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Autore: LORIGETA    26/06/2007    26 recensioni
Donne, donne, donne, bionde, brune, castane..possibile che pensasse soltanto a loro? Nessun altro argomento lo interessava a tal punto, come l'altra metà del cielo...
Genere: Romantico, Comico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Goten, Trunks
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Un piccolo grande guaio... in casa Son.

 

Capitolo 1: Una sorpresa per Goten.

 

Era buio e il cielo si stava annuvolando, un vento pungente sferzava gli alberi delle vette dei monti Paoz.
Sul pendio del monte, tra la  vegetazione selvaggia, e in parte inesplorata, era stata costruita un'unica piccola casa.
La luce della cucina era accesa, Chichi aveva apparecchiato con cura la tavola e si apprestava a servire la cena. Mentre Goku attendeva impaziente udendo la voce del  suo stomaco, che rumoreggiava come  la centrifuga di una lavatrice.
 La donna dai capelli scuri estrasse dal forno un tegame fumante, lo ripose su di un ripiano  e un delizioso aroma invase la casa.
“Urcaa! Chichi che fame!” Esclamò il sayan afferrando entrambe le posate. Era agitato e osservava i movimenti della moglie ansioso di essere servito.
“Dov’è tuo figlio?” Chiese lei accigliata.
 “Se non viene subito a tavola, stasera non si mangia” continuò  irritata e minacciosa. Dopo che lui aveva brontolato e gesticolato per diversi minuti, Chichi obbligò il marito ad alzarsi e a salire al piano superiore.
Goten, nel frattempo, stava ammirando la sua immagine nuda riflessa nello specchio.
Si pavoneggiava nel vedere i propri muscoli sodi e scolpiti. Afferrò un paio di boxer neri  e mentre li infilava cominciò a parlare con un ipotetico amico, che lui chiamava affettuosamente il suo  fratellino.
“Caro, stasera devi lavorare parecchio, lei è carina sai! E’ proprio cotta di me! Quindi pretendo il meglio...” sussurrò e con dolcezza si accarezzò la parte intima. 
Goten sapeva di possedere un fascino selvaggio, che poteva far girare la testa a qualunque donna. Lui sfruttava tutte le occasioni senza farsi troppi problemi, e ciò causava stragi di cuori illusi e spezzati.
 Continuava a rimirarsi e gli sudavano le mani dall’eccitazione al pensiero di come sarebbe finita la serata.
Bussarono alla porta e il ragazzo sobbalzò. 
Velocissimo si diresse verso il letto e nascose un paio di riviste pornografiche, da poco sfogliate, poi in un lampo infilò la camicia e aprì la porta.
“Ciao papà” disse sorridendo grattandosi la nuca.
“Ciao figliolo, è meglio che scendi perché la mamma e mooolto arrabbiata. Minaccia di lasciarci senza cena!” Il sayan deglutì a fatica, perché non c’era cosa peggiore per lui, e per questo doveva evitare che ciò accadesse. 
“Accidenti! Mi sono dimenticato di avvisarla che stasera esco!”
 La  voce di Goten aveva preso una tonalità quasi disperata...sapeva di dover affrontare la vulcanica collera della madre.
Goku portò le mani sul viso pensando alla reazione di Chichi.
“Scendo prima io Goten e intanto la preparo, tu aspetta qualche minuto...” il sayan preoccupato discese le scale, mentre il figlio rientrò nella stanza.
Dopo pochi secondi le  orecchie del giovane Son udirono urla e strani rumore, la madre era esplosa in tutta la sua rabbia!
“Povero papà” pensò il ragazzo “E povero me!” Continuò, mentre si apprestava a sua volta a scendere le scale.
Chichi lo aspettava proprio in fondo, e quando lo vide lo investì con la potenza di un tornado facendogli rizzare i capelli.
“Goten! Adesso basta, sono stufa del tuo comportamento irresponsabile! Tutte le sere questa storia che si ripete!” Urlava ed era paonazza.
Il ragazzo rimase in silenzio. La madre era molto suscettibile su tutto ciò che riguardava la sua vita sentimentale, e quindi lui doveva accettare i pesanti rimproveri. Quello era l’unico modo per farla calmare.
“Qualche giorno ti metterai nei guai, ma se succede non contare su di me!”
Chichi sbattè le palpebre e cercò di calmare i battiti accelerati del suo cuore.
Goku si era seduto a tavola e sconsolato osservava il piatto vuoto.
“Mamma hai ragione! Ti prometto che cercherò di cambiare, ma cosa ci vuoi fare, mi piacciono troppo le donne!” Goten si pentì immediatamente della sua sincerità, quando sentì un forte bruciore sulla guancia. La madre gli aveva appena sferrato uno schiaffo e lo inceneriva con lo sguardo.
Donne, donne, donne, bionde, brune, castane! Possibile che non pensasse ad altro? Nessun altro argomento lo interessava a tal punto, come l’altra metà del cielo.
“Per stasera puoi andare, ma da domani cambieremo sistema, hai solo diciotto anni e finché vivi in casa nostra decido io cosa sia giusto fare per te!” Era davvero minacciosa e Goten fece un cenno d’assenso pensando che l’indomani le avrebbe fatto cambiare idea, in qualche modo.
Anche Goku pareva soddisfatto e guardava la moglie armeggiare tra i fornelli, finalmente decisa a farlo cenare.
Goten infilò la giacca di jeans e, proprio mentre si apprestava ad uscire, udì un violento colpo alla porta che fece trasalire tutta la famiglia Son.
“Chichi, chi può essere a quest’ora?” Domandò Goku, innervosito da quella nuova e imprevista interruzione della cena.
“Non ne ho idea, strano non aspettiamo nessuno...Gohan e Videl sono andati in città per un congresso...non saprei” rispose la donna.
 Goten alzò le spalle e si diresse verso l’ingresso.
Quando spalancò la porta con grande stupore si accorse di non avere nessuno davanti,  c’era solamente la notte con la sua oscurità.
“Mamma, non capisco!” Disse sorpreso.
 “Com’è possibile che non ci sia nessuno? Hanno bussato forte!”
 Esclamò Chichi preoccupata,  e si avvicinò al figlio. Effettivamente non vi era anima viva, tuttavia la donna avvertì un flebile lamento provenire dall’esterno.
 “Ascolta Goten!” Mormorò tendendo le orecchie. Il ragazzo si fece avanti seguito da Goku, adesso tutti e tre udivano chiaramente quel lamento.
La donna e i due sayan uscirono in giardino e diedero una rapida occhiata intorno.
 Chichi lanciò un urlo, c’era qualcosa poco distante da loro, vicino all’albero di castagno.
L’intera famiglia Son si precipitò verso quell’oggetto, che altro non era che una cesta di vimini.
“Oh, capperi! Cos’è?” Chiese Goten con aria stupita.
Chichi rimase in silenzio per un attimo, incapace di proferire parola.
Goku impensierito piegò le ginocchia fino ad accucciarsi all’altezza dell’ enorme cestino posato ai suoi piedi. Notò che era totalmente chiuso da una spessa coperta di lana azzurra. il sayan allungò la mano e lentamente la scostò, rimanendo senza parole.
“Uueee!” Un vagito si librò  nell’ aria e trafisse il petto dei presenti.
“Uuee, ueee!” Un  bambino di pochi mesi,  vestito con una tutina celeste, si agitava muovendo le gambine.
Chichi non riuscì fare a meno di notare quanto quel bimbetto somigliasse al figlio, stessi capelli  dritti sulla testa e stessi occhi nerissimi.
“Goten tu, tu...così hai fatto? Razza di..!” Disse con un espressione infuriata sul viso.
Turbato il ragazzo riuscì solo a balbettare.
“Ma, ma, mamma, io  non lo so...ecco, io non c’entro niente...!”
Aveva lo sguardo talmente da ebete che la madre dovette fare uso di tutto il suo autocontrollo per non prenderlo a schiaffi.
Intanto il piccolo continuava a piangere ininterrottamente ed era diventato quasi isterico.
“Aspetta tesorino..” Chichi lo sollevò e di colpo il bimbo smise di piangere. Con uno sguardo furbetto fissò gli individui che aveva di fronte e poi appoggiò la testolina sul petto di Chichi. Non vi era alcun dubbio che fosse un Son.
Goku si accorse che sul terreno vi era una busta bianca che probabilmente era  scivolata dal cesto. Dopo averla raccolta la diede in mano  al figlio.
Goten con le mai tremanti stracciò la busta ed estrasse un foglio spiegazzato e scritto frettolosamente.

“Goten, ti ricordi me? Sono Elis, siamo stati insieme un paio di volte ed ecco il risultato. Lui si chiama Kerys, ha sette mesi ed è un bambino furbo e vivace. Mi dispiace lasciarlo, ma non posso fare altrimenti...
Ciao, mi raccomando accudiscilo... Elis.”

Goten ebbe la visione della giovane ragazza e delle notti d’amore consumate, in compagnia dell’eccessivo abuso di alcool.
Il ragazzo si accorse di essere sul punto di perdere l’equilibrio per un capogiro, sentiva le guance bollenti  e una forte nausea...
Un figlio? Un moccioso? Pappe e pannolini?
Si lasciò andare ad un impulso incontrollato, urlando a squarciagola.
“Nooooooo! Perché, proprio a me?” Pensò, osservando il piccolo che nel frattempo aveva ripreso a piangere.
“Goten lo hai spaventato, povero piccino!” Esclamò Chichi, cullandolo tra le braccia.
“Senti mamma ora io vado, pensaci tu...quando torno ne parliamo!” Disse muovendo un primo passo, ma la mano di Chichi gli afferrò con forza un  braccio.
“Dove credi di andare? Hai altro a cui pensare adesso! Tieni, devi accudire lui.” Tendendo le braccia gli porse il bambino.
 “Mamma per favore, io non so cosa fare!” Mormorò il ragazzo arretrando di qualche passo.
“Dovevi pensarci prima! Prendi il piccolo e vai in casa, mi sembra sporco devi fargli il bagnetto!”
Goten fu scosso da brividi, il mondo gli stava crollando addosso, pensò all’appuntamento con la biondina avvenente, e guardò il bambino che intanto cercava di afferrargli il naso.
Cosa poteva fare ? Non voleva passare i suoi giorni tra cacca e pannolini...doveva escogitare qualcosa e farsi aiutare....
“Aspetta mamma, faccio solamente una telefonata e arrivo subito!” Disse allontanandosi di qualche metro,  estrasse poi il cellulare dalla tasca e dopo qualche istante rispose una voce conosciuta.
“Pronto chi parla?” Chiese Trunks.
“Ciao Trunks...ascolta è successo un guaio, un grosso guaio, .. sono nella merda fino al collo! Vieni subito, prima però passa in farmacia e prendimi un pacco di pannolini e un biberon....sbrigati mi raccomando!”
Goten interruppe bruscamente la conversazione e si diresse a malincuore verso il piccolo che lo guardava e agitava le braccine.
Trunks, intanto, era rimasto esterrefatto, a che cosa servivano al suo miglior amico quelle cose?
Solitamente Goten gli chiedeva di comprargli scorte di preservativi!
“Pannolini e biberon?” Ripeté nella mente.
 Poi il sayan spalancò gli occhi...
“Oh! SantissimoDende, possibile che?”.... 

 
 Continua....??

 

 

 Ecco un'altra fic...eppure ne ho già tante da terminare.

 Però questa idea mi punzecchiava e alla fine ho ceduto....Allora...vi interessa ? Oppure lascio perdere....

Aspetto il vostro parere....

Grazie e un bacio dalla vostra    

LORIGETA  ^^            ........E RECENSITE !!! 

  
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