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Autore: giulia_echelon    09/12/2012    0 recensioni
Giulia è una ragazza come tante, anzi decisamente nella media. In qualche modo si ritrova catapultata in un mondo da lei sempre sognato e segretamente desiderato, ma sarà davvero come se l'era immaginato?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[capitolo due]

 

Entrai in macchina con un sorriso sulle labbra. “Ti ha proprio colpito quella ragazzina! Ti ricordo che però è pur sempre una tua fan e quindi adesso potrebbe essere già a casa a raccontare alle amichette che il grande Jared Leto le ha parlato e che addirittura domani la vuole rivedere!” “Shannon sei solo invidioso, ho visto come la guardavi! Avevi un'espressione che diceva: adesso ti salto adesso e ti metto incinta! E poi sei l'ultima persona al mondo che può venirmi a fare la predica su queste cose visti i tuoi precedenti”. 'Sarà anche mio fratello, ma quando mi parla con quel tono di voce non riesco a sopportarlo'.

Shannon mi stava guardando in cagnesco, ma prima che potesse ribattere in alcun modo Tomo riuscì come sempre a mettere pace tra di noi:“Dai ragazzi smettetela! Non mi sembra il caso di mettersi a litigare per cose del genere! Però Jay, Shan ha ragione, stai attento e ricordati che hai comunque il doppio degli anni della ragazza!” come risposta sbuffai e mi girai verso il finestrino.

 

Il mattino dopo mi svegliai particolamente agitato: mi sarei trovato nel centro milanese con la mia giovane guida qualche ora dopo e per la prima volta dopo anni mi chiesi se sarei andato bene per quella ragazza. Mi sentivo un adolescente alle prese con le prime cotte. Continuavo a pensare: 'Ma perchè sono così agitato?! E' solo una ragazzina!'.

L'ora fatidica era arrivata. La riconobbi subito in mezzo alla folla: indossava un paio di pantaloncini di jeans, una canottiera, al collo aveva la triad e portava un paio di occhiali da sole.

La salutai con un sorriso, lei ricambiò anche se un po' imbarazzata: non sapeva come comportarsi con me, d'altronde ero pur sempre il suo idolo.

“Allora dove mi porti oggi? Vado a chiamare l'autista e poi possiamo andare” in risposta Giulia si mise a ridere:“Tu vorresti girare il centro di Milano in auto?! Non pensarci neanche! Finchè starai con me ti muoverai sempre a piedi o con i mezzi pubblici come fanno tutte le persone normali!” “Stai scherzando spero! Hai idea di quante Echelon ci siano in giro per questa città? Non che mi dia fastidio incontrarle, però preferirei passare inosservato almeno per oggi” “Non mi interessa, è giugno, c'è una giornata bellissima e poi dovremmo comunque fare molti tratti a piedi perchè le auto in molte zone non possono circolare” “Che sia la prima e ultima volta però! Ho altri concerti da fare e non voglio arrivarci stanco morto a causa tua!” “Hahahaha va bene va bene, ma non iniziare a comportari da diva! Ti prometto che non sarà troppo stancante!”.

La ragazza mantenne la promessa: non mi stancai molto.

Non avrei mai pensato che sapesse così tante cose, vista la sua giovane età: mi fece visitare decine di chiese, viette sconosciute, tantissimi musei. Ma soprattutto mi divertii molto: passammo la giornata scherzando e riuscimmo a conoscerci molto in quelle ore.

Mi raccontò che frequentava l'ultimo anno delle scuole superiori. Mi disse che, a differenza di quasi tutti i suoi coetanei, non sapeva ancora cos'avrebbe fatto una volta fatti gli esami. Io le raccontai della mia infanzia, di quanto fossero importanti mia madre e mio fratello.

Ero talmente distratto dalla ragazza che non mi accorsi che stavamo entrando in una chiesa. “Un'altra chiesa?!” “Sì, ma questa è l'ultima. Ho deciso di visitarla per ultima perchè è diversa da tutte le altre chiese: si chiama San Bernardino alle Ossa, deve il suo nome dal fatto che è principalmente decorata con teschi e tibie. Alla maggior parte delle persone che entrano in questa chiesa vengono i brividi, io, invece, amo profondamente questo luogo. Quelle ossa hanno qualcosa di mistico per me, ogni volta che entro qui mi sento in pace con me stessa e con il mondo intero. Ho voluto farti venire perchè è un luogo a cui sono molto legata”. Quando entrammo l'unica cosa che riuscii a dire fu:“ Wow! E' un posto incredibile! Non credevo potessere esistere qualcosa del genere!”

Per concludere la giornata Giulia mi portò sul tetto del Duomo, inizialmente non capii il perchè, visto che le avevo detto che c'ero già stato, ma una volta arrivati in cima capii tutto: c'era un tramonto bellissimo, non credevo che una città come Milano potesse nascondere certe meraviglie. “Grazie, davvero ti devo ringraziare. Mi hai fatto riscoprire questa città e sono stato davvero bene con te oggi. Per ringraziarti 'sta sera ti porto fuori a cena!” “Non ringraziarmi, sono io a doverti dire grazie. Grazie di aver passato con me tutte queste ore e di avermi fatto vivere un sogno. Allora a 'sta sera!!” “Se mi dai l'indirizzo di casa tua ti passo a prendere in macchina”. Dopo avermi dato l'indirizzo ci separammo.

 

Quando arrivai davanti a casa era già fuori ad aspettarmi. “Wow! Sei bellissima! Non sono abituato a vederti vestita elegante!” Giulia arrossì, ma cercò di non farmelo notare:“Grazie! Anche tu stai benissimo! Allora dove mi porti?” “Sorpresa! Lo scoprirai soltanto quando saremo lì”.

Avevo scelto un piccolo ristorante, così da poter passare una sera tranquilla. Trascorremmo tutta la cena a parlare e a scherzare.

Dopo aver chiesto il conto andammo a fare una passeggiata nel parco vicino.

Ci stendemmo su un prato e continuammo a parlare, ad un certo punto Giulia si fermò e mi fissò a lungo e abbassò lo sguardo con un lungo sospiro. Volevo capire cosa le era successo:“Qualcosa che non va?” “No niente. Cioè, in realtà qualcosa c'è: mi sono appena resa conto che domani mattina tutto questo sarà soltanto un ricordo nella mia mente e che io tornerò alla mia solita vita e tu alla tua. Probabilmente tra qualche giorno ti sarai già dimenticato di me, ma io ricorderò questo giorno per tutto il resto della mia vita. Lo ricorderò sempre come il giorno più bello della mia vita, il giorno passato insieme all'uomo che amo. Sì, ti amo Jared. Ho voluto dirtelo prima della fine di questa bellissima giornata non perchè pretendo che ricambi, ma perchè sento la necessità di dirtelo. Voglio che tu sappia che ti amo come non ho mai amato nessun'altro a questo mondo. Non sono mai stata una persona che si lega in modo particolare agli altri; infatti mi era capitato solo una volta di “innamorarmi”, o almeno così credevo prima di incontrare te. Quella persona diceva di amarmi e molto probabilmente era vero, io dicevo di amarlo, ma credo che lo dicessi per abitudine e non perchè lo pensassi davvero. Adesso mi rendo conto che è così perchè so cos'è il vero amore: amare qualcuno significa avere bisogno di sentire la sua voce ogni giorno, significa soffrire quando quella persona soffre, essere felice quando lo è anche lei, significa essere contenti anche soltanto incontrando i suoi occhi attraverso uno schermo.

Io ti amo, ma ti ripeto che non voglio che tu ricambi il mio amore. Voglio soltanto che tu mi prometta che un giorno incontrerai una persona degna di accettare tutto l'amore che hai nel cuore, perchè io sono convinta che tu abbia tanto amore da dare, ma che non sia ancora riuscito a trovare la persona giusta. Riesco a vedere tutto questo semplicemente guardandoti negli occhi: i tuoi occhi mostrano la tua purezza, l'amore e l'impegno che metti in tutto quello che fai”.

Non riuscivo a capire quella ragazza: mi amava, ma da me non voleva niente. Era riuscita a conoscermi veramente come nessun'altro prima e ci era riuscita soltanto guardandomi. Aveva capito che quello che mostravo alle persone era solo una corazza, aveva capito chi fossi veramente in un solo giorno.

“Giulia, parti con me. Vieni via con me”.

  
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