.
'Ti amo. Ti basta sapere questo?'. Mi chiese, avvicinandosi. La sua voce cominciava ad essere flebile.
'Non ti avvicinare, stai lontano. No, non mi basta sapere che mi ami. Voglio una fottuta certezza'. Gridai, facendo alcuni passi indietro.
Non potevo perderlo ancora.
Se avessi perso lui, avrei perso me stessa.
Lui, l'unico ragazzo che mi aveva amata davvero, amando anche i miei tagli.
Che cucinava per me, che mi chiedeva di raggiungerlo nel letto solo per farmi le coccole, che mi faceva sentire maledettamente speciale.

'Non posso darti certezze, posso solo darti amore'. Sussurrò, abbassando lo sguardo.
'Ma fino a quanto mi darai amore? Fino a quando non dovrai andartene di nuovo? E io a quel punto che farò? Dovrò rivivere l'inferno che ho passato in questi due anni?'
Tutto intorno a me, andava perdendo senso. Stavo ritornando in apnea, in quel mondo spigoloso che mi aveva solamente ferita.
Ad un tratto, davanti ai miei occhi, vidi un oggetto di metallo scintillare.
Mi avvicinai, era una lametta.
La presi, carezzandone delicatamente i bordi, guardandola scintillare sotto la flebile luce della lampadina.
Guardai il mio polso.
'Non lo fare'. Gridò Tayler, venendomi incontro. Il suo viso contratto in un'espressione di dolore.
Il tempo parve fermarsi, tutto si muoveva a rallentatore, persino Tayler che correva verso di me.
Mi affrettai, feci il primo taglio, e poi un altro.
Il sangue cominciò a fuoriuscire, dipingendomi il polso di un rosso scuro.
Il rosso, era sempre stato il mio colore preferito.
Forse però, li avevo fatti un po' troppo profondi.
La vista stava cominciando ad appannarsi, l'ultima cosa che avvertì, fu il contatto delle sue labbra sulle mie.
Così staremo insieme per sempre.

***
'Driiin Driiin'. I miei occhi vennero subito infastiditi dalla luce solare che penetrava dalla finestra.
Mi guardai intorno, era la mia camera.
'Tayler, dove sei?'. Chiesi in un sussurro, gli occhi cominciarono a riempirsi di lacrime.
Era un sogno, un fottutissimo sogno.
Mi alzai frettolosamente dal letto, dirigendomi verso la scrivania e cominciando a frugare dentro quel cassetto.
Non lo aprivo da due anni.
Finalmente lo trovai, quell'articolo di giornale.
'Incidente sulla statale. Cinque feriti e un morto. Tayler McCoy'.
Non resistetti oltre, cominciai a singhiozzare, dirigendomi in bagno.
Le lacrime mi indondavano il viso, avevo un vuoto dentro, un vuoto che solo Tayler poteva colmare.
Poggiai il giornale sul lavandino, e aprendo lo sportello cercai tra gli shaampi la mia lametta nascosta.
Finalmente la trovai, luccicava.
Mi era mancata così tanto.
Dovevo farlo, così saremo stati insieme per sempre. L'avrei raggiunto finalmente, lo avrei baciato di nuovo. E in paradiso saremo stati felici.
Perchè senza di lui, era come se fossi stata chiusa fuori dal paradiso per troppo tempo.

Chiusi gli occhi e strinsi i denti.
Feci due tagli, cercando di sopportare il dolore.
Il sangue cominciò a colarmi per tutto il polso, sporcando anche di rosso il bianco candido della ceramica del lavandino.
Il rosso, era sempre stato il mio colore preferito.
Presi il giornale e andai in camera mia.
La vista stava cominciando ad offuscarsi. Mi distesi nel letto, guardando il soffitto.
Finalmente avrei ripreso a vivere, avrei ripreso a respirare dopo due anni di apnea.
'Hai visto Tayler? Finalmente staremo insieme per sempre'

Dissi in un sussurrò, piangendo la mia ultima lacrima, che si depositò all'angolo della bocca.
Dopodichè, chiusi le palpebre, e caddi in un sonno eterno.
  
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