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Autore: Simona_91    26/06/2007    0 recensioni
Volando con la mia triste fantasia,la pioggia mi ha sussurrato una storia d’amore finita in una delle maniere più Tristi.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Camminavamo silenziosamente sotto la pioggia. Io lo seguivo quasi furtivamente…. Come se volevo che non mi vedesse, ma lui girandosi mi disse

“ Ehi, tu, che vuoi ancora?” mi disse sfacciatamente.

“ Voglio solo parlare…. Niente di più” risposi io.

Lui continuò la sua camminata lenta e decisa. La pioggia cadeva fitta sulle nostre teste e ci bagnava poco a poco.

Anche la prima volta che ci conoscemmo pioveva.

Era una pioggia gioconda e lieve, una pioggia d’estate.

Avevo 16 anni, ricordi? E tu solo 26….

Io stavo giocando a pallavolo con le mie amiche e improvvisamente piccole gocce caddero dall’azzurro cielo. Le mie amiche andarono via correndo.

Io rimasi lì.

Non seppi il motivo di quel gesto. Ma non riuscivo a muovermi.

Avevo la gonna tutta bagnata e la mia camicia blu ormai era grigia.

Un uomo stava correndo verso di me. Anche lui, come le mie amiche, correva per evitare di bagnarsi. Teneva la testa china e non vedendo precisamente dove stesse andando mi venne incontro. Cadendo ci guardammo negli occhi.

Non era bello, ma aveva un viso molto dolce, portava gli occhiali da vista e i suoi capelli erano corti e ricci. Si rialzò e mi porse la mano. Mi alzai. Aveva una mano forte e sicura. Sorridendo si levò la giacca e me la posò sul capo.“ Mi scusi signorina, non avevo intenzione di farle del male…ma lei è tutta bagnata, vuole un passaggio? Io ho la macchina proprio lì ”. Aveva un bellissimo sorriso.

Non credo, ma quello posso dire fu come un colpo di fulmine.

Saliti in macchina cominciammo a parlare.

Eravamo così felici.

Almeno io lo ero.

“ La pianti di seguirmi stupida?”

“ Ma… “

“ Stai zitta, Angelica “

Mi ha sempre mentito. Non mi ha mai voluto dire la verità...

e adesso amore mio, capisco perché non parlavi mai così tanto di te stesso….

Ti ricordi quella sera sotto la pioggia noi due insieme?

Perché non possiamo ritornare alla gioia di quella sera?

Eravamo così ingenui entrambi…così scioccamente innamorati…

Io ero così innamorata.

Parlavi falsamente di te, della tua vita…. Di cosa facevi, di cosa ti piaceva.

Poco a poco ci conoscemmo meglio, il tempo passò e noi due ci stavamo innamorando l’uno dell’altra in maniera seria…ma adesso, cosa hai fatto?

Ti prego….

torna da me…

“ Ma, Michele…… tu non vuoi capire… “

“ Cosa? E basta! Non mi seguire ti ho detto!”

Se ci ripenso, il mio cuore duole più che mai….

I ricordi sono troppo vaghi….il mio cuore….. le mie emozioni….. sono ormai morte….

Ti sto cercando tutt’ora amore mio.

Ti ricordi quella vacanza che facemmo in America?

Quante cose abbiamo passato insieme!

Quante risate! Quante litigate! E quando ci riappacificavamo facevamo l’amore e tutto si risistemava… e io non ti ho mai capito veramente….eri turbato per qualcosa…che mai avevo capito io….. erano trascorsi due anni…..

“ Michele…. Io ti amo. Torna da me“

Piangendo mi rispose: “ Mi dispiace, ma sono arrivato, amore, addio”

Amore addio?

A chi ti riferivi?

A me?

O a Lei?

Il tuo sorriso era rivolto verso di me, e il mio cuore, nonostante fosse in mille pezzi, esultò di gioia, anche se da esultare aveva ben poco…

Ti avevo seguito per strapparti dalla morte, ma la tua figura scomparì davanti a quella tomba.

Ero arrivata al tuo funerale.

Il folle gesto che hai fatto ieri, ha segnato la vita di molte persone.

Tua moglie è qui accanto a me, i tuoi figli le tirano la gonna e piangono.

Eri sposato, e io ero la tua amante.

I tuoi figli mi stanno guardando con due occhi più grandi del mondo.

Le loro lacrime, diventano le mie lacrime.

Mi fingo una tua collega di lavoro…

Mi sento troppo mancare. Tua moglie piange. E non sa….non ha mai saputo niente….

E nemmeno io sapevo… ho trovato il tuo cadavere e la tua lettera sul letto.

Quella lettera che finalmente mi ha aperto gli occhi.

Ecco perché eri sempre così turbato amore mio.

Questa parola riecheggia nel mio cuore, nella mia testa….

Mio……Mio……Mio…..Mio…..

“ Amore non riesco più a vivere così…” queste sono le parole con cui hai cominciato quella lettera…il tuo orgoglio era ferito come non mai…non avevi il coraggio di abbandonare i tuoi figli…..e di stare con una ragazzina di 18 anni…così, ti sei sparato con quella pistola che ora giace sul pavimento tutta sporca di sangue.

Me ne vado dal funerale.

Penso a quella maledetta pistola.

A quella bellissima pistola, mia unica portatrice di conforto.

Quella stessa pistola che adesso stringo forte in mano.

Eccomi arrivata al luogo del nostro primo incontro.

La pioggia che cade è la stessa di quel giorno.

Come ci siamo incontrati.

Come ci dimenticheremo l’uno dell’altra.

Non mi importa se le persone osserveranno la scena, i bambini piangeranno.

Amore mio, adesso sei mio davvero.

Nemmeno più tua moglie ti possiede.

La morte ti ha portato via, e ci vincolerà per sempre…

Addio, a tutte le lacrime che ho versato, a tutto il dolore che ho provato...addio per sempre..….

La pioggia bagna il mio sangue, persone incerte mi osservano cadere a terra.

Ancora pochi secondi e questo incubo finirà.

Ecco, Vedo il tuo viso…

Finalmente, le tue labbra…

Sono nuovamente….

Sulle mie….

Fine

  
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