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Autore: R Artemis    09/12/2012    0 recensioni
Angeli e demoni. L'eterno conflitto tra bene e male. Ma chi ha deciso cos'è il bene e cos'è il male?
L'amore, puro sentimento umano, è bene o male?
Gwen, protagonista di un mondo più grande di lei, non sa trovare risposta a ciò.
Entrambe le fazioni sembrano opporsi a lei e ad un batterista che entra nel suo mondo per caso.
Che lo scontro abbia inizio.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aprì gli occhi quando la luce del sole era talmente forte da infastidirla.
Aveva dormito. O piuttosto era stata la cosa più vicina al sonno che avesse mai provato, dato che Morfeo non accoglieva quasi mai nel suo mondo creature come..lei.
Si mise subito a sedere al ricordo della notte precedente, i demoni e poi..Matt! Doveva sapere come stava, se era ferito..
'Se gli dovesse accadere qualcosa, non me lo perdonerei mai.'
Sentì un incredibile desiderio di spiegare le ali, rintanate chissà come nel suo corpo, ma si guardò intorno e capì che quello non è il problema maggiore.. 
Si trovava in una stanza ampia, pareti abbellite con qualche quadro, un piccolo armadio sul fondo e una porta che permetteva l'entrata al bagno.
Doveva assolutamente andare via da lì.. Doveva trovare Matt. 
Si alzò, mentre i particolari della notte la invadevano. 
'Dove sono finita?'
Si era lasciata andare e qualcuno l'aveva portata qui. Era vulnerabile..e se..se fosse stato anche lui uno di loro?
Aprì la porta, attraversò il lungo corridoio e scese velocemente le scale. 
"Ora dov'è?"
"Di sopra..non potevo certo lasciarla lì! Sembrava..ferita.."
"Tu eri anche ubriaco! Dio, Shan! Sei tu il fratello maggiore, non dovrei essere io a dirti certe cose! Sai che non mi piace quando torni a casa in quello stato..Avresti almeno potuto chiamarmi.."
Seguì le voci, attratta da una in particolare..la riconobbe. 
Si ritrovò in una grande sala, con una porta finestra che dava su una piscina. 
'Umani..' sospirò, sollevata, vedendo un ragazzo in piedi davanti al divano su cui era seduto comodamente l'altro uomo con cui stava parlando.
Lo riconobbe appena alzò lo sguardo e incontrò il suo.
'È lui, l'uomo che ieri mi ha portata qui.. che mi salvata.'
"Oh, devi essere tu.." mormorò l'uomo in piedi. Distolse a fatica lo sguardo per incontrare il suo. 
Il colore del cielo più limpido si rispecchiava in quegli occhi..come in quelli della ragazza. 
I suoi lineamenti così delicati, così perfetti..anche se le ombre nel suo sguardo tradivano quella perfezione.
"Credo che tu mi conosca.."
L'uomo seduto soffocò una risata per lo sguardo confuso di Gwen. 
'Gli umani a volte sono davvero strani.' Non ricordava di averlo mai visto nella sua lunga vita..avrebbe dovuto conoscerlo?
"È..sangue quello?" la sua espressione stupita si trasformò quasi in terrore, mentre indicava la maglietta o almeno quello che ne restava.
'Oh no, me ne ero completamente dimenticata..'
Abbassò lo sguardo verso quella maglia, coperta del sangue delle ferite inflitte la notte precedente da quel demone. 
"Io..devo andare" sussurrò cercando con lo sguardo una via d'uscita, e appena la trovò quasi corse verso di essa. "Devo andare..mi spiace.." disse ancora, prima di ritrovare gli occhi color nocciola dell'uomo che, prima seduto sul divano, ora avanzava confuso verso di lei. Poi scomparve dietro la porta e si lasciò i due alle spalle. 
Si guardò intorno per essere sicura che non ci fosse nessuno, dispiegò le ali e si diresse verso il luogo in cui sperava di trovare Matt.
 
Prima ancora di poterlo vedere, la strinse in un forte abbraccio.
"Gwen! Dove diavolo sei stata?" si allontanò da lei e quello sguardo che le rivolse lasciò trapelare la sua ira. "Mi hai fatto morire..ti aspettavo qui, come sempre! Cos'hai combinato? Ti hanno seguita? Stai bene?" 
Quello sguardo..la intimidiva ogni volta. "Ehi senti, possiamo saltare la parte della ramanzina? Sto bene." rispose al suo sguardo nonostante il suo timore, e lui sospirò. 
Poi le sue labbra si incresparono in un piccolo sorriso.
"Piccola Gwen..il tuo sguardo mi è molto familiare.."
"Non voglio parlare di questo, ora, Matt" suo padre, lo sapeva, stava per riparlarle di lui, come ogni volta che lo guardava in quel modo o che faceva qualcosa che gli ricordava lui. Ma lei semplicemente non ce la faceva "Ti prego.." lo supplicò. "Grazie, per ieri notte..non ce l'avrei fatta senza di te.." cercò di cambiare argomento e come tattica difensiva funzionava sempre. 
"Ho sentito che qualcosa non andava..sai che sono qui per proteggerti, farei qualsiasi cosa per te." 
Gli buttò le braccia al collo, sorprendendolo, ma subito lui si rilassò e rispose all'abbraccio. La lasciò andare dolcemente, dandole un piccolo bacio tra i capelli scuri, poi le alzò di poco la maglietta, per scoprire la pancia.
Sorrise dolcemente vedendo che le ferite si erano rimarginate alla perfezione, come sempre.
"Ho un nuovo caso per le mani" annunciò senza perdere altro tempo.
"Sono pronta." rispose Gwen sicura, ritornando con la mente a quello sguardo ansioso che la fissava solo poche ore prima. 
  
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