Petali di Pioggia

Volavano le foglie in quella tenue mattina di ottobre, quando ancora il delicato profumo dei fiori non era svanito.
Non esisteva più quel clima di paura e di terrore che aveva oscurato il mondo dell’intera comunità magica per anni. Non c’era più bisogno di nascondersi. Non c’era più bisogno di fuggire... finalmente ottenuta quella vittoria…. anche se a caro prezzo.

Sotto il cielo grigio, a passi lenti, l’unico calore che poteva sciogliere quel torpore erano due mani che si sfioravano. Due mani che avevano desiderato per molto tempo di potersi unire... nemmeno la guerra era riuscita a infrangere un sentimento solido come pochi.
Ron e Hermione si dirigevano verso Godric’s Hollow, portando con sé il loro più grande tesoro.
Il ricordo riaffiorava sempre più nitido allo scorgere del luogo in cui il tempo sembrava essersi fermato. Davanti a loro: Harry.

Proprio così… Harry, colui a cui la gente doveva tutto. Fu solo grazie a lui se ora la pace regnava e il nemico era stato sconfitto. Solo grazie a lui Voldemort non c’era più.

“Ricordo ancora con dolore quell’attimo…” disse Hermione con le lacrime che sgorgavano calde dai suoi occhi, rigando il viso ormai adulto.
“In cui capisti che era tutto finito?” Aggiunse con fermezza Ron, segnato dalle cicatrici della battaglia che sconvolse il suo cuore…così come quello di Hermione. “Me lo hai già detto un anno fa, tesoro, proprio in questo stesso posto...”

***

Come due fulmini le due bacchette, create con le piume della stessa fenice, lanciarono in sensi opposti un bagliore di luce verde. La battaglia era durata a lungo, ma era bastato un secondo per segnare il futuro.
Harry e Voldemort si erano colpiti nello stesso momento. La terra si era impregnata del sangue di Voldemort che cadde nel fango esalando il suo ultimo respiro. Harry, gravemente feritoe ansimante, distingueva a mala pena due ombre che gli si avvicinavano. In lacrime Hermione gettatasi sopra di lui scuoteva il suo viso “Harry, ti prego guardami…….GUARDAMI!!!”.
Ron nel frattempo era lì, immobile, ad osservare la scena…non riusciva a proferire parola….i suoi occhi riflettevano l’angoscia, il dolore e il senso di irrealtà…non riusciva a credere che Harry stesse per morire.
“Harry ce l’hai fatta…Non mollare proprio ora….NO, non chiudere gli occhi…sta tranquillo a-andrà tutto bene” Le lacrime di Hermione scendevano così velocemente, come se volessero guarire le ferite di Harry “Ron ti scongiuro facciamo qualcosa, HARRY!!!!” Proprio in quel momento gli occhi dell’eroe si chiusero.
“Harry, n-non è possibile….. NON PUOI LASCIARCI!!!!!!!” In quelle poche parole Ron aveva espresso, urlando, tutto il suo dolore…Ora anche lui inginocchiatosi accanto agli altri due non cessava di piangere.
Nella desolazione generale, loro tre erano gli unici rimasti. Avevano detto addio a tutti gli amici e a tutte le persone care, non c’era più nessuno….Non avevano nessuna intenzione di perdere anche Harry.
Stava piovendo. Ad un tratto la sua mano gelida afferrò quella di Hermione “Harry!!!” lei disse sempre in lacrime.
“Ora che hai riaperto gli occhi, non ti venisse in mente di richiuderli un’altra volta, hai capito?” sdrammatizzò Ron cercando approvazione in Hermione che sembrava sempre più angosciata.
“Scusami amico….ma è d-difficile tenerli a-aperti, ti giuro, ce la sto mettendo tutta….”.
“Oh Harry…” aggiunse Hermione asciugandogli la fronte.
“H-Hermione…” proferì Harry in preda alla sofferenza “ti r-ricordi cosa disse il mio padrino anni fa? Bè, è quello che ho sempre pensato anche io…Sei veramente la strega più brillante che abbia mai c-conosciuto” disse e poi continuò “Non arrenderti mai davanti alle avversità, tu puoi riuscire in tutto…s-smettila di piangere…sapevamo che sarebbe finita così…non abbandonare mai il tuo splendido sorriso…..” A quel punto lei pianse ancora più forte trattenendo inutilmente i singhiozzi. “E tu, Ron,” disse poi rivolgendosi all’amico “incomincia ad a-avere fiducia in te stesso, perché da adesso sarete s-solo voi due….e d-dovrai prenderti c-cura tu di Hermione…Me lo prometti amico mio?” Senza indugi Ron annuì.
Il sangue di Harry cominciò a macchiare i vestiti di Hermione e ogni cosa sembrava sempre più velocemente perdere forma…..Come l’acqua che inarrestabile bagnava il suolo, scorre senza più assaporarne la sua lentezza,così navigavano nelle loro menti, i ricordi di tutti i bei momenti trascorsi insieme……Dall’incontro nell’espresso per Hogwarts, fino alla morte di Silente.
Non credevano fosse arrivato di già il momento di dirsi addio…almeno per Ron e Hermione…
Ma infine Harry chiuse gli occhi, stavolta definitivamente. Come al tramonto la luce, colorando di rosso gli alberi, abbandona la terra, così Harry disse addio a questo mondo, esalando il suo ultimo respiro.

Il cielo sempre più nero scatenava grandi fulmini, mentre la pioggia si abbatteva sul suolo, portando via con sé quel marchio che aveva dato inizio a tutto: la cicatrice a forma di saetta sparì, lasciando impresso nel volto di Harry un sorriso cercato, dopo tanta sofferenza nella propria vita.

Gli occhi di Hermione sembravano aver perso tutta la loro luce nel vedere il corpo di Harry senza vita. Le sue mani afferravano incessantemente il suo volto….invano. Lei cominciò a graffiarsi il viso, al solo pensiero di aver perso il suo migliore amico.
“NOOOO!!!! Non è vero…n-non…non posso credere che sia finita così….non c’è più…lui non cè più…Harry, HARRY!!!!!!!!!!” sembrava non voler lasciare quel corpo esanime, continuava a tenerlo stretto tra le braccia sperando in un risveglio. A quel punto Ron prese coraggio, la strappò da terra e l’abbracciò piangendo anche lui…quell’abbraccio significò molte cose….oltre alla sofferenza, anche la consapevolezza dei sentimenti che provavano l’uno per l’altra da molto tempo. Solo dopo molte ore si allontanarono dal corpo, quando ormai anche le lacrime sembravano essere stanche di cadere.

Era tutto finito. E così passarono 5 mesi…Quel fatidico abbraccio si tramutò in vero amore…..nessun sentimento sarebbe sopravvissuto più a lungo….Finalmente avevano deciso di stare insieme… e di esprimere quello che provavano reciprocamente.
Si sposarono, giurando di non dimenticare il passato e quello che gli aveva detto il loro migliore amico.

***

Come quello stesso giorno la pioggia cominciava finemente a scendere, imbrunendo i petali delle rose che Ron e Hermione avevano portato alla tomba di Harry. L’avevano sepolto proprio accanto ai suoi genitori.
“Sono già passati così tanti anni, da quel giorno?” disse Hermione stringendo a sé il mazzo di fiori, ravvivato dalle lacrime che ancora oggi le solcavano il viso e dalle lente gocce di pioggia.
“Per la precisione sei…Non posso credere che siamo qui grazie a lui…Con te, piccolo mio!….” Ron portava tra le braccia il frutto del loro amore.
Quei teneri occhi azzurri guardavano la tomba con curiosità ed innocenza mentre il papà gli accarezzava i folti capelli rossi…..”Mamma, posso metterli io i fiori nel vaso?” disse il bambino “Certo, Harry, tesoro mio!” disse infine Hermione, lasciando trapelare quello stesso sorriso che l’amico amava tanto.

Una dolce brezza sfiorava il viso del bambino di poco più di tre anni, lasciando intravedere oltre la frangia il segno di un grande passato…il passato del suo omonimo padrino…l’eroe che aveva salvato l’intera comunità magica e che rivivrà nel piccolo Harry, portando con sé la sua cicatrice.


Fine

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_Elizabeth9 & Kapoch_