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Autore: damnitgallagher    09/12/2012    1 recensioni
Il tempo era passato così in fretta. Mi sembrava ancora ieri quando avevo stretto fra le braccia la mia piccola brontolona. Ed ora stava compiendo i fatidici 7 anni.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Premessa: ho scritto questa FF ben quattro anni fa, quando ancora ero ‘fissata’ con la saga di Twilight e quando in realtà nemmeno sapevo cosa fosse EFP.
L’ho ritrovata solo qualche giorno fa, l’ho riletta velocemente per correggere eventuali errori grammaticali, ma per il resto non ho cambiato nulla.
Perché ho deciso di pubblicarla? Beh, so che non è una ff particolarmente brillante, ma è la prima che ho mai scritto e ricordo di essermi divertita molto nel farlo. Spero che chi la leggerà faccia lo stesso. Per ora pubblicherò il primo capitolo, se ci sarà almeno uno di voi a seguirla allora continuerò, e dato che è già finita, potrei riuscire a pubblicarla piuttosto in fretta, ma questo dipende da voi.
Anyway, spero la troviate leggibile ed originale. Forse è un po’ tragica (questo aspetto del mio scrivere è sempre stato presente lol) ma vi assicuro che ha un lieto fine.
Buona lettura!



I was made for loving you.
 
Capitolo primo.

 


 
Il tempo era passato così in fretta. Mi sembrava ancora ieri quando avevo stretto fra le braccia la mia piccola brontolona. Ed ora stava compiendo i fatidici 7 anni.
Era diventata adulta, come già sapevamo; il suo aspetto era quello di una sedicenne circa, la sua mente era alla pari con la nostra: una ragazza bellissima ed intelligentissima.
I capelli le arrivavano alla vita, erano di un colore ramato, un po’ più scuro di quelli del padre, mossi, i bellissimi boccoli con il tempo si erano sciolti.
I suoi occhi erano uguali ai miei, marrone cioccolato, quel bellissimo marrone, ogni volta che la osservavo mi rivedevo in lei, solo che lei era molto più bella, intelligente e forte.
In quei sei lunghi anni nulla era davvero cambiato, se non i miei occhi, che per fortuna, avevano raggiunto il colore che tanto desideravo, dorati, belli, splendenti.
Gli altri membri della famiglia non erano per nulla cambiati, ovviamente: Esme era sempre dolcissima, Carlise sempre affettuoso, Emmett non era proprio cambiato, Alice era ancora la mia sorella preferita e migliore amica, Jasper.. beh, ora aveva più fiducia in me, dopo un anno aveva smesso di svolazzarmi intorno circospetto; ed Edward, beh, lui era sempre il ritratto della perfezione, era il mio unico e grande amore, e tutto procedeva a gonfie vele.
Anche il mio rapporto con Rose era notevolmente cambiato: dalla nascita della bambina il nostro rapporto non si era più slegato, come avevo pensato, non aveva più contestato le mie decisioni, e mi aveva trattata come una sorella. Ora eravamo una vera famiglia.
Ero riuscita ad abituarmi anche alla costante presenza di Jacob nella nostra casa, ora Renesmeè era grande, e perfettamente in grado di prendere le sue decisioni. Una delle quali includeva la permanenza di Jake nella famiglia.
Non tutti erano felici di questa sua decisione, nonostante la adorassero completamente ed incondizionatamente, e così un litigio era ormai all’ordine del giorno.
Ora fra me e Jake era tutto assolutamente risolto, e ,anche se mi dispiace dirlo, ero contenta che le cose si fossero sistemate, si, ero felice che facesse parte della mia bellissima famiglia.

Comunque oggi era il suo compleanno. Sette anni. Come ci aveva predetto il “mezzo-vampiro” dell’Amazzonia a quell’età avrebbe dovuto raggiungere la completa maturità. E cosi fu.
“Auguri Nessie!!” non mi ero ancora totalmente abituata a quel nome, ma ormai lei era la nostra piccola Nessie, ed io non potevo farci nulla.
Era Alice, che saltellava allegramente attraverso la stanza, stringendo un pacchetto minuscolo tra le mani. Strano, mi sarei aspettato qualcosa di più grandioso conoscendola. Edward mi osservò, probabilmente aveva compreso i miei pensieri, ormai ci capivamo con uno sguardo.
“Tranquilla” mi disse “Alice è sempre Alice, non dimenticarlo, ha qualcosa di grandioso in mente, come al solito”.
Alice appoggiò il regalo direttamente nella mani della festeggiata, dando le spalle alla montagna che si era formata dietro di lei.
Gli unici regali che aveva già aperto erano il mio e di Edward, e quello di Jacob: un bracciale molto simile al mio, ma probabilmente molto più curato e bello; provai uno strano senso di gelosia.
Che sciocca.
“Oh Alice! Ma è bellissimo! Assolutamente perfetto! Grazie, grazie mille!” strillò mia figlia;
due biglietti, due biglietti per una vacanza in Italia, Sardegna. A me ed Edward vennero i brividi, erano passati ancora troppi pochi anni per dimenticare.
La domanda uscì spontanea dalla mia gola: “Per chi è il secondo biglietto?”
Alice non ebbe nemmeno il tempo di rispondere.
“Per Jake ovviamente! Oh mamma! Sarà una vacanza stupenda!”
Ecco. Il mio più terribile incubo si era avverato.

Si, ok. Avevo permesso a Jacob di entrare nella vita di mia figlia, nella nostra vita; ma non riuscivo ancora ad accettare che mia figlia stesse lontana da me. Anche se per poco tempo. Così decisi di approfittare di quella situazione, ero certa che nemmeno gli altri, tranne Alice, avrebbero voluto la partenza di Ness; ma soprattutto volevo liberarmi di Jacob. Si. La sua presenza ultimamente dava fastidio più del solito, ed Edward era stranamente nervoso ogni volta che ne incrociava lo sguardo.
Certo, sapevo che avrei sicuramente ferito Jacob. Ma era passato troppo poco tempo, lei era ancora mia. Non volevo che mi lasciasse, anche se per poco tempo.
Alice aveva già visto la mia decisione, e scattò in avanti, tirandomi verso la cucina.
Ma ormai non avrebbe più potuto fare niente. La mia decisione era presa.
Tutti si opposero, ne parlai prima con Edward, poi con il resto della famiglia. Avrei lasciato Jacob per ultimo.
Partire. Ecco la mia brillante idea. Andare in un posto lontano da Forks, solo io,Edward e Renesmèe; probabilmente non avevo mai davvero accettato il fatto che lei fosse in gran parte di Jacob. Cosa speravo? Che allontanandola da lui avrebbe dimenticato tutto? No. Avrebbe sofferto. E io non volevo che soffrisse. Ma desideravo con tutto il cuore che potesse avere una vita “normale”, come la mia, prima di trasformarmi in una di loro. Volevo che frequentasse il liceo, che si facesse nuove amicizie, che provasse nuove sensazioni, e soprattutto che facesse nuove esperienze.
Si. Questo non avrebbero potuto negarmelo.

“Dopotutto” feci notare..”credo che Charlie si preoccuperebbe se la bambina non andasse a scuola, insomma, vogliamo insospettirlo ancora di più? Fino ad ora è stato molto paziente..non ha mai fatto troppe domande, ma conosco mio padre; questo sarebbe davvero troppo per lui!”
Non ero sicura di averli convinti. Sembravano tutti titubanti.
Per fortuna Edward aveva capito la mia preoccupazione e , come sempre aveva fatto, appoggiò le mie idee.
“Credo che Bella abbia perfettamente ragione, e poi credo che anche se Nessie è un pò diversa dalle altre bambine della sua età, ha tutto il diritto di avere una vita completa. Bella ha potuto vivere tutte le più importanti esperienze di una vita umana. È assolutamente giusto che anche nostra figlia le viva”.
Bene, se Edward era dalla mia parte nessun altro avrebbe potuto controbattere.
“Ma Edward.. la bambina non ha bisogno di nessuna istruzione, può benissimo essere istruita qui a casa..” Rosalie, sapevo che non avrebbe mai accettato di separarsi da lei. Per fortuna il resto della famiglia, almeno cosi sembrava, pareva d’accordo, nessuno ebbe da obiettare, dopotutto, con l’eternità davanti, perchè non provarci?
Ora l’unico problema da risolvere era spiegarlo a Jacob e convincere Renesmèe, sapevo perfettamente che lui aveva un enorme influenza su di lei, non sarebbe stato facile.
Ai dettagli avremmo pensato dopo.
 


“No..No..NO! Bella non se ne parla cazzo! Sapevi fin dall’inizio come avrei reagito! So che sto antipatico a tutti per la storia dell’impriting..”
“Jake, non è questo che sto cercando di dirti..” cercai di ribattere, ma lui non mi prestava ascolto.
“No Bella! Lasciami finire! So che siete tutti incazzati con me, ma ho ripetuto non so quante volte che non è una cosa voluta! Pensi che se avessi potuto scegliere avrei scelto lei? Un incrocio con un vampiro? Ma per piacere Bella!”

Non l’avevo sentita entrare, si era mossa lentamente. Probabilmente Edward si, lui l’aveva sentita, ma non era intervenuto. Io ero troppo concentrata a ribattere a Jacob per accorgermi del terribile danno che stavamo facendo alla famiglia. L’avevamo distrutta.
“Jake.. perchè dici questo?”
Renesmee..la mia piccola aveva sentito tutto, l’offesa di Jacob era stato solo uno sfogo, sapevo bene che non pensava davvero queste cose.
Ma Renesmèe no. Lei non sapeva dell’impriting, non le avevamo mai detto niente.
“Ness.. Ness. .ti prego, ascolta, non volevo, Ness!”
Ma lei era già uscita, corsa via, fuori, al buio, e non si sarebbe fermata.
Restai impietrita. Ma che avevo fatto? Che madre terribile ero?
Non avrei mai immaginato che potesse finire cosi; perchè in cuor mio, sapevo che le sue parole avrebbero avuto un forte effetto su mia figlia.

Con un ringhio di dolore Jacob la rincorse, urlando.
Io ero troppo scossa da quello che avevo combinato per muovermi. Ero caduta in uno stato di shock, come quando Edward aveva appreso la notizia della sua nascita.
Sentii le sue braccia stringermi la vita, ma ero troppo scossa per rispondere, troppo impaurita.
“Bella, Bella amore, che ti succede? Tranquilla, non è colpa tua..” eccolo, tendeva sempre a difendermi, ma questa volta le sue parole non mi avrebbero consolata.
Immaginai cosa stesse provando in quel momento.
Dolore. Tanto dolore, lo stesso dolore che avevo provato io nella radura..ah.. non volevo ricordare. Se avessi potuto piangere le mie lacrime sarebbero sgorgate senza difficoltà, fredde, bagnate, lacrime di dolore; dolore per aver ucciso l’amore di mia figlia.
Nessuno di noi andò a cercarla. Sapevo che lei avrebbe desiderato restare sola, io volevo restare sola con me stessa, per poter riflettere e piangere in silenzio.
Magari Jacob l’aveva trovata, e avevano già risolto tutto.
Ma la speranza era poca; mi ero chiesta subito perchè Alice non avesse visto tutto questo, ma la risposta mi guizzo nella mente: lei non vedeva quelli come loro.
Che sciocca. Anche io ,dopo tutto quel tempo, avevo fatto troppo affidamento su di lei.
 
Io ed Edward passammo tre giorni interi nella nostra casetta, abbracciati sul divano, prima che io finalmente mi decidessi a rivolgergli la domanda fatidica :”Credi che tornerà? Che si sistemerà tutto?”
“Non lo so Bella.. fatti come questi sono difficili da prevedere, ma non credevo che Jacob avrebbe mai espresso quei pensieri.”
Ecco. Lo sapevo. Lui ne sapeva più di me ovviamente riguardo a questa storia. Decisi di indagare.
“Quindi tu sapevi già tutto?” “
Si. Almeno conoscevo i pensieri di Jacob fin dall’inizio. Dopo aver avuto l’impriting il suo primo pensiero è stato questo. Non l’ho più dimenticato. Poi ovviamente non è più riemerso dai suoi pensieri, l’impriting li ha portati ad un altissimo livello di coinvolgimento, ero convinto che avesse dimenticato tutto.”
Non me la dava a bere. C’era dell’altro.
“E poi?”
“Beh, è difficile da spiegare. Avevo giurato a me stesso che non te ne avrei parlato. Dopo tutto quello che è successo ero convinto che tutti noi potessimo dimenticare in gran parte gli avvenimenti passati, ma..”
Ora mi stavo innervosendo, stava giocando con la mia pazienza.
“Ma.. ti prego Edward!”
Sbuffò. Non credevo fosse cosi difficile per lui. Solitamente tutto ciò che riguardava Jacob non era mai stato un segreto, era ben contento di poterlo “sfottere” davanti a tutti.
“Ma un mese fa nella sua mente è affiorato un nuovo ricordo, un nuovo pensiero.”
Iniziai a preoccuparmi. Se cera qualcosa che lo aveva preoccupato , o solamente fatto innervosire, nei pensieri di Jacob non era una buona cosa.
“Bella, ho sempre cercato di proteggere la mia famiglia, soprattutto te e Renesmèe, sai che vi amo più della mia stessa vita e che non farei mai nulla per farvi soffrire. So che pensi che non abbia fermato volutamente nostra figlia, ma ti sbagli. Io la devo proteggere. Ma non voglio ingannarla, sono suo padre e devo proteggerla. Una settimana fa, quando ho portato Nessie a Orlando e tu e Jacob siete rimasti a casa soli, beh, tu non puoi nemmeno immaginare cosa gli frullava nella testa al mio ritorno. Non ha saputo frenare i suoi pensieri. Ed ha dovuto accettarne le conseguenze.”
Non capivo, che stava cercando di dirmi?
“Edward.. che stai..”
“Ti prego, è già difficile per me dirti tutto ciò, non renderlo più difficile.”
Si. Ora ero davvero preoccupata. Quando..
Ah! Forse avevo capito che intendeva dirmi, ma non potevo crederci, l’impriting è una cosa eterna, indissolubile. Si stava sicuramente sbagliando.
“Jake ..  Jake.. stava pensando a me?” fu molto faticoso pronunciare quelle poche parole, che mi uscirono come un sussurro.
“Si. Si Bella, questa è la pura verità, qualcosa in lui è andato storto, probabilmente l’odio che sta alla base delle nostre specie ha bloccato qualcosa, gli ha fatto ricordare.
Ora Renesmèe non è l’unico suo pensiero. Credo che lui sia tornato ad amare un'altra.”

Mi sentii sprofondare, se non lo fossi già stata, probabilmente sarei morta.
No.. NO.. NOO! Non era possibile. Tutto questo era assolutamente impensabile, assurdo!
Cercai di non immaginare il mio sguardo, ma Edward lo vide, e si allarmò.
“Bella, Bella! Ti prego! Rispondimi! Avevo detto che non sarebbe stato piacevole, probabilmente mi sbaglio, si, è l’unica motivazione possibile..”
No. Invece aveva perfettamente ragione. Ripensando a quegli ultimi mesi notai un cambiamento in Jacob, il modo in cui mi guardava, ero tornato il mio Jacob.
Ero troppo impegnata a pensare a mia figlia per accorgermi di tutto questo, magari lei aveva già capito tutto, ma non ne aveva fatto parola con nessuno.
Nella mia mente riaffiorarono i momenti di felicità con Jake, il mio Jake, le nostre corse, il cinema, i nostri abbracci, le nostre confidenze, il bacio nella radura..
No. Non potevo, non volevo far soffrire ancora Edward. Lui era il mio passato, presente e futuro. Non l’avrei fatto soffrire ulteriormente.
“Abbracciami forte..” Gli dissi, doveva aiutarmi a dimenticare.
Si. Dimenticare.
  
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