Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: HelenAshton    08/12/2012    3 recensioni
Ti conosco da un anno, Superstar.
Da il 9 Dicembre Duemilaundici .
Le emozioni sono troppe per descriverle, ma ci dovrò almeno provare no?
Questa è la mia stupida lettera per te.
Che non riceverai mai perchè sono troppo codarda per mettere a rischio i miei sentimenti.
Adesso, 8 Dicembre Duemiladodici, io sto piangendo.
E' una data da segnare sul calendario, Superstar.
Non perchè non piango, semplicemente perchè non l'ho mai ammesso.
Ora vado via Superstar, devo asciugare delle stupide lacrime.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao.
Si inizia così, no? Oppure è troppo banale?
Bonjour, Hola, Hi, Hello, Salve, Hey ..
Non credo che sia poi così importante visto che tu non riceverai mai questa lettera.
E’ la prima volta che ti scrivo, e non so neanche il motivo.
‘Se scrivi, ti sfoghi e vedrai che piano piano passa.’  Continua a ripetermi una mia amica.
Ma lei sa benissimo che anche se scrivo non passa, che il dolore che provo nel petto alla stessa altezza del cuore non passerà mai, proprio come te.
Sai superstar, ricordo ancora la prima volta che ti ho sentito.
Non è passato poi così tanto tempo , infondo è solo un anno.
Un anno da domani.
Sì, perché io mi ricordo ancora la prima volta che la mia compagna di banco mi passò i suoi auricolari bianchi e mise la vostra canzone.
La tua voce si amalgamò dall’auricolare che portavo all’aria che stavo respirando, diventando vitale come essa.
Forse è stupido, ma adesso io sto sorridendo .
Sorrido tristemente al vostro ricordo di un anno prima quando eravate ancora inesperti e impacciati.
Quando tu continuavi a ripetere ‘Non so ballare’ , ma puntualmente ti mettevi a ballare anche se timoroso e vergognoso.
Sorrido tristemente anche alle mie critiche infondate e pungenti che riservavo solo per voi quando neanche avevo sentito il suono della vostra voce.
Si perché io vi criticavo, continuavo a seguire una stupida massa formata da pecore che non sanno far altro che copiare la prima persona che capita.
Ero stupida, lo so.
Ma continuo ad esserlo, ancora oggi, anche in questo momento.
Perché è da stupidi dipendere così tanto da delle persone.
Si Superstar, io dipendo da te.
Dipendo dal tuo e dal loro sorriso.
Dipendo dalla tua e dalla loro voce.
Dipendo semplicemente da voi.
E’ la verità , e la verità fa male.
Si, perché fa male sapere che io non vi potrò mai vedere.
Ma è semplicemente vero.
Sono realista, e mio odio per questo.
Odio sapere il fatto che non potrò mai abbracciarvi, chiedervi un autografo o semplicemente sorridervi.
Voi siete entrati silenziosi nel mio cuore, incominciando poco a poco a far sentire la presenza di qualcosa, ma quel qualcosa eravate voi.
Poi un giorno, non ricordo neanche perché, voi iniziaste a distruggere il mio cuore, urlando a tutto il mio corpo la vostra esistenza.
E fa male..
Si Superstar, fa male, quel giorno avete imposto una routine quotidiana di dolori al petto che non cesseranno mai più.
Sai quando gli scrittori per far capire al lettore quanto una persona stia soffrendo, scrivono ‘gli si è spezzato il cuore’ ?
Ecco, a me non solo quello.
Il corpo, il cuore, l’anima.. erano tutti andati a puttane.
Ormai ci vanno ogni volta.
Ogni volta che il mio realismo riaffiora e mi ricorda che tu non sai neanche della mia esistenza.
Perché è quello che fa male.
Io ti conosco così bene.. e tu neanche sai il mio nome.
Un nome neanche così tanto difficile, Elena.
Te lo ricorderai Superstar?
Il mio realismo dice di no.
Ma il mio cuore non dice altrettanto.
Fa un po’ male sai?
Ma infondo devo farmene una ragione.
Ma non mi interessa quanto dovrò aspettare, quanto dovrò soffrire..
Un giorno io incontrerò il tuo sguardo, anche se per un secondo.
Un giorno riuscirò ad abbracciarti fino a non respirare.
Un giorno io ti dirò GRAZIE.
Grazie per avermi dato forza quando il mondo mi crollava addosso e non avevo nessuno.
Grazie per avermi fatto credere in qualcosa che sia al di fuori del possibile.
Grazie per i sorrisi spontanei che si dipingevano sul mio volto appena vedevo il vostro.
Grazie per le risate che mi facevano ridere con l’anima e con gli occhi.
Grazie di esistere.
Avrei voluto dirti queste cose a voce, anche se sicuramente avrei balbettato e le avrei pronunciate con insicurezza, invece che in una lettera.
Perché tu mi rendi insicura, mi riduci a schifo e mi fai diventare le gambe molli.
Mi fai provare strane sensazioni, sensazioni che non vorrei provare.
Posso farti una richiesta,Superstar?
Non abbandonare mai il tuo sogno che hai realizzato con fatica.
Non smettere mai di sorridere, perché il tuo sorriso è la mia forza, la mia determinazione.
Non smettere mai di salire su quel palco e sfiorare con le tua labbra quel microfono facendo amalgamare il testo della canzone all’aria , facendola diventare vitale quanto l’ossigeno.
Non smettere mai di farmi sognare, perché da sola non ci riesco.
Molti dicono che domani mi passerà tutto, che la mia è solo una fissazione adolescenziale e che quando ci ripenserò mi metterò a ridere.
Ma io so che non è così.
So che la mia non è una fissazione adolescenziale.
So benissimo che domani non passerà, come non passerà mai.
Ma a me va bene così, mi sta bene avere una voragine nel petto, e provare strane sensazioni.
Sono sicura che non mi dimenticherò mai di te, perché è come se perdessi me stessa.
E se mai mi perdessi, sappi che mi ricorderò di tutto.
Dei pianti.
Dei sogni.
Delle emozioni.
Dei sorrisi.
Di ogni cosa.
Ora vado ad asciugarmi delle stupide lacrime amare, Superstar.
Ti saluto banalmente, come ho iniziato.
Ciao.
 
 
 

-Elena.

 
 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: HelenAshton